CÃ Scapini
Tra muri diroccati e finestre vuote di Case Scapini, un paese ormai inanimato
Il paese, nonostante sia stato abbandonato da circa quarant’anni, è ancora là, immerso nella boscaglia, sulla riva destra del fiume, tutto in pietra e fasciato in una verde edera, apparendo agli occhi dei visitatori, quasi incantato.
Il mistero che lo affascina è legato ad antiche leggende, quasi sempre rispolverate nelle lunghe sere invernali durante i tradizionali “Firossi”.
La storia, la più tramandata negli anni, racconta che al ritrovamento di una giovane pastorella senza vita tutto il paese si svuotò come per magia, lasciando tutto come stava. Tant’è che visitandolo oggi si possono ancora notare le sedie infilate sotto al tavolo, la scopa di saggina appoggiata alle parete, il coperchio appoggiato davanti alla bocca del forno a legna… proprio come se il tempo si fosse fermato all’improvviso.
Lasciando da parte inutili credenze, tanto meno certe cretinerie dei soliti visionari che là trovano terreno fertile, vale davvero la pena di visitarlo. Gente di Provincia: 'Bruna, l'ultima abitante di Cà Scapini'. PDF Un'altra uscita fotografica...
C'è stato un periodo, alcuni anni fa, che era diventata una tappa fissa con 'una curiosità ' morbosa alimentata da fantasie e illusioni. Io 'dal di fuori' venendolo a sapere, ho provato un'immensa tristezza pensare invece a quel paese abbandonato dalla necessità di migliorare la vita.
Erano partiti con una mèta lontana 'in cerca di fortuna' col cuore straziato e forse speravano di poter tornare un giorno... invece chi l'ha fatto, ha trovato le case depredate di tutto. I vandali si sono portati via tutto, persino gli interruttori di ceramica e l'impianto elettrico di piattine e corde.... e i ricordi del passato....
Case Scapini si trova nel comune di Compiano
Grazie Beppe, sempre stato convinto che appartenesse al territorio di Bardi.
Correggo subito.
Frequentavo questa frazione negli anni cinquanta. Potrei dirvi ancora oggi i nomi della gente che la abitava. Io sono nato a Dugara per noi erano vicini di casa, in più da loro arrivavano i camion a caricare la legna, da noi solo muli e slitte. Per me era il posto più vicino dove vedere qualcosa di nuovo. Saluti a tutti. Giuseppe Vaccari.
L ho visitato oggi...nessun fantasma solo una sensazione di tristezza...tutte quelle case abbandonate sicuramente ricche di ricordi.......di un passato...
Ho visitato il 25 aprile di quest'anno Case Scapini mentre andavo a rendere omaggio ai Caduti di Sidolo.
Nel seicento, a causa della peste, la gente che viveva a Cereseto, scappo' dai campi e dalle contrade e ando' a Scapini a costruire case.
Passo' del tempo e muto' la vita. Oggi a Scapini non c'e' piu' nessuno. Le vecchie case portano ferite sulle facciate delle mura antiche. Nude, senza gli infissi, le finestre, le porte, sembran bocche che invocano la morte ed all'interno delle nude stanze, lasciano intraveder strane sembianze. Che tristezza oggi l'abbandono di Scapini, storico e glorioso! Ma c'e' qualcosa che ha sfidato il tempo e dell'uomo l'atavico abbandono: son tre cappelle in pietra, testimone di un voto assai prezioso, di chi, a ricordo di ben tristii eventi, ha costruito questi monumenti. La peste non c'e' pìu' oggi tra noi ma grandi mali ci affliggono anche ora, e abbiamo bisogno che dal Cielo, ancora, Qualcuno ci protegga e ci consoli!