Il piccolo Nerone

Non ci assomigliava solo fisicamente, nonostante avesse cinque anni, ma lo impersonava anche nel modo di atteggiarsi e di comportarsi, in pratica ricordava un piccolo Nerone.
 Ho provato imbarazzo insieme ad altri avventori del bar, erano diversi gli occhi increduli puntati addosso a questa peste di bambino, ma non tanto per i capricci che faceva, quanto per l’impunità al suo comportamento.

L’ho incontrato al bar del porto di Anzio, sotto una canicola da “strozzare la gola alle rane”, entrambi aspettavamo di imbarcarci.
Pacioccone, con i capelli dorati su una fronte spaziosa, mancava solo la corona di alloro a cingerla. Coincideva anche l’origine: romano. 

Se ne stava seduto su una sedia, con le braccia appoggiate ai braccioli, gli mancava solo il triclinio, si guardava intorno, rimuginando cosa poteva combinare. Era libero, la madre latitava alla ricerca di un parcheggio e il piccolo Nerone era affidato alle pazienti cure di una tata nord africana. 
Però la piccola peste non ne voleva sapere di stare lì seduto, tranquillo e buono come altri suoi piccoli compagni di viaggio, così ha pensato bene di darsi da fare iniziando a urlare in modo scalmanato, cosa volesse non sono riuscito a capirlo.

Così la poveretta ha iniziato a subirne di tutti i colori, in quei minuti si è beccata: calci alle gambe e pugni sulle braccia. Gli amici di famiglia si sono limitati a dire: “Giornata nera oggi eh…”.
La poveretta ha pensato che un gelato potesse calmarlo, ma il primo tentativo è andato fallito, dopo due leccate è finito a terra e allora avanti con il bis, nel frattempo si è attaccato a un espositore strappando una decina di pacchetti di patatine facendoli volare di qui e di là. In mezzo al quel trambusto arriva la madre, una quarantenne taroccata da ventenne, la quale si è limitata a rimproverare la tata: “Inizi presto a dargli da mangiare” e al barista “Le devo qualcosa per le patatine?”. Sì, tutto qui.

Purtroppo lo avevo a fianco anche sull’aliscafo, ma fortunatamente avevo in tasca l’iPod, grazie a “Le onde” di Ludovico Einaudi mi sono estraniato. Questo non mi ha però impedito di immaginare il nostro Nerone tra vent’anni, dopo averle avute tutte vinte dalla vita, dove ce lo ritroveremo… al Senato a fare il commesso o seduto tra quegli scranni? 
Una cosa però è certa, a lui dar fuoco a Roma non gli basterà.


22 Commenti
  1. Marika B

    Ehh sì, i tempi sono cambiati!
    Ormai funziona così, non è mai colpa del bambino...
    Quando eravamo piccoli se combinavamo qualcosa i genitori giustamente se la prendevano con noi, dando ragione alla maestra, adesso invece la maestra non può più dire niente perchè la ragione è sempre del bimbo.
    Qui però si tratta anche di educazione, e probabilmente questo bambino viziato non sa nemmeno cosa sia, probabilmente perchè non lo sa nemmeno la mamma "quarantenne taroccata da ventenne"!
    Come direbbe salappa "U mondu l'è guastu!"

  2. Holly

    E' solo un bambino dai e ha solo la colpa di avere 5 anni.
    Se ci scagliamo contro anche do loro dove andremo a finire?
    Lui non sa cosa ha fatto anche se effettivamente la mamma poteva riprenderlo.
    Chi ha un figlio sa che le responsabilità sono tante e tra queste anche crescerlo

  3. Brontolo Né

    Holly, sei fuori strada , ai bambini l'educazione comportamentale si impartisce con amore , ma anche con inflessibilità e senza spiegazioni, fino all'età di sei anni, dopodichè , andando a scuola si iniziano a spiegar loro le motivazioni, e questo fino alla fine delle medie, successivamente, quello che è fatto è fatto !
    Probabilmente quel bambino ce lo troveremo in qualche posto di comando, drogato, omosessuale, pretenzioso, arrogante e supponente, infelice divorziato con figli sballottati tra una parte e l'altra, ed insegnerà ad altri e si batterà con tutti i mezzi per dimostrare che lui è nel giusto.
    E ovvio che penserà che appropriarsi delle sostanze degli altri sia un suo diritto, tanto qualcun altro paga (forse) , penserà che avere a disposizione un'auto blu non sia un diritto ma un dovere e che gli debba essere tributato il maggio rispetto possibile, anzi che tutto debba girare secondo la sua filosofia , si batterà per questo ed i cittadini silenziosi lo lasceranno fare , pensando : son cavoli suoi! Eh .... magari! son cavoli nostri e dei nostri figli e nipoti che si troveranno ad essere prevaricati da menti malate (ma ben agguerrite) la loro maggior arma bivalente (difesa e attaco) è essere subdoli e viscidi, trovano sempre, per tutta la vita, qualcuno che dice, che dobbiamo capire, che hanno i loro diritti, che in democrazia tutto è lecito, belle parole, ci ducono che le mele marce sono più buone e loro mangiano quelle di prima scelta , ma le mele marce continuano a rovinare le mele buone buone e quelle buone sono i nostri figli.
    Meno male tu avevi lIpod ! avrei preferito che non lo avessi e ti fossi un poco incazzato.
    Ero al ristorante e due ragazzini correvano per i tavoli urlando e disturbando tutti, ad un certo punto mi sono alzato ed ho cercato di dire con le buoneche stavano disturbando tutti gli altri, ma alla risposta dei genitori " sono bambini" mi sono messo ad urlare come un forsennato, ed ho fatto ben capire che non avrei pranzato in pace io , ma anche loro avrebbero avuto gli astici di traverso. I bambini furono richiamati all'ordine e tutti gli altri fecero un applauso e da quel momento solo il tintinnio delle posate ed un po di brusio rompevano l'assoluto silenzio.
    Non scagliarsi contro le pesti ! ma contro i loro genitori perchè se da tutte le parti che vanno trovassero qualcuno che gli dicesse il fatto loro, avrebbero la vita impossibile e si metterebbero in riga. Sono quelli che dicono che "poverino è un bambino" che rovinano l'Italia. l'Italia si moralizza partendo da una educazione che deve iniziare fin da quando il bambino è nella pancia della mamma.
    Andi in una casa dove tutti i muri erano scarbocchiati, ma mamma mi disse che il bambino aveva questa attitudine e non andava repressa, vorra dire che diventerà un bravo grafitaro e le brillavano gli occhi. mi chiese se poteso far rimbiancare la casa perchè ora che sapva far meglio era giusto che avese nuovo spazio.
    certamente in casa sua faccia quello che vuole , ma insegnare il concetto che ognuno è libero di esprimersi come vuole in danno di altri (anche se sono disposti a sopportare) NON E' GIUSTO A QUALSIASI ETA'
    I bambini che fanno casino in treno ! dove c'è gente che legge, lavora chiacchiera sottovoce, non sono bambini , ma sono elementi di grave disturbo, allevati fin da piccoli appositamente per questo scopo , non state zitti! Loro son bambini , ma noi abbiamo il diritto di pranzare in pace , di viaggiare tranquilli ecc.
    Si chiama il capotreno , si chiama il padrone del ristorante ecc. e la prima cosa che diranno è : "son bambini" voi rispondetegli " si lo so io amo i bambini e le capisco" quello che non capisco sono i loro genitori che stanno in pace a leggere mentre i propri figli vanno scorrazzando tra altri tavoli ed altri ombrelloni ecc. Se li tengano accanto e siano loro a sopportarli e non altri !
    Tutti sanno quanto ami i bambini e quanto abbia lavorato per tutti i bambini del mondo ed ancora è così. Questa gente non si rende conto che consapevolmente o meno USANO i bambini per creare casino , disturbare il mondo e provano una non poca soddisfazione nel fatto che loro fanno quello che vogliono in danno di altri e tutti zitti ! si sentono forti e potenti e questo mi da immensamente fastidio.
    Il problema è che bisogna essere disposti a combattere questo malcostume protetto da frasi fatte del tipo "son bambini" bisogna aver pazienza" "che colpa ha un bambino" "se lei non sopporta un bambino che corre è senza cuore" me ne sono sentite dire a centinaia, ma le mie risposte, che non devono offendere nessuno , ma certamente dure e che non ammettono repliche hanno sempre ricevuto il plauso di che come me non ne poteva più !
    Certo che se io voglio dormire alle 17,00 ed un bambino gioca al pallone sotto casa, ha ragione lui o chi ce l'ha mandato e vado a dormire in un'altra stanza, ma se lo mandano a giocare alle 22,00 con altri, sotto la mia finesta allora bambino o non bambino divento una furia contro il cervello unicellulare dei genitori .
    Loro NON hanno il diritto di fare quello che vogliono, per i genitori è molto più facile stare zitti, e lasciare i piccolini ed anche adolescenti vadano a disturbare gli altri, dunque la colpa e la respnsabilità è dei genitori, ma crescono e combineranno guai ed allora la colpa sarà della società! di quella società che siamo noi che non abbiamo saputo dire STOP ! Io lo dico spesso e vorrei che tutti quelli che si lamentano facessero altrettanto

  4. Vale

    ...e no Holly! Che significa lui è solo un bambino? lui ha solo 5 anni??
    E' un bambino, ha 5 anni ed è in grado perfettamente di intendere e di volere:
    1- voleva rompere le palle
    2- cercava attenzione
    3- è riuscito perfettamente ad ottenere entrambe le cose.

    Ho 4 figli e non sopporto i capricci, gli urli ma soprattutto non esiste che i miei figli rompano le palle a chi mi sta attorno e guarda a caso non mi è MAI successo, mai persa una notte di sonno (a parte le malattie serie), mai avuto problemi ad andare a casa degli amici, che anzi ci invitano costantemente per far " da modello" per i loro figli...

    Fare la mamma significa prima di tutto educarli a stare al mondo e li si educa dal primo giorno di vita perchè loro sono essere pensanti da sempre non delegare a figure esterne come gli insegnanti, ai quali va tutta la mia stima e affetto-a parte qualche eccezione- per il lavoro che svolgono oggi giorno con tanta difficoltà prorpio perchè circondati da "madri quarantenni taroccate da ventenni" senza un minimo di cognizione del come e del perchè siano diventate mamme...

    Di piccoli Neroni è piena l'Italia,oggi è impossibile sdraiarsi in una spiaggia a prendersi un po' di sole tranquille perchè certamente di fianco qualcuno starà urlando dopo ovviamente riempito, correndo, la faccia di sabbia...

    Tutti i giorni mi chiedono come faccio a sorridere avendo 4 figli.... la risposta è semplice ME LI GODO!!!

    FInisco qua perchè scriverei un poema, chissà magari ci scriverò un libro prima o poi dato che me lo chiedono in tanti...

    Un abbraccio a Gigi che come sempre esprime i suoi pensieri in maniera diretta e precisa...

  5. Fausto

    Scusami Holly, dissento.

    Non è "solo un bambino di 5 anni", è una "Persona di 5 anni".

    Sottovalutare la capacità di percezione, relativamente a ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, di una persona di 5 anni è il primo primo grosso errore che commette di solito un educatore (Genitore, Parente o Insegnante che sia).

    Quella persona di 5 anni sapeva perfettamente cosa stava facendo in quel momento.

    Stava, a modo suo, comunicando con la madre, ed aveva un fine ben preciso.

    Meno la madre ci sente e più la persona di 5 anni alza i toni.

    Quella persona di 5 anni ha raggiunto il suo obbiettivo, far pervenire la persona di 40 anni taroccata da ventenne.

    Sono convinto anch'io che, salvo autoprocesso educativo, la persona di 5 anni quando diventerà una persona di 40 anni continuerà ad esprimersi in quel modo quando desidera qualcosa.

    Motivo per cui due sonori sberloni didattici ci sarebbero voluti proprio... solo che servivano alla persona di 40 anni che non li ha presi quando ne aveva 5.

    Alla persona di 5 anni, invece, serviva solo avere una madre al suo fianco che gli indicasse con pazienza e metodo le regole della convivenza.

    Il problema non sono quasi mai i figli irrequieti, sono i genitori imbecilli.

    Mai provato a mettere un figlio nell'arena dei giochi di un traghetto? Ci saranno i figli dei cretini che, lasciati allo sbando da genitori intenti a fregarsene, rovineranno il quieto e bel vivere di tutti gli altri bimbi che giocano felici. E guarda caso quelli più tranquilli hanno qualcuno li vicino.

    Il lavoro di tanti genitori che seguono i propri figli viene spesso vanificato da quello dei genitori che se ne fottono.

    Risultato, mentre prima a Borgotaro ti potevi permettere di dimenticare una borsetta in una piazza ritrovandola inalterata, ora in meno di un minuto arriva la solita banda di bulletti e te la fa ritrovare bella vuota (è capitato proprio in questi giorni ad una ragazza).

    Ma la colpa non è di quelle persone di 10-13 anni, è di quei coglioncelli dei genitori che non sanno nemmeno dove sono.

    E' ora di finirla di difendere ad oltranza perchè in realtà la difesa non è dei propri figli ma del proprio ruolo di educatore. Non si ammette di non essere in grado, ed anche se è difficilissimo nessuno ti può sostituire.

    Le giustificazioni sono come un famoso organo funzionale, ognuno ne ha una.

    Bravo Gigi, è ora che se ne parli.

  6. Lina

    … i bambini hanno bisogno di “attenzione” e se non la si concede loro,  se la procurano proprio come fece il nostro “Nerone tipo” … facendo capricci; io non vedo alcuna colpa del bambino in questo… lo vedo come un grido di aiuto: “guardami mamma, ci sono anch’io “… potevo venire anch’io a parcheggiare con te e rendermi partecipe, magari potevo trovarlo io per te  il parcheggio ed essere il tuo eroe… e probabilmente partendo per le ferie, mamma, 
    perché abbiamo bisogno della tata… il tempo lo abbiamo stavolta, siamo in ferie …??!!   
    Quel bimbo è stato guardato da molti ma visto da pochi aimè… uno dei pochi sei stato tu Gigi  che almeno ne hai voluto scrivere… se noi adulti volessimo sfruttare l’occasione per rifletterci…
    Buone ferie Gigi e spero che siano buone ferie anche per  il nostro  “Nerone tipo” che crescendo potrebbe/potrà capire e magari non commettere lo stesso errore con i suoi di figli…

  7. Vita

    ...è solo un bambino?!
    Non ci sto a sentir dire una frase così! Mi spiace.
    Se fin da piccoli non indirizzi i ragazzini e gli fai capire quali sono i confini invalicabili della buona educazione, non li raddrizzerai più.
    Purtroppo i primi a non essere coscienti delle regole sono proprio quegli adulti lì, che a 40 anni si taroccano da ventenni. Sono troppo occupati a curarsi di se stessi per poter accorgersi dei propri figli e seguirli, perchè non c'è solo la dieta sana...
    Vabbè, parole al vento.
    Ciao GG. V.

  8. Giovanni L.

    Non c'è esempio più favorevole e non si può dire che questa non sia "COLPA DI GENI"

  9. Remo Ponzini

    Che l'educazione dei figli sia una cosa improba è diffusamente risaputo. Sono stati scritti trattati infiniti su questo argomento senza mai arrivare a conclusioni conformi e condivisibili. Ognuno si arrabatta come può, adottando i comportamenti ritenuti più appropriati ma senza la certezza di aver praticato il percorso educativo più corretto.

    Nella mia generazione esisteva solo un metodo. Quello punitivo. I figli dovevano solo ubbidire senza concessioni o spiegazioni di sorta. Era così in casa, era così nell'ambito scolastico ed in tutti i rapporti sociali. Una prassi consolidata a tutti i livelli e persino i sacerdoti si sentivano di fatto autorizzati ad adottare questi metodi che io sempre considerati disdicevoli e diseducativi. Il riconoscimento di meriti e la gratificazione, salvo sparute eccezioni, non appartenevo al glossario educativo di quei tempi.

    Ma era tutto sbagliato e tutto da ricostruire ? No.

    C'era un aspetto che tuttora condivido e che ripristinerei. L'uniformità di intenti tra genitori, insegnanti e corpo ecclesiale. Dopo il sessantotto si è capovolto il mondo. Tra le famiglie e la classe docente iniziarono fratture ed incomprensioni. Si ruppe la visione pedagogica collaborativa ed onnicomprensiva del passato e nacquero dei deleteri arroccamenti basati sul permissivismo. Si passò dal sistema "manesco" alla "condiscendenza" totale.
    Le invasioni di campo dei genitori che pretendevano di insegnare agli insegnanti.
    Di fatto li esautorano dal loro ruolo educativo, svilendoli nella loro funzione primaria.

    Ritengo che sia necessario ristabilire i giusti equilibri fra le parti abbandonando anche l'acquescenza che stiamo vivendo. Diversamente ci troveremo tra i piedi i tanti piccoli Neroni capricciosi e pestiferi già perfettamente descritti da chi mi ha preceduto nei commenti.

  10. Aldo

    E il padre / marito mi chiedo che ruolo ha?
    Da quel che si evince non c'è, avrà mandato moglie e figlio in vacanza?
    Si sarà liberato dalla moglie "ventenne" per qualche tempo, sarà contento di questa sua giovinezza, sarà imposta o consigliata?
    L'essere taroccata influirà su questi comportamenti o sarà solo una scusante per incolparla?
    La necessità della tata del piccolo figlio sarà una scelta paterna o materna?
    Come vedete c'è altro che si nasconde dietro a questo spaccato famigliare.

    Un caro saluto, leggervi è sempre un piacere.
    Aldo

  11. HOLLY

    Scusate se ho detto la mia e come la penso

  12. Fausto

    Dai Holly, se avessi saputo che ci sarebbe stata questa strafila di "non consensi" ti avrei sollevato almeno del mio post ;)

    Ma quando ho scritto era tutto lindo ehehe.

    Ovviamente non ti devi scusare per aver detto ciò che ritieni giusto, come dice Remo non esiste una "didattica assoluta" anche perchè non siamo tutti uguali.

    Rilancio invece su Aldo ;) .... Mettiamola così... il padre era un bel fighetto figlio di papà con tanti soldini a disposizione, il che lo rendeva molto attraente tanto da volerselo accaparrare a tutti i costi... (chissà quante ne avrà dovute sorpassare la tenera mogliettina, disposta a tutto, anche a farsi taroccare per poter spennare il pollo). Una volta che è stato incastrato, il "malcapitato", si è accorto che il mondo è vasto e che di pollastre ce ne sono molte, tutte con l'ambizione di sostituire la "decadente mogliettina" (che poi a 40 anni sono nel fiore!!!), la quale per passare il tempo andrà in cerca di Toyboys.

    Sono copioni già scritti e come si sul dire Il Signore li fa e poi li accoppia, solo che poi dall'accoppiamento nascono dei frutti, che se sono fortunati vengono spediti ad essere educati altrove e diventano persone vere, altrimenti il Parlamento di posti ce ne sono!!!

    Ciao, un saluto a tutti e SPERUMMA BEIN!!!

  13. Enrica S.

    Posto solo adesso il pensiero abbozzato prima di andare a dormire la scorsa notte, chiedo scusa se magari adesso cambio tono al dibattito, ma mi andava lo stesso di pubblicare:
    Divertente narrazione di una realtà inquietante... Esvaso sei riuscito a rendere l'idea pur convertendo l'imbarazzo della situazione in riminescenze storiche. Quotidianamente, e non solo in vacanza, ci si ritrova coinvolti in sitcom molto simili dove si vorrebbe tanto "cantarne quattro" ai genitori, ma onde evitare turpiloqui, si manda giù il rospo in silenzio.
    I bimbi un po' monelli sono sempre esistiti e magari si sono trasformati in adulti responsabili e dotati di svariati talenti, ma attualmente si sta assistendo al dilagare del fenomeno egregiamente descritto con l'esempio vissuto.
    A proposito di maestre desautorate, proprio qualche sera fa con amici abbiamo ricordato e sorriso di quanto fosse severa la Maestra che ci prendeva ancora a bacchettate e ci umiliava di fronte ai compagni per le nostre mancanze, in un'epoca dove le punizioni corporali non si praticavano più (fine anni '70).
    Era una pluriclasse la nostra, ma nessun genitore si permise di fare rimostranza alcuna, anzi a turno gli alunni maschi dovettero procurare una nuova bacchetta di legno, quando la Signora Maestra dopo un tot di giorni di intensivo utilizzo non aveva più lunghezza nel suo strumento di insegnamento...fu un anno particolare che non si verificò più: la Maestra l'anno successivo andò ad insegnare altrove, ma noi bambini, senza senza troppi fronzoli e serenamente capimmo che sarebbe stato inutile dirlo ai genitori, perchè normalmente ci ripetevano che gli insegnanti avevano sempre ragione...
    Adesso ci si trova in una condizione diametralmente opposta, ma è possibile che non riesca mai a raggiungere l'equilibrio? Tra la prigionia e la libertà deve esserci un compromesso oppure no?!!!

  14. Vale

    Volevo aggiungere solo una cosa... educare è sfinente, stancante, annoiante a volte, ma questa parte dura pochissimo perchè poi tuo figlio cresce da solo sapendo cosa va bene e cosa no per cui a te genitore poi rimane solo la parte bella dell'educare e ciò veder crescere tuo figlio vederlo camminare per la prima volta,sentirlo dire le prime parole, vederlo scoprire il mondo il tutto con una mamma rilassata al suo fianco che lo sostiene e lo motiva....

    I primi anni devono capire e tu devi insegnarglielo anche con durezza se serve...ma in realtà se lo educhi fin da piccolissimo la durezza serve in ben poche occasioni ed in genere, come qualcun'altro ha scritto qui sopra, proprio quando sono in mezzo ai figli maleducati degli altri (e sono molti, moltissimi, la stragande maggiornaza).

    Ho perso molti amici per via del loro modo di educare i figli sono sincera ma a me la maleducazione proprio non piace per cui ho preferito taglaire i ponti con l'idea magari di rivedersi quando i loro figli avranno imparato a stare al mondo... ma fino ad oggi questo momento ancora non è arrivato e dubito fortemente arriverà mai...

    Cara Holly non devi scusarti di aver espresso un tuo parere,è un tuo parere e come te la pensano in molti... io invece ti ringrazio perchè il tuo parere, che non condivido ma rispetto (a meno che i tuoi figli non disturbino la mia quiete), ha generato commenti che condivido in pieno e che difficilmente per strada ogni giorno riesco a sentire... forse stanno zitti per paura di urtare i sentimenti altrui...

    Chiedo però a Brontolo Né di spiegarmi una frase che ha scritto e che mi ha lasciato senza parole:
    "Probabilmente quel bambino ce lo troveremo in qualche posto di comando, drogato, omosessuale, pretenzioso, arrogante e supponente, infelice divorziato con figli sballottati tra una parte e l'altra, ed insegnerà ad altri e si batterà con tutti i mezzi per dimostrare che lui è nel giusto."..
    Che c'entra l'omosessuale in questo discorso??? Proprio non lo capisco per il resto condivido come ho già scritto i tuoi pensieri... il vero problema è che molte mamme ad una tua osservazione sul fastidio che provocano i loro bambini si GIUSTIFICANO continuamente: "Sai oggi pomeriggio non ha dormito è nervoso...", " Sai povero oggi lo ha visto il pediatra e si è innervosito...!, "Sai oggi mi è morto il cane..." e via così ed è quindi inutile provare a parlarci...

    In ogni caso penso che il mio mestiere sia il più bello ed appagante del mondo (mi piacerebbe poter fare solo questo ma la situazione economica attuale no me lo permette), sbaglio, faccio mille errori ed imparo,ma noto grandi differenze tra i miei figli e quelli maleducati che girano intorno a loro..... anzi sono prorpio loro che ne stanno alla larga, il bello sta prorpio qui!!
    Mia figlia di 14 anni ha già iniziato a fare la baby sitter perchè ovviamente la gente si fida di lei, responsabile, paziente, sorella maggiore di 4 figli educati... nonostante abitiamo qui solo da 9 mesi, stranieri in terra straniera...

    La scusa " è solo un bambino " che mi irrita solo nel scriverla sta rovinando l'Italia intera... questa è la mia personale opinione... siete mai stati nei paesi del Nord? Hanno tutti 3-4 figli ma al ristornate avete mai sentito chiasso??IO no e porto come esempio la Germania che tnto conosco bene..

    Cari genitori non delegate ma educate!

  15. Claudio m.

    Ciao GG,
    quando ho visto il tuo Nerone- bambino, subito ho avuto il "Flash" dell'adolescente Nerone (all'eta' d i circa 15 anni) raffigurato nella statua bronzea, ad altezza più che naturale) presente all'entrata del museo archeologico di Parma e trovata negli scavi di Velleia.
    Attirato in quel museo per vedere la famosa Tabula alimentaria veleiate dove si legge per due volte, graffiato sul bronzo, il nome di Bedonia (saltus Bituniae o Bitunias), sono rimasto colpito dalla bellezza inquietante della statua di "Nero", attorniato dalle altre statue tra cui quella di sua madre Agrippina.
    Se è vero che tutto si realizza nella testa del bambino da 0 a 5 anni, allora il tuo Nerone, infante, ha gia' in se tutti gli impulsi che lo renderanno tristemente noto.
    Quel Nerone qui a Parma è inquietante non perche' ha qualcosa di malvagio nel volto o nell'atteggiamento, ma perche' , conoscendo a posteriori la sua storia, è apparentemente un adolescente normale...
    E' tutta colpa di Giulia Agrippina Augusta, del D.N.A. o dei precettori greci... o dell'odierna Tata nord africana.. o della madre taroccata dei "Pronipoti"... o del contenitore " consumistico "del Bar del porto di Anzio ?

  16. ValeBD

    Sono in perfetta di linea di pensiero con Fausto e Vale..... per me oggi come oggi bisognerebbe instaurare pure la patente per fare i genitori.
    Non voglio fare la demagogica ma negli ultimi 15 anni vedo bambini educati sempre in peggio, tirati su nell'egoismo ed egocentrismo assoluto, pensate solo alla scuola un tempo se prendevi una nota o un brutto voto ti facevano la predica a scuola e i genitori poi te la facevano pure a casa.... oggi invece sono i genitori che insultano e fanno le prediche ai professori. io questi bambini o ragazzini li chiamo Bimbiminchia, ce ne sono tanti in giro purtroppo e stanno aumentando a dismisura.
    Il loro problema sono i genitori, li difendono ad oltranza, li straproteggono ma non dalla televisione, li giustificano in tutto e per tutto. Ho un paio di colleghe di lavoro che quando le sento parlare dei figli mi staccherei un braccio per aver qualcosa da tirargli dietro. Una ha il figlio che a scuola va male in tutto, bocciato e ribocciato, e che fa? Le regala l'ipod, il motorino, il parucchiere tutte le settimane, la chitarra elettrica e ogni cavolata che vuole, e ha 16 anni. Non sono affari miei e non dovrei metterci naso, ma quando la sento dire: "ma se non gli piace andare a scuola che ci posso fare?".
    Non resisto, mi parte l'embolo e sparo: "toglili motorino, ipod, chitarra, parrucchiere, vestiti alla moda, vedi se non corre! e se non corre gli dici o studi o lavori!! deve imparare come pensa di vivere in futuro?? e lei ti risponde: "bhe lo manteniamo noi" !
    Ecco queste risposte mi fanno profondamente arrabbiare, perchè ne sento sempre di piu' di discorsi di questo genere e non posso fare finta di niente! no io dico è questo l'insegnamento che si da a coloro che saranno il futuro del Paese? Proprio una grande squadra!!
    Una mandria di bimbiminkia alla Ballottelli!

  17. Arturo Curà

    Visto il "successo" di questo argomento che intitolerei i "Neroncini e le Agrippine d'Italia oggi", mi permetto di intervenire visto che nella mia vita ho avuto due ruoli importanti: il padre di famiglia e l'insegnante delle elementari.
    Come genitore ho cercato in tutti i modi di essere un amico dei miei figli ma un amico anche molto severo quando occorreva e come insegnante ho tentato di comportarmi allo stesso modo poichè i piccoli delle elementari vanno educati al pari dei figli.
    Da tempo ( maledetto '68! )l'Italia intera non ha visto l'ora di alloggiare nella Suburra eliminando ogni regola e ha iniziato benissimo: con l'aprire la scuola ai genitori che hanno immediatamente sfondato Porta Pia come tanti garibaldini inferociti. Le Mamme parevano Furie e fu subito il disastro. Da quel momento, nella scuola e fuori della scuola, i ruoli si sono invertiti con tutto quello che ne è conseguito e che sappiamo.
    Oggi, dopo gli assalti all'arma bianca, che succede? Esattamente il piacevolissimo quadretto d'insieme ritratto da Gigi.
    Ed ecco quindi la "Agrippina semovente sulla nave", la schiava di colore umiliata e impotente e il "Neroncino già Imperator a cinque anni" pronto a incendiare Roma.
    Il ritratto dal perfetto tempismo cinematografico calza a pennello e racconta bene le molte ( troppe ) situazioni imbarazzanti che abbiamo davanti tutti i giorni. Occorrerebbe una vera rivoluzione non all'italiana ma alla francese. Forse dopo si riabbraccerebbero i ruoli che la gente italica metteva in pratica prima che il paese dimenticasse ogni buon senso nel correre incontro alle modernità deliranti, aggressive e spesso criminose.
    Ma qualche piccolo brivido di reazione lo si è visto di recente: udite, udite! A Pontremoli sono stati bocciati cinque alunni di prima elementare poichè considerati non idonei alla seconda. Reazioni naturalmente assai risentite dalle Agrippine locali ma altrettante reazioni uguali e contrarie da parte di insegnanti, preside e addirittura sindaco.
    Evviva. Forse la Rivoluzione è partita da Pontremoli.
    Alla Bastiglia! Alla Bastiglia!

  18. Lilluccio

    Gli attimi riesci anche renderli visibili con le parole. Il tuo mini Nerone con mamma taroccata da ventenne riesci a evocarlo scrivendo. Quello che farà da grande è molto simile a quello che ti riporto qui sotto. Personalmente ho tutto di Ludovico Einaudi, fa bene all'anima, come un Picolit di Rocca Bernarda di Perusini Antonini.

    Una costoserrima Porsche, con alla guida un giovane dal portafoglio non in riserva, viene fermata per un controllo. L'individuo, cui nemmeno il tasso alcolico è in riserva, perde -con la stessa velocità alla quale viaggiava- tempo, pazienza, patente e mezzo di locomozione che gli viene forzatamente parcheggiato seduta stante.
    Il soggetto vissuto nella bambagia e con la vita tutta in discesa, chiama, per il recupero (suo e della patente) l'addetto al pieno delle proprie finanze (un babbo generoso coi liquidi, avaro con l'educazione filiale) non prima d'aver reso edotto i due agenti che la loro azione sarà vagliata dalle alte sfere (dato che a lui girano quelle basse) e preceduta da indagine dell'avvocato in arrivo al seguito del babbo ci$terna.

    Venti minuti e arriva un duecentomila euro virgola zero zero di Mercedes con avvocato al volante e genitore co-pilota. Il forense, con foga e senza toga, chiede al rampollo se è stato minacciato, offeso o toccato, quindi prosegue il trailer delle fosche previsioni sulle conseguenze del loro agire (logico che gli agenti agiscano) andato in onda poco prima a cura della strafottenza del rampollo.
    Aplomb e contegno dei tutori dell'ordine, consegna del frugolo e del gioioso responso del palloncino con distaccata professionalità.Trattenimento della patente, della vettura, saluto militare ed extra omnes.
    Il trio non percorre che un misero metro e viene fermato per un prudenziale e dispettosuccio controllino extra. "Patente, libretto e soffi qui." Mercedes e Porsche parcheggiate a fianco, facevano un figurone.

    Lilluccio (che non è un nickname ma il nome vero)

    bartoli.evirgola@fastpiu.it

  19. Ki bus a sto convento

    1) La storia della maleducazione insita nei giovani moderni è il solito luogo comune!!!
    C'è sempre stata una minoranza di ragazzi che non si piegava nemmeno ai duri insegnamenti della vecchia scuola con bacchettate sulle dita e ceci sotto le ginocchia!!!!!
    La percentuale è sempre la stessa....solo è aumentata la popolazione e sembrano ovunque ad occupare ogni spazio collettivo!!!!!

    2) La storia di Nerone preso ad esempio negativo è un altro luogo comune!!!!!
    L'incendio di Roma si sviluppò a partire da un semplice focolaio nel Circo Massimo e si propagò rapidamente ad alcuni quartieri vicini a causa del vento e delle tende dei mercanti legate tra loro!
    Nerone era inviso sia ai cristiani per la prima persecuzione nei loro riguardi e sia all'aristocrazia romana perchè troppo incline a legiferare a favore del popolo ma fu un imperatore più o meno simile ai suoi predecessori!! La sua immagine fu di certo distorta volutamente ai posteri ed infatti molti storici la stanno rivedendo e rivalutando!!!!!!

    3) La storia che dietro alle cattedre siano tutte persone integerrime e illuminate modello Maestro Curà è l'ennesimo luogo comune!!!!
    Ci sono delle incapacità evidenti nell'insegnamento di alcuni professori che sommate alla poca voglia di apprendimento di alcuni alunni danno risultati disastrosi!!!

    Arrivederci.

  20. Remo Ponzini

    Caro Ki bus,

    La sua rivisitazione storica di Nerone è senz'altro condivisibile in quanto anche gli studiosi hanno appurato che quello che ci propinavano a scuola era errato. Ma qui non si voleva dare lezioni di storia ma fare comparazioni ed analogie con un personaggio storico che godeva di pessima fama.
    Il tutto per introdurre l'argomento che si basava sul comportamento e sulla educazione dei figli.

    Non condivido affatto il concetto che una certa percentuale di ragazzi "discoli" fosse presente allora come lo è oggi. Erano rarissimi i bambini che persistevano nelle disubbidienze, anche e sopratutto perchè, le punizioni erano assai dolorose, come anche Lei ha evidenziato, e quindi riuscivano, con quei metodi, a domare anche i più turbolenti ed i più riottosi.

    Sulla qualità degli insegnanti si può dire di tutto ed i pareri sarebbero infiniti e contrastanti. Una volta avevano molta più autorevolezza e nessuno osava confutarli ma poi, anzichè limare e smussare gli eccessi, furono sviliti e spodestati dalle loro funzioni. Ma di questo e dei diversi sistemi educativi ne abbiamo già discusso nei post precedenti e quindi mi fermo qui.
    Che poi ci fossero insegnanti più o meno bravi così era e così sarà per sempre. Nella scuola e dovunque.

  21. Arturo Curà

    Ormai mi pare una nemesi!
    Ogni tanto trovo qualche anonimo che mi tira per i capelli e mi cita per nome e cognome usando modi irritanti che non meriterebbero risposta: le mie generalità
    ( sono io il primo a farlo per correttezza e assumendomi ogni responsabilità del mio dire ) vengono esposte gratuitamenteda da chi invece vorrebbe dialogare " de visu" e si nasconde dietro un anonimo nick name un po' goliardico che vorrebbe essere spiritoso.
    Questo "Chi bussa a 'sto convento" ( traduco per carità di patria ), come ha già esposto il buon Remo Ponzini, ha capito poco della situazione rapporto scuola-famiglia, genitori-figli, educatori-alunni etc. Riferendosi a me, mi sembra non abbia digerito e tantomeno capito le mie argomentazioni che subito dall'inizio viravano verso una rappresentazione a metà strada tra il "teatrino dell'assurdo" e la "pochade francese". Ovvio che sotto il quadretto storicamente inesatto ( ma questo lo avrebbero capito anche i cinque scolaretti di Pontremoli ) il mio intervento non faceva che adeguarsi a quello piacevolissimo e intelligente di Gigi a cui rivolgo ancora i miei complimenti.
    Tutto qui.

    P.S.
    Buona creanza sarebbe quella di manifestare le proprie generalità prima di fare "toc toc" a 'sto convento.

  22. Ki bus a sto convento

    Mai voluto dialogare con Lei all'interno di questo argomento signor Curà.
    Indico solo il cognome ed elimino il Maestro così si sentirà tirato per i capelli in maniera più leggera e non avvertirà nè fastidio e nè dolore!

    Per quanto riguarda il punto 3 nel mio precedente intervento..... il suo nome non era preso a riferimento in senso denigratorio ma semmai il contrario!!!

    P.S.
    Occorre sempre mantenere la calma e non rispondere agli anonimi soprattutto a quelli ignoranti come il sottoscritto!
    Ammetto di essere come gli alunni di Pontremoli ma ho forti dubbi che Lei fosse conscio della vera storia di Nerone! E' su quello che si è sentito toccato e vuol girare la discussione sul rapporto scuola-famiglia ecc ecc.
    Ci risentiremo in altri argomenti e discuteremo anche della rivoluzione francese e crescita educativa conseguente....

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