L'Angelo
Il pendolo di casa sua segnava puntuale la nostra chiacchierata, andata avanti fino a che abbiamo parlato di un libro che lesse tempo fa. Mi stava consigliando l'acquisto, ma in quel momento non si ricordava il titolo esatto, gli ho chiesto di andare a prenderlo, mi ha detto che non poteva perchè nello studio c'era un angelo che dormiva. Lì per lì non ho riflettuto su questo particolare. Gli ho solo detto che non importava, che non era urgente e di comunicarmelo poi con un sms. "Ciao... a presto".
Nella penombra della stanza vedo il display spegnersi. Dopo aver premuto il tasto rosso, in quei brevi istanti di silenzio, ripassano alla mente le frasi dette e ascoltate precedentemente, credo accada per conservarle più a lungo nel tempo. E' in uno di questi momenti che mi è sorto un dubbio: "Un angelo dorme nella camera a fianco...", ma suo figlio non si chiama così... "Un angelo... non me ne aveva mai parlato...".
Premo il tasto verde due volte, devo levarmi la curiosità. Ancor prima che lei mi dicesse "Dimmi... chettisei dimenticato?", gli pongo il quesito, lei subito capisce e sorridendo mi spiega.
"Porca vacca" avevo frainteso, non era un angelo, ma Angelo, un suo zio americano. Ascoltare quella realtà è stata una vera delusione. Un'altra occasione perduta, poteva essere la volta buona visto che da molti anni mi pongo sempre la solita domanda: "Ma gli angeli, quando vanno a dormire, si toglieranno le ali?".
Ho appena letto.... forte..... Per questo anche se penso di aver capito male spesso non chiedo..... preferisco le possibilità alla realtà.... siamo sempre così pieni di realtà... poi io sono molto molto razionale, per cui.....
Incontro ravvicinato con un angelo
Viaggiavo sul treno del te
bevendo un sorso d'avventura
all'improvviso
lo sguardo si spalancà
e mi trovai di fronte
alla porta della vita.
Angelo... è un rumore di latta.
Il cielo è freddo come un orologio fermo.
Le sei lettere sugli occhi.
Ecco la polvere sbriciolare tutto.
E' così che urlano le persone quando stanno in silenzio.
La bocca ha sempre sofferto come il cuore.
E poi la stagione immobile tira sassi tra le nuvole.
Angelo vieni giù...