I giorni della merla

A fioccare è iniziato sabato sera. Alle sette, come da previsioni. Anche il buon “Rambo”, un attimo prima che iniziasse, mi si avvicina con fare risoluto e mi dice: “Stavolta ci siamo, ne viene mezza gamba”.

Che nevicasse seriamente era più che evidente: la temperatura era stabilmente sullo zero, il colore del cielo faceva ben sperare, il profumo di neve era nell’aria e il cavallino sul campanile “guardava” l'Orocco.
Ha proseguito per un giorno intero, non è smesso un minuto.

Non era di una gran qualità, fondamentalmente era bagnata, ma ha comunque contribuito a staccarmi dal caminetto e spingermi fuori di casa. Questa volta non sono andato al Passo del Tomarlo e al Centocroci, ho preferito aggirarmi tra le vie deserte del paese, lungo il fiume, nel parco della Peschiera.

È stato un vero spasso vedere e poi cogliere in uno “scatto” quei luoghi familiari, magicamente trasformati dai “Giorni della merla”.

Bedonia imbiancata - Foto Gigi Cavalli ©



12 Commenti
  1. Roberta Camisa

    Abbiamo avuto lo stesso pensiero e lo stesso occhio (sicuramente non la stessa riuscita): domenica pomeriggio ho pensato che valesse la pena di fare qualche foto al paese imbiancato e abbiamo avuto praticamente le stesse idee per i soggetti da fotografare!

  2. Remo Ponzini

    Caro Gigi,
    le immagini nevose ho iniziato ad apprezzarle con interesse e curiosità quando hai pubblicato quelle della nota mostra andata in fumo.

    I paesaggi assumono aspetti suggestivi che stimolano la fantasia ed appagano il nostro animo rendendolo più conciliante, più sereno.
    Gli alberi e la natura si trasformano completamente facendoci scoprire mondi nuovi, fatti di visioni magiche ed incantevoli.
    La statue che sembra indossino dei copricapi aggiuntivi, dei mantelli immacolati addossati sulle spalle; scenari capricciosi e bizzarri che ci traghettano in un cosmo surrettizio ed immaginifico.

    E pensare che sino ad una decina di anni fa se avessi letto queste due righe avrei sorriso e mi sarei dato del lumacone visionario.
    Dicono che ogni giorno si impara qualcosa; è un luogo comune ma credo che abbia delle attinenze veritiere con la vita di tutti i giorni.
    La frenesia del lavoro, le necessità familiari, il pragmatismo esacerbato e quant'altro mi avevano privato delle tante piccole gioie che mamma natura avrebbe potuto riservarmi.
    Ora ho imparato a soffermarmi ed a bearmi di tutto quello che mi circonda.
    Ne valeva la pena.

  3. Michela

    Che bellissima Domenica, che panorama spettacolare.. un risveglio dolcissimo..
    tuttto il panorama imbiancato.. un silenzio meraviglioso..neve ancora asciutta che cadeva lieve sul nostro paese dando un tocco surreale a tutto.
    Non ho resistito ed alle 8 vestita di tutto punto sono uscita, giravo x le vie con mia figlia ed era spettacolare, il paese iniziava a svegliarsi e fuori non vi era ancora nessuno..solo senso di pace e immensa bellezza.
    Concordo pienamente con quello che avete scritto ed il commento del sig Ponzini racchiude appieno l'essenza di questo poetico scenario.

  4. Roberta M.

    Bedonia è bellissima senza la neve poi imbiancata la è ancora di più. Bravi tutti, mi emozionate.

  5. Remo Ponzini

    Cara Michela,
    forse ho scoperto chi sei. Ti sei " tradita" nell'ultimo post parlando della tua passeggiata nevosa di domenica mattina . Io ero vicino al tabacchino a parlare con un amico e vidi una giovine signora con una bimba in transito. Le strade erano deserte e le altre mamme ancora rintanate in casa. Che vuoi, non ho ancora perso il vezzo di guardare le belle donne. Anche questi sono panorami da ammirare; direi che sono i miei preferiti.
    Comunque posso confermare a tutti che dicevi il vero quando parlavi delle 8 del mattino. C'eri solo tu, con piccina, ed un paio di fumatori tra cui il sottoscritto. Hai voluto goderti le delizie della neve nel silenzio più assoluto; indisturbata ed appagata nonostante il freddo gelido.
    Ti eri lagnata in un altro blog di non essere più giovanissima. Non è necessario avere venti anni per esserlo; lo si è anche a trenta.

    Caro Gigi,
    mi ero dimenticato di dirti che avevo pescato fra le tue foto salvandone alcune. Le utilizzerò come sfondo del mio pc ... per qualche tempo.
    Pensa che ho rimosso quella di una splendida modella per lasciare spazio a dei rami innevati che lasciavano intravedere il campanile di Bedonia (foto n.1).
    Demenza senile ??? Forse. Irriconoscile... penserà qualcuno.
    Spero almeno che ti sentirai gratificato e onorato da tanta attenzione ma non pensare che ti voglia riconoscere i diritti d'autore.
    Però una coppetta di franciacorta te l'offrirò volentieri alla prima occasione.

  6. Dionisio & Raymond gli olandesi

    E 'successo il giorno prima del rogito della nostra casa in Pontolo. Neve, tanta neve ... anche se è stato meraviglioso, speriamo di vedere un pò di sole in Borgotaro (come il Martedì). pazienza.

  7. Arturo Curà

    Carissimo Proderemo,
    non sai quanto mi divertano le tue evoluzioni linguistiche quando in contemporanea fai cronaca di costume ( la signora con bambino per strada alle otto di mattina sotto la nevicata ), viri abilmente su apprezzamenti estetico-muliebri, non dimentichi l'età che scorre per tutti ( antichi retaggi di aromi seminariali? ), denunci la separazione affettiva dalla "splendida modella"( peccatuccio di desiderio ora nemmeno più considerato, visti i tempi ) e ti immergi nelle onde dei "rami innevati che lasciavano intravvedere il campanile". Non mi pare demenza senile come ipotizzi autoflagellandoti farisaicamente. Quest'ultimo è invece un "traslato" poetico lievemente retorico ma di squisita cinematografia: i rami immacolati in primo piano non nascondono il "tuo" campanile che, come sai, è il simbolo fallico per eccellenza! La bianca verginità della natura insidiata dal turpe desiderio dell'uomo.
    Il "vecchio" peccatore non si tradisce e cerca di raddrizzare la barca ricorrendo alle antiche mansioni impiegatizie: "Non pensare che ti voglia riconoscere i diritti d'autore". Poi, con l'ultimo brivido corporale da Falstaff, concludi il minuetto attorno alla "coppetta di Franciacorta".
    Assolutamente geniale. Un abbraccio, vecchio Snaporaz!

  8. Remo Ponzini

    Carissimo Prode,
    non pensavo che approdassi in questo post poeticamente innevato. Eri talmente immerso in quella bolgia dantesca a transare su " mister pompetta " con uno stuolo di contendenti accerchianti che non pensavo ti fossi accorto di questo squarcio armonico e sereno. Io ho preferito rintanarmi in questo cantuccio amorevole piuttosto che venire a rintuzzarti nell'arena bellicosa incentrata sull'immortale Berluscao che, nonostante l'età avanzata, ama ancora trastullarsi con giovin e virginee (?) fanciulle.
    Ti sarò parso vile ma ammetterai che, se fossi intervenuto, mi sarei contrapposto alle tue gesta irose contestando la immane acredine che nutri per questo prodigo cavaliere di Arcore. Quindi la mia latitanza da quel blog la devi considerare unicamente come un gesto caritatevole e sommamente magnanimo nei tuoi confronti.
    So che queste citazioni fanno fremere convulsamente le tue viscere ma so anche parimenti che ami il cimento e l'aspra tenzone. Devo anche dire che il mio pensiero l'avevo già sventagliato in lungo ed in largo sul " berlusconismo 1 " e che quindi non avevo nulla di nuovo da sciorinare.

    Ma torniamo a noi con argomentazioni più rilassanti e più rispettose del nostro ormai sbertucciato sistema nervoso (mi riferisco al mio).
    Quando ti leggo non posso che esternare la mia profonda ammirazione. Non amo ripetermi ma mi sembra doveroso rimarcare le tue doti munifiche. Sai confezionare i tuoi scritti con una sapienza, una arguzia ed una consumata competenza introspettiva da... premio Pulitzer.
    Da quelli poche righe usuali che ho scritto sei riuscito a captare ed a estrapolare le:
    evoluzioni linguistiche, cronaca/costume, virate abili, apprezzamenti estetici, separazioni affettive, onde di rami innevati, autoflagellazione farisaica, traslati poetici, squisitezze cinematografiche, campanile fallico, la verginità delle nevi, il turpe desiderio, il raddrizzamento del timone, il brivido corporale da Falstaff e, dulcis in fundo, il saluto finale in stile Felliniano.

    Non posso che allargare le braccia e chinarmi prono di fronte a cotanto sapere. Un vero trattato da porre all'attenzione di tutti quelli che amano apprendere.
    Io mi sono nuovamente abbeverato. E pensare che avevo scritto solo cinque innocue righe !!!!!!!

  9. Michela

    Buongiorno a tutti,
    ho appena finito di leggere il dielogo tra il sig Curà ed il sig Ponzini... bellissimo il vostro essere così sagaci xò non credete di essere un pochino sopra le righe ed esagerati nell'esporre i vostri pensieri su questo semplice blog?!
    (Questo è solo un mio piccolo pensiero e non vuole offendere nessuno)

  10. Remo Ponzini

    Cara Michela,
    la partecipazione attiva a questi blog credo che vada interpretata nel senso più esteso del termine. Certamente un luogo di incontro e di confronto di idee anche contrapposte ma anche una sorta di teatro o di salotto dove uno si arricchisce culturalmente attingendo alle conoscenze ed al sapere altrui.
    Siamo tutti degli umilissimi portatori d'acqua senza alcuna distinzione. Ognuno di noi conferisce pensieri, emozioni, affetti, scibile mettendoli a disposizione di chiunque in un turbinio di scambi che possono solo arricchire. Quello che conta poi è la capacità e la volontà dei singoli a recepire, a saper cogliere. E, sopratutto, non dobbiamo mai dimenticarci che anche la persona più semplice può avere qualcosa da comunicarci e da infonderci.

    Ma non voglio affatto sottrarmi all'amichevole appunto che hai posto a me ed ad Arturo. Posso capire che a volte usiamo un linguaggio che può apparire eccessivamente ricercato ma non devi fartene un cruccio. Sei una ragazza molto reattiva e dalla mente fervida e quindi avrai anche capito che ci divertiamo a cinguettare, a rimbeccarci ed a fare sfoggio. Può essere che siamo anche pervasi da qualche forma più o meno inconscia di mal celato narcisismo ma quello che conta è il saper captare i lati ed i risvolti positivi che ognuno di noi possiede.

    Devo anche ammettere che tra le ragioni che mi spingono a ciacolare su questi forum vi è anche un aspetto importante dettato da motivazioni opportunistiche ed egoistiche. Voglio dire che mi servo di queste conversazioni per mantenere attiva e vivida la mente, per dialogare con persone che non sempre ho occasione di incontrare e per spillare sapere. Mi rendo anche conto che a volte uso qualche aggettivo inusuale ma mi serve ad avere una maggiore padronanza della nostra lingua che si sta sempre più impoverendo.

    A presto. Ciao.

  11. Michela

    Ciao Remo,
    condivido e capisco il tuo pensiero e in tutta onestà devo confidarti che mi ha molto divertita ed interessata leggere i vostri interventi, concordo con quello che dici sull'impoverimento della lingua italiana ..
    Ti chiedo scusa se in qualche modo ti ho offeso, non era mia intenzione .. il mio pensiero era solo volto a chi probabilmente un pò meno acculturato di voi non riesce, anche se volendo, ad esprimere un suo pensiero x' magari un poco intimorito dalla vostra magnifica dialettica...
    Ciò non toglie che è molto stimolante x la mente leggere le vostre parole e le chiavi di lettura del sig. Curà sono stupende.

    Ti auguro un buon fine settimana ciao

  12. Remo Ponzini

    Cara Michela,
    non mi sono minimamente offeso da quello che hai scritto. E di che cosa ? Oltretutto sei una ragazza compitissima che non sarebbe neppure in grado, per indole ed educazione, di compiere sgarberie. Hai una cortesia innata, spontanea che rifugge da ogni atteggiamento spigoloso o inurbano.

    Con Arturo sono amico da quando eravamo giovincelli e ci siamo sempre dilettati ad usare questi linguaggi manierati e sollazzanti costruiti ad arte per sorridere, a volte, anche di noi stessi. Certamente non lo facciamo per erigere barriere che sarebbero irragionevoli ed irrispettose. Anzi quando leggo qualche nome nuovo che si affaccia nel forum cerco di rispondergli direttamente per incoraggiarlo all'approccio.

    Viviamo in una piccola comunità di montagna dove impera il disagio per i motivi più svariati. Sta a noi aprirci allo scambio di idee ed al dialogo... con tutti.
    Buon fine settimana anche a te. Ciao.

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