No boxer, no party

Un'altra curiosa protesta del Sindaco di Berceto Luigi Lucchi
E pensare che lo immaginavo già nelle notizie d’apertura dei TG o sulle prime dei giornali con titoli del tipo: “Sindaco si presenta in mutande dal Presidente”. E invece nulla di fatto, al Sindaco Lucchi gli è andata male. Niente manifestazione in mutande davanti al Quirinale, nemmeno con la fascia a torso nudo.

Lo stop alla sua singolare protesta gli è arrivato da più parti, dalle Forze dell’Ordine che gli hanno impedito di spogliarsi nel piazzale antistante il palazzo, dopodiché gli è sopraggiunto un ammonimento dal Consigliere del Presidente della Repubblica: “Se si mette in mutande sarà destituito da Sindaco”.

Le motivazioni che hanno spinto il Sindaco di Berceto a scendere a Roma sono state da lui esposte ai giornalisti presenti (vedi video allegato): “Sto protestando perché con la nuova tassa si scombussola tutto il sistema di raccolta, ad esempio nel mio Comune, dove non ci sono industrie, ma solo ristoranti e bar, queste attività saranno costrette a chiudere, ad esempio per un ristorante la Tarsu passa da 1.500 a 4.600 euro. Così un paese muore".

Alla fine il Sindaco Lucchi ha dichiarato che confiderà nel prossimo Governo e sbottato di avere l’impressione di vivere in un paese sudamericano, perché il Sindaco in Italia è nominato proprio dai cittadini e lui sta facendo l'interesse dei suoi cittadini e tenterà poi di intralciare l'applicazione della tassa. Sono certo che quanto accaduto è solo la fine del “primo tempo”, per vedere invece come finirà il film basterà aspettare la sua prossima mossa, non credo nemmeno tanto lontana.

Foto: a 'Piazza Pulita' e a Roma



13 Commenti
  1. Remo Ponzini

    Non si può certo pensare che il Sindaco Lucchi sia un signore che se ne sta bono bono a rimirar le stelle. Potrà apparire, a chi non ne conosce le attitudini, come un esemplare sui generis e stravagante, ma se uno si sofferma ad analizzare le motivazioni che lo inducono ad ostentare certe esibizioni macchiettistiche, si rende conto che il cammino che percorre è dettato da giustificazioni sensatissime.

    Sappiamo tutti che le mere proteste verbali, in questa nostra italietta assonnata e depressa , non trovano ascolto in nessun ambito perché vige sia un atteggiamento di rassegnazione che di conclamato menefreghismo. Ed allora come fa un sindaco, che vive a stretto contatto con i suoi concittadini, a ribellarsi a certe assurde disposizioni impositive che distruggerebbe l’economia del suo comune ?

    Non gli resta che percorrere queste strade farneticanti facendo del baccano, manco fosse un clown tenorile che sta intonando l’aria: “ Ridi Pagliaccio “. Pur di attrarre l’attenzione degli organi di stampa e delle reti televisive. Questo per mettere in luce un problema di sopravvivenza della sua comunità. Costretto ed interpretare la commedia degli equivoci e degli assurdi.

    Buon pro Vi faccia caro Sindaco. Siamo con Lei e non con quei babbioni lardosi dei ministeri che conoscono solo il verbo: imporre.

  2. Massimo

    Saranno anche metodi non convenzionali ma il nostro sindaco Lucchi lo fa per i suoi cittadini e non per lui. Ben vengano queste proteste se serviranno per aiutare Berceto a non morire

  3. LUCCHI SINDACO

    LUIGI LUCCHI LUNEDI’SERA SARA' ALLA 7 A PIAZZAPULITA

    Parlare di tasse non è mai una grande e nuova notizia e ancora meno, visto che in noi cittadini si genera, addirittura incredulità, parlare di Costituzione.
    Le tasse chi le paga sa, purtroppo, che ce ne sono di nuove ogni giorno e addirittura deve tribolare non solo per trovare i soldi ma anche per adempiere all’aspetto, sempre complicato, burocratico. Siamo vezzati.
    Diventa difficile riuscire a farsi capire, come appassionato di politica, che molti dei nostri guai, anche per lo stillicidio delle tasse, derivano, ad esempio, dall’attuale Legge elettorale voluta da Calderoli ma anche da Ciampi per il premio di maggioranza per ogni Regione.
    Io sono convinto, e cerco di spiegarlo come ne sono capace, che una tassa come la Tares (quella nuova, maggiormente esosa, che sostituisce la Tarsu o la Tia) l’hanno deliberata perché non abbiamo Parlamentari scelti dagli elettori, interessati quindi al voto, al consenso, ma nominati direttamente da 6/7 persone. Sono dei nominati e non degli eletti.
    E’ una bella differenza visto che non induce i nostri Parlamentari a stare tra la gente, ascoltare anche i Sindaci, perfino quelli di piccoli Comuni.
    Quando succede questo, anche se a immaginare nuove tasse sono dei bocconiani, non riescono a capire che effetti devastanti hanno sul territorio magari per pochi spiccioli rispetto al bilancio dello Stato.

    La Tares ha tre aspetti negati:
    1) porta via da territori deboli, come Stato, risorse. Nel caso di Berceto circa 150.000 euro.
    2) lo Stato usa, in modo anticostituzionale i Sindaci trasformandoli in esattori, gabellieri, aguzzini dei propri cittadini. Usa delle tasse comunali, come ha già fatto con l’Imu seconda casa, lo scorso anno, per raccogliere soldi. Si vergogna a metterci la faccia e usa quella dei Sindaci.
    3) viene a dettare regole in una materia tipicamente comunale come il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti dettando anche i tempi per emettere i ruoli con il rischio concreto, visto che i comuni pagheranno solo da ottobre/novembre, che chi raccoglie i rifiuti, senza essere remunerato per tanto tempo, non possa far fronte al servizio e lo interrompa con il risultato d’avere rifiuti per le strade come a Napoli.
    Il risultato di tutto questo, il rischio, è la chiusura di tutte le attività produttive deboli e certamente di quelle nelle frazioni che piu’ di altre, per i lunghi mesi invernali, svolgono un’attività assistenziale piu’ che economica. Andando sul concreto un bar passa dal dover pagare con la Tarsu 150 euro a doverne pagare 450. Un ristorante passa dal dover pagare con la Tarsu 1.500 euro a doverne pagare 4.600. Da non sottovalutare, inoltre, lo schiaffo morale, oltre che il salasso economico ai proprietari di seconde case che pagano il servizio raccolta e smaltimento rifiuti come se ne usufruissero tutto l’anno e non poche settimane e si vedranno aumenti del 100%.
    Su questi argomenti, anche se la battaglia è difficile, voglio rompere il muro di silenzio e far conoscere a tutti gli effetti che produrrà una nuova tassa. Non posso lasciar morire il mio paese con la chiusura di negozi, bar, ristoranti e l’iniquo trattamento a coloro che hanno la seconda casa che non sono certo dei ricconi.

    Con piacere, sperando serva qualche cosa, lunedì 25 marzo vado alla trasmissione televisiva della 7 PIAZZAPULITA

  4. Claudio Agazzi

    Buonasera

    Luigi Lucchi non può essere amato da tutti. Ha un suo modo, un suo stile. Nella sua carriera politica, come nella carriera di chiunque di noi, avrà sbagliato e avrà fatto cose giuste.

    Lo conosco da diverso tempo e posso dire che di lui mi colpisce la curiosità che ha, la voglia di non fermarsi all'apparenza.

    In questa ultimi tempi ha provato di tutto. Ha usato molto la creatività, la mente. Ha provato con cose solo "artistiche" e con cose più terrene ad aiutare il suo paese, Berceto.

    Non so in cosa sia riuscito. Non abito a Berceto e non ho parlato di questo con nessuno. Sicuramente tutto quello che ha fatto l'ha fatto per il suo amore incondizionato verso il suo paese.

    Un sindaco che ci mette la faccia. Un sindaco che risponde alle mail o ai post sul web. NON mi ricorda molto una persona in questi giorni sotto la lente di ingrandimento, un giovane/vecchio politico della Valtaro.

    Io dico bravo a Luigi Lucchi. Spero riesca con le sue azioni a fare qualche cosa per Berceto.

    Cordialmente

    Claudio Agazzi

  5. Giuseppe

    Il Sindaco Lucchi è un personaggio raro. Incredibile il suo tentativo di protesta per il SUO paese. La Tarsu è l'ennesima schifezza somministrataci dai cosidetti tecnici. Non si sa più dove battere cassa. Il tutto non è comunque destinato ad alimentare programmi o scelte coraggiose per risolvere problemi, ma solo ed esclusivamente a foraggiare una burocrazia che da tempo ormai ha sconfitto ogni forma democratica.
    BRAVO LUCCHI !!!!

  6. Beppe

    Ma che fine ha fatto Lucchi alla 7 non c'è traccia- Qualcuno aggiorni se sa qualcosa. grazie

  7. Gigi Cavalli

    Per chi se lo fosse perso ho inserito le foto del Sindaco Lucchi durante la partecipazione al programma "Piazza Pulita" su La7 (vedi link Foto).

  8. Claudio Agazzi

    Grande Luigi.

    La sua sana follia a disposizione del cittadino.

    Grazie

    Claudio Agazzi

  9. Franco Pesci

    E così, Gigi, Lucchi incanutito somigliava più a Richard Harris (L'uomo chiamato cavallo) che ad Al Pacino (ne Il mercante di Venezia di Shakespeare: chi è meno colpevole fra un ebreo e un mercante di Venezia?).
    Lucchi è indubbiamente un uomo coraggioso (Il re è nudo), ma soprattutto "li anticipa in Galilea". Sai bene che Passo Sella e Passo Cisa (da caedo=taglio=passiamo e siamo passati tutti di lì) è esattamente la stessa cosa, se è importante essere a cavallo della Cosa.
    Guardi le buche di Via Piave ed io ho sempre pensato al tuo senso civico che non ti vada buca.
    Questa mattina ti mando per e-mail il buco che c'è al Pantheon a Roma, quando Lucchi ed io scendiamo in quella buca del Pantheon: gli dèi siano benigni (leggi Benigni sulla Costituzione e su Dante, paziente difficile fattosi fantasma), se Caligola fece senatore il suo cavallo.
    Io ne ho ancora gola (Kalòs e il tuo amico Kalèidos Zeffiro: bel vento favorevole... su cui spingere la gola!), perché qui continuano a fare senatore l'asino (Ah sì, no?). Ricorda Il Gladiatore: il popolo ama più la sabbia dell'Arena che i marmi del Senato. Scaldiamo i ferri, Gigi: tu sei un buon osservatore; lo sguardo e l'intelligenza non ti MANcano. In fondo si ama quello che manca.

  10. Franco Pesci

    Ci succede di scendere a Roma assieme, col Sindaco Lucchi di Berceto, di rado e di tasca propria, come in questo (foto allegate) 28 giugno 2012 al Fandango Lounge per il Premio Malerba. Fatte le cose di rito, finiamo sempre nella buca del Pantheon.

    Adesso, di venerdì 22 marzo 2013, la cosa era per lui in salita: denudarsi (con la fascia di Sindaco), si fa per dire: mutatis mutandis= cambiare le cose che debbono essere cambiate, in Piazza del Quirinale per la Tares e per tutte le Tare (peso del contenitore) che dobbiamo pagare per riuscire a contenere qualcosa, riuscire ad ottenere ed esserne contenti.
    Pagana è la bellezza.

  11. Remo Ponzini

    Assiso su quel piccolo palco di Piazza Pulita, con le mani appoggiate su un parapetto di cristallo invisibile, totalmente ignudo, giusto un paio di mutante variopinte a coprire le pudenda. Con la fascia tricolore ad indicarci che, scherzi a parte, forse si trattava di un sindaco.

    Molto esplicative le prime inquadrature che lo riprendevano totalmente immobile. Canuto come un orso polare, con la carnagione bianca che implorava un po’ di abbronzante, pareva la classica statua di cera pronta per essere locata in qualche apposito museo.

    E quando finalmente iniziò a rispondere alle domande il suo corpo rimase statico, quasi inerme. Si udiva la sua voce, si muovevano solo le labbra con cadenze meccaniche. Un personaggio estemporaneo e solo apparentemente claunesco. A tratti mi sembrava un automa dalle sembianze surreali costruito in un laboratorio robottistico.
    Il bianco dominante lo rendeva poeticamente etereo ed indifeso ma quando illustrò le conseguenze pratiche della nuova tassa dei rifiuti si erse come un novello Tèseo pronto a combattere il Minotauro che, simbolicamente, rappresentava la mostruosità dello stato che vessa i cittadini.

    Grazie Sindaco. Hai dovuto escogitare dei percorsi funambolici per farti ascoltare dall’Italia intera. Ma hai dato un chiaro esempio –insegnamento di come si dovrebbe comportare la classe politica. Essere a fianco del CITTADINO e NON al servigio di interessi esclusivamente personalistici.

  12. Doro Giovanni

    Sig. Luigi Lucchi, congratulazioni. Non posso che ammirarla. Una rara dimostrazione di fatti e non parole. Una persona che espone se stessa e non delega la cosa ad altri. Ce ne fossero di persone come Lei.
    Perché non dilatare l'esibizione e coinvolgere i concittadini? Perché non coinvolgere anche gli altri Sindaci con i loro concittadini di tutto il territorio Italiano? Non La sto ironizzando anzi, sarebbe un'azione alla Gandhi, nessuna violenza ma una forte scossa al sangue gelido che scorre nelle vene dei nostri così detti deputati.
    Tutti a Roma in mutande dinanzi al Parlamento e a nostre spese. Niente scalmanati o rivoluzionari della domenica, gente normale, gente che ha famiglia, gente che ha lavoro e chi non ne ha. Gente senza bandiere, nessun colore, solo il proprio e sincero dolore. Un gregge che si rivolta con educazione ai suoi presunti pastori. Ovvio che andrebbero informati i media Nazionali e Internazionali. Questa sarebbe una vera protesta e non il solito borbottio da bar del dopo-sera.
    Le rinnovo la mia totale simpatia.

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