In queste ultime notti ho guardato alcuni vecchi film di Michelangelo Antonioni, praticamente per la prima volta. Non è facile vederli, specialmente in TV, allora ho approfittato della rassegna 'post mortem'. Ieri sera è stata la volta del film "La notte". Dei tre visti è quello che ho preferito, complici la magia che sa trasmettere il bianco e nero e la bella colonna sonora del Maestro Giorgio Gaslini. Malgrado l'orario non fosse privo di difficoltà, è finito alle due passate, ce l'ho fatta, questo l'ho visto finire. Ne è valsa la pena. Per l'occasione ho lasciato le finestre aperte, le tende si gonfiavano di vento, l'intenzione era sentire la notte. Sfiorarla. La volevo complice del momento, forse per l'omonimia. Però con lei sono entrate anche parole che facevano rumore, quasi indigeste per l'ora tarda, si amalgamavano alla voce di Mastroianni, della Vitti, quasi a voler confondermi "la notte".
...anche per me finalmente stasera è arrivata la notte...era tanto che la luce del sole scandiva i miei pensieri, sarà un caso proprio oggi l'ultimo giorno d'estate mi sono riappropiata del buio, del silenzio, del respiro della luna, sono sottoal lucernaio ed ogni tanto guardo su quei puntini luminosi che si iseguono in una magica danza, cosi sorrido e continuo a scrivere...riavvolgo il film da dove avevo messo in pausa...
C'era una volta un ristorante tra i miglior d'Italia, a Samboseto, tra le nebbie della "Bassa". Chiuso nel 1983, ma ancora oggi modello eno-gastronomico
...anche per me finalmente stasera è arrivata la notte...era tanto che la luce del sole scandiva i miei pensieri, sarà un caso proprio oggi l'ultimo giorno d'estate mi sono riappropiata del buio, del silenzio, del respiro della luna, sono sottoal lucernaio ed ogni tanto guardo su quei puntini luminosi che si iseguono in una magica danza, cosi sorrido e continuo a scrivere...riavvolgo il film da dove avevo messo in pausa...