Lo specchio dei tempi
Testimone involontario di una chiacchierata in negozio di antiquariato di Parma
Loro su un divano Luigi Filippo, io comodo su una poltrona Barocca, ovviamente attento a non macchiarla di caffè. Si parla di più e del meno, di amici comuni, dei momenti trascorsi, di lavoro. Mi spiegano che in questi ultimi mesi la loro attività ha preso una piega inconsueta, gran parte delle persone entrano non per acquistare, ma per vendere. Passa un quarto d'ora e il campanello della porta strimpella, entra una signora anziana e distinta: cappello sghimbescio con la piuma, grossi occhiali rotondi, cappotto lungo fino alla zampa di elefante dei pantaloni.
La donna mi ricordava tanto l'iconografia dell'Oriana Fallaci.
- Buona sera signora, desidera?
- Avrei un lampadario Liberty da vendere, ho qui la Polaroid.
- Signora ma manca un paralume, così potrebbe valere 70 Euro.
- E' sicuro, non di più?
- Se avrà una richiesta la chiamerò. Mi lasci il nome e il recapito.
- Olga Rampolli (il nome è di fantasia). Lei è giovane, ma sa, qui a Parma mi conoscono un pò tutti, sono stata una cantante di prosa. Tenga tenga la fotografia, aspetto una sua chiamata, buona sera e grazie.
Così mi spiegano questa strana circostanza, ribadendomi che ci sono sempre più persone che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, molte di queste anziane. Non sono contenti di questa triste realtà, e ancor più amareggiati quando sono costretti a comunicare che l'oggetto non ha poi quel gran valore, molti sono persuasi di possedere chissà quale cimelio. Al mio fianco una specchiera dorata restituiva un raggio di sole al pavimento in legno. Osservando la fascia di luce consideravo se sia davvero questa la triste realtà, lo "specchio dei tempi".
La foto che hai fatto è talmente emblematica di quello che hai scritto, che non mi verrebbe altro che replicare l'espressione del fumetto...
Mi dispiace per le persone anziane e per i "ragazzi" quarantenni che stentano a metter su famiglia, magari, dopo dieci anni di fidanzamento, perchè non sono nemmeno "strutturati" come precari...figuriamoci...
E' proprio questo lo specchio dei tempi.
Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finchè non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederà prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrà una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherà culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perchè comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
Qualche sera fa ho deciso di fare un risotto ai formaggi. Ho guardato in frigo e, visto che mancava sia il gorgonzola che altri formaggi saporiti, sono andato dall'alimentari sotto casa per fare spesa. In fila davanti a me una vecchina, dopo aver verificato il contenuto del borsellino, ha chiesto al negoziante un euro di stracchino: "e mi raccomando che non sia di più!". Mi si è stretto il cuore, ho comprato il latte per il bambino e sono tornato a casa.
Per il risotto ho usato quello che avevo in frigo...
Che tristezza!
Max... Esvaso... Vita...i giorni che verranno ci porteranno non so cosa, di certo non saranno facili. Quello che ci sara' di peggio sara' per i più deboli... gli anziani.Io e mia moglie ci siamo sempre presi a a cuore il problema delle persone anziane, conosciamo benissimo la loro triste situazione economica e sappiano quanto e' dura tirare avanti con 600 euro di pensione. Nel nostro piccolo cerchiamo di capire di cosa hanno bisogno e umilmente glielo offriamo..... trovarsi sul tavolo un kilo di pasta, uno di zucchero o un pacchetto di caffe' e' un sollievo, un problema in meno, per noi e' poco ma per loro e' tantissimo.
Ma i nostri politici non ci avevano sempre detto che l'italia era una delle 5 potenze del mondo? La nostra impressione e' che ci hanno sempre preso per i fondelli..... tutti quanti.