
Sono inciampato tra le sue note casualmente, di notte, mentre facevo due passi (o meglio dopo una pizza alla Porchetta a Salso). Non sapevo di questo spettacolo, altrimenti ci sarei andato appositamente.
Vedere Ricky Gianco su quel piccolo palco, al centro di una piazzetta, illuminato da due fari (uno rosso e l'altro neutro) e con un centinaio di persone intorno mi ha meravigliato.
E' lì che ho avuto la consapevolezza di aver davanti una persona dignitosa e senza dubbi amante della musica. E così mi sono seduto sulla prima sedia libera e ho ascoltato quel che rimaneva del concerto: suoi vecchi successi e quelli che ha condiviso con Paoli, De Andrè e Tenco. Il suo stile, chiaramente di scuola genovese, ti appassiona fin dal primo ascolto, ti avvolge con una voce chiara e melodica, ma è ancor più avvincente quando si racconta senza cantare, con quella sua cadenza genovese è un vero spasso.
E' stato un piacere ascoltare questo abile e dinamico cantautore, così, tra pochi intimi e tra gli accordi di un pianoforte e una chitarra.