Questo matrimonio s'ha da fare - Atto III

Una nuova società per la riapertura dello stabilimento ex Fincuoghi: 51% Terre di Badia e 49% Kale Italia
È sempre difficile andarsene quando si è amato tanto. La vita a volte ce lo impone. E così a fatica si mettono insieme i nostri quattro stracci e si trascina il corpo altrove. Molto spesso il cuore preferisce rimanere. E aspettare.
E cosi il tempo passa, inesorabile e a te non resta che dimenticare.
La gente intorno a te si guarda bene dal toccare l’argomento. Solo silenzio… doloroso. Cuore mio rassegnati và.
Ma poi… succede… quando meno te l’aspetti… ecco che lui torna. Torna e dice che è cambiato. Che è migliorato. Ora è più forte. Ha capito gli sbagli. E ti rivuole. Sentite… in amore non esistono regole, la dignità, l’orgoglio e tutte queste belle cose ve le regalo. Lui mi rivuole, io lo rivoglio e allora sposiamoci e non se ne parli più!

Il buon Guccini canta: “Io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare
L'amante tradita - Atto I L'amante cornuta - Atto II


5 Commenti
  1. Stella Nascente

    E adesso non ci resta che aspettare gli ospiti al pranzo nuziale. Sai quanti saranno quelli che 'il merito è mio'

  2. Marco Biasotti

    Speriamo solo che non sia l'ennesima toppa....

  3. NDM

    Per chi non ha capito niente, legga il sottotitolo.

  4. Raffaele

    Da crederci? Le elezioni a Borgotaro sono alle porte e questi signori sono capaci di tutto!

  5. Remo Ponzini

    Mi sono stupito della riapparizione della ditta Kale con una quota di minoranza ma corposa (49%). Mi pongo tante domande ma non ho risposte certe.
    Però qualche considerazione mi frulla nel cervello.

    Perchè mollare una azienda lasciando a casa tutti i dipendenti per poi tornare a bussare alla porta della stessa infrastruttura ?
    Quali interessi o giochi di prestigio si nascondono dietro questo comportamento ?
    Sarà veritiera questa manifestazione di intenti o solo aria fritta ad uso di qualcuno ?

    Però, mentre faccio questi pensieri un po' nebulosi, prevale in me il solito pragmatismo ottimistico che mi fa intravvedere lo possibilità che ciò possa verificarsi. Magari con un numero di dipendenti ridotto nella fase iniziale per poi proseguire a pieno regime se la crisi edilizia, che ha avuto un piccolo sussulto, abbandonerà le incertezze riprendendo il cammino come ai bei tempi.
    Naturalmente non per costruire nuove case ma per ristrutturare, anche totalmente, quelle esistenti.

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