Cronaca di una morte annunciata

A Bologna per il sostegno dei Punti Nascita dell'Appennino
Sveglia alle sette. Il pullman sarebbe partito di lì a poco, direzione Bologna. A credere che la nostra presenza presso l’Assemblea Regionale sarebbe servita alla causa c’erano cinquanta persone, coordinate da Insieme per Vivere e Comitato Pro Ospedale Borgotaro, i promotori di questa protesta bolognese.
Sul posto, già schierate sulla scalinata della “Regione”, agguerrite più che mai, altrettante mamme, papà e figli provenienti da Castelnovo Monti, anche loro a bordo della nostra stessa barca, perciò tutti lì a protestare contro la chiusura dei Punti Nascita del nostro Appennino.

A tenere a bada questo centinaio di cittadini, armati di fischietti e slogan scritti su di un lenzuolo, c’era persino un cellulare antisommossa della Polizia, anche se, a dire il vero, hanno subito capito che aria tirava e poco dopo se ne sono andati.
Dalla tribuna riservata al pubblico, un centinaio di posti tutti occupati, abbiamo assistito a un voto che non c’è stato. Sì, rimandato al giorno successivo nonostante le richieste di Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Fratelli d'Italia di votare durante la seduta, proprio per rispetto a quei cittadini che hanno sacrificato una giornata di lavoro o di impegni per poter essere presenti alla votazione. Nulla da fare, per ben due volte: “Non si può spettacolarizzare un voto”. Una scelta condivisa e confermata per alzata di mano da tutta la maggioranza. Parola del PD al gran completo. Una dimostrazione di non aver alcun senso di comprensione verso i cittadini. Prima il partito!
Certo, meglio farlo senza pubblico, senza clamore, lontano dalla stampa. Tra voi.

Una cosa l’ho capita, a questi signori non piace il dissenso, le folle vanno bene per applaudire, per tagliare nastri e per affermare il consenso. Temono titoloni, fischietti e slogan come l’acqua santa per il diavolo. Perciò è necessario mettere il silenziatore a chiunque possa ostacolare i loro strategici piani, attuati sempre per il nostro bene, tra questi anche quello di voler far nascere bambini da un’altra parte, fuori dalla loro terra.

FOTO: alla sede della Regione E.R.



31 Commenti
  1. Gio'

    Rimane l'amarezza e il senso di abbandono per il presente.
    Rimane il rimpianto e la malinconia per il passato
    Rimane la paura per il futuro. Perché queste persone hanno dimostrato, oltre il personale interesse e l'esagerato materialismo, anche grande incapacità nell'agire.
    Credo resti ai giovani solo di fare le valige e tornare a casa loro nei weekend e per le feste comandate.
    Ma se restano entro i confini vadano in regioni non amministrate dal pd.
    Forse unica speranza di vivere dignitosamente.
    Ci ritroveremo ancora a parlare, a scrivere, caro Gigi, di nefandezze e pressioni. Ci troveremo, ma sarà comunque sempre tardi.
    Manca la volontà. La volontà politica di progredire.
    Solo tagli e tasse.

  2. Laura

    Anche il più' ignorante degli asini, a furia di prender bastonate, prima o poi un calcio te lo dà. Penso che le bastonate siano state sufficienti, i calci bisogna cominciare a darli forte e ben mirati.

  3. Marco Cacchioli

    Una storia davvero triste. Prima, quando ancora si poteva fare qualcosa, si è deciso di affrontare il problema sui tavoli istituzionali; poi, quando si è capito che le rassicurazioni delle istituzioni erano frottole e la decisione è stata ufficializzata, si è invocata la mobilitazione, che è stata prontamente strozzata sul nascere. Uno splendido gruppo di donne era pronto a mobilitarsi, e lo hanno bloccato. Associazioni e comitato hanno organizzato la mobilitazione a Bologna ma nessuno dei sindaci ed esponenti politici locali ha aderito, preferendo organizzare, il giorno prima, l'ennesima riunione a porte chiuse con la Regione. Credo che il modo in cui siamo arrivati a questo epilogo rappresenti una bruttissima pagina per la Valtaro. Speriamo almeno di trarne una lezione per il futuro

  4. Michele

    Oggi più che mai la manifestazione del 21 acquista un forte valore simbolico! Sabato ci troveremo a manifestare non solo per la chiusura del punto nascite ma anche per la paventata chiusura di ortopedia! Voci affidabili di corridoio parlano di nuovi parametri dentro i quali il reparto non rientrerebbe... manifesteremo per tutto l'ospedale! chi non vorrà partecipare per motivi di voglia o disfattismo (non chiaramente motivi importanti) sarà solo complice dei culoni che stanno a Bologna e in tutte le sedi istituzionali, che stanno distruggendo i nostri luoghi! è ora di mostrare i denti!

  5. Sonia

    Io penso che questo non sia del tutto negativo. La vostra, nostra presenza ha cambiato qualcosa. Hanno dovuto cambiare programma, hanno rimandato. Lo faranno lo stesso sicuramente e sosterranno con arroganza e paternalismo la bontà di certe decisioni, ma una piccolissima infrazione c'è stata. Credo e spero che nessuno si aspettasse che farsi veder li avrebbe miracolosamente risolto il problema. Si è iniziato. Possono dire no ma noi possiamo continuare a far pressione, esternare e cercar di far leva su ogni appiglio che possiamo trovare. Tanta alterigia e decisionismo è strumentale all'effetto che vogliono ottenere. Convincerci ad accettare. È possibile che si renda necessario, ma nulla deve condizionare a farlo essere facile. Avete smosso un mondo finora.. Continuiamo e vediamo dove riusciamo ad arrivare!

  6. Patrizia

    Mi piace il commento di Sonia ed io voglio solo esprimere un mio amaro convincimento: se ci fosse stato qualche appuntamento elettorale, prossimo; forse qualcosa si sarebbe potuto ottenere: la forza delle "poltrone" e'indiscutibile

  7. Alessandra

    Mi rifiuto di credere che possa finire così. Chiudere questo punto nascite è la decisione più STUPIDA che abbia mai visto prendere in valle e di stupidate ne ho viste tante. Un reparto che funziona, pulito, umano e SICURO chiuso perché Parma e il Vaio vogliono i nostri 120 parti all'anno. E invocano la sicurezza? Meglio nato in tangenziale che al borgo senza epidurale? Io non ho parole. Gente fuori dal mondo.
    Quando leggo su fb i racconti dei parti da incubo di donne di altre città di Italia non mi sembra possibile che si possa anche solo immaginare di chiudere un presidio della montagna che FUNZIONA COSÌ BENE.
    Siamo al delirio.

  8. Fabrizia

    Sui social gira la fotina con manina alzata del nostro rappresentante Cardinali. Lo dobbiamo dire a voce alta che sono servi del partito e che non fanno i nostri interessi. Grazie di tutto e di cuore

  9. SIRIUS BLACK

    Nel momento di Panico Crescente del politico per giustificare la sua vigliaccheria, l’Assessore alla Sanità Venturi afferma su Repubblica Parma

    http://parma.repubblica.it/cronaca/2017/10/17/news/punti_nascita_venturi_chiusi_per_sicurezza_non_per_risparmiare_-178525849/

    “I dati evidenziano che nel periodo gennaio-agosto 2017 a Borgotaro i parti sono stati 74, con un indice di fidelizzazione delle donne residenti che scelgono questo punto nascita per partorire del 34,1%.”

    Wow! SOLO IL 34,1 % delle partorienti borgotaresi ha scelto il nosocomio di borgotaro (casa loro o zona limotrofa) per partorire!!!!!

    Significa, con una semplice operazione matematica, che i parti a borgotaro sarebbero stati ben 217 al mese di agosto….

    Chiedo alle mamme che sono andate via a partorire il motivo della loro scelta, dato che, sempre l’assessore Venturi afferma:

    “Da almeno 5-7 anni nei punti nascita interessati dalla sospensione dell’attività partoriscono esclusivamente donne valutate a basso rischio, mentre quelle a medio ed alto rischio sono già indirizzate verso i punti nascita hub di riferimento, con disagi contenuti e sicurezza garantita”

    Stando ai numeri dei parti di quest’anno, i parti “SICURI” SONO SOLO IL 34,1 %,
    QUINDI IN ALTA VALTARO, LA MAGGIOR PARTE DELLE DONNE HANNO PROBLEMI SERI O GRAVI DI PARTO.

    SIAMO A LIVELLO DEL TERZO / QUARTO MONDO

    Ho sempre più l’impressione, dati alla mano, che si sia “spinta” la valutazione della pericolosità sempre più avanti in modo da abbassare i numeri dei parti e rendere le statistiche giustificative delle chiusure dei nosocomi di Borgotaro, Pavullo, Castelnuovo Monti.

    L’altro dato impressionante è che queste valutazioni sono in corso da 5/7 anni nei nosocomi interessati dalla chiusura.

    Ma quante BALLE sono state raccontate dagli attuali amministratori locali , sempre a braccetto con onorevoli deputati, senatori e consiglieri regionali (compresi ex)?

    Grazie “Assessore”, continui pure a giustificarsi, ci aiuta a portare a galla la verità.

  10. Lory

    C'è un silenzio che fa piu' rumore di quello dell'assessore regionale cardinali, e' quello del sindacato CGIL. In tedesco si dice: Jawohl, in italiano: Si sissignore

  11. Nadia

    Abbiamo perso
    Siamo state sconfitte
    Ci siamo arrese
    Nulla di tutto questo. Abbiamo lottato contro un modo di pensare tutto al maschile, dove la donna se riesce ad entrare si omologa e perde la sua identità, il più delle volte e le altre compiace l'uomo perché più forte ed arrogante.
    Abbiamo lottato per tutte noi per dire basta a questo sistema che ci vuole sottomesse e senza diritti
    Senza il diritto di parlare, di manifestare, di decidere del nostro futuro
    Forse un giorno riusciremo, noi donne, a rispettarci e a farci rispettare
    Noi ci abbiamo provato ed un risultato lo abbiamo ottenuto .... un manipolo di uomini si è comunque dovuto fermare e chiedere come metterci a tacere, scrivendo delle non verità
    Senza vergogna
    Senza successo
    Senza zittirci
    Senza convincerci
    Lo abbiamo fatto per noi
    Lo abbiamo fatto per tutte noi ❤️

  12. Fabrizia

    @Lory
    Si dice anche che chi tace acconsente

  13. Silvana

    Questa notifica è tristissima, penso a le distanze da percorrere..... Nel 2017 ci fanno ritornare indietro di 50 anni.... Con le nascite in casa.... Che tristezza 😥

  14. Luisa

    Questa è la politica PD, hanno soldi per salvare le banche ma non trovano risorse per far nascere i bambini senza pericoli per lo spostamento delle mamme!!! I cittadini di Borgotaro si ricorderanno quando finalmente si andrà a votare!!!!!

  15. Walter S

    Bravi !! Ottimo lavoro !!! Avete deciso la fine di un intera area. Siete troppo bravi!! Ringraziamo tutti i cittadini che con il loro Fantastico Menefreghisco hanno agevolato la chiusura del Neonatale di Borgotaro. Cosi hanno chiuso le porte in faccia ai giovani e al futuro di un intera area. Sono curioso di vedere chi vuole venire a vivere in quelle aree adesso. Vedrete scendere il valore di case e terreni oltre al processo demografico e al incremento della popolazione. E qualcuno poi dirà! E colpa della crisi!!!!! Andate a c.....e.

    Siate Felici Cittadini !! Il futuro per quella area e da bicchieri di Vino, Sbronze, Scoiattoli, Volpi, Cinghiali e Funerali ( fino a quando non finisce il materiale umano). Il TERRONISMO e quella Mentalità che porta a vivere alla giornata, a fregarsene di tutti e di tutto , senza mai pensare al futuro. L`importate sono io gli altri si arrangiano. Il TERRONISMO ha rovinato un Intera Nazione. Partendo dall'Unita D`Italia fino hai giorni nostri. Lasciando un intero Paese fermo e permettendo al resto del mondo di progredire.
    Come detto di recente ! Non serve a niente cambiare la classe politica Italiana. Ne possiamo cambiare mille e mille. Dobbiamo cambiare la mentalità del cittadino, il suo modo di pensare. Solo allora inizia il vero progresso sociale e possiamo parlare di uscita dalla crisi.

    Siate felici cittadini il vostro MENEFREGHISMO ha Vinto. Il NEONATALE di BORGOTARO CHIUDE E CON LUI CHIUDE IL FUTURO DI UN INTERA AREA. OGGI IL NEONATALE CHIUDE DOMANI L OSPEDALE INTERO, VOI TUTTI STARETE A GUADARE SENZA FARE NIENTE COME AVETE FATTO OGGI. Vi fate calpestare e fate calpestare il futuro dei vostri figli e della terra che dite tantto di amare: nella realtà dei fatti non venefrega un benemerito Cazzo della vostra amata terra.
    SIETE UNA VERGOGNA.

  16. Luigi Lucchi Sindaco di Berceto

    DIFENDERE LE PROPRIE IDEE A VISO SCOPERTO PORTA SEMPRE UN COSTO
    INFATTI
    LUIGI LUCCHI: DALLE STELLE ALLE STALLE

    LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE REGIONALE ALLE POLITICHE PER LA SALUTE SERGIO VENTURI

    Caro Sergio,
    non riesco a rimanere in silenzio e neppure a rassegnarmi.
    Sento il peso, come montanaro, come persona vissuta, fino ad ora, in democrazia
    (sono nato il 24 maggio 1955), come appassionato di politica e soprattutto come Amministratore Pubblico (Sindaco di Berceto), di quanto credo, in buona fede, di percepire e constatare.
    Prendo atto d’essere in netta minoranza, forse l’unico, e pertanto sono assalito da salutari dubbi e ho la consapevolezza che la probabilità di sbagliare, da parte mia, sia elevata.
    Mi piacerebbe davvero, però, essere in fallo, avere torto, visto che quanto percepisco e mi sembra di constatare, da precise e continue azioni “politiche”, è orrendo e rappresenta una forte involuzione delle nostre condizioni di cittadini e di Popolo.
    Un’involuzione mortale per territori definiti, impunemente, senza scandalo: a fallimento di mercato, come la montagna in cui viviamo.
    Un’involuzione per persone, ceti sociali, che sono considerati, come dice Papa Francesco, scarto, in questa società dei forti, dei prepotenti e straricchi.
    Per un Paese democratico la Costituzione è tutto.
    La Costituzione è l’unica arma di difesa e protezione.
    L’unico scudo.
    Smantellare la Costituzione porta ad aprire brecce, falle, attraverso le quali, passa ogni ingiustizia e nefandezza verso i più deboli ed umili.
    A ben vedere la nostra bella e giusta Costituzione l’hanno iniziata a modificare dal 1963.

    Cambiamenti che considero quasi tutti nefasti e in modo particolare i più recenti:

    1) L. cost. 17 gennaio 2000, n. 1, ‘Modifica dell’articolo 48 della Costituzione concernente l’istituzione della circoscrizione Estero per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero’;
    2) L. cost. 18 ottobre 2001, n. 3, ‘Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione’;
    3) L. cost. 20 aprile 2012, n. 1, ‘Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale’.

    La Costituzione, inoltre, viene disattesa, tradita, distrutta anche con azioni e Leggi che paiono non modificarla o cambiarla ma che platealmente la disattendono e stravolgono.
    Personalmente, alla luce di quanto è avvenuto negli anni a venire, credo che l’azione più nefanda sia stata compiuta il 12 febbraio 1981:
    il Ministro del Tesoro Beniamino Andreatta scrive, infatti, al Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi la lettera che avvia il cosiddetto “divorzio” tra le due istituzioni.
    La politica monetaria in Italia cambia corso.
    Di qui l’indipendenza della Banca che, dal punto di vista degli interessi delle classi dirigenti, minacciati dai movimenti anti-sistemici scoppiati nel quindicennio precedente, rispondeva a due esigenze vitali:

    a) dava ai “mercati” diritto di veto e di voto postumi sulle scelte dei governi, perché affidava unicamente ad essi la “gestione” del debito pubblico;
    b) affidava a un organismo al riparo a quel punto dal controllo democratico il compito di frenare le dinamiche di piena occupazione attraverso il varo di direttive monetariste, contribuendo così a rendere più flessibile (e docile) il mondo del lavoro.

    Si veniva dunque a creare una sorta di “quarto potere” indipendente e al riparo dalle logiche democratiche.
    Oggi, se è normale che i banchieri centrali difendano la propria autonomia dalla politica, sarebbe opportuno lottare per una politica che difenda la propria autonomia dai banchieri centrali.
    Qui sta una delle maggiori sfide per il campo popolare.
    Arrivava, inoltre, nel 2005, la nuova Legge elettorale conosciuta, senza ritegno, con buona faccia tosta, da parte di tutti, come Porcellum.
    Il Popolo Sovrano perdeva il diritto/dovere di eleggere, scegliere, i propri rappresentanti.
    Che dire poi della Legge Calderoli, del 2008, che introduceva l’Unione dei Comuni togliendo, di fatto, il diritto del Popolo Sovrano di scegliere, per davvero, i propri Amministratori Comunali, il proprio Sindaco, in considerazione che nell’Unione “comanda” il Sindaco nominato dai colleghi.
    La Legge Delrio ha voluto, poi, nel 2014, sopprimere, in definitiva, il diritto di voto dei cittadini per eleggere i propri Amministratori Provinciali.
    Il Governo di Mario Monti, seguito fino ad ora da tutti i successivi Presidenti del Consiglio, dal 2012, stravolgendo i principi costituzionali, ha preso a non sostenere, con risorse Statali, i Comuni, gli Enti locali, e addirittura, in un mondo capovolto e stravolto, a derubare i bilanci comunali delle proprie tasse e imposte tipicamente locali impedendo, di fatto, di erogare servizi, comunque pagati, ai cittadini.
    Quanto avviene nel mondo del lavoro è lampante come è lampante la continua perdita di diritti dei lavoratori, del lavoro precario e sottopagato, delle remunerazioni prevalentemente da fame.

    Tutti i gioielli di famiglia, senza scalfire l’ammontare del debito pubblico, ma addirittura accrescendolo, sono stati svenduti e forse in gran parte regalati con la bolgia delle privatizzazioni.
    Anche i Comuni hanno l’obbligo di disfarsi delle proprie partecipazioni che rappresentano, come il caso di Berceto, per le Azioni Autocisa, una fonte di guadagno (12.000 euro di capitale generano circa 2.000 euro anno di dividendi).
    E’ il privato che deve guadagnare, meglio, straguadagnare, se non rubare a man bassa, ma legalmente.
    Lo stesso vale per servizi essenziali come il Sistema Idrico Integrato e la raccolta e smaltimento rifiuti strappati dagli Enti locali per essere dati in appannaggio solo ai privati.
    Obbligo anche a cedere, per un tozzo di pane, la rete del gas comunale.
    Il risparmio dei cittadini non è più tutelato ed è sottoposto a costanti rapine da banditi della Borsa valori o da “rispettabili” Istituti di Credito.
    Perfino la Cassa Depositi e Prestiti, che si alimenta del risparmio postale, quindi dei risparmi della parte più indifesa e meno avveduta del Popolo, è nelle condizioni di far rischiare tutto, a differenza del passato, spinta in operazioni di dubbio salvataggio in favore, sempre, del privato più decotto ed arruffone.
    Con la burocrazia ottusa, le imposizioni fiscali, diventiamo Enti vessatori e mortifichiamo migliaia di piccoli imprenditori e piccoli commercianti.
    In compenso nulla diciamo se un’azienda come la Fiat, dopo aver munto la Stato, per oltre un secolo, trasferisce la sede fiscale all’estero.
    Le poste consegnano la corrispondenza una volta ogni due giorni o due giorni la settimana.
    I treni restano sporchi, insicuri, spesso in ritardo e le stazioni ferroviarie sono incustodite con sale d’attesa fredde e senza servizi igienici.
    La Rai si premura di far pagare il canone a tutti, ma non di far vedere a tutti i propri canali e risponde, alle proteste (se risponde), dicendoci che concede di montare ripetitori a nostre spese.
    Le strade provinciali sono indegne e insicure come molti ponti.
    A tutto questo, gentile Sergio, si aggiunge che per mancanza di politiche in favore della famiglia, dal 1980 ad oggi, non sono nati 20.000.000 (ventimilioni) d’italiani.
    Scarseggiano i medici e tante nuove e necessarie specializzazioni.
    L’ingresso alla facoltà di medicina resta contingentato.
    Le borse lavoro, per aiutare i neo laureati in medicina ad affrontare i 4 anni di specializzazione, non vengono date neppure a tutti i laureati pur sapendo che il loro numero è nettamente inferiore a quanto sarebbe necessario.
    Diversi medici, già specializzati, sono costretti a restare disoccupati e altri invece, seppur costati, come investimento, per laurearsi e specializzarsi, almeno 150.000 (centocinquantamila) euro, vengono “regalati” ad altri Stati Europei dove possono svolgere, da subito, la propria preziosa mansione in favore di altri cittadini non italiani.

    Gli standard di sicurezza, per i punti nascita, sono stabiliti da un accordo Stato-Regioni del 2010 (Governo Berlusconi) Ministro della Salute Ferruccio Fazio.
    Da allora nessun politico, nessun Parlamentare, s’è premurato di far sapere che per le zone montane, le zone deboli, le zone a fallimento di mercato, il mantra della sicurezza avrebbe rappresentato soprattutto la sicurezza che in tutte quelle zone sarebbe venuto a mancare il diritto di poter nascere nella propria terra.
    E’ perfino troppo facile affermare, come fosse uno slogan di successo, che in un luogo in cui non puoi nascere neppure puoi vivere.
    I nostri paesi, seppur della ricca Emilia, sono, prevalentemente, dei cronicari a cielo aperto e nel prossimo futuro questo loro destino, senza prospettive, si aggraverà.
    Addentrarsi nei meandri del Sistema Sanitario Nazionale, nelle sue logiche, si percepisce, purtroppo, che è stato incamminato, volutamente, su una strada che lo renderà privato e comunque precluso a milioni di cittadini nonostante che i suoi costi siano tra i più bassi d’Europa e vengano, costantemente, presentati all’opinione pubblica, come i più elevati.
    A queste nere nuvole sul nostro futuro prossimo vanno aggiunti fatti che, obbligatoriamente, arriveranno a breve, a brevissimo: il 50% dei lavori conosciuti oggi saranno svolti da robot.
    Servirebbe come il pane la politica, la bella Politica, ma questa è in affanno in tutto il mondo e a maggior ragione in Italia in cui sono state bruciate tutte le possibili alternative.

    Quanto ho descritto, come ne sono stato capace, è da appesantire, ulteriormente, con lo stato d’animo di ogni italiano che non è più capace d’immaginare un futuro e quindi si sente solo e senza speranza.
    Si ha paura.
    Abbiamo paura.
    Ho paura.
    Ho ben presente che oggi il punto nascite del Santa Maria è perso e in una logica Machiavellica, seppur ampliamente percorsa da tanti, da troppi, è il momento di ottenere una contropartita veramente sostanziosa per l’ospedale di Borgotaro.
    Sembrerebbe, tra l’altro, che ad aver ottemperato alle volontà del Ministero, la Regione Emilia Romagna si sia salvata da una feroce multa calcolata in 80 milioni di euro.
    Le persone arrabbiate e deluse si placheranno.
    Ci saranno modi, per i politicanti locali, per provare ad “acquistarne”, nuovamente, il voto, in un prossimo futuro (elezioni politiche della Primavera del 2018 ed elezioni Regionali della Primavera del 2020).
    Del resto, obiettivamente, non ci sono bandiere linde da innalzare e far garrire alla testa di un popolo orgoglioso della montagna, di tutta la montagna italiana.
    C’è da fare, in alternativa, i servi sciocchi a bandiere putrefatte o al demagogo di turno che arriverebbe, come altri, ben presto, a far rimpiangere il passato.

    Già si rimpiangono i tempi di Arturo Ghiorzo per quanto aveva fatto dell’Ospedale di Borgotaro.
    Nonostante questa mia analisi, certamente strampalata e non esaustiva, nonostante sia facile prevedere che anche i più riottosi si ritireranno, a breve, seppur con la coda tra le gambe, riterrei importante analizzare questi fatti.

    Valutare se sono veri o se sono falsi.
    Valutare se portano al benessere, al sol dell’avvenire, o se ci gettano in un mondo orrendo in cui comanderanno, opprimendo tutti, l’1% della popolazione mondiale che già detiene il 99% della ricchezza.
    Per cambiare questa realtà non posso, però, considerare nemico l’assessore Sergio Venturi, il Presidente Stefano Bonaccini, i Parlamentari di Parma, i Consiglieri Regionali, i Sindaci del Distretto.
    Non posso considerare nemiche le Istituzioni e gli uomini delle Istituzioni.

    A tutti Voi, al contrario, andrebbe data la forza per guidare questa battaglia che vuol dire ripristinare la Costituzione, eleggere, in ogni organismo ed Ente, attraverso Suffragio Universale, i propri rappresentanti.
    Vuol dire, soprattutto, individuare il vero nemico, come lo avevano individuato i Padri Costituenti: la ricchezza che sovrasta gli Stati.
    Quella ricchezza che è di pochi, ma che porta a togliere servizi a molti, se non a tutti.
    Che porta a togliere dignità, togliere valore e renderci scarto.
    Che porta anche a chiudere il Punto Nascite di Borgotaro, Castel Nuovo né Monti e Pavullo.
    Quella ricchezza che da uomo che vuole guardarsi allo specchio, nonostante i miei mille fallimenti, debbo contrastare perché democratico, perché libertario, perché semplicemente uomo.
    Il Sistema Sanitario Nazionale deve restare pubblico e con esso, in questa logica, con il massimo dell’efficienza, deve restare il Punto Nascite del Santa Maria e di tutte le altre località montane definite, dai neoliberisti, zone a fallimento di mercato.

    Luigi Lucchi - Sindaco di Berceto

    Luigi Lucchi
    cell. 348 2905306
    ________________
    Berceto, lì 19 ottobre 2017
    Prot. n. 5951

  17. Giuseppe

    Una volta la sinistra, non era al potere, si occupava del Popolo perchè gli serviva averlo dalla propria parte, ottenutone il consenso e maggioranza in Parlamento il gioco è finito. I soldi ci sono per chi vogliono loro, non certo per far nascere figli a Borgotaro, togliere le macerie del terremoto, ripare i ponti che crollano, le strade che franano, i fiumi che allagano ecc. Ci sono per le banche, per le missioni militari estere, per l'Europa. Valanghe di denaro col quale si potrebbe risolvere qualsiasi problema che ci riguardi, ma noi per loro non siamo un c...o.
    Le prossime elezioni, invece di non presentarsi al seggio ci vogliamo pensare su????

  18. Michele

    Signor Lucchi la smetta per cortesia!la smetta di spostare l'attenzione sul punto principale della questione!la smetta di fare come fanno i suoi colleghi di provare ad accusare chi organizza protesta di strumentalizzazione!di scaricare la colpa!la smetta!lei è un carnefice come quelli della Regione! solo ora per cavalcare la protesta e recuperare qualche consenso si fa sentire con le sue affermazioni strampalate!basta!per una volta la smetta!la gente ormai e dico anche fortunatamente ha capito chi è lei e chi sono i nostri sindaci!è siamo stufi di voi e della vostra arroganza!avete venduto un territorio per qualche piccolo tornaconto politico personale o amministrativo!i nodi ormai son venuti tutti al pettine!

  19. SIRIUS BLACK

    LA FACCIA TOSTA

    Ieri sera Videotaro ha dato voce alle ennesime bugie e all’ennesimo scarica barile, a mio parere ancor più infame.
    Il consigliere Cardinali ha affermato che se le donne sono andate in altri nosocomi a partorire, questo ha ridotto i “numeri” del punto nascite, giustificandone la chiusura.

    PER IL CONSIGLIERE CARDINALI
    LA COLPA E’ DELLE DONNE !!!!

    Certo, una donna che deve partorire, dopo che per nove mesi ha frequentato un ambiente dove conosce tutti, e di lei conoscono tutto, decide di sua spontanea volontà di andare da un’altra parte dove c’è un’ostetrica che non ha mai visto, un ginecologo che non ha mai visto, una struttura che non ha mai visto, facendosi assistere nel momento più importante della sua esistenza da perfetti sconosciuti che ti trattano come un numero o poco più.
    Per Cardinali la colpa è loro, è una loro scelta
    Per me o il punto nascite di borgotaro non lavorava più da tempo, oppure era stata avviata la “SOLUZIONE FINALE” (si, esatto, non c’è errore di citazione in questa affermazione dal passato terrificante) per giustificare la chiusura. E la “SOLUZIONE FINALE” era/è indurre le future mamme a partorire da un’altra parte.
    Questa è la faccia tosta di Cardinali: negare l’evidenza scaricando la colpa su persone innocenti che seguono ciò che gli consigliano fare, consigli di persone che dovrebbero lavorare solo ed esclusivamente per tutelare la loro salute e il loro “miracolo”.
    Io affermo che la “SOLUZIONE FINALE” è stata preparata e attuata con cosciente determinazione da chi siede al governo dei comuni del distretto e della regione, senza tanti distinguo.
    Anche sua, caro Sindaco Lucchi, che ha avuto il coraggio di scusarsi per essere stato preso in giro dai colleghi politici regionali.
    La frittata è fatta.
    DOMANI FACCIA QUALCOSA DI PIU’. VENGA ALLA MANIFESTAZIONE E SI DISSOCI DAGLI INFAMI COL TRICOLORE A TRACOLLA, SFILANDO PER CONTO SUO, SENZA TRICOLORE.
    Loro, SE VERRANNO, sfileranno compatti, con i loro guardaspalle, e noi dovremmo isolarli per fargli capire che devono vergognarsi del loro operato, che non li vogliamo più.

    SE NE VADANO !!!! A CASA !!!!

    in questo momento alcuni di loro stanno venerando l'Assessore Regionale alla Sanità Villani presso l'Unione dei Comuni delle Valli del Taro e del Ceno.

  20. Luigi lucchi Sindaco di Berceto

    Signor Michele, vede io ho dedicato una vita a lottare contro coloro che mi volevano fare smettere di parlare, di scrivere. Mi volevano, insomma, far tacere come mi chiede di tacere Lei.
    Prima i democristiani di Berceto e Borgotaro che avevano maggioranze bulgare e poi i Comunisti di Parma e ora della Valle mi ordinavano, come fa Lei, di tacere.
    Secondo Lei posso tacere per un Suo ordine?
    In compenso se Lei parla non mi da fastidio come non sono mai infastidito dalle idee degli altri.

  21. Michele

    Signor lucchi... ormai è stato smascherato! è finita per lei! (finita nel senso politico del termine) basta fare la vittima!lei è responsabile come venturi e i suoi amici sindaci!e la gente se ne è accorta che lei è un venditore di fumo!

  22. Luigi lucchi Sindaco di Berceto (PR)

    Signor Michele, contento Lei contenti tutti. Buona giornata.

  23. Michele

    Tipica chiusura di discorso di uno che non ha niente da dire... ci vediamo in manifestazione oggi pomeriggio se nulla succede... gigi devi immortalare l'incontro con una foto ricordo!

  24. Piero Rizzi Bianchi

    Lasciamoli andare avanti così: si stanno scavando la fossa, perché disturbarli? Con simili e programmatici comportamenti, anche il cittadino più demotivato si farà un bel nodo al fazzoletto, e al momento buono -e cioè in cabina elettorale- se ne ricorderà...

  25. PK

    Vado a tirar fuori questo post, mi pare che qui Lucchi tanto critico verso Bonaccini ora ne appoggi la ricandidatura....

    MA ZIOMUCCA

  26. Tacito

    Come dice saggiamente il proverbio, verba volant scripta manent. Il boomerang di cui sopra ne è la dimostrazione...

  27. Loredana Brigati

    Provvidenziale questa 'rispolverata' soprattutto in vista del 26 gennaio prossimo.
    'Carissimi' Bonaccini e Cardinali non vi dimenticheremo mai.

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