Uomini con la Penna

Bedonia è stata tirata a lucido, ognuno ha fatto la sua parte, nel fine settimana sarà invasa dalle “Penne Nere”. Questa è la sua quinta adunata provinciale, le precedenti erano state nel 1953, 1956, 1971 e nel 1992.

Sì, è da alcune settimane che fervono i preparativi per organizzare questo importante appuntamento: le vie sono ornate da centinaia di bandierine tricolore, le vetrine dei negozi sono adeguate al tema, dopodiché ci saranno diverse iniziative, tra cui mostre storiche, concerti corali, fiaccolate, commemorazioni ai caduti, messe di suffragio, rievocazione delle tante opere di volontariato prestate e ovviamente allegri canti per le vie cittadine, ma non solo, ci sarà anche la posa della prima pietra della nuova sede bedoniese.
 
Il programma è talmente ricco che il mio amico Silvano non si farà mancare proprio nulla, sono certo che non si perderà neanche un minuto, infatti ha già intaccato le ferie canoniche della Madonna di San Marco pur di essere presente a questa tre giorni pregna di ricordi e di commilitoni.


C’è anche da capirlo, ha fatto il duro C.A.R. a Belluno, i restanti mesi come Caporal Maggiore al 7° Reggimento di Feltre, ma non solo, in quel periodo prese anche parte alle battute dell’Aspromonte e della Sila in occasione dei molti sequestri dell’anonima calabrese… praticamente un Alpino con la "A" maiuscola “o con le palle”, come direbbero le giovani “spine”. Infatti il nostro “vecio” è infervorato da giorni.

Già sabato scorso faceva le prove generali in casa, girando intorno al tavolo, con tanto di capello in testa, battendo il passo per mantenere la cadenza e recitando, tanto per rinfrescarsi la memoria, la “Preghiera del Mulo”.
 Ha persino tentato di coinvolgerci invitandoci a imitarlo, ci siamo invece limitati ad assecondarlo accettando il bicchierino canonico di grappa a fine cena…

E pensare che lo abbiamo accusato ingiustamente per anni di essere diventato ormai insensibile al richiamo della “Penna”…

Ricordi d'altri tempi e alcune passate adunate



18 Commenti
  1. Gian Carlo

    Le foto sono affascinanti e ridestano ricordi che ci fanno sorridere ed emozionare.... che arte meravigliosa

  2. Vincenzo

    foto 19/28 ALPINI STRAORDINARIA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Luciano

    Sul cappello, sul cappello che noi portiamo,
    c’è una lunga, c’è una lunga penna nera,
    che a noi serve, che a noi serve da bandiera,
    su pei monti, su pei monti a guerreggiar. Oi la la.
    Evviva evviva il reggimento,
    evviva evviva il 6° degli Alpin.
    Evviva evviva il reggimento,
    evvova evviva il 6° degli Alpin.
    Su pei monti, su pei monti che noi saremo,
    coglieremo, coglieremo le stelle alpine;
    per portarle, per portarle alle bambine,
    farle piangere, farle piangere e sospirar. Oi la la.

  4. E. Mazzadi

    Evviva evviva l'8° degli Alpin!
    Ciao nonno!

  5. Amelia

    bellissime le foto d'epoca.... e anche quelle di Alain non sono niente male!

  6. Katia

    Sguardo fiero, mento in alto, piuma al vento..... che bell'alpino

  7. Remo Ponzini

    Io non sono un alpino ma durante il servizio militare come marconista (18 mesi a quei tempi) sono stato spesso a contatto con questo glorioso corpo noto anche all'estero per le numerose missioni, più o meno pacifiche, a cui ha partecipato.
    Ero un "aggregato " che operava nelle sale di telecomunicazioni a fianco dei telescriventisti, centralinisti ecc.. Ricordo che quando fui inviato a Tolmezzo mi seccava assai gironzolare con una "bustina " in testa anzichè quel mitico cappello piumato che tanto agognavo.

    In questo ultimo mese ho potuto assistere in diretta agli allestimenti di questa festa che fa onore a tutta la nostra vallata. Era tutto un brulichio di persone affaccendate che facevano pensare ad un enorme formicaio dove ogni ognuno operava con un entusiasmo indomito che poteva solo essere originato e connaturato da un grande spirito di corpo e da una acquisizione di valori che altrove non riusciamo più ad intravvedere ed a percepire.

    Sono sempre stato incuriosito ed affascinato dalla capacità di aggregazione di questa illustre corporazione che ha saputo infondere ideali, principi e rigore morale in tanti giovani che, staccati dalle loro famiglie, si stavano apprestando ad affrontare la vita. Una forgiatura di valori davvero eccelsa che hanno saputo conservare alimentandola con ricorrenti manifestazioni celebrate in ogni angolo della nostra nazione purchè ci fossero montagne alle spalle.

    Ma quello che mi preme maggiormente sottolineare è la grande generosità che hanno sempre mostrato nell'intervenire ogni qual volta ci fosse bisogno del loro supporto e della loro fattiva partecipazione. Sempre pronti ad affrontare e risolvere emergenze sociali di ogni genere. Dai giardini pubblici da pulire, dai sentieri da riportare alla luce, dagli eventi da organizzare e quant'altro.
    La loro risposta è sempre stata : SIGNORSI !!!.
    Senza indugi e senza alcun compenso; e con la gioia di essere utili alla collettività.

    GRAZIE ALPINI ed EVVIVA a TUTTI VOI.


  8. Claudio M.

    Grande "Julia", grandi Alpini , di ieri e di oggi.
    Lo "Zio Piero"(reduce dal Don) e "Silvan" (il nipote "Bocia") accomunati in un corpo mitico di Alpini che marceranno a Bedonia (penne mozze e penne nere) uniti nel ricordo e nell'oggi.
    Un abbraccio grande.
    Claudio m.

  9. Marika Bernabò

    Silvano, complimenti!!!! Ti dona........ e ti voglio vedere sfilare!!!!!!!!!! :-)

  10. Sergente Nicola Lorusso

    Ma Strazza... in che imboscata sei caduto??? Un alpino attento come te? Sempre all'erta sto'... e poi la moglie e il miglior amico ti tendono un'imboscata simile??? E nemmeno il mulo Silvana ti ha potuto aiutare??? ma forse lo so il motivo... la parola d'ordine... la parola d'ordine... bisogna che fai uno sforzo per ricordala meglio.
    Comunque ti aspettiamo tutti in qusta tre giorni che ti vedrà se non in prima fila, almeno fra le numerosissime fila che rallegreranno la vita del paese (perchè sarai presente vero... o i molteplici lavoretti milanesi te lo impedireanno... noooo), in modo che avremo altre immagini col cappello in divisa... come diceva un grande... faremo anche un video... in cui ci narrerai le avventure in aspromonte... in cui non trovaste molte... tracce... ma già si sa "ne vedei in preve in ta neive...", figurarsi un rapito in aspromonte...!!!

  11. Eliseo Strazzabosco

    Caro Sergente, purtroppo una serie di incarichi OC mi tratterranno qui al fronte e non potrò essere presente all'evento.
    Comunque non mancherò al mio ritorno di organizzare un ritrovo durante il quale vi renderò partecipi dei miei ricordi aspromontini, raccontandovi delle privazioni, degli stenti, della fatica e della paura (soprattutto per i cannibali… che cosa ne sapevamo noi di cosa mangiassero i calabresi!).
    Sarà anche l’occasione per ringraziare di persona chi ha scritto il post e chi lo ha reso possibile fornendo la documentazione!

  12. Michele I.

    Il Piave mormorava Non Passa lo Straniero.....
    un ricordo a tutti i reduci, come si sul dire... andati Avanti.
    Grazie a chi ha esposto le foto d'epoca, passare in via Garibaldi di sera, così per prendere un pò d'aria, lì dove sono cresciuto e tra una vetrina e l'altra vedo delle foto, mi chino e mi viene la pelle d'oca, mio Nonno giovane fiero... Alpini nella Campagna d'Albania.
    Ciao Nonno

  13. Carmelo La Rosa

    Caro Strazza. E' unutile che ti "atteggi in posa" con il cappello piumato e poi come il tuo solito, per futili motivi, dici di non poter essere presente all'evento degli Alpini a Bedonia.
    Per l'incarico O.C. lo si sà che è gia stato portato a termine dal piccolo Farina.
    Non credo che tu non debba andare a dare il cambio ai fratelli Munaron. Visto allora che il tempo non ti manca, almeno stavolta fatti vedere in giro a sfilare per le vie del tuo paese con il cappello ...
    Almeno che tu abbia impegni più importanti a "Casa Giura" !!!!!

  14. Fratelli Munaron

    Ti ricordi come diceva papà: "se c'hai bisogno, galleggi anche nella merda.."

  15. Marco Brugnoli

    Ho bene inteso che state parlando del film Mediterraneo che avrebbe dovuto vincere non uno ma cento oscar. Anche lì era presente il Corpo degli Alpini e vederli in missione su un isola in mezzo al Mar Egeno dimostra tutta la nostra italianità, pregi e difetti.
    Lascio anch'io il mio contributo, è una bellissima citazione che può essere d'attualità

    Non si viveva poi così bene in Italia?
    Non ci hanno lasciato cambiare niente. E allora… E allora gli ho detto... Avete vinto voi ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice.
    Cosi gli ho detto.... e sono venuto qui.

  16. Gian Carlo

    Ho letto i commenti e opinioni... ma il mito del cappello piumato è duro da estirpare..... sob...sob...sob.... il cappello alpino non è piumato... è PENNUTO........ c'è una penna...una penna..... oh basta là....
    Il simpatico è che si cita una nota canzone alpina e per intero e un passaggio dice "Sul cappello, sul cappello che noi portiamo, c’è una lunga, c’è una lunga penna nera".
    Questa piuma è sempre citata... occorrerà la famosa censura militare?
    Saluti alpini e appenninici a tutti i pennuti.
    Gian Carlo

  17. Remo Ponzini

    Questi ALPINI si meritano solo dei plausi. Sono stati proattivi a fare i preparativi imbandierando ogni angolo del paese , a gestire la complessa organizzazione e , sopratutto, a festa finita, a rimettere tutto a posto in un baleno.

    BRAVI e congratulazioni !!!

    Mi sembra giusto riportare l'articolo apparso sulla Gazzetta di Parma del 20 giugno 2011 a ricordo di questa importante rassegna: (incollo)

    BEDONIA - RANCIO e SFILATA e un SOLO GRIDO : VIVA GLI ALPINI di Giorgio Camisa


    BEDONIA - Ieri sera all’imbrunire dopo un rancio comunitario e con l’ennesimo canto alpino è calato il sipario sulla festa delle feste: la 60esima adunata sezionale degli alpini e il 90esimo anniversario di fondazione della sezione di Parma. Bedonia e tutto il crinale hanno vissuto un weekend straordinario: dalle prime stime sarebbero stati oltre duemila i partecipanti. Una manifestazione creata all’insegna della solidarietà: tutti, grandi e piccoli indistintamente hanno partecipato ed applaudito gli alpini e non hanno disertato l'invito della sezione di Bedonia, Compiano e Tornolo diretta dal capogruppo Andrea Mariani. Dopo le manifestazioni collaterali dei giorni scorsi alle quali ha partecipato anche il presidente nazionale dell'associazione alpini Corrado Perona, ieri il culmine di un evento unico per la montagna: la sfilata lungo le vie del paese con centinaia di alpini suddivisi in gruppi, decine e decine di labari che rappresentavano altrettanti paesi, tre bande musicali - la fanfara alpina di Orzano-Cividale, la Glenn Miller di Bedonia - e la Tarsognina di Tornolo e poi tanti, tantissimi «bocia e veci» che insieme per un giorno sono stati i veri attori della festa.
    Alle 11.20 tutti si sono ritrovati all’interno e all’esterno del santuario della Madonna della Consolazione dove il rettore del santuario don Piero Lezoli ha presieduto la celebrazione eucaristica animata dal coro Monte Orsaro.
    Il tempio più importante della Valtaro era affollatissimo: in prima fila i reduci di Russia Carlo Vicentini e Nelson Cenci con tanti altri amici che hanno patito altre battaglie, il prefetto di Parma Luigi Viana, il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, l’assessore alla Protezione civile della Regione Paola Gazzolo con il consigliere Gabriele Ferrari, il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Cerruti con il capitano della compagnia di Borgotaro Giuseppe Marletta, i sindaci di Bedonia Carlo Berni, quello di Compiano Sabina Delnevo e quello di Tornolo Maria Cristina Cardinali e poi tantissime fasce tricolori che rappresentavano enti ed istituzioni che si confondevano tra i labari e i cappelli verdi degli alpini. Al termine della messa sono saliti all’ambone del tempio il capogruppo di Bedonia, il prefetto di Parma, il presidente della Provincia, il sindaco di Bedonia, l’assessore regionale e il capogruppo provinciale degli alpini Azzi per un saluto, un saluto che ha avuto per tutti un messaggio finale: «Viva gli Alpini! Viva l’Italia!».

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