Padova e dintorni
Un weekend nelle terre venete, da Padova a Bassano passando per Cittadella
Una delle piazze più grandi d’Europa, veramente di una bellezza fuori dal comune, di forma ellittica, con al centro una fontana e un canale che vi gira tutt’attorno, un immenso spazio adornato da 78 statue raffiguranti personalità legate alla città e dalle cupole della prospiciente Basilica di Santa Giustina.
Impossibile evitare un passaggio alla Basilica del Santo, al chiostro monastico interno e al vicino Orto Botanico fondato nel 1545, il più antico opificio botanico d’Europa, un luogo veramente difficile da dimenticare per i suoi profumi concentrati “d’altri mondi”.
Passeggiando sotto i caratteristici portici si raggiungono altre splendide piazze: Piazza dei Signori e Piazza delle Erbe, sede del mercato insieme a Piazza della Frutta, un tragitto che non ti fa evitare una sosta all’antico e prestigioso Caffè Pedrocchi.
Senz’altro degno di nota è il quartiere “Savonarola”, abbracciato dal fiume Bacchiglione, un tranquillo corso d’acqua che scorre placido tra le case e trasmette la sensazione di trovarsi lungo uno dei tanti canali che caratterizzano molte città olandesi.
- Ma come, non sei andato alla Cappella degli Scrovegni? La domanda è lecita e d’obbligo, i capolavori di Giotto li avevo contemplati solo qualche mese prima, anche se un “bis” sarebbe stato da considerare vista la magnificenza di quel luogo.
La visita a Bassano del Grappa e a Cittadella, la splendida città cinta da mura, hanno poi concluso questo weekend in terra veneta.
I miei più sinceri complimenti, caro Gigi, per quanto bene sai spendere il tuo tempo libero, in modo culturalmente attento e proficuo.
Cercare nel loro sito e cogliere le bellezze che, con mille sfumature e stratificazioni, le nostre città e borghi ancora custodiscono -a dispetto della pocaggine dei nostri tempi- è certamente uno degli esercizi che più giovano allo spirito.
Grazie anche per queste foto, che rendono appieno una certa atmosfera: ma non hai pensato di avvertire l'Ente turistico di questa splendida Padova? Credo farebbero loro altrettanto piacere...
A proposito: tanti auguri di una lieta S. Pasqua!
Lo sapevate che Padova si dice sia la città col Santo senza nome, col Bar senza porte e col prato senza erba? S. Antonio, viene chiamato dai padovani semplicemente IL SANTO. L'antico bar Pedrocchi è aperto e il Prato della Valle è in realtà una piazza.
Ci ho vissuto per qualche anno e ancora l'amo, mi riferisco a Padova. Nessuno ricorda lo Spritz o lOmbra ? Padova è un incanto, peccato per extracomunitari e zingari, spacciano, rubano e poi girano indisturbati ovunque
Carissimo Gigi,
ti voglio ringraziare per le visioni che mi hanno ricordato tempi ormai lontani.
A Bassano del Grappa ho compiuto gli straordinari tre anni di scuola media nel Collegio Scalabrini che mi hanno formato ( il collegio si trova lungo il Brenta a pochi passi dal celebre Ponte degli Alpini che hai fotografato ) e che ricorderò per sempre.
Anche il mio soggiorno da soldato appena fuori Padova è stato un anno felice: ogni sera andavo in città a piedi a guardarmi la Città delle tante bellezze tra cui non potevano mancare i numerosi cinema del bel tempo anni '60.
Ombra significa gòto de vìn=bicchiere di vino in veneto e ha 'preso' questo nome dai veneziani che la bevevano all'ombra del campanile di San Marco.
Come quelle scritte nel precedente messaggio, è una 'cosa' che ho imparato sposando un ragazzo di Mestre, dove vivo da più di 40 anni.
BUONA PASQUA A TUTTI!
I miei ricordi di Padova e di Bassano del Grappa sono datati come quelli di Arturo Curà.
Ci andai per la prima volta durante il servizio militare a rappresentare il Battaglione Trasmissioni in una gare nazionale per radio-marconisti (ero bravino con l'alfabeto morse). Mi fermai tre gg e potevo uscire solo alla sera in libera uscita. Qualcosa riuscii a vedere ma le mie conoscenze avrebbero bisogno di essere rinverdite con una visita più approfondita. Mentre Bassano, avendoci trascorso gli ultimi sei mesi di naia, ebbi modo di conoscerla molto bene.E' una città in cui mi sarebbe piaciuto vivere.
Le tue meravigliose foto di Padova e dintorni, con il ruggente Ruggero Raggi al fianco ma di fatto ...nulla-facente, sono dei capolavori. Sei un fotoreporter istintivo che ha la capacità di cogliere al volo le immagini più consone al servizio che stai concependo per Esvaso. Hai la vista a 360 gradi dei rapaci e la stessa rapidità decisionale. Mentre gli altri ancora pensano tu hai già fatto tre foto.
Abbiamo città meravigliose dove, in ogni angolo, c'è un pezzo di storia e di arte che non sappiamo valorizzare appieno. Nelle classifiche mondiali dei paesi più visitati (dati 2013) siamo solo al quinto posto preceduti da Francia (1 posto), USA, Spagna, Cina. Ma meriteremmo di avere una posizione migliore.
(vedi link)
La vista delle magnifiche foto di Gigi ed i ricordi "Militari" di Arturo e di Remo hanno risvegliato in me il racconto che mio padre fece di Padova, penso nel 1955.
Lui e il suo amico Lino, forse al seguito di una adunata degli Alpini, visitarono la grande Basilica di S. Antonio e abbonarono me e il mio amico Paolo, al "Giornalino" dei ragazzi.
A tutti voi di Esvaso, buona Pasqua.
Ricambio gli auguri pasquali ai sig.ri Rizzi Bianchi, Dolores, Mazzadi e a tutti lettori di questo sito e cin-cin con uuna buona "ombra"