Bardi: rosso fisso

Nel giro di due anni hanno chiuso entrambi i distributori del paese
Quando la spia segna “rosso” si individua il distributore più vicino, ma se in questo caso è l’unico ed è definitivamente chiuso, allora la faccenda si complica. A Bardi “essere in riserva”, è diventato un problema. Nel giro di due anni hanno chiuso entrambi i distributori. Una situazione a dir poco paradossale e una vera mazzata per gli abitanti di Bardi e del circondario.

Per capirne la causa basta andare al bar a prendere un caffè: costi fissi di gestione, tasse, energia elettrica e margini ridotti all’osso, oltre ai famigerati “chiodi” di ditte e artigiani sottomessi alla crisi. Impossibile quindi tirare avanti.  

Con questa realtà è anche difficile trovare un nuovo gestore, ma se non si troverà in fretta una soluzione, i bardigiani saranno costretti a sopportare gravi disagi. Il rifornimento più vicino dista infatti 14 km e per fortuna che nel 2014 intervenne l’Amministrazione Comunale di Varsi aprendo un proprio impianto self-service per riportare un servizio che mancava al paese da 15 anni.

L’impianto è un’attività privata, ma è pur vero che è un servizio essenziale per i mezzi di soccorso e i cittadini, in particolare per le persone anziane che hanno poca dimestichezza con il “self”, infatti stanno ricorrendo al vecchio metodo delle taniche.
Un disagio concreto, tant’è che l’Amministrazione Comunale di Bardi si sta interessando al caso facendo pressioni sulla compagnia per restituire al più presto il servizio, almeno con un self-service.

Oggi ho inevitabilmente pensato alla canzone di Battiato che recita: “Che felicità ci dà l'insegna luminosa quando siamo in cerca di benzina”.


23 Commenti
  1. Francesca

    Me ne parlava mia zia giusto stamattina . Quando viene a Borgotaro ne approfitta per fare il pieno e riempire alcune taniche ... Una situazione che ne ha del paradossale
    Qualcosa comunque credo si stia muovendo

  2. Octavia

    Bene saperlo comunque, se mai devo andare da quelle parti so che devo partire con il pieno

  3. Laura R.

    Forse gli amministratori girano con i cavalli e il calesse. Si può lasciare un comune senza un distributore

  4. Barigazzo

    Forse Davide per una volta hai perso l'occasione per non dire una cavolata... Oltre ad interessanti dei tuoi lupi... pensa anche alla moltitudine di anziani che il territorio di Bardi raggruppa, o dei quattordicenni che per fare il pieno al motorino devono fare 28 km...o di chi villeggiante si trova senza un distributore...
    Speriamo che dopo le feste,le manifestazioni, o le strade (vicino a casa dei componenti della giunta...)) si possa pensare di poter far un po' di pressione su qualche compagnia di idrocarburi.
    Troppo semplice darsi come nome la capitale della Valceno per un castello lì da secoli (per nulla sfruttato) quando paesi come Varsi ed ancor prima Varano negli anni hanno fatto cose di gran lunga molto più itili per il territorio e la propria popolazione...

  5. Lovetaro&ceno

    Buongiorno

    E' un segno dei tempi. Stiamo vivendo questa situazione paradossale. Da un lato abbiamo risorse, dall'altro non le sfruttiamo e il nostro territorio si svuota, si prosciuga.

    Si prosciuga soprattutto di forza vitale, di giovani, di persone che terminate le scuole secondarie pensano a nuovi approdi, all'Eldorado che li può attendere senza sapere che l'Eldorato potrebbe essere sotto i loro piedi.

    Ci sono solo poche cose che si possono fare:

    - Unità
    - Condivisione
    - Trasparenza
    - Umiltà
    - Intelligenza
    - Creatività

    Noi di Lovetaro&ceno ci stiamo provando. Siamo ad un passo dai 100 associati. Un traguardo inimmaginabile solo un anno fa. Questo significa che il focolaio è ancora acceso, il focolaio della passione e del lavorare per crescere.

    Chiediamo anche agli amici di Bardi di partecipare al nostro progetto. Non sappiamo se questo potrà far riaprire un distributore ma sicuramente ci potrà dare una speranza che diversamente non vediamo.

    Cordialmente

    Lo staff di Lovetaro&ceno

  6. Mauro Delgrosso

    Qualsiasi politica e idea di sviluppo, o almeno di sopravvivenza, ha bisogno di alcuni servizi essenziali. Pensare a del turismo e a un'economia agricolo-forestale collegata, senza un distributore di carburanti per autotrazione, GPL e metano compresi, funzionante 365/h24, mi sembra un'enorme contraddizione. Una perdita di tempo. Un vero peccato, le potenzialità del territorio della alta val Ceno, di Bardi, con il suo Castello bellissimo, ci sarebbero tutte. Purtroppo, manca altro, e non mi riferisco ai soli distributori... davvero un peccato.

  7. Carlo

    Quando in un paese di montagna chiude l'unico distributore nel raggio di 30 - 40 Km. Viene interrotto un vero e proprio servizio pubblico.
    Una situazione ormai ricorrente nel territorio appenninico dove vive una popolazione costituita in gran parte da persone anziane e per le quali l'auto costituisce l'unico mezzo per raggiungere i negozi in cui fare la spesa, accedere ai servizi, andare dal medico ecc.

  8. Virgy

    Penso che realmente nessuno abbia ancora capito la vera situazione della nostra vallata, non c'è lavoro, non ci sono più i giovani che restano nei paesi, quindi la popolazione è "vecchia, non ci sono più i NOSTRI (tanto odiati) emigrati che investivano nelle nostre valli... cosa c'e rimasto? Solo tasse troppe x poter sopravvivere in questi "poveri ricchi" paesi

  9. Alberto Squeri

    E' sorprendente una tale decisione in un territorio così vasto, tra l'altro COMUNE, che elimina un servizio indispensabile in quanto lo spostamento con i mezzi propri è obbligatorio in una zona abbandonata da strutture e posti di lavoro.
    In città, spesso, hanno adottato il sistema del fai da te 24 ore su 24 e non mi risulta che i costi di gestione per le compagnie siano insopportabili.
    Spero che le istituzioni locali si facciano sentire per garantire un servizio di utilità pubblica vitale

  10. Davide

    Caro Barigazzo, se vuoi ti dico anche questo la val taro e ceno stanno pagando caro non aver istituito qualche decennio fa un bel Parco. Ora non si ha un marchio, una identità territoriale e se non attrai il turismo c'è poco da fare. Se gli amministratori e la popolazione pensava di vivere di caccia, funghi e legna, purtroppo è andata male. E mi dispiace. Bastava vedere in settimana Geo&Geo e la maggior parte degli ospiti provengono da aree montane sane ed economicamente equilibrate grazie alla presenza di un Parco.

  11. Bertoldo

    Ma come?? E mon c'è più religione!! Il patron Pontremoli (senior) non e' ancora riuscito a fare il miracolo eppure la bacchetta magica la sa' usare. Aspettando la magia vi faccio i miei auguri

  12. FedeDevin

    E' vietato trasportare in macchina lattine e taniche di carburanti. Sappiatelo!!!!!!!!

  13. Mattia Lezoli

    Non è vietato trasportare taniche fino a 10 litri, se omologate.

    "E' considerato atipico il trasporto del carburante in contenitori diversi dai serbatoi normali , dai contenitori per usi speciali o dall’eventuale bidone di scorta, di capacità non superiore a 10 litri, nonché il trasporto di oli minerali destinati al riscaldamento con mezzi diversi dalle autocisterne utilizzate da operatori professionali”."

  14. Giovanni A

    Seriously??? How did this happen? Surely another nail in Bardi's coffin! How can a community spread out in as large an area as the Commune di Bardi survive without easy access to fuel?

  15. P.D.C

    Mi sento in imbarazzato a dire che sono di Bardi. Il Sindaco e consiglieri nella comunità sono responsabili e devono prendere la colpa per questa situazione. Bardi era l'orgoglio della Val Ceno, ora siamo in basso e in banca Rotta

  16. Pietro

    How can this happen in 2016. The largest Comune in Parma without a Service station

    The damage to local trade and tourism, the disruption and inconvenience to local workers and the elderly is beyond comprehension.

    The Sindaco, la Giunta e Consiglio should be thrown out and replaces with mature and experienced business who care about the Comune.

    Bardi was capo of the Val Ceno, now we're second to Varsi and even Bore is looking down on us.

    The problem is to many senior people we looked up to worried about keeping things the way they were and keeping churches and cemeteries alive without any priest or flock.

    For years Bardi has turned away infrastructure, train links, supermarkets, hospital development, housing development, tourism, hotels, Restaurants etc, etc.

    Just look at how Borgo Val Di Taro has overtaken Bardi in just 25 Years.

    It's not to late, we just need business people who understand and care about the Comune.


  17. Chicchi

    ....E' veramente una situazione preoccupante ed imbarazzante per tutti, in primo luogo per gli abitanti di queste vallate, anziani, disabili e giovani compresi che vogliono continuare a vivere nelle frazioni di Bardi e Bedonia!!!!
    Siamo nel 2016 e dobbiamo viaggiare con taniche di benzina a bordo auto???!!!! NO.
    Attendo informazione in merito sull'operato del Comune di Bardi.
    Grazie

  18. Claudio

    Qui siamo nel 2016 e il Comune di Bardi non dispone di un servizio di carburante. Come può accadere questo, è imbarazzante. Il Sindaco Pontremoli dovrebbe andare via e anche la Giunta.

    Bardi era tale un Orgoglioso Comune, con gli eroi e gli immigrati che portavano la bandiera all'estero, è così triste vedere che è così gestito.

    Sono molto triste per gli anziani, i disabili e gli abitanti che vivono nelle piccole frazioni. Ora dovranno utilizzare i cavalli!

  19. Dibardi

    E pensare che questa amministrazione doveva rivoluzionare. Sono passati due anni.
    E poi non e' il caso, come ho sentito fare in un'intervista attribuire colpe ad altri.
    Il distributore e' sospeso da tre mesi sotto questi attuali amministratori.
    Se si continua cosi' arriva l'estate! E siamo senza.
    Ci sono consiglieri di maggioranza che non si sa nemmeno cosa fanno. Mai sentita una loro dichiarazione.

  20. Fabio

    Siamo alle stelle. Anche noi abbiamo il self service!!! A volte basta poco per raggiungere la felicità. Grazie a tutti e a chi ha sganciato il grano!!!

  21. DaBardi

    Siamo l'unico Comune che non ha ancora un calendario delle manifestazioni pubblicato per l'anno 2017, in cui siamo da 5 mesi. E poi parlano di turismo e di farci conoscere!

  22. DaBardi

    I nostri vicini di Varsi, da cui dovremmo da Bardi prendere un po' di umiltà che manca da tempo, lo hanno distribuito a marzo. Si vede che qui da noi c'è altro da pensare, non di certo alla promozione turistica.

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