Idee in germoglio
Il tema della serata era “Idee in germoglio”, un’iniziativa ideata per dar vita ad un marchio dell’alta Valceno, un impulso per valorizzare e commercializzare le risorse ambientali e i prodotti locali, nonché lo sviluppo e le prospettive concrete di quel luogo.
Da Scopolo a Spora, passando per Ponteceno ed Anzola, ha fatto capire che è possibile coltivare ortaggi o far crescere un frutteto, allevare pollame, conigli o animali da carne, produrre latte o miele… tutte azioni che possono diventare una discreta risorsa economica.
Suddividere i compiti, coinvolgere gli anziani, ragazzi e sapienti, distribuire oneri e responsabilità, permetterà di coprire l'intero territorio in breve tempo, anche perché ricerca e commercio possono essere una buona accoppiata.
Sembra davvero che queste idee stiano dando “buoni frutti”, curiamole con la considerazione di cui hanno bisogno. Ora, per saperne di più sull'iniziativa, vi rimando al commento di Federico Rolleri che segue...
Idee in germoglio è una scintilla, accesa da Cenocè - Laboratorio territoriale Alta val Ceno per valorizzare prodotti, risorse ambientali ed energie sociali presenti nei territori dellalta val Ceno: uniniziativa che mira a raccogliere abilità e propositi delle persone che ancora abitano e lavorano in questa porzione del Comune di Bedonia; uniniziativa che punta alla creazione di un marchio attraverso il quale poter valorizzare non solo prodotti alimentari, ma anche lambiente e il territorio che rendono possibili quelle produzioni. Un marchio, insomma, che permetta di introdurre con decisione lAlta val Ceno nel mercato turistico e nel commercio dei prodotti di qualità.
Idee in germoglio è un incipit per accendere sviluppo, per scoprire se saranno possibili nuove forme di autoorganizzazione della comunità territoriale.
Idee in germoglio nasce come progetto per coinvolgere, ascoltare, partecipare. Idee in germoglio poiché le idee servono a colmare il vuoto del periodo buio che stiamo vivendo, mentre il germoglio è il link alla terra, a quel saper fare contadino di cui è ancora pregno il nostro territorio, almeno fino a quando esisterà qualcuno che avrà il desiderio di tramandare e condividere, imparare e agire. Ma il germoglio è anche il simbolo lampante di volontà e determinazione: una nuova nascita per non abbandonare a se stesso il territorio e le sue ricchezze ambientali. Il concetto Idee in germoglio è larchetipo di una nuova narrazione del territorio dellAlta val Ceno.
Idee in germoglio che, nei fatti, si sono trasformate in azioni.
È così nato il Campo catalogo montano di Frutti antichi, attraverso una collaborazione tra lAzienda agraria sperimentale Stuard di Parma e lAssociazione Cenocè. Si tratta della realizzazione di un Campo catalogo diffuso sul territorio, per così dire partecipato: più di trenta persone e agricoltori hanno dato la propria disponibilità a custodire e coltivare trecento piante antiche sui propri terreni. Un Campo catalogo, filiazione di quello ormai ventennale già presente presso lAzienda Stuard, ovvero la raccolta, ordinata e progettata, di piante altrimenti a rischio di estinzione, o comunque dimenticate e sostituite, nei circuiti commerciali, da frutti con caratteristiche nutrizionali decisamente meno interessanti. Un progetto finalizzato alla rivalutazione del patrimonio frutticolo autoctono sia in ottica di conservazione e monitoraggio, sia in vista di una potenziale valorizzazione commerciale. Per facilitare questo processo, in parallelo alla coltivazione sarà consolidato anche il censimento delle piante esistenti, così da evitare la perdita di varietà che già si sono adattate al territorio dellAlta val Ceno.
E finalmente tornerà la Sagra delle patate il 29 settembre.
Idee in germoglio si è posto lobiettivo di avviare una proficua commistione tra due concetti che appaiono inconciliabili, ma che in realtà sono alla base di uno sviluppo realmente sostenibile per i territori montani: agricoltura e partecipazione. Cenocè, in questottica, ha avviato un percorso per unire le forze degli agricoltori e di tutti coloro che abitano, curano e danno valore al territorio, un percorso per agire in sinergia con finalità di promozione di prodotti e paesaggi, scorci e sapori.
Iniziativa concreta d'aiuto ad una Val Ceno agonizzante ma dalle tante possibilità di riscatto. Crediamoci e aiutiamola tutti nell'acquisto a " km 0 " se avrà seguito
Avrà seguito!
Non ho dubbi,
bellissimo germoglio
anche consigli in blog per chi, come me, vede un po' ingiallire le foglie dei suoi pomodori in terrazza
un abbraccio
Stefano da Firenze
Un progetto molto affascinante concepito con lintento nobilissimo di recuperare terreni abbandonati e tante varietà di frutta e verdura che, coltivate per secoli dai nostri antenati, rischiavano la totale estinzione.
Un tentativo nobilissimo di salvaguardia del nostro territorio che stava franando verso lautodistruzione . Una valorizzazione finalizzata ad assicurare ai prodotti locali un marchio di qualità. Ma anche una possibilità di offrire a giovani volenterosi di vivere nei loro territori e di avere un reddito dignitoso.
Purtroppo LEmilia non è una Regione a statuto speciale come il Trentino, LAlto Adige, la Valle dAosta ecc. dove gli agricoltori beneficiano di sostanziosi finanziamenti pubblici. Qui da noi è tutto più difficile ma con impegno e determinazione penso e spero che si riuscirà a costruire qualcosa di utile e produttivo.
Infatti mi stavo chiedendo, ormai da parecchi anni, come mai la nostra montagna non avesse un prodotto tipico da proporre all'Italia intera. In parte ho avuto la risposta da Remo. Non siamo una regione a statuto speciale con i vari finanziamenti ecc ecc. Le mele della Val d Non, della Valtellina, le ciliege di Vignola, le pesche della Romagna o le pere Abate ecc ecc.
Ci sono qua da noi centinaia di ettari di terreni incolti, pronti per essere affittati per 2 soldi (credo) ed essere seminati, piantumati da appassionati del genere.
Ho visto con piacere dallo scorso anno, vari orti nascere in zona e vendere la verdura direttamente ai consumatori. Prodotto tipico, ma selvatico è il fungo porcino. Ma occorre poca fantasia e mano d'opera per il fungo. Ma da questa nuova proposta di Rolleri può nascere un nuovo mondo per questa nostra zona. Da "valle degli orbi" a valle degli orti.
A voi qui, da poco ritrovati, che mi chiedete cosa faccio...
un sogno, passione venuta chissà da dove, il mio quotidiano, un forte credo.
Idee in germoglio.
Considerando che l'iniziativa stá muovendo i primi passi, suggerirei di prendere in considerazione la fattibilitá di orientarsi verso circuiti di produzione e distribuzione certificata (ad esempio organica -esempi a cui ispirarsi non mancano neppure in Val Taro) e di legarsi alla realtá di Slow Food (per magari arrivare alla creazione di un Presidio pure nella Valle del Ceno). Solo suggerimenti, naturalmente. Con tanti auguri per quanti stanno per, o vorranno cimentarsi, in questa ardua ma sicuramente meravigliosa impresa.
28 maggio 2013, ore 21
Anzola di Bedonia (PR)
a cura di Associazione Cenoc'è
FRUTTI ANTICHI - IL CAMPO CATALOGO MONTANO
Incontro con Enzo Melegari, Roberto Reggiani e Mauro Carboni
Azienda agraria Sperimentale Stuard di Parma
Associazione Agricoltori e Allevatori custodi
presso Laboratorio territoriale Alta val Ceno
Associazione Cenocè Laboratorio territoriale Alta val Ceno.
Convenzione tra Comune di Bedonia e Associazione Cenocè.
Nello scorso autunno, un Concorso di idee bandito dal Comune di Bedonia per il riuso della scuola elementare di Anzola; in primavera, pronta la stipula della Convenzione tra il Comune e lAssociazione Cenocè, vincitrice del Concorso per la gestione dei locali destinati a Laboratorio territoriale. Ha preso avvio un programma importante quanto ambizioso: rilanciare i territori dellalta val Ceno, valorizzandone sia le peculiarità ambientali e paesaggistiche che le tipiche produzioni gastronomiche.
Attraverso una stretta collaborazione tra lAmministrazione comunale bedoniese e lAssociazione di Promozione Sociale Cenocè, la riutilizzazione degli spazi della ex-scuola ha assunto un valore complesso, denso di significati sociali oltre che culturali: infatti, in risposta al bando che ha posto tra le priorità lincentivazione delle attività turistiche e degli itinerari gastronomici, Cenocè, come associazione culturale per lo sviluppo territoriale, non solo pone tra i propri obiettivi la promozione dellalta val Ceno, ma si è prefissata di metterla in pratica mediante il coordinamento delle energie sociali presenti in loco, valorizzandone le specificità e potenziandone le abilità.
Il Laboratorio territoriale nasce dunque come luogo per la partecipazione, mirata alla facilitazione di un processo che pare essere un possibile antidoto alla duratura crisi economica: la cittadinanza attiva, una forma di autoorganizzazione delle comunità territoriali votata allo sviluppo socio-ambientale.
Nasce con queste motivazioni il Laboratorio territoriale, uno spazio per la cultura materiale nel quale confrontare le idee ed elaborare soluzioni per il rilancio di una zona che ancora conserva la propria vocazione contadina, tuttavia aperta ad innovazioni votate allo sviluppo territoriale.
Ed ecco, allora, una serie di offerte per linformazione (Ufficio turistico, punto Internet pubblico, biblioteca, postazioni multimediali per lalfabetizzazione informatica, centro documentazione), per la promozione del territorio (valorizzazione dei prodotti gastronomici e artigianali, escursioni guidate, organizzazione di sagre, fiere e mercati), per la divulgazione culturale (spazio mostre, laboratori gastronomici e sulle energie rinnovabili, occasioni di dibattito e confronto) e per la ricreazione durante il periodo estivo (luogo socio-ricreativo allaperto e giochi per bambini, con una piccola ludoteca).
Lappoggio dellAmministrazione comunale ha incoraggiato la maturazione di un progetto che, stando alla risposta del territorio, stava covando sotto qualche ballone di fieno: le attività del Laboratorio sono già nel pieno vigore. In attesa di un fitto calendario estivo di attività culturali, è già nato il Campo catalogo montano Alta val Ceno di Frutti antichi, in collaborazione con lAzienda agraria sperimentale Stuard; sono in cantiere la Festa dei fiori, prevista per il prossimo 16 giugno, la Fiera delle abilità artigianali locali, il 17 agosto, e la Sagra delle patate prevista per fine settembre.
Associazione Cenocè tiene a ringraziare tutte le persone e le aziende che stanno seguendo le nostre iniziative e partecipando alle nostre attività, coloro che non le seguono e coloro che le seguiranno.
In particolare, vorremmo ringraziare lAmministrazione comunale di Bedonia che ha fornito, attraverso il concorso di idee dello scorso ottobre, la possibilità di far nascere una nuova realtà in Alta val Ceno: se Cenocè può ora offrire una connessione in wi-fi ad Anzola nella zona circostante la sede dellAssociazione lo deve la contributo economico del Comune; altrettanto, ringraziamo il Comune per limminente realizzazione del drenaggio che garantirà alledificio una piena fruibilità e per il ripristino dei giochi per bambini nellarea verde adiacente, nella quale lAssociazione costruirà nuove attrezzature.
Ringraziamo anche tutte le Associazioni che fino ad ora hanno collaborato e riceveranno collaborazione da Cenocè: il Gruppo Cantamaggio e il Gruppo Alpini di Anzola, il Circolo di lettura Primo Lagasi di Bedonia, le GAE val Taro e val Ceno, la Riserva Naturale dei Ghirardi.
Last but not least, ringraziamo Esvaso e il Forumvaltaro che spesso ospita la promozione delle nostre iniziative.
Cordialmente,
Associazione Cenocè Laboratorio territoriale Alta val Ceno