"Al Bar Sport c'è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d'artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: 'la meringa è un po' sciupata, sarà il caldo'. Oppure: 'è ora di dar giù la polvere al krapfen'. Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pasta bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio. Subito nel bar si sparse la voce: 'Hanno mangiato la Luisona!'. La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitato a uscire nel generale disprezzo. Nessuno lo toccò, perchè il suo gesto malvagio conteneva già in sè la più tremenda delle punizioni. Infatti fu trovato appena un'ora dopo, nella toilette di un autogrill, in preda ad atroci dolori. La Luisona si era vendicata."
"Al Bar Sport c'è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d'artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: 'la meringa è un po' sciupata, sarà il caldo'. Oppure: 'è ora di dar giù la polvere al krapfen'. Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pasta bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio. Subito nel bar si sparse la voce: 'Hanno mangiato la Luisona!'. La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitato a uscire nel generale disprezzo. Nessuno lo toccò, perchè il suo gesto malvagio conteneva già in sè la più tremenda delle punizioni. Infatti fu trovato appena un'ora dopo, nella toilette di un autogrill, in preda ad atroci dolori. La Luisona si era vendicata."
Io ho 35 anni e per le prime 11 estati (e qualche inverno) della mia vita sono stata in un paesino collinare dell'entroterra romagnolo provvisto di stabilimento termale, a casa di mia nonna che faceva l'affitta-camere ed abitavo accanto ad un bar. Ecco cosa mi fa tornare in mente l'ambientazione della foto della luisona. La mia infanzia, ancora così legata al secolo scorso; così vicina (perchè è vero che mi sento anziana, ma non lo sono poi tanto) eppure così decisamente lontana.... quasi anni luce del mondo che ci circonda. Per i nostri genitori il boom economico deve essere stato sconvolgente.... ma non è così tranquillo nemmeno per noi trovare un continuum nella nostra evoluzione individuale, quando uno strappo lo ha vissuto la storia, lo ha vissuto la società e lo abbiamo vissuto noi nel nostro piccolo. Non è questione di millenni... Lo strappo è avvenuto molto prima del 2000. Non è necessariamente uno strappo lacerante; è stato un meraviglioso punto e a capo, ma la cicatrice? Siamo stati in grado di vederla e di permetterle di rimarginarsi adeguatamente?.....
Sono l'unico essere umano esistente sulla faccia della terra... a quanto mi è dato di sapere, che non ama leggere Benni. Ho provato e riprovato, ma molti dei suoi testi per me non vanno bene e da brava sostenitrice dei comandamenti sulla lettura di Pennac, ad un certo pounto ho mollato. Non sono capace di apprezzare Benni.
Poi una volta, quasi per autoflagellazione o ostinazione, ho aperto le pagine dell'ennesimo libro di Benni regalatomi ed ho incontrato LEI!!!!!!!!.... La Luisona. E' stato un incontro di quelli... avete presente i colpi di fulmine?!?!? Ecco così.... All'improvviso si è aperto il sipario ed è andata in scena la rappresentazione... la mia mente ha cominciato a creare spazi, luci, profumi e personaggi.... Sono una vera regista.... Quando nelle mie visite al blog ho osservato la foto ho avuto in mente il viso sofferente del povero malcapitato e poi.... somma sorpresa.... Leggo il titolo del brano e ...non posso crederci... E' davvero a lei che si riferisce il brano... EHeheheheh!!!! Questa s' che è sintonia mio caro Esvaso.
Vi è mai capitato di leggere Tartarino di Tarascona? Se amate il brano sulla luisona vi consiglio caldamente di farlo!!!!! ciao a tutti Rita