Poi, come Lassie, sono tornato a casa, a Bedonia. Ho notato che quando è stata fotografata era estate: il Groppo mostrava i primi bagnanti, ed era di sabato, giorno di mercato. 'Stringendo' ho cercato la chiesa parrocchiale, l'ombra del campanile, quindi casa mia. Soffermandomi lì sopra, con questa visione inusuale, ho rivisto la mia infanzia. E' stato come accendere un proiettore 'superotto'... in quel fascio di luce scorrevano immagini ancora nitide, mancava solo il suo classico ronzio.
Poi sono finito in quel piccolo giardino fiorito, laggiù c'ero io che giocherellavo con il gatto Miao, il nonno che spaccava la legna, Barbara che si divertiva con i "pentolini" e Ida che ci faceva ridere a crepapelle. Ho persino rivisto mani conosciute, una mi allungava focaccia e Nutella per la merenda, mentre l'altra era intenta a potare le rose. Sorrisi senza tempo.
Hai ragione: sembra di vederci dei sorrisi in quei tracciati e che bel ricordo ci hai mostrato: sembra davvero di vedere il fascio di luce e le immagini senza sonoro.
Si vedono quelle mani lunghe di donna.
Si vedono i caspugli delle rose.
Si vedono bambini coi cappellini di traverso sulla fronte e le ginocchia sbucciate e certi sorrisi con qualche dente di meno, aperti a tutta la faccia.
Ma che musica vi assoceresti?
'Anima mia' dei New Trolls... forse perchè in quel giardino l'ascoltai con il mangiadischi arancione
I nostri pensieri, i sogni, le nostre fantasie si intensificano ogni qualvolta proviamo a stuzzicarli. Spesso sono chiari, limpidi, quasi mutati in reali sembianze, tanto da poterli sfiorare, tanto da avvertirne perfino i profumi o le percezioni. Arriviamo a sentire sensazioni così intense da trovare ansia nel nostro cuore, come se ci muovessimo in un mondo a noi estraneo, ma grazie a loro riusciamo a sorridere anzichè singhiozzare.
...dall'alto il rosso dei tetti uno diverso dall'altro come petali sparpagliati, le macchie di verde sembrano nuvolette, il grigio delle strade scie di aerei nei cielo, a volte basta spostarsi un pà per vedere le cose da un angolazione differente...ma il sapore dei ricordi resta sempre una carezza sul cuore
Che strane combinazioni....
hai scritto questo pezzo il giorno in cui mia madre avrebbe compiuto gli anni e hai scritto del particolare delle mani che è la cosa fisica che ricordo più di lei e con maggiore nostalgia..... all'improvviso bedonia è diventata Riolo terme e nel grande cortile c'ero io d'estate...era quello l'unico posto in cui lei era veramente felice e si sentiva davvero a casa....il resto della nostra vita via da lì era solo una lunga attesa dell'estate successiva...
Dopo 5 anni, per la prima volta il giorno del suo compleanno non è stata una staffilata al cuore.... sarà vero che il tempo guarisce tutte le ferite? Mah!?!
Su di me l'effetto è diverso..... non è che ha guarito le ferite della Rita di 5 anni fa, ma mi ha semplicemente trasformata in un'altra Rita, diversa, che vive la sua normalità. Una anormale normalità se guardata con gli occhi della fanciulla che ero... la mia vita se vista oggi da dove sono.
Scusate la precisazione.,.... non sono una persona così malinconica tuto il tempo.....Es mi ispira spesso questo preà.... I miei interventi sono sempre un po' "tristi" mi spiace.
Un abbraccio a tutti
Rita
Hei Vita Butterfly e c. ma che cavolo vi fumate qui dentro? Roba buona pare...
Sorrisi senza tempo... e lacrime che scorrono nel tempo dei ricordi, fuoriuscite come un fiume in piena nell'immagine nitida dei luoghi, dei rumori, delle voci e dei giochi. Tempi ormai lontani ma vicinissimi nella nostra mente che come un fulmine ci proietta in quel tempo mai dimenticato e tanto amato. Se cerchiamo a fondo ecco comparire persone tanto care che ci hanno fatto divertire, passare giorni veramente speciali, spensierati, innocenti di cui saremo grati per sempre. più spesso dovremmo soffermarci sui ricordi del passato per meglio apprezzare il presente. Grazie Esvaso per questo tuffo, improvviso ma gradito, nei meandri della mia infanzia, che poi è anche la tua. Ti voglio bene...