Orocco: monte vista mare

Una passeggiata sul monte che fa da spartiacque tra le Valli del Taro e del Ceno... tra cui una sorpresa posta sulla cima
Sembrerà strano, ma non ero mai salito sul Monte Orocco, dovevo essere uno dei rari bedoniesi a non averlo ancora fatto. E' per questo che ho preso subito al volo l'invito di Antonio a seguirlo, ed ora sono pentito di non averlo fatto prima.

Eppure è uno dei monti che sovrasta Bedonia, anzi non passa giorno senza rivolgergli un’occhiata, specialmente per tenere d’occhio le nuvole provenienti dal mare e sapere se a breve pioverà. È un monte veramente facile da raggiungere, qualche chilometro dopo la frazione di Alpe, fino al Passo della Tabella e poi un’ora circa di cammino, dopodiché, raggiunta la cima (1.371 metri), lo spettacolo non delude le attese… un "Ohhh" ci scappa facilmente.

Il sentiero si sviluppa tutto sul filo di costa, a destra la Val Taro e dall’altra parte la Val Ceno, tra faggete e prati fioriti di Genziane, Anemoni e Orchidee. Il percorso è segnato dalla vista dei paesini dell’alta Valceno: Spora, Romezzano, Casalporino, Volpara, Revoleto e Drusco, mentre sull’altro lato si distinguono Strepeto, Montarsiccio, Segalino, Carniglia, mentre Bedonia, Compiano e Tornolo godono di una vista prospettica del tutto particolare, per non parlare poi del massiccio del Monte Penna, visto da lì è magnifico.

Le condizioni meteo erano favorevoli, senza difficoltà si distingueva il Mar Ligure e s’intravedevano tre isole: Capraia, Gorgona e il "ditone" della Corsica (vedi immagine allegata per distanze).

P.s.
Vi è anche un anemometro alto 55 metri, posto sulla cima, da ormai tre anni. E' lì, in attesa, per stabilire se ci sia vento a sufficienza per installare qualche pala eolica.
TREKKING TARO & CENO

Foto: la vista panoramica a 360°



9 Commenti
  1. Mariapia

    È vero l'oro ci siamo abituati a vederlo da sotto. Alla mattina apro la finestra e la prima cosa che vedo è lui. Non è uno dei monti "nobili" lo vedi, ci passi davanti, di fianco, sotto e te lo scordi, poi un giorno per caso ti incuriosisce, sali e lì, senza troppa fatica ti si aprono davanti terra, cielo e mare. Bello belle le foto!!!

  2. Eolo

    L' anemometro misura la quantità di vento perche' qualcuno ha pensato a questo posto per impiantarci nove pale eoliche.. Speriamo che non cambi la legge regionale se no son caxxi

  3. Ergastolano

    Il monte Orocco è il luogo dove avvenne il primo lancio aereo degli alleati ai partigiani. Febbraio 1944. I prati sopra Chiesiola e le Gallere. La salita più panoramica e appagante è il sentiero che viene dal Segalino. Si passa in faggete secolari con piante enormi. Uno spettacolo che non si vede tanto spesso. Poi, su in alto, si esce nei pascoli. Il panorma sulla val Ceno è affascinante e avvolgente. Quando si raggiunge il crinale si apre lo spettacolo sulla Val Taro e sulle valli laterali. Lo spazio è infinito..... forse era qui che il poeta scrisse "Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte. Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati. Spazi di là...

  4. Francesca

    Qualcuno conosce l'origine dialettale di 'URUCCU FARINENTU' ? Grazie

  5. Davide

    Per non parlare dei miliardi di crocchi bianchi, rosa e viola che colorano i suoi prati.
    Il Monte Orocco lo considero il cuore delle due Valli.

  6. Dolores

    Farinèntu forse per intendere con la neve che resiste, essendo alto più di mille metri.
    Nei numerosi proverbi 'delle nostre parti', farina significa appunto neve.
    E' il monte che mia nonna di 6-8 anni, doveva passare, per 2 gg di riposo da un lavoro 'da grandi': da sola, con qualsiasi tempo per raggiungere Chiesiola, dove abitava la sua famiglia..... mi diceva sempre: quandu rivèiva in te l'Orùccu, sèra quasi a cà e sèra tantu contènta che satèiva i crùsti cumme un cravettu....
    Grazie Gigi per le tue sempre splendide foto (io sono quella dei RICORDI).

  7. Remo Ponzini

    Effettivamente l'Orocco è sempre stato considerato un monte di transito. Ricordo che da ragazzino si partiva a mezzanotte da Bedonia e via Momarola. Segalino ed Orocco si raggiungeva la Caserma vecchia del Monte Penna all'alba. Era ricchissimo di prati che poi,a causa dell'abbandono dei pascoli e dell'agricoltura, sono stati fagocitati dallo sviluppo dei faggeti. E' la stessa fine che sta facendo il Monte Pelpi. Se continua così tutta la nostra montagna diverrà una enorme foresta.
    E' un monte che, anche per l'altezza contenuta, è quasi completamente primo di protuberanze rocciose. E' morbido, facile da passeggiare e con numerosi e freschi anfratti dove soffermarsi per riposare e pasteggiare. Bisogna però premunirsi di acqua perchè nella parte alta non ci sono fontane. Ma non trascuriamolo perchè ha delle caratteristiche che altri monti non hanno.

  8. Luciano

    Panorama meraviglioso e foto stupende! Da quando frequento una delle più belle località della zona, Fornolo, ho sempre sentito parlare di questo Orocco.... sicuramente sarà una delle mie prossime mete! Grazie

  9. Fausto Agazzi

    Ciao Gigi, ho visto le foto delle 2 montagne "le tette della liguria" sai dirmi che monti sono? grazie in anticipo.

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