No, non le ho mai rinchiuse dentro ad un barattolo, ho sempre pensato che lì potessero soffrire, spegnersi come candele al vento, le ho solo tenute per qualche secondo dentro al palmo della mano, per osservarle e comprendere, per poi aprirlo scoraggiato e vederle nuovamente volare dentro al buio.
Le ho viste un paio d'ore fa, mentre passeggiavo lungo il fiume Taro.
La Luna era tonda e ben visibile nel cielo. L'acqua chiara scintillava, sembrava proprio che migliaia di quelle lucciole si fossero adagiate sulla superficie, dopo la fatica del volo. Anche il cielo era veramente favoloso: a nord blu come l'inchiostro, a sud un debole azzurrino con nuvole viola, ad est nuvoloni color sabbia: "Venite dal deserto?", ad ovest il sole ormai scomparso tracciava un estremo alone rubato alla notte e dentro a quel quasi buio c'erano ormai solo loro, luccicavano rallegrandolo.
"...lucciola lucciola vien da me, ti darà il pan del re...ti darà il pan della regina lucciola lucciola stammi vicina..." se socchiudo gli occhi sento ancora la voce di mio padre canticchiarla e le mie risa mentre le rincorravamo in giardino...fantastico grazie di cuore per aver risvegliato un frammento di passato che non ricordavo più...