La focaccia di amarene

Tipica ed inusuale ricetta in uso a Bedonia e ancora oggi preparata da alcune signore
La “Focaccia con le Amarene”, non tutti la conoscono: è un po’ dolce e un po’ salata. È una delle tante ricette tipiche, e anche un po’ insolite, che si preparano in questo periodo a Bedonia. La ricetta è quella mia zia Deisi, fino a poco tempo fa era solita prepararla. Ne sono sempre andato matto. Così, anziché sognarla, ho deciso di farla. Le amarene le ho raccolte in Costalissera, ovviamente scegliendo le più mature, ed erano quasi un chilo.

L’impasto della base è semplice, un po’ come quello del pane fatto in casa: 500 grammi di farina 0, 400 centilitri di acqua, un cucchiaio da cucina di sale (10 grammi), un terzo di panetto di lievito di birra (8 grammi sciolti in due dita d’acqua) e infine tre cucchiai d’olio extravergine.

In una ciotola mescolare energicamente il tutto con il cucchiaio di legno -non c’è nemmeno bisogno di imbrattarsi le mani- coprirla e riporre in frigorifero per mezza giornata, meglio per 24 ore. Poi stendere l’impasto sulla spianatoia, adagiandolo su una manciata di semola, e attendere un’oretta.

Nell’attesa lavare e snocciolare le amarene, ne restano circa 6/7 etti, dopodiché si “scottano” in padella per circa due minuti, aggiungendo due cucchiai di zucchero (a volte aggiungo anche un pizzico di cannella).

Ungere la teglia con l’olio, rovesciare l’impasto, stenderlo con le mani leggermente unte, e far lievitare un’altra ora: l’impasto risulterà idratato e morbidissimo.
È giunto il momento di far sprofondare le amarene dentro alla morbida pasta. Spargere altri due cucchiai di zucchero e il "sugo" che è rimasto dalla cottura dei frutti, poi un filo d’olio e del sale grosso, proprio a mo’ di focaccia genovese.

La cottura è in un forno ventilato alla massima temperatura, ma dopo aver infornato la teglia abbassare la temperatura a 200 gradi e fare cuocere per circa 30 minuti.
Meglio attendere che si raffreddi e se ne avanza… il giorno dopo è ancora più buona.

Le varie fasi di preparazione



7 Commenti
  1. Fiorenza

    Mia mamma la fa ancora, quando trova le amarene. Qui in Svizzera è più difficile trovarle. E mi porta ogni volta un po' di Bedonia nel cuore, come ogni ricetta tramandata da mia nonna Cesira

  2. Lucia

    Uno dei profumi estivi sempre presente nella cucina della mamma.. non ho mai provato a rifarla..grazie per la ricetta e soprattutto grazie per aver risvegliato un bellissimo ricordo

  3. ISA

    Che buona! Devo farla assolutamente... la nonna la faceva con lo stesso impasto del pane e la infornava dopo aver "cavato" le pagnotte... quanti ricordi

  4. Amelia

    Che bontà, mi veniva offerta dai fratelli Barbieri quando ero una bambina

  5. Trilussa

    Già la nostra scrittrice locale Sara Raffi Lusardi cita nel suo libro di ricette bedoniesi la Schiacciata di Amarene, che va a conferma dell'antica preparazione.

  6. Marino

    Preserviamo i piatti della nostra tradizione che si stanno perdendo, da quando è morta mia nonna Elena non ho più purtroppo mangiato le tagliatelle di castagne in brodo.

  7. Mony

    La focaccia di amarene: un caldo ricordo che mi riporta alla mia infanzia e alla nonna che con tanto affetto me la preparava. Un ringraziamento a Gigi per averci ricordato la ricetta.
    Sarebbe interessante raccogliere e pubblicare le tante ricette della tradizione culinaria locale alcune delle quali purtroppo si stanno perdendo

Commenta

Somma e invia : 5 + 14 =
Accetto Non accetto


Resta aggiornato

Post simili

Per Giannino

Ricordato il "Maestro" Giannino Agazzi a due anni dalla scomparsa

Vienna a colori

Nella capitale austriaca, tra case da favola, regge imperiali e dolci da sogno

Little Grains

Le deliziose "pillole" intrise di buon umore della bedoniese Martina Granelli

Scombussolati dal Meteorite

Escursione "geologica" al monte Aiona

Ode alla Ginestra

L'incontro con la pittrice Luciana Riva è stata un'occasione per avvicinarsi alla sua arte e per conoscerla più a fondo

Un viaggio trionfale

Nel 1936 venne realizzata e poi recapita a Piacenza una statua della Madonna di San Marco, un episodio tanto curioso quanto storico

Il maniero di Castelcorniglio

Un castello immerso nella natura incontaminata della Val Pessola, nel Comune di Solignano