Giuseppe, l'alpino fedele all'Alta Valceno
Il 35° Premio Fedeltà alla Montagna è stato conferito a Giuseppe Federci di Anzola
Il 35° Premio Fedeltà alla Montagna, istituito dall’’Associazione Nazionale Alpini, è stato assegnato quest’anno a Giuseppe Federici di Anzola.
Giuseppe, classe 1976, Alpino Mortaista del Battaglione Tolmezzo, rientrato dal servizio militare sceglie di avviare un’azienda agricola in località Ciapunè, un avanposto a monte della frazione di Anzola, nel Comune di Bedonia.
Uomo di poche parole, ma rispecchia il classico agricoltore “Scarpe grosse e cervello fino”. La famiglia, il lavoro nei campi, la stalla con 40 vacche e l’intaglio del legno sono le passioni della sua vita.
Si tratta del più importante riconoscimento che viene assegnato dall’A.N.A a quell’Alpino che sceglie di presidiare, tutelare e vivere in un ambiente non facile come è quello montano, motivi questi che prevedono anche un sostegno economico pari a 10.000 Euro.
Una candidatura sottoposta lo scorso anno alla Commissione Nazionale dal Gruppo Alpini di Anzola e guidato da Gianpaolo Chiappari. Un’occasione importante per la nostra montagna e per la montagna, resa possibile anche con l’impegno del Gruppo Alpini di Bedonia, Gruppo Cantamaggio, Comune di Bedonia e tantissimi volontari.
Ammirevoli le parole del Presidente della Commissione esaminatrice, anzi da alpino “tutto d’un pezzo”, espresse al momento della consegna del premio: “Oggi sono presenti molte cariche civili, politiche e militari, tra queste Ministro, Prefetto, Presidente della Provincia e Sindaci, ma questa giornata, caro Giuseppe, è solo tua, tutti noi siamo qui per sostenerti ed esoratarti a continuare in quello che fai.
Questa la motivazione: Alpino del gruppo Molino dell'Anzola, gestisce un'azienda ad indirizzo zootecnico, di non facile accesso, a 2 km dal paese e 1000 metri di quota, ricca di 40 bovine, un toro Limousine e 9 asine. Sui 35 ettari coperti da castagni e faggi, Federici raccoglie funghi, sfalcia il fieno per l’inverno, cura la pulizia dei boschi e la manutenzione dei sentieri contribuendo in modo essenziale a mantenere viva la fragile economia del paese. Oltre all’attività zootcnica pratica l’attività di norcino e quella di falegname. Grazie alla sua abilità nella lavorazione del legno ha dato sfoggio di una discreta vena artistica con la produzione di statue e pale lignee che decorano la chiesa del paese. Nel tempo libero si preoccupa di partecipare e animare l’attività del locale gruppo alpini e si impegna per lo sviluppo turistico e la vita del natio paese”. LINK: Il Premio Fedeltà alla Montagna di Maria Elena Chiappari
Grazie a tutti per la bellissima emozione e per tutto quello che avete fatto
Organizzazione impeccabile sotto ogni punto di vista. Bravi e w gli Alpini
Bellissime foto e grandissima, memorabile, giornata per Bedonia, Anzola e Fornolo.
Anni fa, con Giannino, a Fornolo, oltre ad un albero plurisecolare sotto strada, ho ammirato una maestà di legno (che poi ho riconosciuto nelle foto postate da Esvaso) e ho sentito parlare di Federici e del suo dono di intagliatore del legno.
Dello "OTTAVO" Battaglione Tolmezzo gia' sapevo dalla sua gente e dai Reduci delle campagne di Albania, Grecia e Russia...
Bravo Paolo Masala, bravi gli Alpini, e soprattutto il giustamente premiato, Federici, onore di Valceno e Valtaro, per il suo esempio.
La storia dell'Ottavo della Julia rivive e continua per noi di vallata, per i posteri e per le penne mozze che "sono andate avanti".
Onore e merito a questo nostro Alpino. Leggendo le motivazione non posso che non essere orgoglioso di appartenere ai "veci"