Al di là dei sogni

Un film straordinario, che sa andare oltre
Scribacchiare è già complicato di per sé, voler parlare d’Amore difficilissimo. Sì perché è un sentimento generato dal cervello, che lo manda al cuore e lo trasmette alla bocca, ma con difficoltà riesce ad attraversare la penna. È anche per questo motivo che sull’argomento mi dileguo: “Scrittori si nasce, non si diventa” direbbe il buon Totò.

Così, quando mi viene di farlo, penso sempre che corro il rischio di cadere nel banale, nella retorica, nel fraintendimento e allora accartoccio il foglio nel cestino e “Buona notte”, me ne vado a letto.
Il motivo è semplice, temo sempre di venire colto da quel senso di “melensaggine” che mi darebbe l’impressione di scrivere cose già dette e già lette, trite e ritrite, così, il più delle volte, cancello tutto ancor prima di rileggere.

Questa volta però cercherò di non farlo, ieri sera ne ho avuto occasione. La TV ha trasmesso uno dei miei film preferiti, in ricordo di Robin Williams, appena scomparso, "Al di là dei sogni".
Parlava d’amore, sì certo, ma eccomi qui, senza tutti quei timori appena evocati.

Se dovessi racchiudere questo film in un paio di concetti direi un “Cantico all’Amore”, un “Inno ai colori”. In alcune scene me lo sentivo un po’ mio, mio per il suo messaggio, mio per il concetto trattato: Paradiso e Inferno, elezione e redenzione, reincarnazione e speranza, una vita che non muore mai perché sostenuta dall’Amore inesauribile, soprattutto per l’inattaccabilità alle proprie capacità e alla possibilità di comunicare con gli altri, malgrado esistano ostacoli che sembrano spesso insormontabili, però ci sono e vanno affrontati, sempre e comunque.

L’Amore è sopra a tutte le cose, in questo caso anche alle leggi dell’aldilà, supera ogni barriera, anche la morte, ha perfino condotto i due innamorati in una terza dimensione, quella che davvero non ha fine, l'infinito. Uno dei due, dopo essersi guadagnato l’Amore tra mille patimenti, è addirittura sceso dal Paradiso agli Inferi per ritrovare la persona amata. Una vita oltre la vita.
Eh sì, sarebbe troppo bello!


2 Commenti
  1. Luciana.

    Amore! Quale, quello che ti prende all'improvviso catturata da uno sguardo che hai sempre considerato amico e che improvvisamente ti entra dentro e ti prende dalla testa ai piedi? O quello che ti prende giorno per giorno, una volta con un sorriso, poi con un colore, poi con una mano che ti accompagna mentre metti le ali per salire, salire.... Amore, e quando ti dice addio? Quando l'impossibile ti divide e diventa un addio per sempre? Non sei piu' neppure ombra, e devi rimanere a smaltire quella parola..... addio.... vivere nell'addio.
    Scusami, non è un commento ai tuoi bellissimi pensieri, mi è venuta voglia di farmi uscire dalle labbra qualcosa che sento dentro. Grazie.

  2. Lorella aviano

    Non mi piace rispondere con una citazione meglio le parole proprie che sgorgano dal cuore, ma questa, che ho appena scoperto, fa proprio a caso tuo, caro Gigi: L'uomo che pensa all'amore, è la bellezza suprema di questo mondo.
    (Alda Merini)

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