La vie en rose

Le due "Notti Rosa" bedoniesi sono "rinate" e le tante foto allegate lo dimostrano
Non c'è da stupirsi che Edith Piaf, al termine della seconda guerra mondiale, vedesse finalmente con ottimismo La vie en rose, la vita in rosa, perché è un po' quello che è successo a Bedonia nelle serate che hanno preceduto il Ferragosto. Il Paese durante le Notti Rosa è sembrato risvegliarsi, animarsi, pulsare e si è tinto del colore proprio degli innamorati, regalando scorci incantevoli.

L'edizione di quest'anno ha visto nelle serate del 13 e del 14 agosto una notevole affluenza, ma soprattutto una grande voglia di rinascita e di rivincita, rivincita rispetto agli anni di privazioni dovute al Covid, che benché abbiano pesato ovunque, hanno rischiato di bloccare la linfa vitale di piccoli borghi come il nostro.

Ma ecco che a scongiurare tutto questo hanno pensato la volontà e l'entusiasmo di tutti coloro che con grande impegno si sono adoperati per la messa in scena di questa spettacolare edizione delle Notti Rosa, fatta di musica dal vivo, buon cibo e tanto sano divertimento. E finalmente camminando a fatica per le vie del Paese, visto il notevole afflusso, e complici dei graziosi ombrellini che costringevano il naso all'insù, ci siamo ricordati di quanto possa essere bella, viva e accogliente Bedonia.

Ha collaborato a questo post: Valeria Danzi


Le immagini delle due serate d'agosto



1 Commenti
  1. Nadia

    Cambiate la dinamica della musica, non e' possibile sedersi in un bar e sentire nelle orecchie tre musiche diverse o almeno unificare via garibaldi con un solo gruppo o dj. E' un consiglio ma e' una lamentala diffusa. Bella festa e bella gente comunque

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