
Le luci nelle vie, sopra le nostre teste, sono ormai accese, praticamente è il messaggio luminoso che ci ricorda che è venuto il tempo di cacciare fuori 'il grano' e di fare regali. E' proprio questo il periodo nel quale iniziamo a pensare e ripensare su cosa regalare a Natale.
I dati che i telegiornali forniscono in questi giorni non ci fanno sperare molto sul tipo di regalo che possiamo permetterci, ma non sono assolutamente d'accordo che un regalo debba per forza avere un costo minimo accettabile. Se io ricevessi un sassolino da una persona amica e che stimo non avrebbe minore valore che un evoluto I-Pod! Credo sia il gesto in sè, il rientrare tra coloro che meritano un atto d'affetto, il lato fondamentale del ricevere un regalo. Ad esempio, perchè non regalare un semplice libro? Costa quanto una 'Stella di Natale', ma lui, a sua differenza, non muore dopo una settimana, rimane vivo e per sempre. Il libro è una condivisone di emozioni, di stati d'animo, di messaggi subliminali che ti rimangono dentro come un chiodo su un muro, a volte anche per sempre.
Tra le letture che più mi sono gustato in questo ultimo anno e che mi sento di consigliare ci sono: 'Come Dio comanda' di Nicolò Ammaniti; 'Il cacciatore di aquiloni' e 'Mille splendidi soli' entrambi di Khaled Hosseini, mentre per 'Mondo senza fine' di Ken Follet è prematuro parlarne anche se sta promettendo molto bene (per un giudizio oggettivo mi restano 'solo' 1300 pagine), dopodichè mi stanno ammonendo di segnalare obbligatoriamente 'Shantaram' di Gregory David Roberts.
Per gli auguri è invece ancora presto, nel frattempo potrebbero perdersi per strada.