L'oasi che non c'è

L'ingresso all'Oasi WWF dei Ghirardi versa in pessime condizioni
Quello che potete vedere nella fotografia qui a fianco non sono i dintorni della discarica di Tiedoli o il deposito dei rifiuti ingombranti, no, è l’ingresso dell’Oasi del WWF dei Ghirardi, quello che rimane sulla strada provinciale Borgotaro-Bardi.

Se un bene intenzionato visitatore si trovasse davanti a questo contesto non si porrebbe la domanda: "Ma l'oasi esiste ancora?". Io perlomeno me lo sono chiesto! Ed è per questo motivo che ho creduto che sia giunto il momento d'informare i nostri lettori (e non solo) su quanto sta accadendo nei pressi di questo luogo naturalistico che la maggior parte dei comuni italiani ci invidierebbe.

Per iniziare mi rifaccio ad uno slogan del WWF che domenica 2 maggio recitava più o meno così: "Anche quest'anno, in occasione della giornata delle Oasi, 100 Oasi saranno aperte, vieni a toccare con mano i risultati raggiunti con il nostro lavoro”.

Vi confermo che anche la nostra Oasi era aperta, ma avete fatto caso a quale "benvenuto" c'era (e c'è tutt'ora) davanti all'ingresso principale dell'Oasi? Se qualcuno se lo fosse perso vado a descrivere le condizioni in cui versa questo accesso: cartello segnaletico "Ingresso Oasi WWF" accasciato da oltre un anno; a ridosso dello stesso: due frigoriferi, una lavatrice, un televisore, una stufa a legna, uno scaldabagno e "dulcis in fundo" lo specchio parabolico posto sull’incrocio è in frantumi, per non parlare poi del cassonetto RSU che spesse volte è traboccante d'immondizia!

Il problema non è sporadico, ormai si manifesta da tempo. Le foto sotto riportate segnalano lo stato d’abbandono di quell’area. Per correttezza, e prima di arrivare a questo “rendiconto”, vi anticipo che le fotografie risalenti all’ottobre 2002 erano state inviate per conoscenza dalla nostra redazione al WWF Italia, al WWF sezione di Parma e all’Amministrazione Comunale di Borgotaro.

In risposta (WWF Parma) ci era stato chiesto di soprassedere per qualche tempo perché c’era in atto una riorganizzazione di quest’area protetta. Sono passati 18 mesi e la situazione non solo non è migliorata, ma bensì peggiorata, nel senso che l’ammasso di rifiuti ingombranti è sempre più nutrito.

Mi chiedo: ma sarebbe così gravoso rialzare il cartello segnaletico ed apporne un altro con l'indicazione che il luogo di deposito dei rifiuti ingombranti è da un'altra parte? Perchè non delimitare l'area per scoraggiare gli abitudinari (nonché gran maleducati) e spostare di qualche metro il cassonetto RSU?
Non so su chi esattamente "puntare il dito", ma certamente si potrebbe fare di più e basterebbe davvero poco!

La nostra valle ha la fortuna di possedere un’Oasi del WWF di ben 600 ettari, per chi non avesse idea di cosa sia questa superficie vi dico che essa è paragonabile a 1200 campi da calcio, ma sembra che questa “miniera d’oro” naturalistica/turistica, interessi poco e a nessuno; altre realtà, pur di avere questa opportunità, pagherebbero l’impagabile e gestirebbero l’ingestibile, ho invece l'impressione che noi la bistrattiamo come se fosse un luogo scarsamente strategico e di nessun valore!
 
Il presente testo l'ho inviato per conoscenza a:
 
WWF Italia
WWF Sezione di Parma
Amministrazione Comunale di Borgotaro

Le foto scattate nel 2002 e nel 2004...



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