Il Loden di Claudio

Ho incontrato Claudio questa mattina, in Via Garibaldi a Parma, mi mette una mano sotto il braccio e dice: “Prendiamoci un aperitivo, oggi è il mio compleanno”. Avrei dovuto capirlo subito, un po’ alla Guglielmo da Baskerville... nell’altra mano gli ciondolava un cabaret di paste, era diretto in ufficio. 
Quando ha poi messo una mano in tasca, sfilando il portafogli per pagare, senza aprire l’immancabile Loden, avrei voluto raccontargli una storiella…

Era il 1972, frequentavo la seconda elementare. La classe era ancora al piano terra del Municipio. Quella mattina entrò in classe Claudio, all’epoca era ancora studente universitario, probabilmente doveva parlare con la nostra maestra Maura, sua mamma.

Dopo aver fatto le dovute presentazioni, spiegato che stava studiando da avvocato, la maestra ci parlò del Loden che Claudio indossava: “Bambini, vedete, questo non è un cappotto, si chiama Loden.  Si tratta di un tessuto di lana tipico del Tirolo e dell'Alto Adige. La parola Loden deriva da lodo, che in un arcaico tedesco si traduceva in "balla di lana", oppure può essere tradotta in “tessuto grezzo”.

Però, quello che più ci stupì, non fu tanto quel nome “austroungarico” o aver appreso che esisteva anche la “lana grezza”, ma il gesto della maestra a sbottonare davanti a noi il Loden… sì perchè, nonostante fosse abbottonato, Claudio teneva tranquillamente le mani nelle tasche dei pantaloni, infatti a quella apertura seguì un “Ooohhh” di stupore generale, una sorta di magia degna del mago Silvan. Una cosa mai vista prima.

Poi, salutando, ci lasciò. Tra noi però aleggiava ancora un presentimento: “Un cappotto con le tasche bucate... mà, valli a capire tè, sti avvocati”.


8 Commenti
  1. In'amiga

    Gigi, sempre un acuto e simpatico osservatore. Auguri Claudio.

  2. Biasotti Marco

    Auguroni Claudio.

    Gigi. io che a 44 anni mi sono appena laureato in Giurisprudenza, dovrei preoccuparmi?????
    Finirò con le tasche bucate...... nò, impossibile, le mie già lo sono!

  3. Remo Ponzini

    Caro Claudio

    Devo dire che quando, dalla colonna dei preferiti, clicco su Esvaso vengo sempre pervaso da una strana emozione carica di attese.
    Nella mia immaginazione, che lascio sempre spaziare per la salubrità del mio intelletto, considero questo sito un salottino accogliente, confortevole e al contempo stimolante; un ambiente dove si entra sommessamente, dove le sgarberie e le discussioni accese non trovano ospitalità.

    Mi sono sempre dilettato ad ipotizzare quali potessero essere le persone che il patron Gigi avrebbe catapultato nella sua suggestiva vetrina.
    Ormai lo conosco abbastanza. Non ne fa una questione di censo o di blasone ma di tipicità; esattamente come aveva fatto con la mostra fotografica dell'estate scorsa.
    Va da se che nel novero dei miei favoriti ci fossi anche tu; sarebbe stato solo una questione di tempo. Il palcoscenico di Esvaso ti attendeva.

    Caro Claudio nella presentazione sono stati evocati ricordi scolastici che hanno portato alla ribalta il tuo mitico " loden ".
    Ti ha sempre caratterizzato questo tipico capo che è di fatto un compromesso tra l'antico mantello ed il più recente soprabito. Evidentemente l'affezione a questa peculiare foggia degli anni 70 ti ha indotto alla sua adozione; praticamente una divisa di ordinanza che ti dona e che ti distingue.

    Abbiamo avuto modo recentemente di riscoprire i tanti souvenir che ci hanno da sempre legati.
    Non voglio quindi perdermi in ciance già fatte ma permettimi di esprimere a te ed alla tua Bettina la mia ammirazione più sincera.
    Avete avuto il coraggio leonino di fare quattro figli e di forgiarli nel migliore dei modi. Direi proprio che il vostro impegno è stato ampiamente ripagato. Mi sento un pusillanime per essermi fermato a quota uno.

    Un caloroso abbraccio a voi tutti.
    Remo Ponzini.


    P.S. Congratulazioni vivissime al dott. Marco Biasotti. Non è certo facile riprendere a studiare dopo i quarant'anni; bravissimo !!!.

  4. claudio m.

    Caro Remo,
    è piacevole ringraziare e farVi gli auguri per il prossimo Natale e anno nuovo.
    A sessant'anni si incomincia un bilancio, ed Esvaso aiuta un po' tutti noi, amici del WEB, a ricordare una fetta di vita (polposa come un'anguria agostana) a Bedonia, dagli anni '70 ad oggi; è una presa di coscienza corale ed individuale, piacevole, spiritosa, sul Blog e sui post, più impegnata e riflessiva sul FORUM.
    In questi giorni del compleanno, ho pensato che quello che si è, è un pò il frutto di tutti voi che leggo su ESVASO.
    Da te, Remo, a metà degli anni '60, al mare dei Cavi di Lavagna, ho imparato a corteggiare le tedeschine....; le tue attenzioni e "Savoir faire " erano, per noi adolescenti, ammirevoli e ora mitiche.
    Dall'Amiga ho imparato l'amore per il dialetto e la sua potenza espressiva e la carica di identità; la sua affabilitita è un piacere per la nostra comunità.
    Dai Biasotti, ricordo Carletto e Lino, ho appreso come si potrebbe essere al servizio del pubblico, con umanità e competenza.
    Carletto che era stato portiere del BEDONIA CALCIO negli anni '40/'50 , fu uno dei fondatori nel 1960 dell'A.S. calcistica, in cui poi, molti Bedoniesi e Borgotaresi avrebbero "militato" dal 1964.
    (Per Marco, aggiungo le mie congratulazioni a quelle di Remo).
    Da Gigi ho realizzato come in un "Social forum" si possa tenere viva una comunita' di "Pendolari", che rientrano a sera tardi, e anche di lontani emigrati (è un piacere leggere Stefano da Milano) che ritornano in estate.
    Grazie per il tuo sguardo "socchiuso" ed indagatore, Gigi, da "Sciuscià" bedoniese che hai mantenuto da quando in piazza delle "corriere" giravi al largo della Rina ( che ogni tanto con voce possente ti richiamava in negozio).
    A voi tutti del WEB di ESVASO, un grazie di cuore per il farmi sentire a"Casa" tutte le sere, e parte di una comunità non solo virtuale, ed un augurio di buona continuazione della nostra Comunità per il nuovo 2011.

    claudio m.

    P.S. grazie Emi, ma dove hai scovato quella vecchia foto ?

  5. Marco Biasotti

    Claudio, non ci crederai.... ma..... mi hai fatto piangere.
    Ciao.

  6. "Mariketta "

    Condivido in pieno il pensiero e l'entusiasmo di Claudio , col tuo blog riesci sempre a farci sentire a casa anche a km di distanza :-))

  7. Paola

    Ringrazio Emanuele per avermi fatto leggere questa bellissima storiella del suo papà

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