Saluti e Baci da Bedonia
La mostra di cartoline allestita tra le vie del centro storico bedoniese: di Bruno e Gigi Cavalli
Il clima sano, l’atmosfera tranquilla e riposante fanno di questo angolo dell’Alta Valle del Taro un centro frequentato di soggiorno estivo, a cui i più sensibili visitatori hanno dato il nome di “Svizzera Parmense”. Il paese è dotato di una efficiente attrezzatura alberghiera e non mancano motivi di svago, dalle escursioni, al ballo, alla pesca.
Era questo lo slogan ricorrente nel periodo d’oro, quello tra gli anni ‘50 e ’70, che caratterizzava il soggiorno turistico a Bedonia e quindi l’invio dei “Tanti saluti e baci” per mezzo delle cartoline turistiche.
Ringrazio l’Assessorato al Turismo e della Cultura del Comune di Bedonia per il finanziamento di questa mostra e Paolo Masala, Stefano Orsi e Paolo Salini per la disponibilità ad aver fornito alcune delle cartoline esposte, oltre al sempre prezioso contributo di mio zio, Bruno Cavalli, per la possibilità di accedere al suo archivio storico.
L'esposizione sarà visibile fino alla metà di settembre.
Hanno collaborato a questo post:
Arte Bedonia Tradizioni Fotografia Ricordi/Storia Turismo Cultura Manifestazioni Politica locale Esvaso
Te lo ridico anche quì che è bellissima, altra bella idea
La cartolina postale ha sempre avuto ruolo importante nello sviluppo socio-economico di Bedonia e del circondario. Oggi in pochi ricordano i momenti dellimbuco della cartolina ma attraverso quegli scorci di abitazioni, prati e monti si promuoveva il bel paese appenninico noto come Svizzera del parmense e solo pochi erano in grado di riconoscere le persone ritratte, uomini e donne restavano in secondo piano, senza alcuna rilevanza per il messaggio detentore del saluto. Altri tempi.
Sono veramente belle e guardandole ci si rende conto di quanto fosse bella Bedonia in quegli anni... Questi scorci danno l'idea di pace ed armonia... è quasi commovente anche per chi non li ha vissuti.
Bravo Gigietto come sempre
Questa mostra itinerante di cartoline storiche per le vie del paese è stata un inno alla Bedonia che fu, a quella dei ricordi più peculiari, a quella che fa rivivere, anche ai giovincelli, momenti di un passato che può loro apparire quasi surreale. E praticamente una ricostruzione visiva del secolo scorso che da vita e forma al nostro immaginario.
I primi pensieri che si sono accumulati nella mia mente si sono riversati sulle persone che hanno conservato queste cartoline e/o fotografie con una cura ed una attenzione quasi morbosa, maniacale. Come se fossero stati spinti da un affetto, da un amore profondo sia per i luoghi delle loro origini che dallattaccamento ombelicale ai loro predecessori.
Fra i tanti ingrandimenti che sono stati esposti, con una versione grafica estremamente curata , mi hanno particolarmente colpito un paio di foto relative al ventennio fascista che mostravano lallestimento di un comizio proprio di fronte allingresso della chiesa con bandiere a garrire ed un nutrito uditorio di persone intervenute ad ascoltare gli emissari del governo e/o il podestà locale.
Curiosità e cultura storica ma anche una panoramica sulla vita di quei tempi che era scandita da avvenimenti unici ed estremamente caratterizzanti.
Leggo. guardo e... ricordo. GRAZIE per queste bell.me idee!