Basta nascite. Punto.

Negata la deroga per il Punto Nascite all'ospedale di Borgotaro
- Il progetto di deroga è arrivato sul tavolo del Ministero. Ce l’abbiamo fatta.
- Non sarei il solo a esserne felice e a renderne il giusto merito.
Questo botta e risposta lo scrivevo il 20 maggio scorso. Da allora sono passati quattro mesi. Perciò eccomi qui, come promesso, a renderne lecitamente conto.
La notizia di oggi, o meglio, la mazzata che molte famiglie non avrebbero mai voluto leggere è la seguente: “Per il Ministero della Salute non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per tutelare mamme e neonati in fase di parto in tre strutture. La richiesta di deroga è concessa alle strutture di: Scandiano (14 Km da Reggio Emilia), Mirandola (34 Km da Modena), Cento (33 Km da Ferrara); mentre non è concessa alle strutture di Castelnovo Monti (42 Km da Reggio Emilia), Pavullo (45 Km da Modena), Borgo Val di Taro (70 Km da Parma o Fidenza)”. Parola di Beatrice Lorenzin.

Notato nulla? I tre ospedali più vicini ai capoluoghi di provincia rimarranno aperti, mentre i tre più lontani li chiuderanno. Una scelta tutta da comprendere, per di più a discapito delle zone appenniniche, quelle più sensibili, più fragili, più bisognose.
Ma una vera politica lungimirante e dalla parte dei cittadini, non dovrebbe compensare i servizi nelle zone depresse, anziché favorirli dove sono già abbondantemente presenti? Grandi!
Però non demoralizziamoci troppo, il leitmotiv, il cavallo di battaglia dei prossimi giorni è già nell’aria: “Noi ci abbiamo provato, ma la decisione finale non è stata nostra. State tranquilli, non si tratta di tagli, continueremo a investire, pronti 13 milioni di Euro”. Il dubbio c'è: "Ma sti soldi, ci sono o non ci sono?".
Cari amministratori tutti, rimarremo anche calmi e rilassati, ma da domani inizieremo a nascere da un'altra parte, condizioni meteo permettendo, in ogni caso fuori dal nostro contesto sociale, culturale e ambientale, in pratica, in un paese che non è casa nostra.

P.s.
Ringrazio Alessandra che mi ha voluto donare una sua foto "intima" e renderla così utile alla causa.
LINK: Made in Fidenza


45 Commenti
  1. Enrico

    I futuri nascituri di Santa Maria del Taro avranno anche la possibilità di nascere a Pelosa, in un altro comune, in altra provincia, in altra regione. Non è da tutti !!!! Grazie per la fantastica occasione che ci offrite. Grazie !!!!

  2. Michele

    A Borgotaro non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie a tutelare mamme e neonati, quindi chiusura del punto nascite. Per i tagli alla spesa sanitaria si inventano le più bizzarre giustificazioni. Mi piacerebbe vedere un'intera valle che si rifiuta di pagare le tasse giustificandosi con, che questo governo non è in grado di garantire le condizioni di vita necessarie e proprie di uno stato civile, che ha a cuore la salute del cittadino. Legge del Taglione.

  3. Alessandra

    Ci sono momenti in cui da buoni cittadini bisognerebbe semplicemente disubbidire. Questa decisione è inaccettabile e ingiusta, presa da persone che non conoscono la nostra realtà e che non si troveranno mai nella condizione di doversi fare 70 km in ambulanza con le doglie per andare a partorire in sicurezza.

  4. Francesca

    Non so di chi sia la colpa... se c'entrano davvero i "nostri politici" o se quelli che stanno più "in alto"..... ma è cmq uno schifo... l'ennesimo schifo per la nostra valle!!!!! Ci saranno pochi parti all'anno ma questo è perché invece di rafforzare il reparto lo mandano sempre più al degrado!!! Se invece di "togliere" si "aggiungesse" ci sarebbero molte più persone che invece di partorire in città lo farebbero qui, io l'ho fatto ed è stata una bellissima esperienza, anche grazie al personale che ci lavora!!!... se un po' di quei soldini che tutti "noi" poveri comuni mortali versiamo in tasse assai esagerate venissero spesi per migliorarlo ancora sarebbe meglio...ma questo è un'altro discorso... anche perché ormai hanno deciso di chiuderlo!!! Che nessuno dei "colpevoli" quando la vallata morirà davvero o ancor peggio alla prima disgrazia se ne esca con frasi fatte del c...o perché la colpa sarà solo la vostra e spero che la vostra coscienza non abbia nessuna pietà con voi.......!!!!

  5. Aguirre furore di Dio

    Quello che mi trattengo dallo scrivere è che un buon amministratore a questo punto scenderebbe in regione, batterebbe i pugni sul tavolo, ci pianterrbbe 4 madonne e direbbe ai quegli illuminati di pianura che noi il nostro punto nascite lo teniamo aperto con o senza il loro consenso e che se il problema sono i soldi cominciamo a tenerci le nostre tassa per pagare i servizi che ci servono

  6. Stefano

    Pensate, i bambini alle elementari, il primo giorno di scuola ...( non so per quanto ci saranno ancora le elementari di borgo val di taro, però questo è un altro discorso) quando diranno il loro nome... "Sono Stefano, nato nella galleria di Roccamurata il 21/11/2018.....
    ps speriamo che tenga duro la galleria in questione se no per nascere a parma bisogna passare sul Molinatico.

  7. Luigi Lucchi

    QUI BERCETO.

    LA LORENZIN DICE NO AL PUNTO NASCITE DI BORGOTARO

    UNA GRANDE SCONFITTA PER TUTTI.

    Siamo così barbari e moralmente corrotti da concepire, se si è avversari politici, un momento di gioia per questa sconfitta che spero momentanea anche se pesantissima.
    Sono stato testimone e fino a prova contraria credo nella parola dell’ass. Sergio Venturi e nell’impegno, con il Presidente, per presentare, al meglio, alla MINISTRA BEATRICE LORENZIN, la richiesta di tenere aperti i punti nascita della montagna e quindi anche di Borgotaro.
    Il Ministero ha bocciato questa nostra sacrosanta richiesta sostenuta, a fine aprile, anche dalla Giunta Regionale.
    Siamo tutti vittime di coloro che comandando davvero obbligano il Parlamento, indipendentemente dalle maggioranze di cui è formato, attraverso le nomine dei Parlamentari, dai loro CAPOBASTONI, a distruggere il SISTEMA SANITARIO NAZIONALE per privatizzarlo.
    500 nascite per garantire la sicurezza sono BALLE scientifiche.
    Per garantire una nascita servono medici preparati.
    IN ITALIA NON CI SONO MEDICI ma resta il numero chiuso per l’Università di MEDICINA e si distribuiscono 600 borse lavoro in meno dell’esiguo numero di laureati per permettere a questi di specializzarsi. Chi può studiare, con profitto, dieci anni, senza incassare un soldo?
    IN ITALIA PRIVA DI POLITICHE PER LA FAMIGLIA MANCANO DAL 1980 ad oggi oltre 20.000.000 d’Italiani.
    Si possono avere figli con stipendi da fame?
    Con servizi a pagamento, esempio, nidi a 600 euro al mese?
    Con la speranza che nutriamo, noi italiani, giustamente, per il futuro prossimo che ci fa terrore?
    SERVE CACCIARE I POCHI VENDUTI CHE COMANDANO DAVVERO E TUTTI COLORO CHE CREDONO, essendo Parlamentari, di contare e non contano nulla pur essendo pieni di boria.
    Il neocapitalismo ci vuole schiavi.
    E’ QUESTO IL NEMICO.

  8. Gianluca Bonazzi

    Chiudono i punti nascita di Borgotaro, Pavullo e Castelnuovo M... e Del Rio fa lo sciopero della fame per lo jus soli...

    Questo governo sta smantellando lo Stato Sociale e Del Rio ed altri fanno lo sciopero della fame...

    Applaudo chi li sostiene...un gran bel coraggio !

  9. Claudio Agazzi

    Buongiorno

    Deve servire la chiusura del punto nascite per sollevare per 72 ore un po' di risentimento popolare? Poi passata la buriana un buon 70% di valligiani tornerà a fare il soldatino di piombo come da 30/40 sta facendo.

    Personalmente, dopo due anni e mezzo di impegno massacrante, soldi, tempo, ho definitivamente sancito, mio parere personale, che non ci sono le condizioni per poter vedere la luce in fondo al tunnel. Le cose positive che capitano ogni tanto sono sporadiche, casuali, non dovute alla strategia ma al gioco del bilancino. Ti do un contentino così non rompi ma non rompere tu con tutto il resto, SISTEMATICO!

    Non è facile però venirne fuori. Un cittadino da solo cosa può fare? Tre amici al bar cosa possono fare? Le discussioni intorno al tavolo in famiglia cosa possono fare? Nulla.

    Chi può fare qualche cosa è il cosidetto padre di famiglia che nel nostro caso è rappresentato da quell'insieme di uomini e donne che si sono canditati a guidare la nostra valle dal punto di vista amministrativo.

    Ebbene pensate davvero che l'insieme di queste menti stia lavorando per il nostro futuro? Per il futuro della valle? Io credo di no. Magari nel recondito del loro pensiero e in alcuni c'è uno sterile tentativo ma questo tentativo muore non appena la "convenienza" porta da altre parti.

    Non parliamo poi del castello dell'innominato: la Regione Emilia Romagna. Sono stato due volte in sede. In una ho incontrato un alto dirigiente e di lui mi ricordo solo lo stemma della Juventus tatutato sul polpaccio. Lui non si è neppure accorto che c'ero. Dell'altro, con l'assessore al turismo, ricordo che a mia risposta precisa mi disse che non era mai stato dalla nostre parti (sic.) ricordo solo le due volte che mi sono interrotto nel parlare perché stava giochicchiando con il suo telefonino.

    Davvero pensiamo che questi padri possano condurre la nostra famiglia verso una maggiore serenità? A loro interessa il loro orto, la loro famiglia, la loro cerchia. State tranquilli che se c'è da lottare per portare soldi dalle loro parti a Roma a battere i pugni ci vanno.

    Solo un rinnovamento coraggioso e fortunato può far cambiare marcia a questa valle ma questo rinnovamento ha pochissime possibilità di capitare perchè chi dovrebbe rinnovare non ha voglia di scendere in questa palude che è l'arena politica.

    Buona giornata

    Claudio Agazzi

  10. Sorpreso per niente

    Ma fateci caso... Ieri sera esce la notizia che i punti nascita saranno chiusi e contemporaneamente saltano fuori gli stanziamenti proprio per i tre punti. Lo sapevano gia' da sempre, lo hanno sempre saputo che non se ne faceva niente. e' una presa per i fondelli e basta!!!

  11. Castore

    Il primo passo verso la chiusura è fatto. ora, in modo molto meno rumoroso continueranno a diminure i servizi e l'offerta e nel giro di 7-10 anni il santa maria rimarrà un poliambulatorio e nulla più. ma nel frattempo ci daranno qualche briciola qua e là, copriranno qualche buca in strada, magari una bella rotonda fiorita (si spera fatta meglio che quella di sugremaro), metteranno due monitor nuovi in sala d'aspetto ai poliambulatori (tutte cose che comunque ci spetterebbero di diritto). così facendo arriveranno da parma e bologna e diranno che hanno investito per il futuro della montagna e noi dovremo pure ringraziarli. e i nostri amministratori (lucchi a parte) zitti ed in ossequio. ricordiamocene, alle prossime elezioni

  12. Marco Cacchioli

    Se vogliamo davvero provare a invertire la rotta, alla sacrosanta indignazione del momento deve seguire un maggiore impegno di noi cittadini nelle questioni che riguardano la cosa pubblica. Non è facile, ha ragione Claudio, ma sono un po' meno pessimista di lui, perché a furia di prendere sberle, forse ci stiamo svegliando.

  13. Sonia

    Abitiamo a Bedonia.... ci hanno tolto le vaccinazioni.... portandole a borgotaro!!!! adesso ci tolgono la ginecologia!!!!! ma questo è il rispetto delle persone che si sono battute x ottenerlo!!!! x questo governo a cui non frega niente di nessuno!!!!! sono moltissimo arrabbiata.... si capisce!!!! ma possiamo noi stare fermi a guardare!!!! gente svegliamoci.... facciamo qualcosa!!!!! io ci sono!!! dai uniamoci!!!!!

  14. Sandra

    E adesso i nostri politici si chiederanno perché tanto rumore. Eccoli serviti. Decadimento assoluto dei minimi valori - Disprezzo per le regole di sopravvivenza in un territorio che hanno poco a poco martoriato – Farsi le regole a proprio uso/consumo - Assenza totale di senso del pudore.

  15. Gigetto

    Ma gli investimenti annunciati come "riparazione" per garantire standard di efficienza e sicurezza quali saranno adesso? assumono hamilton e vettel a guidare verso parma le ambulanze delle partorienti ?? così, per sapere...

  16. Elena

    Il Punto Nascite di Borgo Val di Taro chiude. Poi leggo sulla Gazzetta di Parma che nascerà un Ambulatorio per la menopausa e verrà potenziato il reparto geriatrico. Ecco questa è la visione del futuro della classe politica per le nostre valli.

  17. Gabriele

    Non solo nella nostra valle e' finito tutto ma e' finita l'Italia... grazie di cuore a chi ha gestito il futuro dei nostri figli.

  18. Luigi Lucchi

    QUI BERCETO.
    PUNTO NASCITE BORGOTARO
    COME NE SONO CAPACE INIZIO LA LOTTA.

    Al signor Presidente
    Consiglio dei Ministri
    On. Paolo Gentiloni
    Palazzo Chigi

    Signor Presidente,
    non sono un pivello della politica (iscritto al PSI nel 1972 e tale sono rimasto con convinzione granitica) e non mi permetterei di disturbarLa, in considerazione del Suo ruolo e dei Suoi tanti impegni, se non percepissi la gravità della situazione, per tutto il territorio montano della Provincia di Parma (sono Sindaco di Berceto PR) e non avessi “gustato” il Suo intervento, il 4 ottobre, ad Assisi. Lei mi ha dato un barlume di fiducia al punto che Le scrivo con vera speranza uscendo, per un attimo, da una situazione di incubo, che vivo, politicamente, dal 1992.

    Per decisione del Ministero della Sanità, applicando direttive e parametri, viene chiuso il punto nascite dell’Ospedale di Borgotaro. Unico ospedale della montagna parmense sui tre complessivi (Borgotaro, Fidenza e Parma). Viene chiuso perché non ci sono almeno 500 parti l’anno. Il motivo sbandierato, a mio avviso, è obbrobrioso, legando il numero minimo di parti, 500, alla sicurezza. Vivo queste disposizioni come assurde che portano la beffa oltre il danno. I motivi veri sono, ancora una volta, economici e ancora una volta vince il mercato senza regole, che conosciamo in tutti i suoi squallidi aspetti, che prevarica sul valore della persona. Del resto, con Legge Costituzionale del 20 aprile 2012, è stato introdotto, nella nostra Costituzione, l’obbligo del pareggio di bilancio. L’opinione pubblica, a mio avviso, da decenni indotta a guardare il dito che indica la luna e non la luna, è rimasta silente.

    La nostra meravigliosa Costituzione è stata distrutta, non ha piu’ modo di operare, di tutelarci, come Popolo e oggi siamo inermi e sempre piu’ schiavi della ricchezza detenuta in poche, pochissime, mani, a livello mondiale. I nostri Padri Costituenti erano terrorizzati dal prevaricare della ricchezza sullo Stato e avevano cercato, con norme costituzionali e Leggi d’attuazione, di preservarci da questa tirannia. Decenni di falsa retorica, sulle tante lapidi del 25 aprile, hanno sempre lasciato intendere che i nostri Padri Costituenti fossero intimoriti dal ritorno dell’uomo forte. Nulla di piu’ falso e sviante dai veri pericoli. Del resto si continua su questa strada con la recente Legge Fiano sul fascismo. La proposta di deroga, per il punto nascite di Borgotaro, oltre ad essere sostenuta da tutti i Sindaci della montagna parmense, ma anche quelli di Castelnuovo Monti (RE) e di Pavullo (MO), è stata sostenuta, tecnicamente, da tutti i nostri ospedali parmensi attraverso un accordo d’intervento e soprattutto è stata deliberata e sostenuta dalla Giunta Regionale e dal suo Presidente.
    I messaggi che vengono colti, giustamente, da noi montanari sono molto semplici:

    1) della montagna, delle zone deboli, delle zone definite a fallimento di mercato, non interessa a nessuno e tanto meno al Parlamento, al Governo e alla classe politica nel suo insieme.
    2) Il Sistema Sanitario Nazionale viene predisposto per non dare piu’ risposte ai cittadini e far invocare o accettare, da questi, la privatizzazione.

    Tutto questo avviene negli stessi giorni in cui, “stranamente” il Parlamento, all’unanimità, vota, dopo 16 anni dalla proposta dell’on. Realacci, la Legge sui piccoli Comuni, alla quale, nonostante la ridicola dotazione finanziaria, ho dato grande valore come un’inversione di rotta dopo il furore distruttivo verso i Comuni e le autonomie, iniziato con scientificità con il Ministro Calderoli nel 2008/2009 e successivamente aggravato da tutti i Governi e da tutte le forze politiche.

    Dopo la notizia della bocciatura, del punto nascite di Borgotaro, è iniziata la solita e devastante liturgia dell’attribuire le colpe e le responsabilità e la strumentalizzazione, meschina, per altri fini, di questa sconfitta che riguarda ogni cittadino della montagna.
    Sconfitta gravissima perché colpisce la speranza stessa di poter vivere in montagna visto che in montagna è proibito nascere.
    Se non si può nascere in montagna si affievolisce la speranza e si fugge, appena possibile, dai nostri territori che diventeranno ancora piu’ poveri, dissestati, inselvatichiti, miseri, inospitali, quando al contrario dovrebbero essere considerati la salvezza economica dell’Italia.

    L’Italia, mi chiedo, vuole per davvero ripartire?
    Io, signor Presidente, avendo dedicato la mia vita a combattere contro tutti i dolori evitabili cercherò, come ne sono capace, di far intendere che tutti insieme dobbiamo lottare contro l’avversario vero che è il neoliberismo, il primato della finanza, dei finanzieri, dei potenti/prepotenti e non certo contro il povero Sindaco di Borgotaro: Diego Rossi.
    Cercherò di avere, dalla nostra parte, anche la Regione Emilia Romagna.
    Per il Popolo è indispensabile la speranza generata dal mantenimento e rafforzamento del punto nascite di Borgotaro e di tutti gli altri ospedali montani.
    Per il Popolo è indispensabile un efficace sistema sanitario nazionale pubblico.
    Per il Popolo è indispensabile lottare contro la società dello scarto come è definita da Papa Francesco.
    Non sono ammonimenti né ricatti, signor Presidente, ma un grido di dolore di persone che avendo conosciuto e amato la Democrazia non la vogliono perdere del tutto e al contrario vogliono riconquistarla e ampliarla.

    C’è tutta la mia disponibilità, signor Presidente, ad incontrarLa a Roma.
    C’è tutta la mia disponibilità a organizzare, insieme ai miei colleghi e all’ass. Regionale Sergio Venturi, una Sua personale venuta nelle nostre zone montane.
    La bella politica, signor Presidente, se tornerà a baciare la nostra amata Italia, inizierà a riaffacciarsi dai piccoli Comuni.

    Ringrazio per l’attenzione.
    Luigi Lucchi Sindaco di Berceto

  19. Patrizia

    Ma anche noi cittadini abbiamo le nostre colpe, perche' in uno stato di democrazia come il nostro, siamo noi a scegliere chi ci deve rappresentare e difendere e allora cari miei CHI E' CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE' STESSO

  20. Castore

    Lucchi, la stimo. ma non sono d'accordo per ciò che concerne il "povero sindaco di borgotaro". a volte basterebbe farsi portavoce delle esigenze del popolo per tener viva perlomeno la speranza (come lei fa); a maggior ragione bisognerebbe aspettarselo da un sindaco e una giunta (anagraficamente) giovane come quella di borgotaro. invece in diverse questioni delicate vedo solo poche parole di circostanza e completa subordinazione al partito

  21. Claudio Agazzi

    Buongiorno

    Luigi Lucchi. Un Bercetese doc. Uno che ama la montagna e il suo paese. Uno che può piacere o non piacere ma combatte ogni giorno con energia e creatività. A volte però non basta caro Luigi. A volte occorre ricordarsi che chi combatte da solo perde.

    A onor del vero devo dire che tu combatti da solo perché pochi ti seguono.

    Sempre a onor del vero ti scuso quando scrivi frasi tipo: "Sono stato testimone e fino a prova contraria credo nella parola dell’ass. Sergio Venturi e nell’impegno, con il Presidente, per presentare, al meglio, alla MINISTRA BEATRICE LORENZIN, la richiesta di tenere aperti i punti nascita della montagna e quindi anche di Borgotaro." Ti scuso perchè DEVI far parte del sistema mentre io di queste persone non ho la men che minima fiducia. Sono navigati politici che gestiscono le cose in base alle loro strategie e alle loro convenienze. Se siamo fortunati il punto nascite rimarrà aperto perché alla fine conviene a loro non a noi.

    Come ho già scritto non credo che la colpa della eventuale (speriamo ancora tale) chisura del punto nascite sia da imputare al Sindaco di Borgotaro o a voi tutti sindaci. Quello che io imputo a te e a tutti voi amministratori e la completa mancanza di sinergia e un acceso individualismo che ha permesso a voi tutti di "giocare" sul tavolo della politica locale e a noi tutti di vedere il tavolo impoverirsi.

    Ora, visto che il management ha fallito la conduzione dell'azienda Valtaro negli ultimi 5/10 anni o fate un esame e accettate di condurre la cosa pubblica con logiche un po' meno politiche oppure vi fate da parte in massa, vi dedicate a altre attività e lasciate strada chi ancora ha un minimo di amor proprio per la propria terra e vuole dedicare energie per la società. Credo purtroppo siano però in pochi.

    Sperando sempre nella provvidenza...

    Saluti

  22. Federica D.

    Anke se era nell'aria sono veramente arrabbiata x nn dire d peggio xke grazie ai nostri politici e alle loro stupide e permettetemi a volte inutili leggi, se il punto nascite di Borgotaro chiuderà così io al quasi sesto mese di gravidanza probabilmente sarò costretta ad andare a partorire in un ospedale dove nn conosco nessuno e dove tt le persone ke magari volevano venire a trovarmi x condividere la gioia del momento nn potranno xke x farlo dovrebbero spararsi 1 sacco d km...
    Ma Anke io probabilmente sarò costretta a farmi ricoverare prima e qst significa ke il mio compagno dovrà sbattersi avanti e indietro cn l'ansia, tra il lavoro e il pensiero d qndo succederà, col rischio d kiamarlo all'ultimo minuto e farlo venire giù d corsa cn il secondo rischio, Dio nn voglia, d imprevisti x strada.... 😠😠😠
    L'alternativa??? Tornare al Medioevo e partorire in casa... Nn ho parole!!!!!
    GRAZIE GRAZIE DAVVERO

  23. Barbara Cavalli

    Proprio un vero peccato che i futuri nascituri, aperti i loro occhi sul mondo, non potranno vedere il nostro bellissimo cielo, magari ne vedranno uno più bello, ma non sarà il loro!
    Quindi, tradotto in soldoni, una donna valtarese dovrà farsi una ottantina di chilometri per partorire? Perché l’ospedale non è in sicurezza? Perché, le nostre strade lo sono???
    A questo punto, chilometri per chilometri, io andrei a partorire in Svizzera, o magari a Montecarlo, ancora meglio, ma andrebbe bene tutto, tutto basta non essere in Italia.
    Lo IUS SOLI lo diano pure a chi ne farà richiesta e lo tolgano a quegli italiani che non si riconoscono più in questo Stato in cui si fanno gli interessi di tutti fuorché dei propri cittadini!
    L’ho già detto altre volte, uno Stato che non garantisce Istruzione, Sanità e Sicurezza non è uno Stato civile!!! Vabbè consoliamoci così: cari bambini che nascerete in questo triste mondo, tranquilli, alla vostra nascita non vedrete il vostro bellissimo cielo, ma crescendo vedrete i volti di coloro che hanno permesso tutto ciò, a voi la libertà di giudicarli... ai posteri l’ardua sentenza!!!!

  24. Luigi Lucchi

    QUI BERCETO.
    PUNTO NASCITE OSPEDALE SANTA MARIA DI BORGOTARO

    PROPOSTA DI LUIGI LUCCHI: RIEMPIAMO, PER FARCI SENTIRE, LO STADIO TARDINI.
    COSA NE PENSATE?

    DOPO LE MIE DICHIARAZIONI PUBBLICATE SU FACEBOOK DA IERI SERA 5 OTTOBRE SUCCEDE DI RICEVERE:
    1) tante telefonate
    2) tanti messaggi
    3) tanti sms

    Essere considerato, almeno da tante persone, della montagna parmense, reggiana e di Modena, un “combattente” per i diritti, irrinunciabili, che esistono anche per gli abitanti delle Terre Alte, mi carica di responsabilità e mi fa tremare le vene ai polsi.
    Sono impegnato in Politica dal 1972 e ho mantenuto lo stesso ideale e lo stesso ardore considerando che la motivazione che mi spinge e sorregge, tuttora, era e resta:

    CONTRIBUIRE A RIDURRE I DOLORI EVITABILI
    (considero inevitabile il dolore per la morte, il dolore per una malattia inguaribile, il dolore per un innamoramento non corrisposto).
    A ben vedere non ho mai vinto nessuna battaglia ma non mi considero un perdente perché non ho mai tradito il mio Popolo e neppure scelto, in politica, delle scorciatoie.
    In politica le scorciatoie non esistono e chi le pratica è dannose per la sua gente.
    Sono un fermo fautore del primato della Politica.
    Adesso la politica sono riusciti a farcela odiare e in effetti chi fa politica, oggi, è ben lontano, a mio avviso, dall’ideale politico.
    Senza Politica siamo indifesi visto che non apparteniamo all’1% della popolazione mondiale che detiene il 99% della ricchezza mondiale.
    Il grande Papa Paolo VI diceva, e ne era convinto, che “la politica è la forma più alta della carità”
    Credo che per vincere servano sempre azioni non violente e un grande spirito di servizio. Un ideale.
    Dobbiamo, inoltre, avere molti alleati e possiamo averli perché chiediamo:
    1) salvare punti nascita in montagna. Chiudere i punti nascita, a ben vedere, vuol significare che in montagna non si può nascere e quindi non si può neppure piu’ vivere.
    2) che il Servizio Sanitario Nazionale resti pubblico e possa avere le stesse risorse che tanti Paesi Europei investono nella sanità. Abbiamo il sistema meno costoso d’Europa e ci fanno credere il contrario.

    NO ALLA PRIVATIZZAZIONE STRISCIANTE DELLA SANITA’ ITALIANA.
    Serve fare, tutti uniti, una grande manifestazione che possa accendere i riflettori su queste due richieste. Solitamente, in questi casi, s’interrompono dei servizi e allora tutti sono indotti a parlarne.
    Io non sono dell’idea di creare fastidi ad altri cittadini che magari, con fretta e bisogno, percorrono l’Autostrada A15 o la Ferrovia Pontremolese o con gli Autobus Via Repubblica se si pensa alla Prefettura visto che il Palazzo rappresenta il Governo.
    Tutti i cittadini debbono essere nostri alleati e non nostre vittime seppur a fin di bene.
    Non è in ballo un punto nascite della montagna, è in ballo tutta la montagna che rappresenta il 60% del territorio della Provincia di Parma. Che è il polmone verde dell’inquinatissima Pianura padana.
    E’ in ballo il Sistema Sanitario Nazionale Pubblico. E’ in ballo la dignità, la libertà e la democrazia.

    PROPONGO:
    Chiedere, per una mezza giornata, l’uso dello Stadio Tardini.
    Riempire lo stadio non per una partita ma per dei diritti di un Popolo sarebbe, a mio avviso, eclatante e toglierebbe anche l’infausta immagine di popolo solo nel pallone.

    INVITARE:
    Il Presidente del Consiglio
    Il Presidente della Regione Emilia Romagna
    Il Vescovo di Parma
    Chiedere a loro di rispettare la persona umana, la povera gente, quanti, ora, sono considerati uno scarto come dice Papa Francesco. Considerati abitanti di zone a fallimento di mercato.

    BASTA POLITICHE NEOLIBERISTE. VOGLIAMO IL RISPETTO E IL RIPRISTINO DELLA NOSTRA BELLA COSTITUZIONE.

  25. Michele

    Proviamo a fare un po' di chiarezza... il parere della commissione ministeriale è solo un parere, non è imperativo come ribadito dalla stessa Lorenzin! La chiusura del punto nascita spetta in definitiva alla Regione! E' ora che i vari politici di turno la smettano con lo scaricabarile! Tra una decina di giorni verrà organizzata una marcia su borgotaro per chiedere al presidente della Regione e al suo assessore di rinunciare alla chiusura definitiva! E' l'ultima speranza che abbiamo! Dobbiamo partecipare in massa per il nostro futuro!

  26. Michele

    A breve verranno chiaramente comunicati orari luoghi e giorno preciso...

  27. Matusalemme

    Premesso che non sono della Valtaro (ma vi seguo con simpatia), vado controcorrente. Dovendo scegliere fra un punto nascite e una buona assistenza medica per malati e anziani, meglio avere la seconda. Quando si è giovani e in salute non credo sia un gran problema partorire altrove. Come si fa già in tante province: ad esempio nella montagna piacentina non mi risulta ci siano punti nascita...

  28. Piero Rizzi Bianchi

    Con tutto il rispetto per i molti che sono intervenuti prima di me, io qui non vedo tanto e soltanto delle colpe a livello locale, quanto a quello generale (o meglio globale), nell'ormai arcinota, sfrenata e sfacciata tendenza a considerare l'esistenza stessa di ambiti spiccatamente "locali" come una colpa e un problema da risolvere nel modo più drastico. Nihil sub sole novi: fatte le debite proporzioni, non sta forse succedendo lo stesso con l'amabile popolo catalano, che ha "osato" richiedere il diritto di decidere del proprio futuro?

    Casomai, come nota di colore tutta "modello emiliano", sarà da notare l'ipocrisia in salsa sanitaria (bleah!) di motivare la sentenza finale con una presunta e artificiosa preoccupazione per la "sicurezza" delle partorienti, anziché ricordarne i motivi di ordine unicamente e grettamente monetario, che stanno dietro a questa come al 90% delle decisioni prese nel manicomio che è diventato il mondo capitalistico. Per far prevalere queste nobilissime motivazioni, nessun sacrificio è eccessivo: tanto più se, come in questo caso, viene colpito proprio un elemento oggettivamente contrario, com'è appunto il radicamento, che un coerente luogo di nascita certo contribuisce a rafforzare.

    Dunque, non vogliono più far nascere i bimbi nell'ospedale che noi tutti da lungi conosciamo? Ebbene, io mi auguro che ci sia chi coraggiosamente ne faccia venire al mondo in casa propria, ossia nel massimo del localismo e dell'insicurezza: chissà che, così, non possano poi anche crescere immuni dalla marea montante dell'imbecillità a senso unico... E, già che siamo in tema: nasca nelle menti una piena consapevolezza che in questo modo non si può più andare avanti, nasca nei cuori il desiderio di voltare pesantemente pagina, e -più prosaicamente: nasca un nuovo e ben diverso Governo per questo povero Paese!

  29. Carta Canta

    "Il Punto nascita di Borgo Val di Taro è tuttora attivo nella nuova configurazione dipartimentale, che prevede l'inserimento nell'area materno infantile del Dipartimento Chirurgico. Alessandro Cardinali (Pd) ha rilevato come molte richieste contenute nella petizione avessero un’eco elettorale, dato che la petizione è stata presentata prima delle elezioni amministrative locali. Il consigliere, inoltre, ha sottolineato come dal documento dell’assessorato regionale si evinca in modo inequivocabile che i reparti dell’ospedale di Borgo Val di Taro non saranno affatto depotenziati, ma, al contrario, la loro operatività sarà mantenuta e potenziata".

    Tratto da : http://parma.repubblica.it/cronaca/2016/12/12/news/si_in_commissione_al_potenziamento_dell_ospedale_di_borgo_val_di_taro-153956570/

  30. Barbara Cavalli

    Lettera aperta al Ministro Lorenzin

    Credo sia doveroso farLe sapere, caro Ministro, che il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Borgo Val di Taro è il reparto dove ho partorito mia figlia. Non sarà certo un ospedale che possa garantire al cento per cento tutti gli standard di sicurezza, questo è ovvio, ma garantisce sicuramente gli standard della professionalità, della gentilezza, dell’attenzione, della disponibilità e di tutto ciò che una mamma col suo piccolo hanno bisogno in quel momento.

    A volte occorre fare attenzione anche a queste cose. In questi piccoli ospedali il paziente non è un numero, ma una PERSONA che ha necessità di essere curata, anche col sorriso e la gentilezza. In ospedali molto grandi hanno sì tutte le attrezzature e non dico non siano gentili, ci mancherebbe, ma proprio perché molto grandi non può esserci il rapporto umano medico-paziente. E poi, caro Ministro, Lei crede davvero che in questi grandi ospedali vada sempre tutto bene? Io sono 47 anni che vivo vicino a Borgotaro e di grosse disgrazie non ne ho mai sentito parlare, a differenza di quello di Parma dove, ogni tanto, succede qualcosa di spiacevole. E poi ancora, se un piccolo ospedale non ha tutte le strumentazioni atte a garantire la sicurezza, non è forse dovere di uno Stato dotare ogni singolo reparto di ciò che è necessario? No perché, se non lo sa, il nostro piccolo ospedale ha attrezzature molto moderne ed efficienti donate però da noi cittadini o da qualche ente benefico, non certo dallo Stato.

    E allora, mi scusi, lasci ad ogni singola mamma il diritto, sancito dalla Costituzione, della libertà di scelta, la libertà di scegliere se partorire in questi reparti così “arretrati”o in reparti molto sicuri ma a 80 km di distanza. Anche perché qui si apre un altro dibattito: venga a percorrere la strada che porta a Parma, in inverno, col ghiaccio e vediamo se lo farà in sicurezza. Cosa facciamo chiudiamo anche le strade? La questione è infinita perché, se non lo sa, l’Italia intera non è sicura e allora, forse, sarebbe meglio chiuderla tutta e definitivamente! Credo che il dovere di un governante sia quello di avere i piedi per terra, la testa sulle spalle e il buon senso di pensare al povero cittadino perché le proprie scelte, spesso scellerate, rovinano la vita di chi le subisce.

    Cordialmente.

    Barbara Cavalli

  31. Luigi Lucchi

    QUI BERCETO.

    SONO TESTIMONE E POSSO TESTEMONIARE CHE…

    IL GIOCO DELLO SCARICABARILE SERVE A PERDERE.

    Ho la certezza, purtroppo, per esperienza, che il gioco dello scaricabarile, porta a una sicura sconfitta e molte volte, per mancanza d’informazione e anche buona fede, è ingiusto e spara nel mucchio.
    E’ bene ricordare che come Sindaci, anche se non eravamo presenti tutti, siamo stati invitati, in marzo, a un incontro con il Comitato e altre associazioni, presso la sala riunioni dell’ex Comunità Montana.
    In quell’occasione s’era deciso, dando per scontato che la Regione non avrebbe chiesto la proroga, d’invadere la Regione, a Bologna, con pullman di cittadini. Almeno un pullman da ogni Comune.
    Avevo, come Sindaco di Berceto, aderito all’iniziativa e già il giorno successivo (UNICO COMUNE), su face book, mettendo la foto di un pullman, preavvisavo i miei concittadini di questa iniziativa sapendo che organizzare le cose, oggi, non è mai semplice e va fatto per tempo.
    Doveva essere, però, comunicata la data dovendo scegliere una data in cui a Bologna fosse riunito il Consiglio Regionale per dare piu’ visibilità alla nostra protesta.

    Ai primi di aprile il Sindaco di Borgotaro mi chiedeva se ero disponibile, a Bologna, giovedì 6 aprile, alle ore 14 incontrare l’ass. Sergio Venturi.
    Aderivo e il 6 aprile, in auto con il Sindaco di Terenzo Danilo, andavamo, puntualissimi a Bologna per l’incontro.
    Avveniva l’incontro e dall’ass. Sergio Venturi apprendevo tantissime cose utili.
    Trovavo, a mio avviso, piena disponibilità a valutare proposte “tecniche” per il Punto Nascita di Borgotaro da sottoporre alla commissione regionale. Queste proposte dovevano arrivare entro il 24 aprile dal nostro DISTRETTO.
    Stranamente, appena giunto in auto, dopo l’incontro, mi telefonavano dal Comitato per confrontarsi sull’andamento effettivo dell’incontro visto che il Sindaco di Borgotaro lo giudicava positivo e quello di Bedonia molto negativo al punto di voler portare dei pullman di protesta martedì 11 aprile a Bologna.
    Io ribadivo di aver giudicato l’incontro con l’ass. positivo e che non si poteva chiedere una cosa e poi protestare prima di vedere se la cosa promessa andava in porto.
    Se si voleva questo non si doveva fare l’incontro con l’assessore.

    Nei giorni successivi ho chiesto l’aiuto di diversi tecnici ospedalieri per formulare, per la Commissione Regionale, una proposta valida che sgombrasse il campo dal rischio sicurezza ecc.
    E’ stata elaborata una proposta che vedeva uniti e collaborativi, per il Punto Nascite di Borgotaro, tutti e tre gli ospedali della Provincia di Parma.
    La scusa sicurezza era neutralizzata e la massima sicurezza garantita anche per meno di 500 parti.
    Il 24 aprile, all’unanimità, il Comitato di distretto ha approvato la proposta e inviata all’assessore.
    L’assessore, la Giunta Regionale, l’Assemblea e il Presidente, hanno utilizzato questa proposta per esprimere parere favorevole (prima dell’incontro del 6 aprile non era per nulla scontato) e chiedere, al Ministero, la proroga.
    Tutto questo è avvenuto e documentato.

    Credo, insieme a molti miei colleghi sindaci, d’avere intrapreso un’azione utile e corretta.
    Se invece si vuole criticare sempre e per tutto la Giunta Regionale e il PD liberi di farlo.
    Aggiungo che non ho timore.
    Nessuno potrà mai criticare la Giunta Regionale, il Governo, il Parlamento ecc. come ho sempre fatto io da una vita.
    Resta il fatto che serve essere corretti in ogni occasione.
    Fino a prova contraria, in questa vicenda, dai documenti e informazioni, posso dire che l’ass. e la Regione hanno fatto quanto detto il 6 aprile nell’incontro con i sindaci.

    IO PROTESTO DA UNA VITA E CONTINUERO’ A FARLO.
    Le proteste, però, debbono essere giuste e documentate.
    Usare un argomento per raggiungere altri obiettivi è, a mio avviso, disonesto.
    Sbagliare avversari e argomenti non porta utilità.

    Luigi Lucchi

  32. Claudio Agazzi

    Ciao Luigi

    Grazie sempre per il tuo continuare a comunicare. In questo modo almeno il cittadino si sente un po' più vicino alle istituzioni.

    Io però questo tuo passaggio non ho capito a chi fosse diretto. Chi è che fa lo scarica barile? Qui forse non sei stato molto chiaro o non ho compreso io.

    Per il resto comprendo che:

    - Inizialmente la regione non aveva intenzione di chiedere la proroga al Ministero. E la domanda viene spontanea: PERCHE'?
    - Che dopo vostro incontro con Ass. Venturi e dopo elaborato tecnico la regione ha chiesto la proroga
    - Che evidentemente questa proroga non è stata concessa.
    - Che quindi non è competenza della regione tenere aperto o chudere il Punto Nascite
    - Che il sindaco di Bedonia Carlo Berni aveva definito non positivo l'esito dell'incontro con l'Ass. Venturi. Può essere che avvesse intuito l'esito finale e cioè questa NON proroga?
    - Che l'incontro con Venturi ha "sconguirato" per la Regione il trasferimento del Pulman di Berceto a Bologna (non abbiamo prove che ce ne sarebbero stati altri, sono un po' cattivo lo so.
    - Che di fatto, per te, la regione e l'Ass. Venturi si sono comportati bene in questa vicenda.
    - Che rimane il Ministro Lorenzin l'UNICO resposabile della chiusura del punto nascite di Borgotaro
    - Che il PD non c'entra nulla.

    Grazie ancora (lo dico senza retorica se non fosse chiaro)

    Ciao

    Claudio Agazzi

  33. Michele

    Lucchi porti pazienza... lei è bravissimo a continuare ad alzare il polverone per non far comprendere che gli unici che hanno deciso di chiudere il punto nascita sono la regione con il pd che lei ha sostenuto alle ultime elezioni regionali a fianco dei quali si è candidato mi pare... la responsabilità e la scelta definitiva spetta a venturi non al governo... ha perso per l'ennesima volta l'occasione di tacere!

  34. Michele

    Voglio concludere dicendo... eviti di buttare in politica questa battaglia della gente nella speranza che il 21 alla manifestazione la gente dai buca pensando che sia una manifestazione dei partiti! è una manifestazione spontanea libera per il futuro della nostra Valle e per la sicurezza dei piccoli e delle loro mamme! non c'entra destra o sinistra!ci saranno papà mamme passeggini nonni, piccoli e meno piccoli! non dobbiamo e non possiamo far spegnare il lumicino della speranza!la regione può ancora rigettare il parere della commissione ministeriale in quanto non vincolante! proviamoci! un'ultima volta!

  35. LUIGI LUCCHI

    Successivamente risponderò al gentile Agazzi per intanto signor Michele riaffermo che ho lottato una vita per non tacere, per non essere costretto a tacere. E' ben strano difendere il PD a livello Regionale e incolpare il Governo PD a livello Nazionale Li considero, addirittura pericolosi per il Popolo e la Democrazia. Potrebbe avere il dubbio salutare che è sbagliato incolpare qualcuno di cose che non ha fatto. Fino a prova contraria (delibera) l'ass. Venturi e la Giunta Regionale la proroga l'hanno chiesta.

    LUIGI LUCCHI Sindaco di Berceto

  36. LUIGI LUCCHI

    PER IL SIGNOR AGAZZI ECCO QUANTO PENSO.

    IL PD ha il Presidente del Consiglio e quindi lo reputo il massimo responsabile. Del resto sosteneva anche il Governo Monti e inserivano, addirittura, in Costituzione, nel 2012 (astensione della Lega che era all’opposizione di quel Governo e voto contrario dei deputati di Di Pietro) l’obbligo del pareggio di bilancio distruggendo di fatto la nostra bella Costituzione che aveva al centro l’uomo. Ora al centro c’è il mercato senza regole e la falsa concorrenza e meritocrazia.
    Abbiamo una Costituzione neoliberista e nonostante questo, senza pudore, ricordano il 25 aprile e chi è morto per darci una Costituzione in favore della povera gente in cui il nemico era la ricchezza sproporzionata che sovrastava lo Stato. Ciampi e Andreatta, nel 1981, hanno tolto la Banca d’Italia dalle direttive del Ministero del Tesoro (nei fatti privatizzata) e successivamente Prodi ha portato la riforma, schifosa, del titolo V° e Renzi addirittura voleva bloccare tutto con il suo colpo di Stato del 4 dicembre dello scorso anno.
    La posta in gioco è privatizzare il Sistema Sanitario Nazionale e darlo al privato già mondato dai settori che hanno un costo elevato es. posti con poche utenze.

    La strategia è usare la balla della sicurezza che come vedi fa presa sulle persone, forse giustamente. Già ora a Borgotaro partorisce meno della metà delle donne. Questo è possibile perché c’è strumentalizzazione, creata ad arte, per rendere “ridicolo” l’ospedale di Borgotaro.
    Ci sono in ballo interessi enormi.
    Come dirò giovedì sera al bar Firenze di Borgotaro, ovviamente convinto e sempre in buona fede, vogliono distruggere tutto per svendere l’Italia.

    Sai, ad esempio, che il costo delle Province non piu’ governate da amministratori eletti, è superiore a prima?
    Sai che la Provincia di Parma ha applicato una sovratassa sull’assicurazione RCA a tutti i parmigiani e PARMENSI DEL 16,5% anno + ALTRE TASSE PER LE PRATICHE AUTOMOBILISTICHE e dal 2014 a oggi ha incassato 186 milioni che dovevano servire per le strade e senza fiatare ha mandato questi soldi a Roma.
    La Provincia ha svenduto le azioni dell’A15 e lo farà per la Fiera.
    Se non ci battiamo per la Costituzione, per la Democrazia, per i servizi che debbono essere gestiti dal pubblico e non dal privato, per il Servizio Sanitario Nazionale moriremo nell’inezia.

    Berni probabilmente il 6 aprile s’è trasformato in un mago, in un chiaroveggente visto che subito dopo l’incontro con Venturi proponeva di andare a Bologna, l’11 aprile con i pullman. Io non sono abituato a parlare con un assessore che coglie le richieste, con cui si concorda una strategia, per poi insultarlo. Se non mi fido dell’ass. non vado all’incontro.
    Io credo che vadano tentate tutte le strade. Dico questo non per paura visto che scrivo e dico pubblicamente che Napolitano, Mattarella, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni per quello che fanno, ai bilanci dei Comuni dal 2012, sono dei golpisti e andrebbero processati per ALTO TRADIMENTO verso il Popolo, la Costituzione ecc.
    Dico e scrivo che rubano risorse dal bilancio comunale di Berceto dal 2012 e sono quindi dei ladri.

  37. Michele

    Signor sindaco credo che ormai il nostro scambio di vedute stia annoiando i lettori... chiaramente lei abile politico quale è continua a spostare l'attenzione... ma la gente non è stupida... più e più volte l'abbiamo vista protestare in mutande per svariati motivi... questo giro lei è rimasto vestito come i suoi colleghi sindaci... in mutande ci siamo rimasti noi presi in giro dalla solita politica!

  38. Davico

    70 anni fa esistevano le levatrici e le donne partorivano in casa, ma c'erano anche parentele disponibili ad aiutare le partorienti, oggi hanno cominciato a mandarle a casa dopo 3 giorni e non abbiamo protestato. poi si trova che le nuove generazioni non fanno piu figli????? auguro buona fortuna alle future mamme.. ci lasceranno l'elicottero...???? o andranno a piedi tanto sono solo 60 km

  39. Claudio Agazzi

    Grazie Luigi

    Grazie per il tempo dedicato nella risposta e nell'analisi.

    Controdeduco in tre punti.

    1 Analisi politica nazionale
    2 Analisi politica/amministrativa locale (regione, comuni)
    3 Ilarius

    1 ANALISI POLITOCA NAZIONALE

    Concordo

    2 ANALISI POLITO/AMMINISTRATIVA LOCALE (REGIONE, COMUNI)

    Non avendo avuto indicazioni diverse nella tua risposta confermo quanto supponevo!?

    a) La regione aveva già deciso di chiudere il punto nascite non chiedendo pareri sulla proroga (analisi oggettiva)
    b) La regione non VUOLE MANIFESTAZIONI e incontra i comuni per costruire una strategia atta a prendere tempo e non a risolvere il problema. La strategia prevede una richiesta di parere al ministero con il supporto di una relazione tecnica fatta in loco. (analisi soggettiva)
    c) Forse il sindaco di Bedonia si accorge della inutilità dell'operazione e richiede comunque la manifestazione in regione che viene rigettata dagli altri sindaci (analisi soggettiva)
    d) Il parere del ministero è negativo (analisi oggettiva)
    e) Si fa passare questo parere come atto formale del Governo per la chiusura del punto nascite (analisi soggettiva/oggettiva)
    f) E' la regione che decide di chiudere il punto nascite di Borgo Val di Taro (analisi oggettiva)
    g) I principali sindaci della valle, la giunta regionale e il governo nazionale sono dello stesso partito, il PD (analisi oggettiva).

    Riassunto. La Regione Emilia Romagna decide di chiudere il punto nascite di Borgo Val di Taro e i sindaci della valle non hanno organizzato alcuna forma di protesta.


    3 ILARIUS

    A discutere del punto nascite di Borgo Val di Taro che oltre che un bene per tutta la valle ha una ricaduta economica diretta sul capoluogo siamo io che vivo a Parma e non ho intenzione di fare altri figli e tu che vivi a Berceto. I concittadini di Borgo Val di Taro in buona parte sono felici così.

    Grazie davvero per la tua disponibilità.

    Claudio Agazzi

  40. LUIGI LUCCHI

    Al gentile Claudio Agazzi, Andreotti diceva che a pensare male si fa peccato ma si ci azzecca. A dire il vero pur essendomi simpatico Andreotti come persona e anche per la sua organizzazione (gli scrivevi una cartolina e ti rispondeva) non ho mai condiviso la sua politica. Se hai ragione tu sono stato abbindolato e preso in giro dall'Ass. Venturi. Mi dispiacerebbe molto.
    PS Le persone sono state abbandonate da decenni dalla Politica. Non c'è piu' nessuna attività politica. Addirittura la politica è odiata. Si guarda il dito e non la luna e mentre svendono l'Italia, la Costituzione, la Democrazia e il benessere, si guarda al dito (vitalizi e stipendi e profughi). Tutto pare studiato per renderci schiavi. Io voglio dare il mio contributo per una mobilitazione vera e costruttiva che non "spurghi" rabbia e rancori ma idee, partecipazione, diritti/doveri e sopratutto la voglia di vivere sereni e in armonia.

  41. Claudio Agazzi

    Caro Luigi

    Tanto per essere ancor più chiaro. 100 Luigi Lucchi nella nostra valle. Io ti credo. Non credo agli "altri".

    Ti esorto, se il mio stimolo può avere un piccolo valore, nell'andare avanti e nel tutelare soprattutto gli umili, coloro che non hanno mezzi per far sentire la loro voce. La prima regola è raccontare loro la VERITA', anche se non la chiedono, sempre. Sia quando si hanno cose belle da raccontare che quando le cose non sono belle.

    Non sopporto questa gabbia che si è creata nella nostra valle. Una gabbia costruita nel tempo, una gabbia che tiene prigioniere le persone e le divide.



    Grazie

    Claudio Agazzi

  42. Mrm

    "...e inserivano, addirittura, in Costituzione, nel 2012 (astensione della Lega che era all’opposizione di quel Governo e voto contrario dei deputati di Di Pietro) l’obbligo del pareggio di bilancio distruggendo di fatto la nostra bella Costituzione che aveva al centro l’uomo..."

    non serve dire altro, è tutto spiegato in queste due righe.

    ALLORA bisognava accorgersene (qualcuno ha fatto una piega?), tutto il resto sono solo parole.
    direi che ormai la frittata è fatta, e dipende ed è dipeso da noi, contenti della nostra vita più o meno comoda, qualche sicurezza, i soldi per il nuovo cellulare o che so io, poco tempo per pensare, tante DISTRAZIONI (vedi la sicurezza, quante cose in nome della cosiddetta sicurezza! e quante paure indotte, insieme alle necessità indotte, discorso lungo) e così via.
    secondo me ci siamo fregati da soli, distratti....

    scusate, parere mio.

  43. LUIGI LUCCHI

    QUI BERCETO.
    OGNUNO PUO' MALIGNARE COME GLI PARE.
    I MOTIVI DELL'INCONTRO SONO RIPORTATI ED E'
    UN AIUTO CHE CHIEDO IO.
    HO BISOGNO IO DI QUESTO INCONTRO!
    OVVIAMENTE COME SINDACO PARTECIPERO' ALL'INCONTRO DI DOMANI SERA AL FARNESE.
    CI MANCHEREBBE!

    PER CORTESIA ASCOLTATEMI:
    “DOVE NON SI PUO’ NASCERE NON SI PUO’ NEPPURE VIVERE”

    E’ importante, al più presto, intraprendere un’iniziativa pubblica per confrontarsi e decidere un’azione veramente unitaria da parte di tutti.
    Conosco le tentazioni che possono avere tanti che si interessano di politica e di amministrazione pubblica di cercare di far volgere, a proprio favore, avvenimenti nefasti per i cittadini, per il territorio, per il futuro.
    Solitamente questi personaggi iniziano il discorso dicendo: “Io ve lo avevo detto……………..”
    Credo che in questa battaglia di vita o di morte per la montagna, per il punto nascita dell’Ospedale Santa Maria di Borgotaro, di Castelnuovo Nè Monti e Pavullo, per non far distruggere e privatizzare il Sistema Sanitario Nazionale, queste tentazioni debbono essere cacciate dal cuore e dalla mente di ognuno e ricercare il massimo di unità.
    Conosco la rabbia cieca di chi, in un momento, dopo essere stato silente per anni, decenni, dopo non aver mai dato il suo supporto per una battaglia in favore della collettività, vorrebbe spaccare le montagne, distruggere tutto e tutti, fare di tutte le erbe un fascio.
    Conosco coloro che sono sempre pronti ad assolvere la propria parte politica e incolpare gli avversari di ogni nefandezza.
    Conosco la fregola che assale molti per avere un attimo di notorietà e consenso accarezzando il pelo alla belva (popolo arrabbiato).
    Conosco gli effetti della sindrome di Stoccolma che porta ad amare i propri aguzzini e in questo caso tutti coloro che hanno fatto odiare la politica e privato il Popolo dell’unico strumento per difendersi che è proprio la Politica e le azioni politiche fatte con gratuità, spirito di servizio e ideali.
    Conosco la confusione che è nella mente di ognuno e che porta alla rassegnazione, alla rabbia, alla lotta senza quartiere e soprattutto all’egoismo e individualismo disperando per il futuro verso il quale non si ha fiducia.
    Conosco chi è portato ai fuochi di paglia che lasciano, però, il tempo che trovano.
    Conosco chi non si mette mai in discussione e soffre della sindrome del Fariseo che guarda dall’alto in basso il Pubblicano.
    Io credo che la paventata chiusura del punto nascite dell’ospedale Santa Maria di Borgotaro, del Santa Anna di Castelnuovo Nè Monti e quello di Pavullo, per restare nella nostra Regione, sarebbe un’azione gravissima che spacca le gambe a chi vorrebbe fare passi verso il progresso e la vita delle Terre Alte.
    Tantissimi cittadini lo hanno compreso ed amerebbero trovare dei Politici, degli Amministratori locali, capaci, insieme ad ognuno di loro, di condurre una “battaglia”, una “lotta” che porti ad avere speranza verso il futuro e infatti:
    DOVE NON E’ POSSIBILE NASCERE NON E’ POSSIBILE NEPPURE VIVERE.
    Dobbiamo tornare a far sapere che il POPOLO UNITO NON SARA’ MAI VINTO.

    DIPENDE DA NOI, SOLO DA NOI. Che fare? Ricercare, attraverso alcuni incontri, di concordare, per poi rispettare, un comportamento unitario. Non desidero escludere nessuno e credo necessario il massimo di unità.
    La posta in gioco è troppo elevata per non lottare tutti:

    1) Sistema Sanitario Pubblico (vogliono privatizzarlo);
    2) Il punto nascita Santa Maria dell’ospedale di Borgotaro, quello di Castelnuovo nè Monti e quello di Pavullo;
    3) Il futuro stesso delle Terre Alte e di chi ci vive.

    Ritengo importante avere, dalla nostra parte, l’ass. Sergio Venturi e il Presidente della Regione. La proroga l’hanno richiesta al Ministero ed è lapalissiano che è meglio averli con noi piuttosto che contro.
    Importante avere i Consiglieri Regionali eletti a Parma, Reggio e Modena.
    Importante avere i Parlamentari eletti a Parma, Reggio e Modena.
    Importante avere tutti i Sindaci della montagna di queste tre Province.
    Se è chiaro che la vera posta in gioco è il Sistema Sanitario Nazionale e la sopravvivenza della gente di montagna, quindi il governo del territorio, possiamo avere dalla nostra parte anche molti abitanti della città.
    In questa lotta dobbiamo farci supportare anche dai nostri emigrati in Inghilterra, negli Usa, in tutti i paesi in cui hanno trovato lavoro e vivono pur non avendo dimenticato i loro paesi d’origine.
    Ritengo, inoltre, importante avere dalla nostra parte gli intellettuali, coloro che amano, per davvero, le nostre tradizioni, la nostra cultura, il nostro ambiente e paesaggio.
    SE VOGLIAMO, INSOMMA, POSSIAMO NON ESSERE SOLI.
    Io sono molto appassionato di politica, amo le Terre Alte e non riesco a fare nulla, credendo nella Democrazia e nelle persone, senza essermi confrontato, senza scambiare le opinioni.
    Ho sempre constatato, ad esempio, che ognuno, discutendo, anche senza volere, può far scaturire un’idea vincente, segnare una strada ed un percorso migliore.
    La partecipazione, insomma, è tutto. Senza confrontarmi con altri, non riuscirei a fare nulla.

    PER TUTTO QUESTO HO PIACERE DI PARLARE CON LE PERSONE

    GIOVEDI’ 12 OTTOBRE ALLE ORE 18.00
    A BORGOTARO PRESSO IL "BAR FIRENZE"
    INCONTRO CON IL SINDACO DI BERCETO, LUIGI LUCCHI, SUI TEMI:

    1) Mantenere e migliorare il Servizio Sanitario Nazionale;
    2) Azioni da intraprendere per mantenere il Punto Nascite;
    3) La Costituzione è la nostra difesa, facciamola ripristinare e rispettare.

    PARTECIPATE!

  44. Luigi Lucchi

    QUI BERCETO.

    PUNTO NASCITE. GLI SPERCIALISTI “ POCA SICUREZZA”

    Signor direttore,
    sul tema che sta preoccupando e sconvolgendo tutta la montagna, non solo di Parma ma anche di Reggio (Ospedale Sant’Anna) e di Modena (Ospedale di Pavullo): Chiusura punti nascita, oggi, sulla Gazzetta, giustamente, si riportano anche i pareri degli esperti, dei medici;

    GLI SPECIALISTI “ POCA SICUREZZA”.
    Non desidero iscrivermi alla categoria, molto numerosa ma dannosa, di chi non facendo il proprio mestiere vuole insegnare ad altri a fare il loro.
    Non ho né le conoscenze, né gli studi per confutare, scientificamente, quanto detto. Tra l’altro, ovviamente, la sicurezza è da valutare, considerare e porre al primo posto. Deve essere, insomma, un limite invalicabile per tutti. Non è un argomento negoziabile.

    Fatte queste premesse mi sorgono ugualmente, da profano, tanti dubbi.
    Se dovessi, malauguratamente, sottopormi al trapianto di cuore dovrei pretendere di essere ricoverato, per poi avere l’intervento, in una struttura in cui l’equipe medica compia almeno 500 trapianti l’anno. Anzi visto la delicatezza dovrei pretendere di andare in una struttura che compie 1.000 trapianti l’anno per seguire, pedissequamente, quanto consigliato dall’organizzazione mondiale della sanità riguardo il parto.
    Forse questa struttura è a New York dove andava a farsi curare Gianni Agnelli.
    Luigi Lucchi, per il Ministero della Sanità, è meno importante di persone come Agnelli?
    Dichiaratelo pubblicamente.

    Parlo di trapianto di cuore ma lo stesso, visto che i rischi sono sempre in agguato, anche per un’appendicite e ogni altro intervento.
    Si calcola che siano nati 80 miliardi di persone che ci hanno preceduto dalla comparsa dell’uomo ad oggi ed è evidente che le modalità di nascita sono naturali. Purtroppo prima dei nostri tempi recenti molti bambini e anche mamme morivano ed è un gran bene prestare sempre piu’ attenzione a un momento tanto bello per l’umanità. Sarebbe, giustamente, inaccettabile, oggi, rispetto a qualche decennio fa, la morte di un neonato o della sua mamma.

    Da appassionato di politica, invece, mi chiedo:
    “se per assurdo costruisco e attrezzo il miglior punto nascite del mondo e chiedo di operarvi la migliore equipe medica dell’universo ma poi colloco questa struttura su un isolotto raggiungibile, dalle partorienti, solo a nuoto e addirittura le poche bracciate, in acqua, le debbono fare in un tratto infestato da pescecani avrò aumentato o ridotto i rischi, la sicurezza?
    Ovvio che è un paradosso, forse strampalato, ma volevo far comprendere che la partoriente di Santa Maria, Pione, Santa Giustina, eccetera, per arrivare al meraviglioso punto nascite di Parma o Fidenza deve percorrere anche 80 km di strade e curve sconnesse”.

    Certo si può programmare, ai nostri giorni, il parto e ospitare la futura mamma in una foresteria e attendere il suo turno.
    Lo trovo per davvero poco romantico e addirittura una robotizzazione della donna.
    Ho letto e verificata vera la notizia che in Giappone, ad esempio, dovevano smantellare una linea ferroviaria e una stazione. Per farlo hanno atteso che l’unica bambina di quel paesino, che al momento della decisione governativa frequentava scuole analoghe alle nostre elementari, si laureasse per poi procedere allo smantellamento. Tutto questo perché la bambina usava il treno per raggiungere le scuole prima e l’Università poi.
    La persona, i suoi diritti, insomma, dovrebbero avere piu’ valore dei soldi.

    Il punto nascite di Borgotaro, mi dicono, che non manchi di attrezzature o che non può essere aggiornato con le nuove tecnologie.
    Mancano, invece, i medici specializzati, l’aumento di medici, una equipe medica, con tutte le professionalità richieste, giustamente, oggi.
    Per questo non sono sufficienti, credo, i soldi e gli investimenti ma servirebbe prendere atto, modificando l’ingresso all’Università, che mancano i medici.
    D’altra parte in Italia, dal 1980 ad oggi, sono mancate 20.000.000 di nascite.
    Vuol dire, insomma, che è assente una vera politica per la famiglia.
    Facciamola!

    Questo è il compito della Politica e non solo quello di seguire direttive dell’organizzazione mondiale della sanità che andrebbero, altrimenti, seguite tutte e non solo quelle che fanno comodo per far entrare, maggiormente, il privato nel Sistema Sanitario Nazionale tagliandogli, a priore, i “rami” improduttivi o troppo costosi.

    Luigi Lucchi Sindaco di Berceto 348 2905306

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Era il 9 Ottobre 1963 quando una frana dolosa di 270 milioni m³ precipitò nel bacino della diga provocando 1910 vittime

La tenda delle donne

Una nutrita manifestazione e un presidio ad oltranza nel centro di Borgotaro