Mario Previ: storie sotto vetro
Una visita alla mostra del pittore naïf borgotarese che ha esposto al Museo delle Mura
Il Museo delle Mura di Borgotaro ha ospitato alcune opere di Mario Previ, un’occasione imperdibile per osservare da vicino i suoi quadri Naïf, esaminando così i minimi particolari che li animano e leggere quelle frasi minuscole che sembrano scritte da una formica con le zampe sporche d'inchiostro.
È davvero bello perdersi in quei colori onirici, tra quella povera gente e tra le tante storie di civiltà contadina, tutte addolcite dalle tradizioni popolari e religiose.
Mario ha il dono di saper interpretare la fantasia e riportarla poi su vetro, descrivere un mondo che per questioni anagrafiche non ha potuto conoscere, ma che risulta ugualmente percepibile attraverso la creatività del racconto, esattamente come farebbe un nonno davanti alla stufa con il nipotino al suo fianco.
Anche Mario riesce a prenderti per mano, quadro dopo quadro, raccontandoti la quotidianità di un tempo passato, fatta di grame vite, malattie e povertà.
Stabilire quale sia il suo quadro migliore è impossibile, ma davanti a quella processione del Venerdì Santo, intitolata "Tutto è compiuto", sono stato letteralmente conquistato, sia dalla complessità dell’opera, sia dall’infinità di particolari,
Aspetto Mario per un saluto, una signora anziana è davanti a me, si stava complimentando tenendolo per mano con le lacrime agli occhi, molto probabilmente quelle rappresentazioni appese al muro erano lo specchio della sua giovinezza.
Se un quadro riesce a far piangere, allora non è più da considerarsi un dipinto, ma una voce amica che racconta quello che eravamo: con gli occhi, con il cuore, con le mani. Un cantastorie col pennello in mano
Caro Mario, caro Gigi, ho una grande nostalgia. Oggi, giorno di mercato al Borgo, chiuderà questa bellissima mostra... che mi ha avvinto cosi' tanto, e non solo per l'amicizia pluritrentennale con Mario, da ritornarci tre volte (l'ultima ieri mattina).
Mi ero gia' commosso la settimana prima vedendo la presentazione del video e sentendo dal vivo la voce di Mario. Il grande successo che ha avuto è del tutto meritato da Mario, Celestina ed infaticabili organizzatori. Vedere tanta gente, anche gente venuta da fuori e lontano che non conosceva il "Nostro" pittore, è stato un grande orgoglio per noi valligiani del Penna della "Gran Madre", e una gioia vera: Mario ci ha spiegato come ha sublimato le avversità della vita: Mario è un esempio per tutti noi in vallata, ma soprattutto un amico vero, sempre prodigo di consigli.
Vedere le facce di Flavio, di Mauretto, di Giannino, di Giacomino, ma anche di tanti "Foresti" rapite davanti ai quadri di Mario, è stato uno spettacolo di grande spiritualità e commozione.
E Gigi ha saputo descrivere questi sentimenti che ho gia' vissuto da vicino alla Mostra a Bedonia, nel 1999, organizzata da Renato, altro grande amico di Mario.
Grazie Mario e alla prossima... Tu sai come.
Mario riporta nei suoi dipinti le diverse sfaccettature del tempo passato ma non solo, raffigura anche il paese e le persone del Borgo. Avere un suo quadro in casa è un vero onore
Ho passato un paio d'ore davanti ai quadri di Mario. Non mi ritengo un vecchio ma quei quadri mi hanno fatto ricordare che è un pò che sono al mondo ed in ognuno di essi ho rivisto il mio vissuto di bambino.La famiglia contadina con i nonni ed i nipoti, i campi, i buoi, il grano, la mietitura a mano, i covoni, la trebbiatura, le immagini sacre sempre presenti, la maestà, la fontana, le feste religiose ecc. ed in ogni volto ho rivisto espressioni gia viste, famigliari, in qualche angolo sempre la presenza del campanile della chiesa come riferimento. La rappresentazione così efficace di un mondo che non c'è più, anche se qualche volta si tenta forzatamente di ricostruire, mi ha colto di sorpresa, ha generato im me una specie di sentimento di pentimento per aver passato molto tempo della mia vita dapprima a pensare di eliminarlo ed allontanarlo poi in una fase successiva a rilegarlo nell'oblio. L'improvviso ritorno di memoria mi ha fatto vivere momenti di forte emozione tanto che prima di uscire mi sono seduto su una sedia davanti ad un video su cui scorrevano immagini che però non ho guardato, ma sono rimasto li imbalsamato a scorrere nella mente i miei ricordi rielaborando i sentimenti verso persone che di quel mondo erano protagonisti e che non ci sono più o che sono lontane, con la consapevolezza che le future generazioni, miei figli compresi, mai potranno rivivere quei momenti di antica comunità, povera ma intrisa di solidarietà, generosità e radicati buoni sentimenti e spesso felice. Questo è il grande contributo che Mario ha saputo e voluto dare a chi non ha perso l'occasione di visitare le sue opere. Grazie
Grazie Gigi, che dire, sono emozionato e per me che ho sempre ritenuto le parole... MACIGNI, ne sono stato piacevolmente investito. Queste sono le cose, carissimo Gigi, che ti danno la forza per proseguire il proprio "VIAGGIO" grazie davvero, un caro abbraccio, Mario.
Buongiorno
Le opere realizzate dal sig. Previ sono per me un'emozione unica. Le trovo stupende, uniche, sensibili, profonde... C'è tutto quello che in un essere umano provoca emozione.
Grazie Sig. Previ.
Spero un giorno di poter gioiere nel possedere un suo quadro.
Cordialmente
Claudio Agazzi
Tutte le belle parole che ho letto sono da me condivise al cento per cento! In più posso solo fare un ulteriore ringraziamento a Mario... Eh sì perché il quadro raffigurato sulla copertina del suo ultimo libro è proprio il mio! Grazie Mario!!! Grazie a te, il pittore delle emozioni!
Che dire, solo guardando il suddetto quadro mi sono veramente emozionata rivedendo il vissuto di bambina e ragazza in famiglia contadina;
Pure io, ringrazio Mario per tale meraviglia
Eccomi: sono tornata dopo oltre 2 mesi trascorsi con la mia mamma e zia e quasi tutti piacevolmente a Scopolo. Bella sorpresa trovarmi le opere di Mario che 'conosco' attraverso le sue innumerevoli opere e per il suo amore per la neve, che condivido col cuore.
Nel 4° quadro 'del cantastorie col pennello' ho riconosciuto i 'mè' col mio gemello Walter ed io, in braccio davanti il focolare: I MIEI SOLITI RICORDI!
Con un quadro montano 'àra fenèstra', 'è pessancà' di neve sul pavimento, 'a liggna' vicino al fuoco, l'acqua 'in tu sedèlu'....... i nostri 'drapèi' ad asciugare, le 'rustìe' scoppiettanti, la gente 'du firòsu' ad aspettare per 'dire' il rosario.....
Quello che non c'era nel quadro, è quello che Mario ha saputo trasmettere.... M'inchino!