Fusione in Valtaro: la Valsamoggia

Questo matrimonio s'ha da fare. Anche da noi. Poche balle. Il motivo è chiaro e semplice, anche uno scettico lo capirebbe.

Ieri si è tenuto in Val Samoggia, nell'appennino bolognese, dopo circa un anno di confronti, il referendum per unire cinque comuni. L'unione è stata approvata e dal 2014 sarà un grande Comune di 30.000 abitanti, manterranno i cinque Municipi per i servizi al cittadino, ci sarà un solo Sindaco e una sola Amministrazione.

Il bello però deve ancora venire, sì perché questo matrimonio, diciamolo pure "d'interesse", si porta in dote 18 milioni di Euro di incentivi nazionali e regionali, 260.000 Euro/anno di risparmi amministrativi, avranno lo svincolo per due anni dal Patto di stabilità e nessun dipendente comunale sarà licenziato.

Cari Cittadini, cari Amministratori, loro sono 30.000 e noi saremo 15.000, facciamo pure i conti della serva, ma li avete mai visti voi 9 milioni di Euro di contributi in Valtaro?
Non ci sono più scusanti, nè campanili da tenere in considerazione. O ci uniamo o così non abbiamo più senso di esistere. Signori, la sveglia è suonata, è ora di alzarsi!

P.s.
Ricordo che l'annunciato incontro pubblico è stato fissato per Venerdì 7 Dicembre, a partire dalle ore 20.30, presso il PalaFungo di Albareto. Posso inoltre anticipare che alla serata sarà presente il Sindaco di Monteveglio “Valsamoggia” Daniele Ruscigno per fornire i dettagli pratici sull'iniziativa intrapresa. Ovviamente siete tutti invitati.
I Atto: questione di sopravvivenza II Atto: c'è chi dice no


31 Commenti
  1. Serena

    Sono d'accordissimo, Gigi!! S'ha da fare e anche presto!! ^_^

  2. Marco Biasotti

    Bene, molto bene.
    Ora tocca a noi ...ma sarà dura, non tanto da parte delle istituzioni (forse)... siamo noi ad essere testoni, ho parlato con molti in questi giorni e mi sono cadute le braccia ... mah, la vedo dura, forse non meritiamo di sopravvivere.

  3. Paola C.

    Ho capito bene???? 9 Milioni di Euro?? La piscina coperta dei 5 comuni sarebbe cosa fatta, così come altre strutture ambite, sognate, agognate da sempre. I nostri figli avranno un avvenire diverso se noi genitori saremo capaci di aiutarli.
    Paola

  4. Claudio Agazzi

    Buonasera

    Fortemente contrario all'unione dei 5 comuni. 3+2 o 4+1, due comuni equilibrati intorno ai 7/8.000 abitanti.

    Storicamente, culturalmente distanti non vedo la necessità di un'unione così vasta. Altrimenti perché non comprendere Bardi? Valmozzola?

    I due comuni creati poi possono condividere i servizi, ça va sans dire.

    Riformulo la proposta del nome: Altavaltaro (Bedonia in Altavaltaro, Compiano in Altavaltaro, Tornolo in Altavaltaro e se c'è Albareto in Altavaltaro):

    Sede municipale: Bedonia

    Sfruttamento delle caratteristiche dei singoli comuni e dislocazione sui territori di infrastrutture.

    Non è ovviamente importante per la collettività ma non sarò presente all'incontro in quanto non condivido il manifesto "un solo comune in Valtaro". Mi adeguerò al volere della maggioranza.

    Cordialmente

    Claudio Agazzi

  5. Federico Rolleri

    Senza partire con progetti a metà, la sfida è proprio quella di superare le differenze e alimentare la passione dell'Unione.
    L'alta val Taro è una regione territoriale riconoscibile: parte dal Penna e arriva a Borgotaro. Penso occorra guardarla senza pensare agli attuali confini amministrativi.
    Sarà una costruzione laboriosa... serve un grande lavoro di sensibilizzazione nei confronti di tutti gli abitanti. A partire dalla partecipazione all'incontro del 7 dicembre: chi porta un amico, porta un tesoro.

  6. Rodolfo

    Questo esempio e' illuminante anche per noi.Chi ha visitato la Valsamoggia sa che quel territorio e' meno omogeneo della nostra Alta Valtaro, eppure hanno fatto una scelta d'avanguardia. Ora tocca a noi che siamo un po' piu' indietro rispetto a loro, ma possiamo e dobbiamo recuperare il tempo perso. Andiamo avanti con coraggio e fiducia nei cittadini per la comunita' sara' un grande vantaggio. Cosi' l'Alta Valtaro potra' essere viva!

  7. Marco Cacchioli

    Personalmente, sono disposto a lavorare al progetto solo se l'idea e la volontà è quella di unire almeno i 5 comuni. Dico almeno perché anche Valmozzola e Solignano potrebbero rientrare nel progetto e renderlo più forte, ma forse sto volando troppo alto....
    Ci vediamo il 7 dicembre.

  8. Davide

    Basta che gli incentivi non vengano sperperati ad cazzum. Ma che vengano utilizzati per opere di urbanizzazione, per il rilancio delle attività, per il turismo, per la creazione di un Parco, per la cultura, per il sociale.

  9. PK

    ma hanno appena chiuso la Comunità Montana, con un mare di debiti, con le medesime funzioni di una unione di comuni, e siete già pronti ad esultare?

    260 mila euro di risparmi? Mi vien da ridere, mi immagino già le "cadreghe" che verranno create per accontentare i politici appiedati (ricordo la recente dichiarazione del dott. vice presidente PL Ferrari sul termine di attività come rappresentante provinciale "ho la presidenza della Ass. Distretto Pomodoro" come dire, "mica resto a piedi, IO"

    18 mil. di € dai Sig.ri Incentivi Nazionali e Regionali, chissà chi saranno questi benefattori e da dove li prenderanno i soldi?

    18 mil investiti nello studio di:

    "realizzazione di un nuovo logo che rappresenti al meglio la realtà storico locale dei comuni della Val Taro"
    "preparazione bozzetti nuova cartellonistica sulla toponomastica dell'unione dei comuni"
    "organizzazione dei dipartimenti logistici sui servizi pubblici al cittadino"
    "nomina di un esperto in risorse umane per il reimpiego dei dipendenti pubblici amministrativi nel nuovo contesto"

    ecc. ecc. e concorderete con me che mica sono progetti alla cazzo, ne abbiamo di esempi sulle attività recenti della CM.

    E tutto si dovrebbe basare sulla serietà degli amministratori? Gigi, hai avuto forse risposta su quei dati di cui abbiamo discusso davanti ad un caffè?

    PK

  10. Giulia

    Quella dell'unione dei cinque comuni costituirebbe, finalmente, la possibilità di "essere più forti" e veder così realizzati progetti importanti per tutti...spero tanto che riusciremo a non sottovalutare questa grande opportunità e a non barricarci dietro i soliti pregiudizi e campanilismi!

  11. Anonimo

    Abbiamo già un Ente che può rappresentare tutti i comuni cioè la Comunità Montana, ci si dovrebbe credere anzichè continuare a distruggere il suo operato, considerando che gli amministratori non percepiscono nessuna indennità di presenza ma vengono a costo zero..!!
    Quindi non ci sono sedie da salvare.
    Forse sarebbe meglio riflettere su questo.. E insieme si dovrebbe puntare sul fatto che esiste e che ha diverse potenzialità basterebbe collaborare al fine di farla lavorare meglio... per portare beneficio al territorio.!!

    Anonimo

  12. Michele

    Condivido con tutti voi il mio commento un pò in ritardo scritto ieri nell'altra discussione ormai abbandonata

    # 91 da Michele - 26/11/2012 14:55

    Io purtroppo Gigi non sarò presente alla serata come anticipato telefonicamente perchè dovrei essere via... detto questo credo che un passo in questa direzione vada fatto anche solo a livello di riflessione. Promuovere un unione dei comuni che lasci intatte le entità territoriali sarebbe forse il top...purtroppo però bisogna sempre prepararci al peggio per così dire...e allora perchè non pensare ad un'entità unica...
    signori se dall'alto ci fanno piovere dei macigni almeno facciamoci trovare con un misero caschetto giallo da cantiere... come diceva la pubblicità prevenire è meglio che curare... creare però un tornolo-bedonia-compiano e albareto borgotaro, guardando il trend di mortalità della popolazione vs nascite ci porterebbe a ripensare alla questione dopo soli 6/7 anni...
    secondo gli studi che sto portando avanti su questa questione credo e sono convinto che l'ottimale economico/sociale sia un'unione che preveda Bedonia, Albareto, Compiano e Tornolo in un'unica grande famiglia (diventerebbe un comune da c.a. 8100 abitanti)... perchè tenere fuori Borgotaro?
    Si può ragionare su ciò che si vuole e fare tutte le considerazioni del caso... ma socialmente, umanamente ed economicamente sarebbe tutto assolutamente più sostenibile. In primis si eviterebbe un'estensione territoriale esagerata... altra cosiderazione... siamo convinti che Borgotaro sia disposto a cedere il suo centro di potere a favore di un comune nettamente più piccolo? Unire solo i 4 dell'altavaltaro vorrebbe dire unire realtà che si trovano tutti sulla stessa barca... vorrebbe dire creare un altro centro di potere forte in montagna...
    Disponibile come già detto ad un'altra serata ad hoc sulla questione...
    Perchè non pensare ad un referendum che preveda le tre soluzioni in modo che gli stessi cittadini possano decidere da soli? Valsamoggia docet

  13. Michele

    Ps: Ale il logo lo avevamo già creato noi da anni ed è di mia propietà disponibile a donarlo per niente!

  14. ValeBD

    Per i cinque in uno no ....due in cinque invece si!

  15. PK

    @ Anonimo

    "Abbiamo già un Ente che può rappresentare tutti i comuni cioè la Comunità Montana, ci si dovrebbe credere anzichè continuare a distruggere il suo operato, considerando che gli amministratori non percepiscono nessuna indennità di presenza ma vengono a costo zero..!! "

    infatti, escono e chiudono con un mare di debiti...

    Di grazia potrebbe rammentarmi le mirabolanti opere dell'ente in oggetto fatto salvo la creazione di un superlativo postificio per mogli parenti e amici?

  16. Rodolfo

    Il 7 dicembre potra' essere una grande serata per la nostra intera comunita' e mi dispiace molto di non poter assicurare la presenza a causa del ricovero post operatorio.
    Pensate ai 30.000 abitanti della Valsamoggia e alla loro estensione territoriale, eppure non si sono disarmati, anzi. Certamente gli incentivi finanziari sono importanti, ma molto piu' importante e' la costruzione di una comunita' unica di cui tutti possiamo essere protagonisti.
    Un Comune unico vuol dire un unico Sindaco, una sola Giunta, un solo Consiglio. Naturalmente ogni attuale sede municipale potra' essere ufficio di front office per i propri concittadini, ma le cariche politiche sarebbero ben ridotte di numero e potenziate in autorevolezza.
    Vedo che alcuni amici mantengono forti riserve, dubbi e diffidenze, ma mi permetto di indicare loro l' esempio dei comuni piccoli che esistevano nella cintura delle citta' come Parma. Pensate che Corcagnano, San Pancrazio, ecc. tornerebbero indietro nel loro piccolo comune anziche' essere nella citta' di Parma? Noi qui in Alta Valtaro abbiamo la possibilita' di creare la Citta' delle Alte Valli, un modello unico di convivenza virtuosa, al di fuori del caos delle citta' note, ma con servizi piu' efficienti e con l'orgoglio di essere tutti in gioco per la stessa nostra sopravvivenza.

  17. Mauro M

    Procedete per gradi, valutate tutto attentamente, fate un vero progetto con dati certi e non ipotetici, non abbiate troppa fretta e soprattutto coinvolgete i Cittadini.
    Guardate il risultato del referendum valledelsamoggia: bazzano contrari al 58%, Savigno contrari al 57%, Castello di serravalle favorevole al 51%, Crespellano favorevole al 57%, Monteveglio favorevole al 59% .
    Quorum totale non raggiunto in due comuni su cinque e sui tre dove si e' superato il 50% di affluenza in due ha prevalso il NO. Totale affluenza 49% . Votanti totali 11200 circa , favorevoli 5730 - contrari 5404 . Differenza di soli 326 voti per il SI , con due comuni nettamente contrari ed un terzo quasi in sostanziale parita'.
    Una bocciatura rispetto alle previsioni dei promotori del comune unico che indicavano un 65% favorevoli ed un 35% contrari totali che dopo le urne si e' trasormato in un misero 51% a 49% con 2 municipi contrari partecipazione non sufficente.
    Quindi attenzione alle modalita' ed alle tempistiche con le quali si vuole portare avanti questo progetto.

    Ps: lo Stato stanzia ogni anno una cifra fissa come contributo extra per riordini territoriali tipo fusioni e chiaramente questo contributo viene a calare in proporzione ai progetti di fusione che vengono realizzati nel nostro Paese. Quindi esempio se nel 2014 ci saranno piu' processi di fusione in atto, i vari richiedenti si divideranno proporzionalmente l'entita' dei contributi stanziati (in sostanza lo Stato non aumenta la cifra in base ai progetti).
    Grazie e buon lavoro

  18. Mauro M

    Ps-ps: i 9 milioni di euro statali IPOTIZZATI per la valsamoggia sono spalmati in 10 anni (ed ogni anno si "ridiscutono") e quelli della regione in 15 anni.

  19. Anonimo

    @PK

    infatti, escono e chiudono con un mare di debiti...

    Di grazia potrebbe rammentarmi le mirabolanti opere dell'ente in oggetto fatto salvo la creazione di un superlativo postificio per mogli parenti e amici?

    Rispono: la Comunità Montana non chiude, almeno non ancora e se lo facesse non ha debiti , per l'operato basta guardare sul sito...

  20. Stefano Bruschi

    Carissimo Gigi,

    sempre lodevole è il tuo impegno, sempre ammirevole è il tuo esempio.
    Spero che queste tue iniziative riescano a smuovere non LA montagna, ma LE montagne: impresa veramente ciclopica...!
    ... infatti l'argomento era stato aperto, in Forumvaltaro, da Claudio Agazzi il 3 maggio del 2010 con "Fusione Bedonia, Compiano, Tornolo" ed anch'io avevo avuto il piacere di intervenire ed il 19 marzo 2012 avevo appunto segnalato l'Unione Comuni Valle del Samoggia ed avevo pure indicato il sito...

    Sigh... auguri !
    Stefano Bruschi

  21. PK

    @ Anonimo
    "Rispono: la Comunità Montana non chiude, almeno non ancora e se lo facesse non ha debiti , per l'operato basta guardare sul sito..."

    come Gigi ben conosce, sono tendenzialmente pigro, mi indichi queste mirabolanti iniziative di sviluppo :-) (l'ippovia non vale).

    i debiti ci stanno, se qualcuno scrive: "Per sintesi vi parlo solo della colonna DARE. Prima di tutto 500.000,00 euro l'anno per la gestione post mortem della Discarica di Tiedoli..." quindi risponda al geom. (spero il titolo sia giusto altrimenti chiedo venia) Cappella et al dott. Piscina che dicono falsità...

    in sintesi, voi del genere homo parasitus:
    http://www.youtube.com/watch?v=bKLJUXBlA-k

  22. Marco Franchi

    Che evento sarebbe arrivare a realizzarare questo progetto di un comune unico in altavaltaro!
    Sarebbe fantastico immaginare che tanti politicanti da strapazzo che non sono mai stati calasse dirigente del propiro popolo possano essere spazzati in un solo colpo dalla voce di un popolo che da circa un secolo ha gli stessi bisogni e lo stesso futuro!
    Se questo dovesse realizzarsi questo progetto di un comune unico sarebbe la prima operazione politico/amministrativa di buon senso fatta in alta valle! Proprio perché di buon senso non e' stata portata avanti da sindaci, presidenti di comunità montana, consiglieri comunali, ma da quelle forze libere che purtroppo non sono mai state ascoltate e non hanno mai trovato consenso in questa valle di lacrime!
    Mi auguro veramente che su questo tema si possano aggregare nuove persone, nuove idee per creare una nuova classe dirigente che spazzi via quella attuale che tanto male ha fatto a tutti noi e al nostro territorio.

  23. Remo Ponzini

    Questo argomento è stato analizzato e sviscerato da ogni angolazione. Era scontato che producesse sia interesse che divergenze di idee.
    Personalmente sono stato favorevole sin dalle prime discussioni che furono imbastite su forumvaltaro.it ma per portare avanti questo progetto bisogna anche soffermarsi su coloro che hanno espresso pareri discordi accompagnati da motivazioni serie.
    Cerco di sintetizzare al massimo:

    1) Fare opera di INFORMAZIONE e PERSUASIONE con i cittadini. Esistono larghissime frange di persone intrise di radicato campanilismo. I dubbi espressi da Marco Biasotti su questo aspetto sono reali. Diversamente avremo gli stessi dati contraddittori della Valle del Samoggia forniti da Mauro M..

    2) BANDIRE la MALA-POLITICA. Questo sarà uno scoglio arduo da affrontare. Se si trasforma questa occasione di aggregazione in un festival degli sperperi, e/o in un agglomerato di malaffare e/o in un "POSTIFICIO per MOGLI, PARENTI ed AMICI" come indicato dal PK recrimineremo sine die e saranno lacrime amare.
    Possiamo fidarci della serietà degli amministratori ? A questo quesito, posto sempre da PK, NON so rispondere. Confido (!?!)..............

    3) TEMPI RAPIDI. Ci è stato spiegato che gli stanziamenti rimarranno invariati nel tempo e quindi se questo processo di aggregazione tenderà ad espandersi, dovremo dividerci la torta con altri pretendenti.

    Mi auguro che avvenga una unica aggregazione ma, siccome potrebbero prevalere considerazioni diverse, bisognerà valutare e decidere in corso d'opera.

  24. Paul Mariani

    Complimenti a Mauro per la corretta informazione. Ne hanno parlato anche a radio 2 e due comuni erano fortemente contrari a quest' Unione forzata. Inoltre pare che pochissimi abbiano votato e ovviamente se guardiamo il totale dei voti si capisce che l'opinione e' fortemente condizionata dal numero votanti che ciascun comune esprime (se il comune più grosso vota a favore....) infine tra i motivi dell'Unione pare che per uno dei 5 comuni vi fosse il rischio dissesto.

    Questo comunque dimostra che se andassimo a votare per il sindaco con Borgotaro (7000 cittadini circa), quante probabilità avrebbero i cittadini di Compiano, Tornolo, Bedonia, Albareto ecc di avere un sindaco del loro paese? Già oggi i nostri comuni vengono trattati come delle frazioni, dove Borgotaro attraverso la propria classe politica fa sempre la voce grossa in tutte le scelte, e un domani con il Sindaco e consiglieri di Borgotaro noi "frazioni" cosa conteremo? ZERO!

    Tra l'altro condivido pienamente l'opinione di Claudio, che caldeggia la creazione di due comuni della Valtaro, proprio per contrastare un potere accentratore che Borgotaro esercita ed eserciterebbe ancora di più nelle scelte che riguardano anche i comuni più piccoli. Forse 2 Comuni grandi come suggerito servirebbero proprio a bilanciare certi poteri.

    Questa e' solo la modestissima e personalissima opinione, dettata dall'esperienza e la conoscenza maturata negli anni proprio lavorando con gli Enti della nostra valle e premetto che non ho nulla contro nessuno tantomeno i Borgotaresi. Lo stesso discorso lo farei anche se decidessero di accorparci con Fornovo!

  25. Marco Biasotti

    Paul.... per i tuoi dubbi esiste una semplicissima soluzione....REGOLE...poche, chiare, condivise e indelebili nell'atto costituente.
    Basta fare in modo che i rappresentanti non siano legati al numero di cittadini.
    Le regole si studino subito e non ci saranno problemi dopo.

  26. ValeBD

    pienamente d'accordo con paul......
    marco sono d'accordo anche con te ...ma in italia le regole sovente vengono raggirate facilmente : è questo che mi preoccupa!!!! resto dell'idea di due comuni non uno!

  27. Anonimo

    @Pk

    sono davvero basito per il modo in cui mi ha risposto gent.mo Sign. PK !!
    quindi se i toni devono essere questi io interrompo qui i post, questo non è un confronto ma anzi un atteggiamento maleducato di chi non ha forse argomenti ma brutti modi !!!
    cmq rimango della mia idea e con le mie informazioni i 500.000,00 euro ci saranno quando la discarica non sarà più in uso, e sono da addebitare a tutti i Comuni che ne hanno usufruito, questo è ben diverso da chiudere indebitati..

    saluto cordialmente

  28. PK

    esimio anonimo, ma la mia esternazione era rivolta al genere homo parasitus, che forse lei è del gruppo? Allora gioisca siete ben lontani dall'estinzione.

    ma venendo al punto, lei sostiene che vanto della CM è averci lasciato una cambiale da 500.000 euro ... mi scusi, ma sti cazzi.

    (bimbo sveglia... "rimango della mia idea e con le mie informazioni i 500.000,00 euro ci saranno quando la discarica non sarà più in uso", la discarica è da un po' che è chiusa e i 500mila non devi scrivere "ci saranno", acutissima mente, ma devi dire che li cacceranno fuori chi lavora, non chi ha parassitato fin'ora, fa 'na cosa, va a giocare a mosca cieca sulla superstrada)


    Kattivissimo
    PK

  29. Piero Rizzi Bianchi

    Il giorno dei commenti sull’esito di una scelta finta e drammatizzata ad arte, e di cui non m’importa nulla, mi sembra il più indicato per occuparsi invece di un qualcosa che potrebbe diventare importante, anche se (ahimé) in senso negativo.

    Il progetto una valle/un comune, secondo me privo di valide ragioni, mi era sembrato privo anche di reali possibilità, ed ecco invece che proprio l’esempio della Valsamoggia ci deve far aprire gli occhi. In questo spicchio di collina bolognese, la sorte di 5 Comuni che totalizzano circa 30mila abitanti sarebbe stata indicata da 5731 elettori: i votanti che hanno fatto prevalere il “sì” all’unione sono poco più di 1/6 della popolazione, ed esattamente 1/4 (25,08%) dei 22.854 aventi diritto al voto! inoltre, questa risibile “maggioranza” è solo un dato di facciata, poiché in 2 Comuni su 5 ha prevalso anche nei voti espressi il “no”! Si può, questa, definire una vittoria della democrazia, da citare trionfalmente a modello per la Valtaro? A me sembra piuttosto una camicia di forza imposta a quei cittadini da “matti” (sia detto senza offesa) in vena di “razionalizzare” passando sopra a tutto: il mondo alla rovescia, insomma...

    Basta ragionare un istante per capire che l’efficienza di un apparato amministrativo NON dipende dalla grandezza del Comune, ma dalla convergenza di due fattori entrambi delicatissimi: una congrua quantità di risorse lasciate a disposizione da uno Stato efficiente e lungimirante; un impegno delle persone preposte che sia costante, competente e rivolto unicamente al bene pubblico. Va da sé che si tratti di perlopiù di miraggi, nell’Italietta di oggi... Ma QUESTE sarebbero le vere condizioni, necessarie e sufficienti perché la vita delle collettività locali possa fiorire! In

    QUESTA direzione dovrebbe andare a parare un vero e sano spirito di riforma e miglioramento! Ad essere rivoltate come un calzino, non dovrebbero essere le nostre sacrosante istituzioni locali, ma questo Paese dannatissimo e perverso!
    Nulla di quanto sopra, nulla di essenziale viene portato dall'ampliamento di un Comune, ma invece possibili maggiori difficoltà organizzative, e una minore possibilità di controllo da parte del cittadino!

    Ma veniamo al punto che più mi sta a cuore sia per le mie convinzioni sia come oriundo bedoniese per il quale il paese degli avi è stato sempre al primo posto. Davvero pensiamo che togliendo ai paesi l’autonomia e l’identità questi possano risollevarsi? Ma perché un sano e simpatico spirito di competizione dovrebbe poi essere un ostacolo e non invece uno sprone a far meglio?

    Tutta la storia e la cultura locale grida l’esistenza, in Valtaro, di almeno due realtà assolutamente distinte, identificate dalle antiche entità storiche dello Stato Landi (nella sua Contea di Compiano/Baronia di Bedonia) e del Principato o Repubblica di Valditaro, e confermate dal confine dialettale tra valtarese-padano e valtarese-ligure, tra loro lontani molto di più dei 15 km che dividono i due centri principali. Voler artificiosamente unire queste due realtà vorrebbe dire fare oltraggio ad entrambe: sono sicuro che gli stessi più illuminati Borgotaresi concorderanno su questo punto.

    Quindi, se proprio si vuole giocare ad unire i Comuni come fossero mattoncini di Lego -esperimento che secondo me si rivelerebbe comunque inutile- che almeno non sia rovinoso, e che riproponga (in modo organico e non pasticciato) la suddivisione da sempre esistente tra Borgo Valditaro e Albareto da una parte e Bedonia, Compiano e Tornolo dallÂ’altra, come hanno giustamente visto il buon amico Claudio Agazzi ed altri.

    Credo di avere abbastanza chiarito, caro il mio Gigi, perché, quando la “macchina pro-unione” dovesse veramente partire, io metterò di certo le mie povere forze nella barricata opposta.

  30. Mauro M

    Buongiorno a Tutti, vorrei fare presente che in Valsamoggia la fusione non e' fatta.
    Le urne hanno "detto" che due Comuni sono nettamente contrari e non credo sia possibile annetterli con un atto di "forza" cancellando di fatto la "sacralita'" del voto espressa nei singoli territori. Il fatto che il voto dei cittadini dei comuni che hanno detto SI possa avere effetto sulla vita dei comuni dove i cittadini hanno detto NO (e ne dichiari lo scioglimento) mi pare estremo e a mio avviso non democratico.
    La presunta comunità di vallata non esiste in quanto ente amministrativo (infatti non corrisponde all'attuale Unione) e quindi omogeneizzare il voto mi sembra un esercizio di auto proclamazione. Questo il mio parere, a fronte delle dichiarazioni di alcuni sindaci che GARANTIVANO che in caso di affermazione dei no su uno piu' comuni in modo determinante, il percorso si sarebbe arrestato.
    Se veramente questo processo e' "nato dal basso" non si puo' non tener conto del volere dei Cittadini di ogni singolo comune e demandare la decisione finale alla sola Regione Emilia-Romagna, sarebbe un controsenso evidente e si ammetterebbe che questa "operazione" di fusione e' calata esclusivamente dall'alto sopra la testa di 30000 Cittadini per interessi di partito e non della collettivita'. Grazie

  31. Paolo Veronelli

    Forte! che l'unico personaggio delle istituzioni si presenti come anonimo in una discussione intorno alle istituzioni. I casi sono due , o PK è molto cattivo, o le istituzioni attuali sono molto deboli.
    Io non conto niente visto che sono straniero, ma , nonostante le giuste intenzioni che vedo impegnate, noto una certa frattura tra ciò che è e ciò che potrebbe essere e mi chiedo cosa servono i vantaggi di questa operazione. Certo i soldi possono aiutare a catalizzare certi processi, ma i processi non nascono dai soldi.
    Nessuno è riuscito ad evitare finora la programmazione dei disastri (anche l'inceneritore è stato programmato) ed è una posizione di comodo imputarli alle amministrazioni. Dietro le amministrazioni ci sono gli uomini, persone che sono cresciute tra le altre in un brodo culturale comune. O tutti gli amministratori sono stranieri?
    Questa valle è una valle inefficiente e l'inefficienza non viene dalla mancanza di risorse, è un fatto culturale imputabile alla storia, alle prevaricazioni, alla scelte egoistiche e molti qui saprebbero dire meglio di me da cosa.
    Per migliorare in efficienza, bisogna, indipendentemente dalla burocrazia a 1 ,2 ,5 fette, smettere di pensare che è colpa degli altri e dare il proprio contributo indipendentemente da quello che pensiamo sia meglio che cali dall'alto. E' solo dal basso che si rimette a posto la cultura del vivere insieme.
    In bocca al lupo.
    paolino

Commenta

Somma e invia : 13 + 2 =
Accetto Non accetto


Resta aggiornato

Post simili

Il CIF tra passato e futuro

E' giunta l'ora di un’attenta valutazione dell’area, prima che sia, ancora una volta, troppo tardi

Il Principe Nero del bosco

Inseriamo il Tartufo Nero della Valceno fra i settori produttivi a valenza locale? No grazie!

L'amara realtà

L'incontro contro la chiusura del Punto Nascite promosso da Insieme per Vivere, con Sindaci e Associazioni

Molto rumore per nulla

Le elezioni di Borgotaro sono terminate senza clamori, in pratica nulla è cambiato

Arrendetevi

La situazione delle emissioni a Borgotaro non dà tregua. Tornano Le Iene. Serve un cambio di rotta

Il tempo della ragione

Il dott. Mauro Bernardi traccia alcune note di prudenza e responsabilità

Quell'aria di gennaio

Il nuovo anno è iniziato e i vecchi problemi non se ne vanno. Come si fa a far finta di niente?

Una rotonda sul Taro

Vita (breve) e morte di una rotonda insensata e pericolosa