La 'Madonna di Salini'
Oggi è il 24 maggio, ricorrenza di Maria Ausiliatrice, anche se nella nostra contrada è meglio conosciuta come “Madonna del Poggiolo” o ancor meglio “Madonna di Salini”, è infatti da tempi immemorabili che la casa e la corte di Megàn viene allestita per officiare il santo Rosario.
È una celebrazione cara ai bedoniesi, in particolar modo agli abitanti di Piazza Battisti, Via Trieste e Via Vittorio Veneto. Ricordo che quand’ero bambino, in quel giorno, non si poteva nemmeno giocare a palla in piazzetta, il divieto era impartito fin dal pomeriggio da Lino Salini “bunanima”.
Eh sì, tutto è rimasto come un tempo: i bambini fremono per sgattaiolare via, gli adulti recitano composti il rosario e nelle prime file le signore più anziane intonano il canto conclusivo: "Mira il tuo popolo o Bella Signora, che pien di giubilo oggi ti onora, anch’io festevole corro ai tuoi piè o Santa Vergine prega per me”.
Il primo pensiero va certamente a Lino, il secondo a chi riesce a mantenere vive queste tradizioni che rendono Bedonia meravigliosa. Bravi tutti
Filippo sempre a dir messa ehhhh.....
" Non cade foglia che Gigi non colga ". Nulla sfugge a questo accorto ragazzo che deve avere i sensori anche sotto le piante dei piedi. Anche le piccole ricorrenze che riguardano viuzze e piazzole trovano spazio, attenzione e celebrazione nel suo forbito ed Esvasante sito.
Abitai in quella minuta e calda piazzetta dal 73 al 80. In quegli anni le case del centro storico erano ancora interamente popolate ed i rapporti sociali erano improntati ad un grande senso partecipativo. Le reciprocità e la condivisione, di affetti e di affanni, era parte integrante del modo di vivere solidale di quei tempi. I bimbi scorrazzavano festanti con i loro tricicli sotto lo sguardo protettivo di quella piccola comunità che comprendeva, oltre a Piazza Battisti, le attigue via Trieste e V.Veneto.
Ma a " proteggere " questa famiglia molto allargata c'era anche la statua di questa " madonnina " posta sul terrazzo dei Salini. Anche un agnostico come il sottoscritto soleva alzare lo sguardo a rimirarla cercando un improbabile cenno d'intesa. Presidiava dall'alto quello scorcio di paese con uno sguardo comprensivo e rasserenante. Ed il giorno della festa tutti i bimbi con il nasino in su a rimirare quella statua sommersa dai fiori e dagli addobbi.
Un ringraziamento a tutti coloro che si prestano a tener desti questi ricordi che appartengono alle nostre tradizioni culturali. Ed un pensierino speciale a quelle quattro "ragazze" che ha citato il Gigi nella presentazione.
Ciao a tutti.
Gentilissimo complimenti per il suo leggero e sentimentale tratto di penna. Mi chiamo Gabriele Salini, anni 66 di Bologna, sono alla ricerca di informazioni a proposito del ceppo dei salini dell'Appennino ligure piacentino. Eventuali notizie al riguardo mi giungerebbero particolarmente gradite. Grazie di cuore. Un cordiale saluto.
Buon giorno Gitano,
ti invierò una mail per prendere contatto con la famiglia Salini di Bedonia.