Robi Bonardi: un pezzo di storia musicale

Robi Bonardi: un pezzo di storia musicale. Per Parma è stato senza dubbi il "disc jockey", ma anche un esperto protagonista della musica.
È bastato leggere il nome per fare un salto nel tempo e piombare dentro agli anni '80. I miei anni ottanta. Questa mattina ho letto che se n'è andato Robi Bonardi, anche lui inghiottito dal Covid-19. Aveva settant'anni... eh sì, il tempo passa. Il suo è un nome legato indissolubilmente alla musica, ai disc jockey, al Jumbo Music Hall, alle discoteche di Parma.

Un nome che mi riporta agli anni del vinile, quindi a quel mondo fatto di atmosfere, suoni e copertine, di quelle emozioni che ancora oggi risultano uniche, meravigliose e preziose. È innegabile, ciò che c'era di bello in quel periodo lo è ancora oggi, specialmente la musica, tutta, dal cantautore alla disco music: sonorità, testi e ritmo sono ancora tutti lì, inchiodati al tempo.

Allora, a Bedonia, si trovavano solo i dischi che andavano per la maggiore. Fausto Serpagli, che aveva il negozio di elettrodomestici, doveva andare sul sicuro, ordinando solo gli LP che apparivano ai primi posti della classifica. Così, per avere qualcosa di nuovo da scoprire e poi ascoltare, c'era da prendere il treno e andare a Parma. I negozi di riferimento, quelli più "aggiornati" erano due: Il Discobolo in borgo XX Marzo e Discoteca 33 in via Goldoni. Il primo era più indicato per la musica internazionale -suol, funky e disco-, mentre nell'altro si andava a colpo sicuro per portarsi a casa l'album di Dalla, Fortis o Vecchioni.

In entrambi i negozi, ci gravitava lui: Robi Bonardi. Era talmente fondamentale, influente e di tendenza che sulle copertine veniva appiccicato l'adesivo rosso e tondo con su scritto "Disco consigliato da Roby Bonardi". Oggi è stato quindi inevitabile andare a sfogliare i dischi in vinile, passarli uno ad uno e prendere in mano quelli con il suo "consiglio", ancora incollato nell'angolo, vicino al prezzo: 4.500 Lire.       

Mi è venuto così d'istinto chiamare il sempre "musicologo" Manuel Emanuelli, esperto di musica, soprattutto di quella parmense, e anche lui mi ha ribadito che Bonardi è stato un punto di riferimento per la musica e i musicisti di Parma: "Roberto è stato prima di tutto un caro amico, poi un personaggio, un mito, una persona d'élite o come si dice 'glamour', un po' per tutta la città. Aveva sulle spalle cinquant'anni di carriera. Nel 1966 suonava come batterista nel gruppo 'I Volti', poi fu uno dei primi DJ a Radio Emilia, professione che poi influì su discoteche come l'Astrolabio, King's e Bogey. Divenne amico di Renzo Arbore, produttore discografico e di spettacoli, lavorò anche in Rai ed entrò per diversi anni nella direzione artistica di Sanremo".

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FOTO: Robi Bonardi ieri e oggi - Il Jumbo



2 Commenti
  1. Barbara

    Sono veramente dispiaciuta, Roby Bonardi è stato uno dei primi dj non solo di Parma ma d’Italia. Ha fatto ballare i parmigiani al mitico “Astrolabio e ha fatto ballare è divertire tutta la mia generazione. Un maestro di una grandissima cultura musicale e anche per questo sarebbe un atto dovuto dedicare una via della città a questo nostro talentuoso personaggio.

    Puoi contribuire firmando anche tu questa petizione:
    http://chng.it/Kf5pk78s

  2. CISCO BONARDI

    GRAZIE PER AVER CONDIVISO QUESTI RICORDI
    FRANCISCO "CISCO" BONARDI

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