Il carnevale bedoniese - Edizione 2016

La sfilata di questa 33esima edizione è stata dedicata ai fumetti

Non so nemmeno se possiamo ritenerci graziati dalle condizioni meteo oppure no. Fatto sta che anche questa volta la sfilata conclusiva del carnevale bedoniese è slittata, dal canonico martedì grasso si è passati al sabato, se pur sotto a minacciosi nuvoloni grigi carichi di pioggia. Ma è bene quel che finisce bene, la 33esima edizione si è tuttavia svolta come da copione.

Come da tradizione l’asso di briscola è stato calato dalla scuola primaria di Bedonia, quest’anno interprete dei fumetti: dal Signor Bonaventura, apparso sulle pagine del Corriere dei Piccoli nel 1917, passando per Batman, Lucky Luke, Peanuts, fino ad arrivare al più recente Cocco Bill. Un’ottima occasione per far conoscere ai bambini gli autori e la storia del fumetto italiano, un’esperienza nata in collaborazione con gli studenti del liceo artistico Toschi di Parma.

Una sfilata che è veramente il simbolo di una stupenda sinergia di valle. Erano come sempre presenti le scuole di Albareto, le due scuole primarie di Borgotaro e San Rocco, il nido e la scuola dell’infanzia di Bedonia, oltre ai numerosi carri provenienti da Sugremaro, Compiano, Borgotaro e Albareto. Quest’anno mancavano i gruppi e i carri bardigiani, anche loro alle prese con i rinvii dovuti al maltempo, pertanto impegnati nella sfilata a Bardi, un’assenza che si è comunque avvertita.

Il segreto che rende unico il carnevale bedoniese è sempre lo stesso: fantasia, collaborazione e tanto lavoro da parte di tutti, dico “tutti” perché si finisce sempre di dimenticare qualcuno e non sarebbe proprio giusto.

P.s.
Ma è davvero così complicato prevedere per qualche ora un divieto di sosta lungo il percorso della sfilata?


FOTO: tutti i momenti della sfilata



2 Commenti
  1. Andy

    “Effetti collaterali” del Carnevale Bedoniese

    Come ben risaltato da Gigi, anche quest’anno il Carnevale a, e di, Bedonia, è stato un grande successo. Non solo di pubblico, ma pure di creatività, capacità organizzativa e di coinvolgimento (di altri comuni, di “attori” fra loro diversi etc). Grande manifestazione, quindi, anche in termini di entusiasmo con cui è stata vissuta dalla popolazione locale e non.

    Quasi dispiace, pertanto, il doversi soffermare su alcuni “effetti collaterali” non propriamente così positivi, che inevitabilmente finiscono per offuscare il tanto bene che si è portati a dire e scrivere di questa bella manifestazione corale. Ma lo si deve fare, visto il loro reiterarsi, anno dopo anno, senza che adeguate misure correttive (principalmente, preventive) vengano prese per arginare queste fastidiose derive.
    Anzitutto, i coriandoli. Passi che siano sparsi a piene mani ovunque lungo il percorso della sfilata e per tutto il paese (non per niente è Carnevale), ma devono proprio essere di plastica, quindi eterni ed indistruttibili? E possibile che poi, a parte in qualche parte più centrale del paese, debbano restare in terra………… per settimane/mesi? (una buona ragione, questa, per imporre la vendita esclusivamente di coriandoli non di plastica. Se fossero di carta, almeno pioggia e neve piano piano li degraderebbero, facendoli cosi scomparire). E poi, bicchieri (anche questi, rigorosamente di plastica), bombolette spray, sacchetti vuoti di coriandoli, bottiglie (di vetro) sparse ovunque: nella pubblica via, nelle aiuole, su muretti, parapetti, davanzali……… ovunque, appunto!

    Non proprio un bello spettacolo da vedersi e da viversi per chi abbia un minimo di amore per il paese in cui abita e di rispetto per chi ci vive (personalmente, ho vissuto con un certo imbarazzo la cerimonia degli Alpini che hanno sfilato, la domenica mattina, nel centro del paese fra tutta questa sporcizia fino all’asilo municipale dove, sempre in mezzo a cotanta “rumenta”, hanno deposto una corona a memoria dei nostri caduti nelle due guerre del secolo scorso).

    Se è sicuramente difficile sperare in comportamenti più civili dei partecipanti al Carnevale (conosciamo d’altronde i limiti degli abitanti del patrio suolo), perché non cercare di arginare almeno il fenomeno? Come? Dei coriandoli di carta ho già commentato sopra. Magari anche costellando il percorso di raccoglitori di differenziata (rigorosamente in cartone, così da evitare incidenti causati da urti fortuiti etc). E perché non mettendo, qualche giorno prima della sfilata, delle locandine con le quali si richiamino i partecipanti ad atteggiamenti più civili e responsabili (magari, usando un linguaggio ironico-divertente, adatto ad un carnevale)? Oppure facendo qualche intervento preventivo pure sui media locali… insomma, pensandoci, le soluzioni (a costo limitatissimo per l’Amministrazione Comunale o per chi ci si voglia impegnare), son sicuro si possano trovare.

    Perché non iniziare a pensarci da subito per la prossima edizione? Io il sasso l’ho buttato. Tempo a disposizione per meditare ed agire, ne rimane in abbondanza!

  2. Rosalba

    Voglio e mi permetto di fare una critica all'amministrazione comunale di Bedonia.... possibile che in mezzo al paese davanti alla Chiesa in quel misero giardinetto ci siano ancora le bombolette e rifiuti vari del carnevale ?? Un po di pulizia no ehhhhh !!!!

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