
Camminando in via XXII Luglio mi sono imbattuto in una coppia di cari amici. Era qualche anno che non li incontravo. Era l'orario di apertura dei negozi e mi hanno invitato a seguirli per parlare con più calma. Roberto e Ilaria conducono una bottega d'antiquariato. Prima di entrare lui fa un gesto al barista di fronte, più tardi arrivano tre tazzine... ad un tratto tutto sembrava più amichevole, come se quei tre anni di 'distacco' fossero diventati una quisquilia.
Loro su un divano Luigi Filippo, io comodo su una poltrona Barocca, ovviamente attento a non macchiarla di caffè. Si parla di più e del meno, di amici comuni, dei momenti trascorsi, di lavoro. Mi spiegano che in questi ultimi mesi la loro attività ha preso una piega inconsueta, gran parte delle persone entrano non per acquistare, ma per vendere. Passa un quarto d'ora e il campanello della porta strimpella, entra una signora anziana e distinta: cappello sghimbescio con la piuma, grossi occhiali rotondi, cappotto lungo fino alla zampa di elefante dei pantaloni.
La donna mi ricordava tanto l'iconografia dell'Oriana Fallaci.
- Buona sera signora, desidera?
- Avrei un lampadario Liberty da vendere, ho qui la Polaroid.
- Signora ma manca un paralume, così potrebbe valere 70 Euro.
- E' sicuro, non di più?
- Se avrà una richiesta la chiamerò. Mi lasci il nome e il recapito.
- Olga Rampolli (il nome è di fantasia). Lei è giovane, ma sa, qui a Parma mi conoscono un pò tutti, sono stata una cantante di prosa. Tenga la fotografia allora aspetto una sua chiamata, buona sera e grazie.
Così mi spiegano questa strana circostanza, ribadendomi che ci sono sempre più persone che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, molte di queste anziane. Non sono contenti di questa triste realtà, e ancor più amareggiati quando sono costretti a comunicare che l'oggetto non ha poi quel gran valore, molti sono persuasi di possedere chissà quale cimelio.
Al mio fianco una specchiera dorata restituiva un raggio di sole al pavimento in legno. Osservando la fascia di luce consideravo se sia davvero questa la triste realtà, lo 'specchio dei tempi'.