Ballo della scuola 2016
Una vera cerimonia che segnerà indelebilmente i ricordi degli studenti
Ho provato un vero senso di invidia. Per uno che è stato svezzato con Happy Days e poi cresciuto con il mito di Grease… è stato inevitabile.
Questa occasione, ideata dalla Valtarese Basket, non è stata la fine dell’anno scolastico, bensì una serata del carnevale. La sostanza però non è cambiata, anzi, essendo alla prima edizione, l'aspettativa tra gli adolescenti era alle stelle, c’è anche chi ha pianto per l’emozione. Il successo era facilmente comprensibile, le serie televisive e i film ce l’hanno mostrata infinite volte, tant’è che l’esito non è stato da meno: una serata tanto sospirata ed infine perfetta.
Tutto è iniziato settimane prima, quando la notizia si è sparsa per il paese. Com’è ovvio, la parte più “eccitante” di questa bellissima idea, è stato il celebre “invito”. L’usanza vuole che siano i ragazzi a invitare le ragazze, andarle a prendere a casa “fiori alla mano” e in coppia raggiungere il ballo, in questo caso il “Palasabione”, con ingresso rigorosamente a invito e limitato a studenti e “Prof”.
A scuola, nei giorni precedenti, i gossip ovviamente si sprecavano, le voci incontrollate sui vari “lui” che inviterà “lei” sono circolate a dismisura, spesso ornate da gioia, ma anche da delusioni. Le ragazze, com’è immaginabile, sono state quelle più emotivamente coinvolte: la pettinatura, stirati o mossi; le scarpe, con i tacchi o senza; il vestito da scegliere, corto o lungo?
E per rispettare alla lettera il copione del film, a fine serata, c'è stata l’elezione del re e della reginetta del ballo, e la coppia incoronata è stata Giovanni e Matilde.
Sono certo che la serata sia stata unica e indimenticabile, non solo per i due proclamati. Momenti destinati a rimanere nel cuore di tutti, studenti e professori.
Ha collaborato a questo post:
Dopo Halloween e la festa di San Patrizio ora avremo anche il ballo di fine anno usa ? Ma con la speranza che arrivi il Flag Day per sentirci un po più italiani. Dai che al peggio non c'è mai fine
Parole e immagini perfette! ...molta invidia ;)
Una serata indimenticabile... Non potevi trovare parole migliori per raccontarla. Grazie
A me il ballo della scuola non piace, infatti faccio il prof. ma non ci sono andato, è un'americanata puramente estetica dove tutti puntano solo a mettersi in mostra e guardare quello che fanno gli altri, tutti perfettini e vestiti bene, conformismo puro ; ricordo invece con grande nostalgia una riunione anni 70 fatta allo zovallo molti anni orsono con 80 persone tutte fuori, organizzata dal grande lupo quando ancora ci stava dentro un casino, c'erano le compagnie più estreme di bedonia con ospiti del mantovano, porchetta e birra e un ruscello in mezzo a un prato, musica ottima e assoluta libertà stile figli dei fiori.
tempi che non tornerranno anche perchè alcuni cari amici non ci sono più, ma almeno si poteva essere come si voleva , nel bene e nel male, sporchi o vestiti, puzzolenti o sani, belli o brutti, normali o pazzi, falliti oppure no.
Finalmente le Foto, bellissime! Devo ammettere che li ho invidiati da matti, è stata davvero una bellissima idea! Chissà se avranno ballato come olivia e john?! Spero si ripeta l' evento! Qualcosa di positivo e ordinato non può che essere bello per i nostri giovani
Che invidia!! Credo che sia il sogno di tante ragazze partecipare ad un ballo della scuola, proprio come si vede nei film.. E che fa sognare i ragazzi di questa età! Io la vedo come una cosa carina e spero che si possa ripetere negli anni! :)
Caro Gigi, bello larticolo, dà lidea dellemozione dei preparativi (influenzato forse dalle nipoti? ;) ). Spiace però leggere critiche per partito preso: io cero e non mi sembrava una vetrina di snob esibizionisti, anzi! Certo, era richiesto labito elegante, e va bene, si mangiavano hamburger, ma si trattava pur sempre di una festa a tema: se avessero scelto lantica Roma saremmo stati tutti in toga a mangiare epityrum! Io ho visto tante persone, giovani e diversamente giovani (come me!), che magari dopo un impaccio iniziale si sono trovati insieme a ballare senza farsi tanti problemi. Una serata spensierata e non alterata dove ci siamo tutti messi in gioco per gioco. Unesperienza da ripetere, quindi Marino vieni anche tu la prossima volta :)
Devo capire perché per la ragazza si usa "reginetta" mentre per il ragazzo.... lui è il RE! Mah! Forse perché non esiste il vezzeggiativo di RE, esiste reuccio, pohissimo usato ma non è un vezzeggiativo. Boh! Il RE è il RE e non può essere altrimenti, invece per la regina ci si può sbizzarrire quanto si vuole... anche reginettina si può dire!
Una cosa, forse traendo spunto dalla mia gioventù, mi sovviene: bella l'idea di riunire per una festa tutti i ragazzi delle superiori, ma con la questione degli inviti, dei re e reginetta ecc ecc credo che quelli considerati belle (o belli) non avranno avuto problemi, mentre invece qualche problemino in più avrà avuto chi è meno attraente, o magari considerato meno "in" (e tutti sappiamo quanto a 14-19 anni certe questioni siano delicate).
Già la società attuale è una competizione super-spinta a chi ha la curva perfetta, il vestito migliore, la tartaruga scolpita, un look impeccabile; una ulteriore selezione fatta nell'ambiente scolastico non credo che aiuti e mi pare - scusate se mi permetto - diseducativo. A volte, come dice il prof. Manfredi qui sopra, un ambiente più "easy" aiuta a socializzare e ad inserire nel gruppo anche chi è "diverso", chi è timido, chi magari ha avuto un sacco di fisime per non essere stata invitata al ballo mentre magari la compagna di banco si.
D'altra parte è Carnevale. E' giusto che sia così
Che dire Gigi, ho sempre ammirato con occhi sognanti i balli di fine anno nei film americani e leggendo il tuo articolo sono tornata minorenne per qualche istante, provando nostalgia e con la voglia di riguardarmi il film Grease. Baci!
Leggo e rispondo agli interventi del Sig. Manfredi e di Mr. Nessuno affidandomi alle parole del drammaturgo anglosassone William Shakespeare: 'molto rumore per nulla'.
Sig. Trilussa, che si tratti di "nulla", effettivamente è vero; i problemi del mondo sono senza dubbio altri. io tutto 'sto rumore però non l'ho sentito. a casa mia si chiama semplicemente "avere una propria opinione". buon carnevale a tutti.
Esperimento riuscito. Soprattutto per la sinergica collaborazione tra Valtarese basket, Comitato del Carnevale, Assistenza Pubblica, sponsor, e i ragazzi dell'Istituto Zappa Fermi, in primis i rappresentanti Carlo Sabini, Beatrice Todaro, Rachele Piscina, Marianna Baldi, Lorenzo Spagnoli e Alberto Coffrini. Tutti in prima linea per questo primo Ballo della scuola, in concomitanza con quello che per Borgo Val di Taro è un vero e proprio avvenimento, il Carnevale. Non bisogna scomodare grandi studiosi come Bachtin cosa che abbiamo fatto nelle aule scolastiche per capire che davvero qui, nel nostro paese, c'è una tradizione consolidata che affonda le proprie radici in antichi costumi. La ribalta è davvero la piazza ( per noi la via Nazionale del giovedì grasso ), il mondo diventa alla rovescia dove i ruoli si invertono per lasciare spazio alla parodia e al riso, le lumache diventano pesci per decreto papale, i falò del martedì grasso nelle campagne segnano il passaggio dal vecchio al nuovo. Si brucia, come una sorta di rito propiziatorio, ciò che non serve più.
Ma veniamo al ballo del venerdì sera. Prima di tutto l'emozione dei preparativi: i vestiti eleganti, le prove per la gara di ballo, l'attesa della proclamazione del re e della reginetta della scuola. Così come da copione. Re e reginetta Giovanni Baldi e Matilde Uri. Vincitori della gara di ballo ( performances di 20 coppie, tra twist, valzer e bachata ) Serena Porcari e Testa Alessandro, alias Cuba, il soprannome la dice lunga e per provenienza e per capacità nella danza ( tersicoree). Per loro un fine settimana al mare offerto dall'Hotel Stella del Mare di Tagliata di Cervia (RA). Smentite le teorie del grande poeta che voleva la felicità solo nell'attesa. L'entusiasmo e il divertimento ci sono stati proprio lì, nella stessa serata. Tra le evoluzioni nella danza anche di chi non diventerà Nurejev, ma si mette in gioco comunque senza avere bisogno del bicchiere in più e senza la paura del giudizio degli altri.
Tra i baci e gli abbracci rubati tra un ballo e l'altro. Come ai vecchi tempi? No come ai tempi di sempre. Tra gli sguardi degli adulti. Docenti e genitori. Sguardi attenti e vigili, ma non invadenti. Anzi complici.
Adulti che ci hanno aiutato e sostenuto nell'organizzazione. Adulti che si sono divertiti insieme a noi e con noi hanno ballato. Se si riesce a trovare almeno un passo in comune le cose funzionano. E non solo nella danza. Grazie a tutti e al prossimo ballo. Così come qualcuno già chiede.
Carlo Sabini, Beatrice Todaro, Prof. Giuliana Anelli