L'impresa del Bar H

Si scrive Bar H ma si pronuncia "Baracca", è la prima mossa per dare l'assalto e riconquistare la Piazza di Compiano
A Compiano, all'inizio del ‘900, c'erano ben tre osterie: l'Ustaria du Péin, l'Ustaria du Zan, l'Ustaria di "Trei Sassi" de Meregassu. All'inizio degli anni 2000 ce n’erano due: il Bar "Bellevue" ed il Bar-Ristorante "La Vecchia Compiano". Adesso il nulla, né bar né botteghe. Una piazza tanto bella quanto “silente”, lasciata al suo triste destino.

Così, tre anni fa, si parlava della bella iniziativa di ridare vitalità a piazza Scopesi, se pur attraverso un chiosco-bar, sistemato su quella bellissima terrazza panoramica da giugno a settembre. Iniziativa essenziale e quindi ben accolta da tutti (o quasi), proprio per la sacrosanta ragione di fornire un minimo di servizio ai pochi residenti rimasti o a tanti turisti in visita a uno dei borghi più belli d’Italia e al castello medievale.
Non solo, il Centro Culturale "Compiano Arte Storia", sempre diretto con encomiabile e instancabile perseveranza dall’Arch. Ettore Rulli e dai suoi fedelissimi volontari, oltre a ideare e gestire il “bar”, ha sempre organizzato, per ogni sabato del periodo estivo, un "Firossu" per intrattenere compianesi e visitatori con argomenti relativi alle tradizioni e al locale dialetto.

Iniziative molto apprezzate che stavano per essere riprese quest'anno a Giugno ma... un misto di malevolenza privata e di paralizzante burocrazia pubblica, gli ha posto incredibili ostacoli: “Quest’anno niente bar in piazza”. Risoluzione su cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso.
Per fortuna che nella vita esistono i “però”, così tre o quattro volonterosi, tutti soci del Centro Culturale, sono "fuoriusciti" dalle mura ed hanno installato il chiosco alle Porte del paese. Non è la stessa cosa, ma è meglio di nulla. Sabato scorso, alla sua apertura, ha ottenuto nuovamente il consenso di tutti i Compianesi e dei turisti di passaggio.

Finirà qui? No! "Bar H", così si chiama il chiosco sorto fuori le mura, dovrà essere l'avamposto per dare l'assalto e riconquistare la Piazza del paese... e questa volta non dai soliti volontari, ma da un ristoratore professionista. Una possibilità che si fa sempre più reale. Che la fortuna ci assista!

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FOTO: il bar e i primi avventori



8 Commenti
  1. Geronima

    Fino a che a Bedonia e così
    anche a Compiano esisteranno persone malate di silenzio si faranno questi articoli che fanno rabbrividire i morti. Nuovi sindaci vecchie consuetudini. Riposate tutti in pace. Amen

  2. Alberto Squeri

    Il paese più bello della vallata che è diventato un paese fantasma e non dico altro....

  3. Ettore Rulli

    Bravo Gigi, hai colto bene il problema ..... e speriamo che presto non sia più un problema!

  4. Peppino Serpagli

    Mi pare che nessuno abbia mosso un dito quando cessò il Premio Pen (ancora vivente il suo fondatore Lucio Lami) che si svolgeva a Compiano il primo sabato di settembre nella bellissima piazzetta con vista Taro e monti. Ricordo le bellissime edizioni in cui tra gli ospiti c'erano Arbasino, Buttafuoco e Saviano.
    Peppino Serpagli

  5. Mariangela

    Bravo Gigi chissà che dopo questo tuo articolo veramente qualcuno si faccia un esame di coscienza ..io penso che certa gente deve andare a abitare nel monte Pelpi così se non le mucche al pascolo non le darà fastidio niente .. e con questo chiudo ..
    grazie a Ettore Rulli e a tutti i ragazzi per non abbattersi davanti a gli ostacoli ..

  6. Marco Moglia

    Caro Gigi,
    grazie per questo tuo ulteriore segnale di sensibilità nei confronti di Compiano, uno dei borghi più belli d'Italia.
    Ne approfitto per ringraziare l'infaticabile, indomito e vulcanico Ettore Rulli.
    La sua passione per il borgo si è manifestata anche in questa occasione.
    Refrattario alle desolanti dinamiche dei tempi, si è sempre speso in prima persona per preservare il lume della memoria, sia attraverso le numerose pubblicazioni edite da Compiano Arte Storia (di cui è sempre stato il Deus ex machina), la co-ideazione e coordinamento del Premio Pen per molti anni, lo studio dei dialetti e dei cognomi locali (ed altre innumerevoli iniziative), sia tramite l'apertura del Bar-H, un significativo "presidio di socialità" per i compianesi.
    Grazie ancora, caro Ettore.
    Marco Moglia



  7. Luciana Bertorelli

    Non ho parole!
    possibile che esistano persone che bloccano la vita di un borgo per il proprio assoluto egoismo e che la burocrazia abbia sempre la meglio sul buonsenso?
    Ho riletto due volte l'articolo, peraltro molto chiaro di Gigi, perchè non capivo bene dov'era il problema, da chi poteva venire " il problema"...
    Ma ragazzi qui se non ci rimbocchiamo le maniche TUTTI tra qualche anno non potremo più tornare indietro, la gente se ne sarà andata, i giovani a cercar lavoro all'estero, i vecchi riposeranno in pace.
    Benvenuti ai volontari che hanno deciso di aprire nonostante tutto: e agli altri, a quelli che mettono sempre i bastoni fra le ruote , che non muovono un dito dico: LASCIATE FARE AI VOLONTEROSI E APRITE UN PO' LA MENTE, FATE USCIRE LE RAGNATELE DAL CERVELLO E GODETEVI QUEL CHE LA VITA CI OFFRE !

  8. Graziella

    Una vera vergogna..
    Avessero un posto cosi' i nostri vicini toscani, metterebbero le luci e i cartelli publicitari ovunque.. autostrada compresa per invitare le persone a passare dalla Piazzetta di Compiano.. veduta panoramica stupenda, silenzio e paese ben tenuto, e una fettina di torta di patate ..e magari un panino col salame... farebbero i soldi come ridere.. anche solo per tre mesi all'anno..
    Ma perche' la nostra gente e' cosi'? Non sanno valorizzare quel poco che abbiamo e poi si lamentano che ogni anno a Bedonia e dintorni non viene piu' di gente... Ci credo, arrivi su nella Piazzetta e ti guardi intorno.. vuoto.. deserto... neanche la fontanella nall'angolo della piazza ti da' piu' un goccio d'acqua...
    Che tristezza... Spero che il gruppo di BAR H riesca nella sua iniziativa... insistete.. e coraggio.
    Noi di Scopolo siamo con voi.
    Ciao Graziella.

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