Signor Presidente, qui non si nasce più

Lettera aperta al Presidente Mattarella inviata dal Presidente dell'Associazione Insieme per Vivere
Sig. Presidente della Repubblica

Sono un’abitante di Borgo val di Taro, paese situato nelle montagne della provincia di Parma, il mio nome è Anna Maria Chilosi, le espongo la mia angoscia  riguardo al futuro del mio paese e di quelli limitrofi (sentimento condiviso da tutti gli abitanti delle valli del Taro e del Ceno).

Sono fondatrice e presidente di una ONLUS, Insieme per Vivere, che opera dal 1983 per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori per l’ospedale del paese, voluto fortemente e costruito negli anni ‘30 dalla popolazione, che donava ore di lavoro gratuite, con il totale aiuto economico dei tanti emigranti, che la realtà locale ha costretto a lasciare le proprie case per cercare lavoro altrove.

Questo ospedale è nel cuore di tutti noi, è nostro! Infatti, tramite l’associazione Insieme per Vivere, dal 1983, stiamo comprando strumenti importanti per la diagnosi precoce, che lo Stato non avrebbe mai comprato per un ospedale così piccolo.
Dopo la legge del 2010 che prevede un numero non inferiore a 500 parti per un punto nascita, nel Novembre 2015 il Decreto Lorenzin apre la possibilità di deroga agli ospedali che non raggiungono tale numero e che sono in zone particolarmente disagiate, pur mantenendo i parametri di sicurezza previsti.

Nell’ospedale di Borgotaro mancavano solamente l’H24 dei ginecologi e dei neonatologi.
Dico solamente perché:
1° si devono assumere le professionalità che mancano;
2° c’era la reperibilità, e, viste le distanze ridottissime fra le abitazioni dei medici e l‘ospedale, era da considerare presenza H24 a tutti gli effetti.

Nel decreto si parla di zone particolarmente disagiate:
i signori della C.T.N. e regionale, hanno deciso che le nostre difficoltà orografiche non sono significative, sicuramente senza conoscerne la realtà.
Da alcuni comuni e da molte frazioni, per arrivare all'ospedale di Borgotaro, si devono percorrere strade di montagna, con molte curve, con traffico di grossi camion e, da Novembre a Marzo, con ghiaccio quando va bene!! Da noi nevica!! E il nostro territorio è anche soggetto a frane.
Ci garantiscono la sicurezza se, dopo il percorso di anche 40 o 50 km di strade tortuose per arrivare al punto di primo intervento dell’ospedale di Borgotaro, la povera partoriente deve cambiare ambulanza e farsi ancora minimo 60 km per Parma o 70 km per Fidenza? Aggiungiamo la pausa di attesa (già successo) in pronto soccorso perché manca l’autista H24 dell’ambulanza dell’ospedale, che, da protocollo, deve accompagnare la gestante nell’ospedale ritenuto sicuro.
Da notare che la partoriente in travaglio non può salire sull’elicottero!

Ci dicono che solo un numero ESIGUO di donne (circa 40) possono essere in pericolo. Stiamo scherzando? Si prendono beffa di noi? 40 mamme + 40 nascituri sarebbero, per i signori seduti a tavolino, un numero ESIGUO, che può anche morire? E loro sbandierano la sicurezza e per farci tacere investono SOLDI NOSTRI in ospedale, per ristrutturazioni e servizi a volte inutili.
Non sostituiscono neppure tutti i professionisti che vanno in pensione!
Ci tolgono ogni dignità e sicurezza, perché sicurezza non è partorire per strada o in un posto di fortuna perché le sale parto degli ospedali sicuri sono intasate (anche questo è già successo).
Ci tolgono anche la possibilità di vivere a casa nostra, perché senza servizi essenziali, come è il punto nascite, non siamo più cittadini protetti dalla costituzione e dal Ministero delle Pari Opportunità.
Ci costringono a trasferimenti con la conseguenza dell’impoverimento progressivo ed esponenziale della montagna.

Nel nostro paese abbiamo iniziato una protesta silenziosa, ma sotto certi aspetti assordante, in una tenda posta nei giardini pubblici; dove le mamme si alternano dal 12 Novembre 2017, e vorremmo continuare fino ad una revisione della nostra situazione geografica.
Noi siamo convinti di poter rientrare nei casi disagiati previsti dal Decreto Lorenzin! E chiediamo a gran voce: la riapertura del nostro Punto Nascita!!!
In altri paesi con problemi simili al nostro: Castelnuovo né Monti (RE) e Pavullo (MO) sono già morti due bambini, per i quali si stanno verificando le cause del decesso.
La tempestività garantita dal piccolo ospedale in loco ci fa ben pensare che avrebbe potuto salvare queste due piccole vite! Anche se il nostro Assessore Regionale alla Sanità asserisce che è stato fatto il possibile! Sì, è vero! Il possibile perché gli autisti delle ambulanze rischiano anche le loro vite per accelerare i tempi di percorrenza.

Come cittadino le chiedo se dobbiamo trasferirci tutti nelle città per aver garantiti i nostri diritti! Ebbene abbandoneremo le nostre amate montagne, le nostre case, i nostri fiumi… tutto quanto dà amore e significato alla nostra vita. Mi auguro che Lei possa aver occasione di leggere ciò che ho scritto, che è, ripeto, la voce di tutta la valle, e che possa capire quanto ci sentiamo abbandonati!

Anna Maria Chilosi
Insieme per Vivere


14 Commenti
  1. Eddie

    Grazie Anna Maria per questo scritto veritiero che rattrista e preoccupa tutti noi della zona. Chi ha preso questa decisione sconcertante e disumana probabilmente senza neppure pensare alle conseguenze deve ricredersi in fretta.

  2. Bayron

    Come sempre sei stata magnifica, quindi spero anche convincente, distinguendoti anche in questa giusta lotta per il tuo Borgotaro! Ciao, grande donna.

  3. Memento

    A marzo ci sará l'occasione per mandarli a fare in culo. Non sprechiamola, tutti insieme.

  4. Ivana piscina

    Un grazie di cuore Annamaria, credo proprio che tu abbia fatto la cosa più giusta per questa protesta. Speriamo che il Presidente riesca a leggere questo messaggio e ci metta una parola.

  5. Sandra Bazzani

    Anna Maria sei stata molto chiara, spero che la Tua lettera arrivi a destinazione e venga presa in considerazione.

  6. Luisa Valdesalici

    Da Castelnovo Ne' Monti sottoscrivo. Tutto vero e condivisibile, ma come recita un vecchio detto,"non c'è più sordo di chi non vuol sentire" o anche "cane non mangia cane", tutto finirà nel dimenticatoio. Loro con due paroline di convenienza tipo:"non si può morire nel 2018 per andare a lavorare" hanno già risolto tutto. Questa è l'ultima battuta... ma è un susseguire continuo di parole di circostanza, di battute appunto.

  7. Egidio

    Premetto che anch'io sono dispiaciuto della chiusura del Punto Nascite, in quanto ho potuto apprezzare la competenza e la serenità che donava alle pazienti questo reparto. Però allo stesso tempo mi sorge una domanda: l'indignazione e il malumore popolare così diffusi attualmente nelle valli del Taro e del Ceno saranno presenti anche il 4 marzo?

  8. Pavio roberto

    I parlamentari del nostro territorio Pagliari Maestri e Romanini sempre in bella mostra quando c'è da tagliare dei nastri e presenziare ad altre amenità come sagre e feste popolari, se ne stanno zitti zitti quando ci sono i problemi concreti della gente. Ricordiamocene al momento del voto.
    Roberto Pavio

  9. Remo Ponzini

    Una lettera esaustiva e curata in ogni dettaglio. Un gesto nobile ed altruistico a favore delle comunità in cui vive. La signora Anna Maria Chilosi merita tutto il nostro plauso. Non era un suo compito rivolgere questa supplica al Presidente della Repubblica ma Lei ha compreso che l'unico gesto che poteva mettere in atto era questa lettera e lo ha fatto nel migliore dei modi.

    Un insegnamento per tutti noi "spettatori" che, invece di prendere iniziative, ce ne stiamo in panciolle ad oziare ed a rimirar le stelle. Il suo è stato un atto di generosità sincero e spontaneo ma, penso e spero, che ai politicanti della nostra valle siano fischiate le orecchie perchè, simili iniziative, facevano e fanno parte di un loro dovere istituzionale.

  10. Io

    Mi scusi Remo, il gesto è senza dubbio apprezzabile e ne va dato risalto e merito, ma penso che in tanti sulla questione punto nascita si siano dati da fare, chi in manifestazione, chi nel presidio, chi con altre iniziative di sensibilizzazione... forse una delle rare volte che tutta la comunità (o quasi) si è mobilitata per una causa... ma in panciolle proprio no.

  11. Maddalena

    Grazie Anna Maria è doveroso ringraziarti per tutto quello che fai per il nostro paese !!! Sei grande

  12. Remo Ponzini

    Egregio sign. " Io " di solito non rispondo a coloro che si nascondono dietro ad un nome fasullo che è segno di maleducazione. Specialmente quando si parla di argomenti seri.
    L'argomento proposta dal signor Gigi Cavalli è sulla lettera che ha scritto la sign. Anna maria Chilosi ed io ho ho cercato di non andare fuori tema.
    So benissimo che c'è stata una mobilitazione corale sul punto nascite a cui ho fatto cenno in passato, ma quando ho parlato dei "spettatori " che stanno in panciolle mi riferivo a quella frangia di persone (anch'io ne faccio parte) che sono stati a guardare. Se mai dovesse citarmi ancora veda di presentarsi con nome e cognome. Si vergogna di qualcosa ???

  13. SIRIUS BLACK

    Complimenti AnnaMaria per la bella lettera che hai scritto al Presidente della Repubblica, appoggio l'iniziativa, ma segnalo, in calce ai commenti dei giorni scorsi, il link della Gazzetta di Parma che riporta l'articolo sui nuovi finanziamenti all'Ospedale del Borgo nonché a quelli di Pavullo e Castelnuovo, dove i vertici della Regione Emilia Romagna ribadiscono che non avvalleranno alcuna richiesta di riapertura dei punti nascita chiusi.

    http://www.gazzettadiparma.it/news/borgotaro/490879/dalla-regione-soldi-per-l-ospedale-di-borgotaro.html

    In questo articolo, tra le righe, si può leggere l'impegno con cui è stata taciuta la chiusura dei punti nascite.
    O meglio, per chi non vuole il prosciutto sugli occhi, la fregatura che i politici locali hanno brillantemente contribuito a propinare alle popolazioni che li hanno eletti, servi del sistema regionale PD.
    La faccia tosta con cui continuano a dare ampie rassicurazioni sulle loro pregresse iniziative è veramente enorme.
    Leggete bene.

    Alla luce delle "Relazioni puramente Tecniche", invece di proporre investimenti per mantenere i punti nascite, li hanno deliberatamente fatti chiudere mantenendo l'insicurezza denunciata dagli esperti tecnici, semplicemente chiudendo il portafoglio (e riaprendolo ora per nascondere l’involuzione programmata di questi nosocomi). Per mantenerli aperti bastava fare investimenti per adeguarli agli standard tecnici di sicurezza.

    Al numero dei nascituri ci avrebbe pensato poi "Madre Natura", perché dove c’è servizio migliora la qualità della vita. Evidentemente chi ha deciso o non ha figli o, pur avendoli concepiti, non sa cosa sono.
    E in una sala parto non è mai entrato ad ammirare il miracolo della vita.

    Del resto, questi “politici” giustificano con il lavoro (spudoratamente usato come ostaggio dei loro fallimenti) la puzza, avvallando “archibugi legali” per by-passare le "Verifiche Tecniche" che le norme impongono a chi chiede di installare fabbriche altamente inquinanti, salvo poi strillare che le “Norme tecniche” impongono la chiusura dei punti nascita.
    Ponzio Pilato era un dilettante.
    Tanti di loro ci stanno venendo a cercare … se no poi cosa vanno a fare? … Tornare a lavorare? ….. No quello no , hanno l’indennità … a vita … sulle nostre spalle.

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