Lettere dal manicomio
"Te lo sei mai chiesto quanto ci mette un bruco a diventare farfalla? Sono otto mesi precisi precisi!
Otto mesi per trovare il coraggio o la vanità di metter su quelle ali e volare.
Volare! Perchè di strisciare al bruco non va proprio giù. E poi? Poi ti ritrovi farfalla... Libera, almeno credi, di lasciarti andare. Sì, perchè in realtà il più flebile soffio basta, affinchè la tua rotta cambi. E tu ti limiti a fluttuare, accarezzata dalla corrente.
Noi viviamo secondo l'idea che gli altri ci hanno dettato della vita, alla quale inconsapevolmente abbiamo aderito."
Questa è la storia che Carlo raccontava a chiunque capitasse da quelle parti. Ti sentivi attraversare dai suoi occhi pieni di domande. Poi un giorno mi prese le mani e mi disse: "Vedi? Io ce l'ho le ali... e voglio andare dove mi pare, non sono mica stupido! Io ce l'ho il coraggio di vivere anche senza cercare un senso, di andare controvento, quando il vento vuole spingermi da un'altra parte. Così. Senza senso. Perchè dimmi, hai mai capito qual'è il senso di essere frafalla? Se ci mette otto mesi a venir fuori da quel bozzolo e tre giorni soltanto per morire?"
Io quel giorno a Carlo una risposta non ho saputo darla, poi non l'ho più rivisto. "E' matto!" si diceva tra infermieri. L'hanno visto parlare nel vento e tentare di volar via dal quarto piano.
"Dopo la sua morte mi sono interrogato a lungo adesso credo che il vero, unico senso della fragile esistenza di una farfalla sia il dono di un momento di stupore negli occhi di chi la guarda volteggiare".
E' sempre bello leggerti ...
Bello spettacolo. Complimenti agli organizzatori.
Io c'ero! Posso dirlo bellissimoooooooooooooo
PROF ANELLI SEI GRANDE GRANDE GRANDE
Bravo lui! Bravi chi ha organizzato! Replicate con serate analoghe
"...credo che il vero, unico senso della fragile esistenza di una farfalla sia il dono di un momento di stupore negli occhi di chi la guarda volteggiare."
C'è una verità profonda in queste parole che tocca un po' tutti noi: una certa aspirazione nascosta che qualche volta chiamiamo "ricerca della felicità". Non trovi?
Un bacione, ti ritrovo sempre ricco di spunti interessanti, caro Esvaso! :-)