Turismo verde

In arrivo Guide Ambientali, Escursioni e cartine dei sentieri
Saranno perlomeno vent’anni e più, metà della mia vita, che sento parlare del bisogno di realizzare mappe e sentieri dei nostri monti. La realtà è sempre stata sotto gli occhi di tutti, molti l’hanno spalleggiata, ma senza mai nulla di concreto, altrettanti ne hanno bistrattata la realizzazione per il timore di pronunciare il nome di Dio invano, ovvero la parola “parco”, sospettando che magari potesse essere la stessa cosa.

E così, dopo vari decenni, scopriamo (finalmente) che la gallina dalle uova d’oro non rappresenta piastrelle o motorini, ma bensì i nostri immutati boschi, corsi d’acqua e mulattiere.

Ho fatto questa premessa perché venerdì scorso ho partecipato al convegno, promosso dall’Assessorato al Turismo e Cultura del Comune di Bedonia, dove il tema incentrato riguardava proprio questo annoso argomento. Oltre ad aver sentito entusiastiche parole sulla prossima fattibilità, sono rimasto colpito dalla numerosissima presenza di persone e politici provenienti dall’intera valle, a dimostrazione che potrebbero essere davvero maturi i tempi di realizzo. Ho inoltre appreso che, in aggiunta alla prossima realizzazione della cartina sentieristica, verrà istituito un corso per “Guida Ambientale Escursionistica", attestato che permetterà di accompagnare, in piena regola, i turisti rurali a visitare i luoghi di interesse naturalistico e ambientale.

Pensavate forse che le sorprese fossero finite qui? No, poiché l’avveniristico rifugio realizzato sul Monte Penna, sì proprio la “cattedrale nel deserto” (tant’è che solo per allacciarlo all’acquedotto sarebbero serviti 60.000 Euro), sarà perlomeno ultimato (e anche ristabilito dai danni vandalici) e affidato alla gestione del CAI di Parma.

Sarà volta buona dai... lo spero davvero, per l’intera valle.

Immagini del convegno e del nuovo rifugio Monte Penna



7 Commenti
  1. Katia

    Spero proprio che sia la volta buona!! Anche perchè come hai detto tu l'argomento ha interessato diverse persone...Abbiamo una vallata stupenda e molto poco sfruttata, con dei sentieri anche facili da percorrere,praterie meravigliose e monti a dir poco spettacolari, ma c'è ancora parecchio lavoro da fare. Mi auguro che questo proggetto venga realizzato veramente,non solo perchè ci tengo personalmente,ma puà essere un incentivo x far tornare gente, l'importante è partire. Quello di venerd' è stato un convegno molto interessante, sono fiduciosa nel sperare che non sia l'ennesima bolla di sapone...con questa breve polemica chiudo. Resto del parere che non c'è cosa più bella che fare una passeggiata in mezzo alla natura. CIAO KATIA

  2. Marco Biasotti

    Bene, benissimo.
    Un'idea collegata potrebbe essere questa: ...il turista arriva a Borgotaro (o qualsiasi altro posto) , alloggia e l'indomani mattina, zaino in spalla, imbocca un bel sentiero segnato e cammina,. quando si stanca prende il telefonino e comunica all'albergatore la sua posizione, poniamo Tarsogno. L'albergatore prende valigie e valigette del turista e le recapita al suo collega di Tarsogno, Il turista si cambia, si fa la doccia, mangia ...l'indomani zaino in spalla..e così via.
    Questa cosa viene fatta con successo da anni in alcuni paesi nordici con sconfinate piste ciclabili. Io credo che potrebbe funzionare, certo dovrebbero cambiare certe mentalità ottuse e campanilistiche...ma, perchè nà?


    Ah, Katia, qualcosa di meglio c'è!.........ah.ah.ah.......

  3. GRUNGE

    Bella idea bravo FIASCOTTI (ti preferivo quando ti firmavi così) Il turista potevi anche farlo partire da Bedonia o rinneghi le tue origini?

  4. Marco Biasotti

    rinnegare le origini?......mai e poi mai! odio il campanilismo ad oltranza però!

    Borgotaro era inteso ovviamente come imbocco della valle.......ciao.

    Fiascotti.

  5. Remo Ponzini

    Il rilancio del turismo nell'Alta Val Taro è di primaria importanza per la sopravvivenza della ns. vallata. Purtroppo negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un lento ma inesorabile declino con la perdita di migliaia di turisti che hanno preferito altre spiaggie ed altre montagne. Come si puà risalire da questa china in cui siamo sprofondati ??? Io non posseggo ricette magiche ma posso, come tutti voi, provare a dare qualche suggerimento prendendo come spunto quello che fu fatto, diversi anni fa, nella vicina Varese Ligure. Quel Comune assunse un abilissimo curatore di relazioni esterne che vantava conoscenze in RAI, con molteplici giornalisti della carta stampata, con molteplici agganci politici sia nazionali che presso la CEE ecc. ecc. Il risulato fu che tutti i media periodicamente si occupavano di Varese Ligure. Riusc' persino a fare diventare DOC l'aria che respiravano. Ma siccome i costi per una persona di questo livello sarebbero molto onerosi per un singolo comune, se ne potrebbe assumere uno che si occupasse dei ns. 5 comuni dividendo i costi e superando ridicoli campanilismi. Comunque le cose da fare saranno molteplici ed anche l'iniziativa, oggetto di questo blog, va curata e sviluppata.

  6. Marco Biasotti

    Remo dice una cosa giustissima.
    Pivetti a Berceto docet...........

  7. Luciano

    Qualcuno conosce i costi e le funzioni del rifugio che si vede nelle fotografie? Mi sembra tutto così assurdo. Grazie

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