Non so nemmeno se possiamo ritenerci graziati dalle condizioni meteo oppure no. Fatto sta che anche questa volta la sfilata conclusiva del carnevale bedoniese è slittata, dal canonico martedì grasso si è passati al sabato, se pur sotto a minacciosi nuvoloni grigi carichi di pioggia. Ma è bene quel che finisce bene, la 33esima edizione si è tuttavia svolta come da copione.
Come da tradizione l’asso di briscola è stato calato dalla scuola primaria di Bedonia, quest’anno interprete dei fumetti: dal Signor Bonaventura, apparso sulle pagine del Corriere dei Piccoli nel 1917, passando per Batman, Lucky Luke, Peanuts, fino ad arrivare al più recente Cocco Bill. Un’ottima occasione per far conoscere ai bambini gli autori e la storia del fumetto italiano, un’esperienza nata in collaborazione con gli studenti del liceo artistico Toschi di Parma.
Una sfilata che è veramente il simbolo di una stupenda sinergia di valle. Erano come sempre presenti le scuole di Albareto, le due scuole primarie di Borgotaro e San Rocco, il nido e la scuola dell’infanzia di Bedonia, oltre ai numerosi carri provenienti da Sugremaro, Compiano, Borgotaro e Albareto. Quest’anno mancavano i gruppi e i carri bardigiani, anche loro alle prese con i rinvii dovuti al maltempo, pertanto impegnati nella sfilata a Bardi, un’assenza che si è comunque avvertita.
Il segreto che rende unico il carnevale bedoniese è sempre lo stesso: fantasia, collaborazione e tanto lavoro da parte di tutti, dico “tutti” perché si finisce sempre di dimenticare qualcuno e non sarebbe proprio giusto.
P.s.
Ma è davvero così complicato prevedere per qualche ora un divieto di sosta lungo il percorso della sfilata?