I frutti dell'impegno - V Atto

La Fattoria della Carità traccia il suo primo bilancio e con ottimi risultati
È tempo di mele, ma anche di bilanci. Si perché dall’avventura iniziale è trascorso un anno, sei mesi dalla messa a dimora delle piante. Per osservare l’evoluzione della Fattoria della Carità è facilissimo, è sotto gli occhi di tutti, basta girare lo sguardo quando passiamo a Bertorella.
Voglio ricordare che lo scopo di questa iniziativa è di destinare, senza togliere le spese di gestione, tutto il ricavato della raccolta delle mele all’Operazione Mato Grosso in America Latina.

Però, al di là del rendiconto economico, il bilancio più bello è senz’altro quello dell’incredibile partecipazione: 500 persone hanno adottato un melo per un totale di 3.000 piante, 350 i ragazzi/e che da tutta Italia sono passati dalla “Fattoria” per donare un po’ del loro tempo libero e lavorare gratuitamente. Non solo, una quindicina di ragazzi/e di Borgotaro e Bedonia si ritrovano un giorno a settimana, per tutto l’anno, a lavorare in "Fattoria".

Come si è visto sono tante le persone che hanno e stanno dando fiducia. È perciò giusto darne conto e mettere nero su bianco cosa si è fatto: le Uscite sono state 17.522.72 € per l’acquisto di piante, materiale e impianto d’irrigazione; mentre le Entrate sono state 13.483.55 € (ottenute attraverso donazioni, lavori di autofinanziamento e materiale donato per 8.146.55 €, adozione delle piante 5.337.00 €), ed in questo momento resta ancora un debito di 4.039,17 €.

La “Fattoria” ha provato e vuole provare ad andare oltre la carità, desidera che i soldi inviati alle missioni siano il frutto dell’impegno, della fatica e della bellezza, dell’essere amici e dello stare insieme, sempre con lo stesso ideale. A volte, a fare del bene, non costa nulla, a volte basta l’impegno.
LINK: tutte le fasi del progetto


3 Commenti
  1. Fattoria della Carità

    Abbiamo ancora bisogno del vostro aiuto. Per chi volesse contribuire con un po’ di lavoro sabato e domenica prossimi ci troveremo a fare dei recinti elettrici.
    Per info: info@querzola.it

  2. Remo Ponzini

    Non c'è nulla di più gratificante e premiante che commentare notizie di così alta levatura morale. Sono comportamenti dove l'altruismo e l'amore verso il prossimo raggiungono vette di dedizione senza confini. Questa è vera nobiltà d'animo perchè si dona incondizionatamente; per la gioia di fare del bene, perchè soddisfa un bisogno spirituale.

    Ci lagniamo continuamente (facebook in primis) sull'andazzo meschino, sulla inettitudine e sul malessere della società in cui viviamo. Ci comportiamo come se il "male" appartenesse agli altri e quindi diventiamo fustigatori con il prossimo e tolleranti con noi stessi. Siamo diventati incapaci di profondere del bene. Anche quando seguiamo i TG siamo costretti a subire notizie su fatti incresciosi mentre il "bene" non viene narrato e resta chiuso in qualche cassetto anonimo.

    Ma quello che è stato fatto a Bertorella ci fa sperare che ci sia in atto una inversione di tendenza nella nostra società. Aggrappiamoci al bene che viene profuso da centinaia di giovani. Abbiamo bisogno di esempi ammirevoli perchè sono trascinanti, contagiosi, appaganti.

    Una grazie immenso alla famiglia Querzola che, oltre all'attività propria super-biologica (vedi link in calce), è stata la promotrice di questa opera benefica trascinando tanti giovani a compiere atti di grande elevatezza morale.

    " Dopo il verbo “amare” il verbo “aiutare” è il più bello del mondo".
    (Anonimo)


    http://www.prodottibiologiciquerzola.it/index.php

  3. Luisa Chiesa

    Ragazzi spero sappiate che questa vostra esperienza sul "campo" vale tanto quanto l'ora di civica con il prof. Siete idoli, dopo cena lo farò leggere ai miei due figli-

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