Bastardi
Ma si può? Siamo nel terzo millennio ed esistono ancora luoghi soggiogati da sanguinari Dittatori che se ne fottono del loro popolo. Ovviamente mi sto riferendo a ciò che sta accadendo in questi giorni nel Myanmar, ex Birmania. Centinaia di migliaia di persone, tra monaci buddisti e civili, manifestano a 'mani nude' contro i 45 anni di regime militare del Paese.
Attraverso internet si viene anche a sapere che i soldati stanno facendo irruzione nei monasteri portando via i monaci sui camion, mentre nei villaggi la popolazione è ormai ridotta alla fame (la figlia del dittatore, forte del suo titolo, si è da poco sposata con un abito stracarico di diamanti).
In risposta, dopo le ovvie esortazioni ad abbandonare la rivolta, oggi i militari hanno indetto il coprifuoco ed hanno iniziato a sparare sulla folla che si ribellava: una decina i morti, tra cui un giornalista. Questo è tutto dire. Alcune organizzazioni umanitarie, non certo russe o cinesi, infatti i due Paesi hanno votato contro la mozione dell'ONU ad applicare sanzioni, fanno sapere che il regime dispone già di migliaia di tuniche arancioni ed ha ordinato ad altrettanti soldati di raparsi a zero: il sospetto è che vogliano infiltrarli al solo scopo di provocare e giustificare l'intervento dell'esercito. Cortei scanditi da canti e preghiere che si sovrappongono a soprusi e spari criminali, anzi bastardi!
Attraverso internet si viene anche a sapere che i soldati stanno facendo irruzione nei monasteri portando via i monaci sui camion, mentre nei villaggi la popolazione è ormai ridotta alla fame (la figlia del dittatore, forte del suo titolo, si è da poco sposata con un abito stracarico di diamanti).
In risposta, dopo le ovvie esortazioni ad abbandonare la rivolta, oggi i militari hanno indetto il coprifuoco ed hanno iniziato a sparare sulla folla che si ribellava: una decina i morti, tra cui un giornalista. Questo è tutto dire. Alcune organizzazioni umanitarie, non certo russe o cinesi, infatti i due Paesi hanno votato contro la mozione dell'ONU ad applicare sanzioni, fanno sapere che il regime dispone già di migliaia di tuniche arancioni ed ha ordinato ad altrettanti soldati di raparsi a zero: il sospetto è che vogliano infiltrarli al solo scopo di provocare e giustificare l'intervento dell'esercito. Cortei scanditi da canti e preghiere che si sovrappongono a soprusi e spari criminali, anzi bastardi!
Oggi guardando le poche immagini trasmesse mi sono sentita una così piccola spettarice...A volte diamo troppo per scontata la libertà.
Dovremmo essere fieri delle nostre idee e di poterle dire ad alta voce.
MA KE MONDO E' QUESTO QUA....UNO SKIFO!
MONACI KE VOGLIONO ELIMINARE SOTTO MOLTI ASPETTI!!!
RICORDATEVI IL MESSAGGIO KE STA CIRCOLANDO IN QUESTE ORE SU INTERNET PER KIEDERE A TUTTI UN SEGNO DI SOLIDARIETA' PER I MONACI BUDDISTI: VENERDÃ 28 (DOMANI) INDOSSATE UNA MAGLIETTA ROSSA PER LA BIRMANIA :-(
FACCIAMO QUALCOSA IN PIU' VENERDI' 28...oltre a dipingerci di rosso, sforziamoci di ascoltare gli altri anche se non siamo d'accordo con le loro idee, prima di chiuderci nelle nostre ostinate convinzioni, anche solo per un giorno, proviamo a farlo, potrebbe essere un buon inizio...
Incredibile.... sentite questa....il responsabile delle telecomunicazioni del regime parla di un guasto: internet non funziona per un cavo sottomarino danneggiato...
Volevo chiedere ad Esvaso di pubblicare un commento a mio nome ma in bianco.... per indicare l'assoluta assenza di parole, ma poi la mia mente...decisamente divergente è partita per una delle sue solite...... catene di pensieri....
Gli occhi puntati sulla birmania ora, sui monaci buddisti adesso.... Il Dalai Lama venne a Parma già una decina di anni fa a spiegarci a cercare di farci capire.... si organizzà una grande giornata di "festa" con le scolaresche e tutti i crismi, ma....e poi?
Oggi tutti vestiti di rosso perchè ci sono giunte immagini e notizie...oggi.
E' evidente che cina e russia non siano d'accordo, stanno facendo le stesse cose....ma vogliamo mettere un paio di jeans a 5 euro con il caro vita di oggi?!?!?
Firmiamo petizioni, cerchiamo di educare i nostri ragazzi, di aprire i loro cuori... ci incazziamo proprio....ma?!?!?
Certo è importante che le notizie circolino, anche per metterci in guardia su quello che cominciamo a vivere anche noi sempre di più con il monopolio delle informazioni...ma.......
perchè la mia mente si focalizza sempre di più su questo MA....
MA IO, CHE VIVO A PARMA QUI E ORA cosa posso fare davvero...sul serio?
Ecco la mia divergenza.... o la mia necessità di contingenza. Ogni giorno vediamo cosa che dovrebbero farci accapponare la pelle eppure....
Ad esempio porto alcuni stralci di articoli che ho reperito in rete in modo che cominciamo a capire che la Birmania non è poi così lontana....
Rimarrà sui problemi vissuti da persone religiose.... perchè parlare di immigrazione, razzismo ecc... sarebbe troppo "semplice"....
Questa volta l'ha combinata davvero grossa don Luciano Scaccaglia, parroco della Comunità di Santa Cristina, Sant'Antonio Abate, Santa Maria Maddalena e San Pietro d'Alcantara di Parma. Ha radunato la cittadinanza e l'ha invitata ad un confronto dal titolo "Dialogo tra credenti e non credenti sulle grandi sfide dell'umanità" con Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista.
Che quella di ieri mattina non fosse una normale messa della domenica non ci voleva molto a capirlo. Bastava alzare lo sguardo alla facciata di Santa Cristina dove lenzuola appese parlano di razzismo e occupazione, notare i materassi impilati a fianco dell'altare, buttare l'occhio sul confessionale dove seminascosto dalla tendina stanno appallottolati un sacco a pelo e una coperta bigia. Ma a garantire che non fosse una normale messa della domenica in ogni caso ci ha pensato don Luciano Scaccaglia, che ha esordito: ' la nostra chiesa è occupata ' . Che altrove, in domeniche e stagioni pi ù normali potrebbe significare che è stata invasa, conquistata, presa, secondo alcuni addirittura profanata. Disonorata. ' Ma non è così e la nostra chiesa accoglie fratelli che non sanno dove andare mentre in città sono 6000 le case vuote e sfitte ' , ha aggiunto il sacerdote che con voce di tuono ha sparato, con parole che faranno molto discutere e che rasentano l'istigazione a delinquere: ' Ed è una vergogna. Occupare case e strutture vuote, secondo la Bibbia, non è peccato. Forse è reato ma non è peccato '
Ecco solo 2 delle innumerevoli spine che Don Luciano ha messo al fianco del nostro sistema religioso e non solo....MA........
A tutta risposta, dopo averlo relegato in chiese chiuse e in via di ristrutturazione, con persone che entrano tra teloni e impalcature, dopo avere richiamato all'ordine più volte il prelato, dopo aver intimato allo stesso di rientrare nei "ranghi" .....finalmente si trova LO SCANDALO..... Abusi sessuali su di una parrocchiana.... Yuppi!!!! Finalmente perderà voce, perderà coraggio perderà CREDIBILITA'.
Io non so se abbia perso la testa davvero per questa parrocchiana e non mi interessa.... Io so che nella civilisima e democraticissima cittadina emiliana..... Esiste Don Luciano Scaccaglia....Per fortuna.
Indignamoci, dimostriamo la nostra solidarietà per i monaci buddisti ed è assolutamente SACROSANTO, ma non rischiamo di trascurare quello che succede qui, perchè dalle piccole cose poi, in un battito di ciglia, si passa alle forme dittatoriali....e ripeto, mi sono attenuta al discorso ecclesiastico dato il tema, ma è un nulla rispetto al resto.
Ma sono solo io ad essere seriamente e molto preoccupata per il futuro di quei 42 bimbetti vocianti che ora hanno 6 anni e che meritano di vivere in un paese migliore di così? Magari sarà troppo pessimista,ma .....nella mia mente sempre e solo ...MA
Non mi sembra che stoni (comunque la pensiate) la lettera che ha scritto la Bonino a Suu Kyi, simbolo della resistenza pacifica al regime.
Come donna, come cittadina del mondo io ve la leggo:
Cara Aung San Suu Kyi, sto seguendo con molta emozione gli sviluppi della situazione nel Suo paese. Anche stamattina, come accade ormai da otto giorni consecutivi, un migliaio di giovani monaci buddisti si sono radunati davanti alla millenaria pagoda di Shwedagon, a Rangoon, per dare vita ad un nuovo corteo contro il regime militare che da ormai 45 anni tiene saldamente il potere in Birmania. Nei giorni scorsi, il corteo è diventato sempre più grande, grazie all'adesione di migliaia di cittadine e cittadini. Oggi si parla di centomila persone, e lamia speranza è che questa volta il corteo possa raggiungere pacificamente 54 University Street, dove Lei si trova agli arresti domiciliari.
Per noi radicali transnazionali, che in nome della nonviolenza gandhiana ci siamo sempre battuti per la promozione dei diritti umani e la democrazia in tutto il mondo, questa lotta nonviolenta è una prova straordinaria di un paese, di un popolo intero che chiede libertà, giustizia, e che combatte senza armi per la propria rinascita. E' una grande lezione che, su iniziativa dei testimoni più autentici del buddismo nel Suo paese, il popolo birmano sta dando non solo al regime militare, ma al mondo intero. So che la giunta ha minacciato ieri di 'prendere misure' contro i manifestanti, oppure di ricorrere, come nel 1988, all'impiego di infiltrati e di agenti provocatori per far scoppiare i disordini e così giustificare una violenta repressione.
Sono convinta che si tratterebbe di un tragico errore di calcolo. Gli occhi del mondo sono puntati su quello che sta accadendo in Birmania. Sia l'Unione europea sia l'Asean hanno chiesto al regime di non ricorrere alla violenza. Ieri, all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente Bush ha annunciato un inasprimento delle sanzioni contro i membri della giunta. Sappia che anche il governo italiano ha chiesto alla giunta di aprire un dialogo con i monaci, con i membri della National League of Democracy e con tutta l'opposizione birmana, così come chiede che Le venga immediatamente restituita la libertà.
Cara Aung San Suu Kyi, ho ancora impressi nella memoria, dal nostro incontro di undici anni fa, quando Lei già si trovava agli arresti domiciliari, la Sua forza e il Suo coraggio. Questa forza e questo coraggio sono esattamente cià di cui ha più bisogno il popolo birmano. Ho fiducia che una buona combinazione prodotta dall'azione nonviolenta interna e dalla pressione esterna delle organizzazioni regionali e multilaterali nonchè dei paesi democratici, possa portare presto, finalmente, al ristabilimento della libertà. Lei non è sola. I monaci birmani non sono soli.
Il Suo popolo non è solo. Ha - avete - tutta la vicinanza, il sostegno e la determinazione non solo di noi radicali transnazionalima di tutta quella comunità internazionale impegnata ogni giorno nella costruzione di un mondo fondato sulla difesa della dignità umana.
Emma Bonino
non sono bastardi, sono INFAMI.
la storia si ripete. sempre.
l'invasione cinese in Tibet circa cinquant'anni fa, e ora di nuovo.
hanno portato sul tetto del mondo la ferrovia per permettere a noi turisti di andare a vedere queste realtà ma tra poco saranno solo ricordi. ricordi di una cultura che vogliono domare, cancellare, deviare.
una cultura fatta di piccoli gesti, di poche parole, di semplicità.
c'è da ribellarsi, c'è da incazzarsi, c'è da fermare tutto. c'è da scendere. voglio scendere da questo mondo fatto ormai di nulla. abbiamo tutto e non abbiamo più niente. non abbiamo più religione. crediamo in cose futili.
mi sento carnefice e vittima. non sono sempre disposta ad ascoltare gli altri, non sono sempre disposta a dire il mio no a certe ingiustizie. se urlo NO chi mi ascolta?? se urliamo NO in tanti, ci sentiranno??? Si, questa è la mia speranza. ma la realtà è che non ci sono orecchie che ascoltano e che riflettono.
mi incazzo, mi inorridisco, mi disgusto ... ma poi cosa faccio per cambiare questo stato di cose? niente, indosso una fascia rossa come segno di solidarietà, ma cosa cambia??? i monaci verranno scarcerati? tornerà la democrazia? cosa fanno i ns stati laici-religiosi-civili? ... niente. mettono il veto, fanno riunioni ... ma in pratica??? domani quando i media occidentali non si occuperanno più di questa parte del mondo per dedicarsi di nuovo agli amori di kate moss o carolina di monaco cosa accadrà a questi monaci, a queste persone??? torneranno libere??? lo spero.
Pure io guardo con ammirazione il coraggio di questi monaci che si scontrano pacificamente al regime dittatoriale nel proprio paese. Chissa' se la loro protesta e le nostre parole serviranno a far cambiare le cose.. io ci spero e ci credo.
A Antonella: non credo che vi sia nulla di intentato, se non altro sta servendo a darci un'enorme lezione di fermezza....e a ricordarci che esiste la Birmania, i dittatori militari e una popolazione pacifica!!
Ringrazio anche Esvaso per aver trattato questo argomento.
Adesso mi becco gli insulto di qualche pseudo comunista.......................
QUI' E' GIUSTIFICATO L'USO DELLE ARMI. Una coalizione internazionale entri in Birmania e fermi questo massacro. E che i Cinesi e i Russi facciano quello che vogliono, tanto non fanno un c.zzo.
Sai Fiascotti che ti dico....che hai asolutamente ragione (ma sono davvero io a scrivere?!?!?)...
ma ti dico anche che non accadrà come non è accaduto in questi decenni in tibet.... non c'è nulla da estrarre là
Nota: questo è un nuovo tipo di protesta on-line che usa i blog per diffondere una petizione a livello globale, cià avviene impiegando un numero per riuscire a quantificare i blogger che hanno aderito.
Ci sono già state almeno alcune morti confermate, e centinaia di feriti gravi causati dagli scontri tra soldati e cittadini disarmati.In numero attuale di vittime e feriti è probabilmente di gran lunga peggiore, ma le uniche notizie che abbiamo vengono da singole persone che riescono a far passare i loro resoconti attraverso il cordone imposto dalle autorità. Sfortunatamente sembra che presto potrà esserci un bagno di sangue su larga scala, e le vittime saranno per lo più donne, bambini, gli anziani e i monaci e monache disarmate.Contrariamente a quello che i governi birmano, cinese e russo hanno affermato, questo non è solo un problema di politica interna, è un problema di importanza globale e colpisce la comunità globale. Come cittadini interessati non possiamo permettere che qualunque governo, in nessun luogo al mondo, usi la sua forza militare per attaccare e uccidere cittadini disarmati che stanno dimostrando pacificamente.In questi tempi moderni, la violenza contro civili disarmati non è accettabile e se è permesso che accada, senza serie conseguenze per i suoi perpetratori, questo crea un precedente perchè succeda ancora da qualche altra parte. Se vogliamo un mondo pacifico, spetta ad ognuno di noi opporre resistenza personalmente contro questi problemi fondamentali, dovunque essi si presentino. Per piacere unitevi a me nel chiedere al governo birmano di negoziare pacificamente con i suoi cittadini, e alla Cina di intervenire per prevenire ulteriore violenza. E per piacere, aiutate a sollevare l'attenzione degli sviluppi della Birmania/Myanmar così che sia possibile evitare un disastro umano su larga scala. Grazie.
quasi non me lo ricordavo più!!! accadeva 4 mesi fa.... e allora parole parole parole.... tutti schifati come sempre... e poi? Noi siamo qui, tutti con la memoria corta, e loro sono là, soli e al buio.... i riflettori sono spenti!!! è questa la vera realtà!!! chi sono adesso i bastardi????
Facciamo qualcosa anche per il Tibet...
Questa iniziativa si sta diffondendo tra blog e forum, io sto facendo la mia parte e tanti altri... uniamoci!
http://nexus7.splinder.com/post/16362065/Facciamo+qualcosa+per+il+Tibet
Possiamo fare tutto cià che consideriamo possibile!
Tibet Libero!!! Tutti i popoli oppressi hanno diritto alla libertà da ogni dittatura...hanno diritto alla propria terra, su cui farci i cazzi loro!
perchè nessuno si muove contro la Cina? Semplice inetressi economici...c hanno messo col culo a terra in occidente, ma i grandi interessi bevono da li! Che schifo che schifo che schifo!