
Era da molti anni che non ne vedevo così tanti. Non sono il solo a dirlo. Papaveri, papaveri e papaveri, in questi giorni si vedono ovunque. Questi li ho "colti" in Valceno, nei dintorni di Bardi e Varsi. Distese infinite di papaveri, lungo le strade, in mezzo ai campi, fanno da cornice agli scenari delle nostre vallate, i nostri occhi, ormai assuefatti a tali attrattive, spesso le tralasciano, mentre chi le osserva con nuovi occhi ne rimane subito affascinato.
Compaiono all'improvviso, come usciti da uno strascico di sogno. Distese fiorite che tingono di rosso le campagne. Lì si alzano lunghi e flessuosi, liberi di ondeggiare, di piegarsi per poi alzarsi nuovamente. Sono migliaia di chiazze scarlatte che spiccano oltre il colore del grano, tra il verde dell'erba, mescolati ad infinite distese gialle di colza, come in cerca di uno sguardo, di un'attenzione particolare.
Per fortuna non sono fatti per essere recisi, infilati dentro un vaso perderebbero subito la loro scarlatta libertà. Sono fiori semplici, fiori di campo.