Oltremisura
mi piacerebbe far ritornare le foglie sugli alberi dopo che sono cadute, trasformandole nel contempo da gialle a verdi.
Mi piacerebbe fare uscire il sole quando uno meno se lo aspetta, magari facendolo balzare all'indietro, a mò di capolino, dopo che è tramontato.
Mi piacerebbe far scendere fiocchi di neve tutti colorati, uno diverso dall'altro e l'altro ancora diverso, e far ricoprire tetti, alberi, prati, spalle con un'immensa colata a tinte forti.
Mi piacerebbe poter fare uno scherzo: ripulire tutti i colori dell'arcobaleno e almeno per una volta lasciarlo andare in bianco.
Mi piacerebbe soffiare nella nebbia per spostarla dentro a una grotta buia e lì fargli comprendere cos'è il mondo senza i raggi del sole.
Mi piacerebbe far mutare una possente grandinata in una morbida e leggera caduta di batuffoli di cotone.
Mi piacerebbe rubare le sfumature di un tramonto per poi colorare le giornate grigie, proprio quelle dove vedi nero persino a mezzogiorno.
Mi piacerebbe accendere la notte e spegnere la Luna per pochi attimi, solo per capire quanto sia meraviglioso quel buio.
Mi piacerebbe raccogliere le stelle dal cielo per poterle finalmente contare e se il conto non dovesse tornare regalarne una a chi mi pare.
Sono consapevole che tutto questo mi farebbe cadere in miseria, ma lo spirito e l'anima sarebbero oltremisura compiaciuti.
A proposito di cambiare lavoro:
"Guadagnare poco e in maniera saltuaria... Ma cosa voglio di più? Faccio il lavoro più bello del mondo!"
Paolo Bocelli, attore Teatro Due