Dall'UFO al nucleare

Un testo del 1977 di Fausto Serpagli basato su tesi, ricerche, misteri e avvistamenti extraterrestri locali
Dall'UFO al nucleare è un testo scritto nel 1977 dal bedoniese Fausto Serpagli, di soprannome Bagnétta, ed è basato su sue tesi, teorie, ricerche, misteri e avvistamenti locali di velivoli extraterrestri. Un vero e proprio libriccino di 68 pagine che Fausto stampò in proprio, una cinquantina di copie, e che oggi può essere considerato, per i pochi che ancora lo conservano, una preziosa testimonianza, anzi un vero e proprio oggetto cult.
È anche per questo motivo, vista la rarità, che ho deciso di raccontarne la genesi e di condividerne la copia (allegata in PDF), anche grazie alla disponibilità della famiglia Serpagli.

E questo "trattato sugli extraterrestri", o come lo definisce lui "Testimonianze inedite di avvistamenti avvenuti a Bedonia", posso dire di averlo visto nascere. Come premesso, siamo alla fine degli negli anni '70, e la mia passione per gli impianti HI-FI era decisamente "bollente": questo il motivo per cui Fausto mi aveva praticamente tra i piedi quasi ogni giorno: per sgolosare davanti al rack Akai, informarmarmi su quel nuovo amplificatore Marantz, sulla possibilità di ascoltare le casse JBL o semplicemente per acquistare un LP.

Eravamo proprio lì, nel suo negozio di riparazione e vendita di elettrodomestici, tra valvole, fili e oscilloscopi, quella volta che mi disse che tutte quelle teorie, di cui mi parlava così spesso, le aveva finalmente racchiuse in un libro. Mi spiegò dettagliatamente che quelle pagine, per ora battute a macchina, le aveva consegnate a suo fratello che lavorava a Milano, presso la sede italiana dell'azienda informatica Honeywell-Bull, che a sua volta le inviò "Air Mail" alla sede francese per ottimizzare il testo con un computer di ultima generazione. Si trattava di un elaboratore in grado di formattare il testo - in pratica ciò che oggi facciamo semplicemente usando il programma di scrittura Word – ovvero di consentire la suddivisione dello scritto in capitoli, paragrafi e capoversi, ma anche scelta del carattere e dei relativi passaggi in grassetto, corsivo o giustificato; oltre a duplicare i disegni esplicativi posti a corredo della narrazione, opera della pittrice Luciana Riva.

Ovviamente fui tra i primi ad averne una copia: "Eccolo, finalmente è arrivato, leggilo e poi capirai meglio le cose che ti ho anticipato!" Il contenuto era basato sul numero di avvistamenti e sulla causa della loro localizzazione circoscritta allo spazio aereo valtarese: "La cupola in alluminio di San Marco, che non è altro che una grande parabola rovesciata, la croce in ferro del monte Pelpi, in realtà una grande antenna, possono avere una connessione diretta, attraverso una sorta di ponte radio magnetico, con la vicina centrale nucleare di Caorso...". Questo è in sintesi il nocciolo delle sue tesi, avvalorate e supportate anche dall'amico Nino Archieri, divulgatore tecnico-scientifico in campo radio-televisivo, che spesso citava come "faro".

Essendo in quel periodo alle prese quotidiane con le avventure televisive del Capitano Koenig di Spazio 1999 o con quelle aliene di Mork & Mindy, l'argomento di quel libro si dimostrava, almeno per me adolescente, intrigante, e non vedevo l'ora di assaporare un po' di quelle affermazioni, questa volta sì intrise di "verità", poiché avvalorate da testimoni reali in carne ed ossa, tutti Bedoniesi che conoscevo personalmente, tra cui il più citato e misterioso "Antonio B.", che altri non era che Antonio Biasotti, pasticcere con il negozio di fronte al suo (vedi foto allegata).

Questa la premessa di Fausto che accompagna il lettore alle sue argomentazioni: "Il desiderio di dare una spiegazione logica al fenomeno UFO e agli interrogativi che esso pone da qualche decennio, mi hanno indotto a studiare più a fondo scienza e tecnica, acquisendo in tal modo nozioni e dati che mi sono serviti per sviluppare ipotesi mie più o meno fantascientifiche. La convinzione di poter stimolare l'interesse allo studio e la fantasia altrui, mi hanno spinto alla compilazione di questo volumetto divulgativo che mi auguro possa contribuire a una miglior conoscenza del misterioso problema."
PDF: Dall'UFO al nucleare Link: Il negozio di Bagnetta

Le illustrazioni di Luciana Riva e Fausto Serpagli con Antonio Biasotti



8 Commenti
  1. Trilussa

    Il nostro Fausto Serpagli non era solamente incuriosito dagli eventi che accadevano sopra le nostre teste, ma era anche un abile scrittore di poesie, passione che gli portò anche riconoscimenti letterari in diversi concorsi italiani, se non ricordo male anche a Montecatini Terme.

  2. Stefano

    Scaricato e già stampato. Lo gusterò come una buona fetta di torta di mele. Grazie Gigi per questo ottimo regalo!!

  3. Claudio. M.

    Oggi nella pausa dopo pranzo, ho letto tutto di un fiato lo scritto molto interessante di Fausto Serpagli il cui argomento non conoscevo.
    Fausto è stato sempre in anticipo sui tempi.
    Per esempio, nel 1972, mise in vetrina del suo negozio, vicino al cinema Orfeo, una televisione color per dare la possibilita' ai Bedoniesi di seguire, in estate, le Olimpiadi di Monaco di Baviera e ti spiegava il sistema Secam o Pal di trasmissione...
    Era un divulgatore scientifico e un ricercatore.
    Ora, a pochi giorni dal 25 Giugno prossimo, giorno in cui al Congresso U.S.A. sara' consegnato il rapporto governativo su 120 casi di U.F.O., esce fuori la pubblicazione di Fausto che non ha rilievo solo locale ma ha un ampio respiro scientifico, sociologico e storico.
    E bene ha fatto Gigi a fare sapere che Fausto si era classificato tra i primi cinque premiati al VICTOR HUGO, prestigiosissimo premio internazionale di letturatura fantascientifica ! (vinto anche da Isaac Asimov).
    Non pensavo che Fausto Serpagli fosse emulo della "Madre" della fantascienza italiana, di origini bedoniesi, Gilda Musa figlia di Romeo Musa da Calice.
    Un pensiero anche al padre di Fausto che era uno dei primi edicolanti a Bedonia, il quale negli anni sessanta gia' vendeva la rivista "L'UOMO e lo SPAZIO" sull'avventurosa corsa spaziale verso la luna.
    Grazie Gigi e Famiglia Serpagli.

    Claudio M.

  4. Laura Serpagli

    E' stata una grande emozione vedere questa tua pubblicazione Gigi soprattutto perchè vicinissima all'anniversario della dipartita di mio padre (19/06) nel già lontano 2004.
    Ci hai fatto un grande regalo a ricordare Fausto che è stato e sarà ricordato da noi tutti quale poeta, musicista, numismatico, fotografo, elettrotecnico, ma sopra ogni altra cosa padre speciale.
    Grazie, grazie, grazie.

  5. Nicola Cattaneo

    Gigi... dopo tanti anni in cui ci siamo anche divertiti alle tue spalle perchè avevi in animo, penso dal 2004 davvero, di onorare Fausto, e non avevi mai trovato il tempo di farlo, nonostante la tua proverbiale insonnia... tant'è che eravamo ormai certi non lo facessi davvero più. Ecco che in concomitanza con quanto ricordato da Claudio prima, finalmente "Dall'Ufo al Nucleare" rivede la luce, così dopo la Corona, e la famiglia Mocellin, ecco che un altro abitante storico del mio quartiere ritorna nella mente di tutti noi, e di questo ti siamo grati.
    Il libro, inutile negarlo, fu una fonte di discussione quando uscì, io ero bambino o ragazzo, ma ricordo che tutti lo lessero e tanti ne parlarono, con curiosità, divertimento per la particolarità degli argomenti trattati, e con abbondanza di aneddoti, in particolare ricordo che una compagnia un po più vecchia e smaliziata di noi, a riguardo della capacità attrattiva della cupola sosteneva che non attirava solo gli ufo, ma anche un gran numero di personaggi che ora si definirebbero "border line..." ma questa è ancora un'altra storia...
    A margine di questo, ricordo che divertente che era dare due calci al pallone con Fausto e Antonio Biasotti, e tutti noi bambini della Ciosa, proprio lì di fianco a quello che era allora il Cinema Orfeo... vabbè, comunque le teorie di Fausto visto quanto desecretato ultimamente dagli USA, sono direi quantomai attuali..
    BRAVO GIGI, e un grazie alle tue nipoti redattrici di questa "ristampa"...

  6. WalSer

    Oggi il Mondo, la società è piena di schemi, di dogmi, non trova vie d'uscita da propri limiti. Questo geniale autore Bedoniese scrisse e predisse quello che sarebbe successo decenni dopo. Autore dalle solide basi e dalle enormi conoscenzze. Spesso la società moderna snobba la Genialità. Cosa estremamente sbagliata. Le Persone Geniali aiutano la società, il mondo, a progredire piu velocemente.

  7. Rugge#55

    Pur scrivendo dalla bassa, moolto vicino al Grande Fiume, leggo sempre con molto interesse i tuoi. Grazie ancora, leggerò con molto interesse il libriccino.
    Fabrizio Ruggeri

  8. CARRE

    Lettre de france
    cela a attiré mon attention « traité sur les extraterrestres », Témoignages inédits d’observations qui ont eu lieu à Bédonie » On comprend que la majorité des contactés restent dans l'ombre en France, l'approche du sujet semble plus évoluée en amérique du sud et latine , italie, états unis CES VISIONS NE REPRESENTENT PAS UN SYMPTOME CLINIQUE que la réalite environnante est plus large qu'on ne le pense. cela se ratttache a quelquechose qui à un cohérence interne avec une composante interne et externe mentale et physique .Comme l'ont constaté des milliers de témoins sur des sites sensibles , militaires , ou centrales nucléaires DE HAUTS RESPONSABLES militaires et scientifiques déclarent que des phénoméne de grande ampleur peuvent se produire .tout n'est pas expliqué...je peux le témoigner .............
    ma grand mére Amélia ARCHIERI née le 12 juin 1905 à prix les meziéres DECEDEE EN 1966 mariéé le 16 mai 1928 à REIMS avec georges CARRE 1896-1952 né à P0UILLY SUR SAONE , il est possible qu'elle soit retournée vivre à cornolo bedonia ITALIE pére GIACOMO GIUSEPPE ARCHIERI 1870 -1912, mére TERESA BALDERACCHI 1875 1964

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