Facevo il cameriere alle Torri Gemelle
Una testimonianza diretta e locale in occasione dell'anniversario dell'attentato di New York
A casa sua nel New Jersey gli amici lo chiamano John, ma qui a Drusco è Giannino, anzi meglio “Canosti”. Io invece l’ho conosciuto per caso, chiedendogli un’informazione. Mi indica la casa che stavo cercando e al mio ritorno è ancora lì, seduto a godersi l’ombra della chiesa parrocchiale.
Una persona tranquilla, dai modi gentili e modesti. Capisco dall’accento e dal dialetto che è un emigrante: “Vivo nel New Jersey, ma ho sempre lavorato a New York, però adesso torno in Italia tutti gli anni, per un paio di mesi, sono in pensione”.
Mi racconta che il primo lavoro è stato nella bottega di “Vino e Liquori” che i cugini avevano aperto qualche tempo prima a New York, dei quattro anni di scuole serali per imparare la lingua e della sua successiva carriera da cameriere: “I primi anni si cercava sempre un posto migliore, poi sono stati gli altri a cercare me, compresa quella chiamata importante, quella definitiva: ‘Executive dining room’ al ristorante privato della ‘Morgan Stanley’, al 66° piano delle Torri Gemelle”.
Inevitabilmente mi racconta di quel giorno maledetto, del primo schianto sulla torre:
“Tutti pensavamo fosse un elicottero, qui è normale vederli volare tra i grattacieli, poi il fumo, il fuoco e un vortice di carta e vetro hanno fatto capire che si trattava di ben altro. C’era chi gridava che un aereo si era infilato dentro la torre nord e chi gridava di lasciare l’edificio e scendere a terra. I telefoni suonavano in ogni stanza. L’istinto mi ha spinto verso le scale, poi le porte dell’ascensore erano aperte al piano e insieme ad altri l’abbiamo preso. Una volta in strada, mentre mi allontanavo, la seconda esplosione. Sopra la testa. Nel mio palazzo. Pochi attimi dopo Manhattan era ricoperta da uno spesso strato di polvere, me compreso, la luce ci ha abbandonati e tutto è diventato color inferno. Sai, l’ho scampata bella”.
Noi italiani, se abbiamo talento ( ma in caso di necessità lo tiriamo fuori) sappiamo farci valere ed arrivare in alto, anke con un po' di fortuna: Bravo John!!!
Quante bellissime storie sono nascoste nelle pieghe della nostra cara terra
11 Settembre 2015 .
Sembra ieri, ma sono trascorsi ben 14 anni da vile attacco alle Torri Gemelle. E come se fosse ieri mi ricordo perfettamente dove fossi e cosa stessi facendo al momento in cui mi è giunta tale sconvolgente notizia.
Ero a Drusco per lavoro, arrivo in paese alle 15,00 circa, parcheggio l'auto di fianco alla Chiesa e dalla casa di fronte si affaccia la Signora Teresa P., solitamente sorridente e gioviale, ma quel giorno stranamente cupa, con la faccia sconvolta e con la voce trafelata mi dice: "Roberto ha visto che disastro sta succedendo a New York ?".
Entro in casa e guardo le immagini TV sul TG 3 e vedo una Torre con una densa colonna di fumo di fumo che esce da un fianco e subito penso "Sarà tratto da un film". Immediatamente dopo scorre l'immagine dell'aereo che si schianta sulla seconda torre. Ripenso "Sarà tratto dalla scena di un film d'azione con Bruce Willis !"
Allora d'istinto prendo il telecomando, cambio canale e vedo con terrore che tutte le altre emittenti televisive stanno trasmettendo le stesse identiche terribili immagini. "Caz .o non è un cinema di Hollywood. E' tutto vero".
La signora Teresa commossa, con un filo di voce mi sussurra "Ma lo sa Roberto che in una delle Torri Gemelle ci lavora Giannino Ecanosti che è nativo di Drusco ? Fa il cameriere in un ristorante. Speriamo che oggi non si trovasse lì. Pregherò per lui. Adesso, anche se sarà impossibile, proverò a mettermi in contatto con i miei parenti in America per vedere se stanno bene".
Rimasi lì altre tre ore, come paralizzato, a fissare la TV che trasmetteva terrificanti immagini, con il susseguirsi di notizie convulse anche sugli altri attacchi, completamente svuotato, senza la forza e la voglia dire una parola. Dopo circa venti giorni tornando a Drusco incontro ancora la Signora Teresa e stavolta con un sorriso sfavillante mi viene in contro e mi dice "Ha saputo Roberto che Giannino si è salvato dal terribile attacco alle Torri?"
Esperienze che vanno a segnare la vita intera. Se questo signore crede in Dio può considerarsi un miracolato
Questa mattina mentre andavo a lavoro, il mio primo pensiero è stato "Oggi è l'11 settembre, sono già passati 14 anni... E ricordo perfettamente cosa stavo facendo, come fosse ieri..." Credo che siano immagini che non si cancelleranno mai dalla nostra memoria. Oggi un pensiero va a tutte le vittime e a chi ha prestato soccorso ed è morto per mettere in salvo altre persone. Glielo dobbiamo.
Un giorno che ha segnato la storia del mondo, e l'ha cambiato....in peggio, purtroppo.
Bella storia quella di Giannino, grazie a Dio finita bene.
Mi ricordo perfettamente ...l'11 settembre 2001 ...aspettavo mio figlio Alessio che sarebbe nato il 22 novembre...ero nella sala di attesa del mio ginecologo per un ecografia ..e alla radio abbiamo sentito la prima notizia .poi mentre il mio medico mi faceva l'ecografia ci siamo confrontati su quello che avevamo sentito ...una disgrazia assurda e mediatica .abbiamo tutti rivisto le scene tante e tante volte ..stamattina mentre prendevo il mio caffè al bar ho notato la data sul quotidiano che era sul tavolino .11 settembre 2018...che strana la vita .17 anni fa io ricevevo buone notizie circa la mia gravidanza .mentre tante altre persone perdevano i loro cari .riposate in pace