150 anni di storia sotto il tappeto

La baraonda mediatica sui 150 anni dell’Unità d’Italia con la retorica a buon mercato e i soliti tromboni a dirigere le danze mi irrita allo stesso modo dei comportamenti avversi della Lega Nord su cui evito di esprimermi. Ma sono ITALIANO e ho l’orgoglio di esserlo, un orgoglio che stamattina 17 marzo ha subito un affronto senza mezzi termini: via Nazionale a Borgotaro, nel grigiore della mattinata, non era in festa come tutti si sarebbero aspettati. Nessun riferimento tangibile all’Avvenimento Storico salvo qualche bandierina esposta davanti a pochissimi negozi e UNA BANDIERA ad UNA FINESTRA ( ringrazio la signora che mi ha spalancato il cuore!).

Mi sarei atteso perlomeno un accenno di gioia: per esempio musica adeguata dai diffusori ancora esposti dal recente carnevale che mi facessero sentire parte di un paese che iniziava la giornata in festa. Mi sarei atteso, anzi avrei preteso, che il Corpo Bandistico Borgotarese sfilasse portando una ventata di sano patriottismo. Diamine, si suona ad ogni minima manifestazione culinaria (funghi, pattone e torte d’erbe) e non si suona per il 150° che, detto per inciso, avviene mica tutti gli anni?
Avrei voluto vedere il popolo borgotarese assieparsi in piazza Manara dalla cui balaustra, eliminato lo stendardo del Sabbione, apparisse il Primo Cittadino per onorare l’evento con sagge e orgogliose parole.

Invece il nulla, la dimenticanza, l’assenza, quel senso imbarazzante “dell’abbiamo già dato”. Dato cosa?
La sera precedente si era inaugurata una bella realtà, l’Auditorium, mescolando l’avvenimento al ricordo del 150enario dell’Unità d’Italia ( Banda, Corale Lirica e lettura di brani patriottici ). Tutto perfetto. Solo che l’Auditorium contiene cento persone quando a Borgotaro la popolazione è appena più numerosa e si è vista costretta a rimanere a casa. Per loro niente? Un triste inciampo dell’Amministrazione che per questa clamorosa dimenticanza dovrebbe scusarsi con la città.


10 Commenti
  1. Marco Biasotti

    150 volte d'accordo!
    ....ma c'è anche l'aggravante (al peggio non vi è mai fine)...
    Una città che si fregia (con tutta la valle) della medaglia d'oro al valor militare per la resistenza, a testimonianza che quei valori sono stati difesi strenuamente, a volte con la vita, anni dopo.

    VERGOGNA

  2. Sergio Camitti

    Bene complimenti!!!! Non è che saranno gemellati anche con il Trentino e la Val d'aosta????

  3. Alcione

    Ho pensato le stesse cose! Chissá se gli altri comuni della Valtaro hanno fatto di meglio.. Qualcuno puó riferire?

  4. Remo Ponzini

    Caro Arturo,
    non posso che unirmi alla tua deplorazione ed al tuo sdegno.
    Una ricorrenza che si celebra ogni 50 anni meritava quantomeno una commemorazione dignitosa ed un minimo di fiero rispetto.
    Non è ammissibile che i sindaci della nostra vallata, che indossano la fascia tricolore ad ogni stormir di anatra, ignorino bellamente un simile evento standosene rintanati a sgranocchiare pop-corn.

    Ma costoro non sono i rappresentanti dello Stato ???

    Nessuno pretendeva festeggiamenti fastosi o mirabolanti ma semplicemente una piccola sfilata in centro con un po' di bandiere e la banda al seguito.
    Troppo gravoso ??? Troppo stancante ??? Troppo impegnativo ???

    Tu hai parlato del Borgo ma anche qui a Bedonia non è successo proprio nulla. Non so dirti degli altri tre comuni confinanti e quindi il mio disdoro lo riservo, per ora, solo ai due principali (per numero di abitanti).

    Caro Arturo, vorrà dire che festeggeremo la ricorrenza dei 200 anni. Il tuo " amico " Berlusca dice che si può campare sino a 120 .. almeno.
    Non possiamo sperarci anche noi ???

  5. Claudio M.

    Arturo mi ha fatto venire a mente i tanti Maestri elementari che hanno forgiato le coscienze dei piccoli alunni sui racconti di De Amicis, dello Spilberg di Pietro Maroncelli, di Ippolito Nievo...
    Il Maestro Sante Caramatti, quando si era in ricreazione, era pregato da noi giovani "Discepoli" di raccontare un po' del Risorgimento, dei Dragoni di Compiano, disarcionati qui in piazza
    Plebiscito dal Bailo... un po' della piccola vedetta lombarda..... del Veliero garibaldino in fondo al mare....di Nino Bixio.
    Racconti fuori del tempo e ora dal "Time out", richiamati in campo.
    Cari "Vecchi" Maestri elementari, vocati all'infanzia e al fare crescere la coscienza nazionale e la nostraforte identita' locale senza retorica, per una vera coesione e coesistenza sociale.
    Perchè non siamo capaci di un nuovo Risorgimento? Perchè abbiamo paura e viviamo solo in polemica, parlandoci sulla voce l'uno sull'altro, senza spirito di tolleranza ?
    Vorrei rispondere all'amico Arturo e all'amico Bruno (altro bravo Maestro), con una mia risposta personale: forse il silenzio e l'impegno personale, disinteressato e non di parte, potrebbe essere un buon punto di partenza, non solo tra amici... e il "Blog" di Esvaso e un buon tentativo per tenere vive le coscienze di vallata, per includere e non escludere e ritrovare intanto una piccola unita', grazie ai nostri tanti "Piccoli, ma grandi , Maestri".
    Buon anniversario alla Vallata e all'Italia.

  6. Claudio Agazzi

    Si vero un po' sotto tono comunque per me una bella festa che meriterebbe d'essere ripetuta... magari al posto del 6 Gennaio che è troppo vicina ad un periodo lungo di vacanza.

    Dovrebbe essere compito del Presidente della Repubblica fare di tutto perché questo accada, come fece Ciampi per l'inno nazionale. Fu lui che lo sdoganò e da allora anche quei c...oni della nazionale di calcio si sono messi a cantarlo.

    Mi associo ad Arturo per il non commentare l'atteggiamento della Lega.

    Cordialmente

    Claudio Agazzi

  7. Camila

    Anche noi oggi abbiamo la bandiera appesa! Noi italo-cileni nati e cresciuti pieni di orgoglio bi-patrio e lombardo-romagnoli nati in un'Italia da amare.

  8. Luca B

    dite bene..... eccheccazzo un po' di sano patriottismo!!!! sono o non sono i nostri rappresentanti???

  9. Il pessimista

    Caro Arturo, condivido pienamente la tua osservazione, ma quando si sale sul carozzone elettorale, è difficile fermarsi e perdere tempo per eventi cosi sporadici e di facile strumentalizzazione.

  10. Davide

    Forse ci si è accorti di aver lottato per una patria e dei valori che alla fine non esistevano.

    Ho sentito Erri De Luca settimana scorsa in TV, scrittore e alpinista napoletano..... anche lui non sentiva la festa e non si sente patriottico, l'unione dell'Italia ha portato solo un grande traguardo... la lingua (forse perchè in certe zone d'Italia si parlano ancora.... per fortuna.... i dialetti locali).

    La Resistenza.... ma non è che l'hanno voluta solo gli americani e gli inglesi per fare in modo che l'Italia non diventasse una grande potenza?
    Mia nonna.... forte energica e tosta signora della frazione Tomba..... mi ha sempre raccontato storie sui vari partigiani e su cosa gli avevano fatto... mi si gela ancora il sangue.....

    Come cantava il grande Gaber... io non mi sento Italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono.

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