Emanuela color lavanda
Chi pensa che Lavanda voglia dire Provenza sbaglia, qui siamo a Borgotaro, in Valtaro
Sul campo di lavanda ragazze sparpagliate qui e là, agghindate come richiede la raccolta tradizionale della Provenza: lenzuolo avvolto al corpo, fazzoletto in testa e roncola alla mano. Alcune di loro sono venute da lontano, appositamente in Valtaro per la raccolta estiva della pianta officinale... il pasto, il soggiorno e quel paesaggio è stato il compenso di quelle giornate: “Essere ospite a casa di Emanuela per un weekend è la paga migliore”, dice Valeria sorridendo e mentre si asciuga la fronte.
Rizzone non ha nemmeno il nome sul cartello, ma è una meravigliosa località borgotarese a monte dell’abitato di Monticelli. Arrivandoci sembra anch’esso un miraggio, la presenza dell’uomo è contraddistinta solamente dalle balle di fieno disseminate sui prati, ed è l’assenza di strade asfaltate, tralicci elettrici e abitazioni che la rendono magnifica, quasi fosse “fuori dal mondo”... a testimoniarlo c'è la sua auto che sembra appena uscita da un aspirapolvere.
Emanuela ha scelto di viverci, un poco alla volta sta ristrutturando le case in pietra e accomodando il podere che ha acquistato. Il suo obiettivo è semplice: la scelta di una vita migliore.
Veneta di origine, di Padova, ma aveva bisogno di natura, di ampie vedute, di paesaggi immacolati e un richiamo alla terra, forse per una legge di attrazione che solo ora ha imparato a conoscere: “È stato questo posto a scegliere me e non il contrario”.
L’agricoltura vuole essere il suo fine, coltiva al momento la lavanda e ne ricava oli essenziali, un mezzo per soddisfare il suo bisogno di natura.
L’accompagno nel campo e lì mi parla della lavanda come di una vecchia e fedele amica: “È una pianta generosa che ha saputo sopperire alla mia inesperienza, resistere ai freddi, alla siccità e in parte agli attacchi dei numerosi animali che vivono qui. Mi ha insegnato ad avere pazienza, a saper aspettare e soprattutto a resistere alle difficoltà, che sono state tante all'inizio. Vedere il mio campo fiorito è anche fonte di estrema gioia e fare olio essenziale è un percorso di sintesi, ricerca e concentrazione. Ogni pianta e quindi ogni olio ha infatti la sua personalità e lavora a più livelli: fisico, emozionale ed energetico. È per questo che ora voglio coltivare altre piante rappresentative di questo meraviglioso territorio in cui mi trovo, la Valtaro, perché possano portare benessere a molte altre persone oltre a me”.
Emanuela non è un caso raro da queste parti, vi assicuro che è una delle tante tessere di un mosaico che si sta formando in Valtaro, una nuova forma di riscatto per questa terra da decenni sottovalutata.
Devo ringraziare anche l'azienda baume rousse di cobonne in Francia che mi ha gentilmente insegnato questa técnica di raccolta e mi ha svelato altri segreti sulla lavanda. Grazie
Tengo que agradecer a la ferme de bonne rousse que me ha enseñado lo que he aplicado y me ha desvelado otros secretos de la lavanda. Gracias
Bellissime foto e tessere del mosaico che si sta formando e che non sfuggono all'attento, ma poetico "Esvaso". Mi viene in mente la canzone "Imagine" e quello che potrebbe diventare la nostra vallata e che , in fondo, un po' è gia'... propaggine emiliana di Liguria e Provenza.
Bravi Emanuela e Gigi.
Immagini che sono luce per i miei occhi, parole musica per le orecchie e gli intenti della ragazza cibo per lo spirito. I miei complimenti sinceri a tutti
Brava Emanuela!
Il tu amore per la nostra valle e il tuo altruismo, le ho conosciute già ai tempi del piedubus, progetto che tu e pochi altri, hanno reso possibile, anche se solo per quell'anno. Sono concorde con Gigi, la nostra terra a volte, ha bisogno di essere vista con altri occhi, e i tuoi hanno saputo coglierne la bellezza!
Grazie Gigi, ci fai scoprire cose meravigliose. Complimenti a Emanuela!
Avrete notato che negli ultimi tempi c'è stato un ritorno alle attività agricole che fanno ben sperare per il prossimo futuro. Ma non avrei mai pensato di trovarmi di fronte ad una distesa di piante di lavanda con tante ragazze intente alla raccolta di questo prodotto che funge da base per la creazione dei profumi che usiamo quotidianamente. Colpisce anche l'abbigliamento caratteristico che viene adottato per queste incombenze. Mi sono parse immagini irreali, quasi avveniristiche ma sotto quei lenzuoli c'è fatica e sudore.
Questa attenzione verso la campagna della nostra vallata la possiamo notare il sabato mattina in Bedonia (ma penso che sia così anche al Borgo nel giorno del mercato) dove i coltivatori ed allevatori mostrano e vendono i loro prodotti super-biologici. E, tra costoro, ci sono persone venute da lontano per vivere e lavorare stabilmente da noi. Molto attivismo si è anche manifestato nell'Alta Val Ceno dove tante colture autoctone, che erano state abbandonate (patate e mele in particolare), sono tornate a rifiore come ai tempi dei nostri nonni.
Capisco che ci vuole ben altro per fare risorgere l'economia nostrana ma un sentiero si è aperto ed un lume di speranza si è acceso. Confido anche nel lavoro che sta facendo Lovetaro&ceno che dispone di un ottimo condottiero e di tante persone ed attività produttive che si sono affiliate.
Ho conosciuto la lavanda a Casale di Albareto quando il Consorzio delle Comunalie Permensi avevano le coltivazioni della Lavanda e dello zafferano, vi erano grandi serre con impianto di distillazione per l'olio essenziale ed era stato pubblicato un bel libro a cura del CENTRO STUDI DELLA FLORA MEDITERRANEA.
Parlo di tanti anni fa. Poi ho fatto un viaggio in Provenza e mi sono innamorata di quei curiosi e variopinti mercatini di essenze e di sacchettini profumati. Avrei tanto voluto che si sviluppassero nella valle coltivazioni di lavanda e piante officinali ma ci sono voluti circa trent'anni per avere questa bella sorpresa.
Nella parrocchia di SAN ROCCO a Borgotaro tutti gli anni, il 15 agosto, distribuiamo in chiesa a chi interviene alla FESTA DELLA LAVANDA i sacchettini profumati e questo per ricordare che nel Medio Evo si credeva che l'essenza di lavanda fosse un rimedio contro la peste e SAN ROCCO ha protetto le nostre valli dalla peste così si e' creato questa abitudine.
Sono andata a vedere il posto ma penso di non esserci arrivata perche' ho visto la lavanda ma non il borgo. Comunque auguro da fan della lavanda ogni bene e fortuna alla signora della lavanda.
Conosco la perseveranza e la tenacia di Emanuela dai tempi del liceo e sono felice per lei perché so che, pur nelle molte difficoltà, sta mettendo tutta sé stessa in questo progetto. Vai Manu che sei forte☺
Ho avuto la fortuna di conoscere Emanuela e anche di poter visitare Case Rizzone: una bella persona e un posto magico. Direi che si sono incontrati! Brava Emanuela! Continua così!
Ciao emanuela
Vedo che fai racccolta di lavanda molto bello la adoro
Vorrei contattarti per avere informazioni su questa tua attivita
Grazie Monia
Questo inverno ho seguito un corso di essenze e acque aromatiche on-line con Emanuela e nonostante non lavessi mai vista, sentirla parlare della sua esperienza e le profonde emozioni e soddisfazioni che le ha dato la coltivazione di Lavanda e la ValTaro mi ha dato la spinta per inoltrarmi un po più profondamente in quel mondo di profumi piante, sconosciute del mio territorio..spero presto di conoscerla di persona e magari assistere a una seduta aromaterapia.. grazie