Dal Monte Nero al Lago Nero

Domenica scorsa sono stato “precettato” da Emanuele per la passeggiata organizzata dal CAI Alta Valtaro al Monte Nero. Anche questa volta, come nelle precedenti escursioni, sono rimasto incantato da paesaggi a me nuovi.

A vedere la bellezza incontrastata e incontaminata di certe zone, in gran parte situate all’interno del Comune di Bedonia, mi viene da pensare al motivo dell’assoluta mancanza di sfruttamento turistico nel corso dei passati decenni. Credo che il motivo di investire nelle “ceramiche”, anziché nell’ambiente, o per lo meno non in entrambe le strade, sia stata una scelta più facile, nel senso che era un bene che faceva subito cassa, aspettare invece i benefici del turismo avrebbe richiesto altri tempi, anche se oggi la differenza d’investimento è sotto gli occhi tutti.

Oltre alle bellezze del Monte Nero e al sottostante Lago Nero (di origine glaciale), c’è un sentiero che attraversa la torbiera e giunge alla “Tana di Monte Nero”. Appena sono arrivato, tanto era incantato, sembrava un luogo abitato dagli Elfi.
Si tratta di una micro zona risalente all’ultima glaciazione avvenuta 20.000 anni fa, è la Tana di Monte Nero (1677 mt.). Lì è possibile osservare degli esemplari di Abete Bianco di alcuni secoli, tra cui il famoso “Barbalbero”, un Abete di 120 centimetri di diametro, con un’età stimata intorno ai 500 anni.

Una considerazione: ma non è uno straordinario valore aggiunto possedere nel nostro territorio l’unica pineta di Pino Mugo ed esemplari di Abete Bianco situati al di fuori delle Alpi? In altri luoghi, solo per vederli, farebbero pagare il biglietto…
Il sito del C.A.I. Alta Val Taro...

Foto: durante la passeggiata...



11 Commenti
  1. Gian Carlo

    Gigi... mi stupisi che tu ti stupisca.... le nostre vallate hanno angoli ultra attraenti e meravigliosi.... e fai bene a illustrarli e a fotografarli....
    qualche volta se vuoi ti porterò con me.... a vedere posti fatati...

  2. Davide

    Ciao Gigi, ti consiglio un giorno di percorrere il sentiero (tutto in cresta) dal Passo del Tomarlo fino al Lago Bino.... è un alternarsi di paesaggi e flora differenti e incantevoli.
    Tutte queste zone sono per fortuna inserite nei SIC (siti di interesse comuniario), quindi godono di una certa tutela e rispetto, un patrimonio ambientale non indifferente.

  3. Claudio m.

    GG, Emi ed Eli, Antonio ed altri amici,
    mi è dispiaciuto non essere con voi al Lago Nero.
    Domenica ho "Portato con me" mio padre ed il suo cappello alla Baita alpina e da lì, Mario Mocellin lo ha portato in sfilata (" Grazie ancora Mario").
    Nella giornata della "memoria" non potevo non essere vicino a Ninetto e a Peter, nel pomeriggio.
    Ogni tanto, nel pomeriggio, il pensiero fuggiva un po' verso i pini mughi e gli abeti bianchi della
    tana del lupo... che voi stavate vedendo e gustando.
    Stasera mi consolerò con le belle foto...
    Alla prossima.

  4. ValeBD

    beati voi e beato te... complimenti per le foto.. .come sai io ho dovuto tagliare per motivi lavorativi e di studio, se non pioveva il giorno che era prefissato venivo sicura!

  5. Camila

    La bellezza di questi luoghi rimane infatti sconosciuta a tanti.

    Voglio cogliere questo post per ringraziare Elisa Adorni ed Emanuele Mazzadi per la passione che generosamente ci regalano ogni volta che ci portano a scoprire la "nostra" natura.
    Elisa ed Emanuele potrebbero andare da soli a fare queste passeggiate, potrebbero fare altro, potrebbero portare solo alcuni... invece sono sempre pronti a far conoscere a tutti questi posti meravigliosi e trasmettere quello che sanno senza chiedere nulla in cambio.
    Grazie ragazzi! è bello che esistano persone come voi.
    :-)

  6. Katia

    Gigi ma che posti splendidi......
    ma non sei in vacanza? Buon divertimento

  7. Cimotto

    Non riusciamo a metterci d accordo per far pagare un biglietto unico per i funghi pur avendo una "comunità montana" , secondo te i nostri politici si sbattono per avere i fondi (che ci sono ) per sviluppare queste forme di guadagno alternative ?

  8. Martina Bertacchi

    che scatti gigi :P
    complimentoni come sempre!!!
    ottimi posti ihih

  9. Peppino Serpagli

    Bravissimo Gigi, sia per le foto sia per il testo. Sul mancato potenziamento turistico, hai ragione. Ma il problema é simile in molte parti d'Italia, anche più blasonate del Comune di Bedonia. Prendi Genova p.e., che pare faccia di tutto per disincentivare il turismo. Per uno come me che adora il treno, ci vorrebbe qualcosa come il famoso Trenino Rosso del Bernina... magari in tempi migliori (Inch Allah!) la realizzazione della tanto tempo fa progettata linea ferroviaria per Genova, che non ricordo da dove partiva (Borgotaro?). Varie sindromi Nimby e amianto, permettendo, ovviamente!!! Un curiosità: tanti anni fa, il lago Nero era pieno di sanguisughe, ci sono ancora?
    Peppino Serpagli (Mi)

  10. luciano/il milanese

    Con colpevole ritardo mi sono accorto di questa breve ma incisiva descrizione dei luoghi della gita al Lago Nero. Quanti ricordi! Oltre 50 anni fa in estate l'indimenticabile curato Don Corbelletta guidava un buon gruppo di ragazzini al campeggio sul Monte Penna e durante il campeggio si faceva, tra le altre, la classica passeggiata al Lago Nero, abbastanza impegnativa per dei 13/14 enni.
    Dalla comparazione delle belle foto di Gigi e dal mio ricordo vecchio di mezzo secolo, osservo che, una volta tanto, nulla è mutato: il paesaggio, che trovo di una bellezza sconvolgente, è come si fosse critallizzato: la luce abbagliante del sole estivo, il verde smaltato dei prati e della vegetazione. L'incontaminazione della natura, quasi palpabile dà quel senso di gioia; quella felicità semplicemente di poterci essere e poter eccitare tutti i nostri sensi al godimento della spettacolo.
    Il mancato utilizzo turistico è davvero peccato mortale. Il nostro egoismo potrebbe per un attimo farci pensare il contrario ma, si sa, l'egoismo è un brutto difetto e anche Dante gli egoisti li metteva all'inferno dove "bufera infernal che mai non resta. . . voltando e percotendo li molesta".

  11. Alberto Chiappari

    Da buon ultimo (come al solito) aggiungo un commento. Quello che mi colpisce del tuo scritto Gigi, è che tu non fossi mai stato al Lago Nero. Questo mi ha fatto riflettere su una cosa. Quando parliamo di valorizzazione della nostra natura in chiave turistica forse non ci rendiamo che stiamo facendo un dialogo fra sordi. Non perchè ci sia una volontà a non ascoltare ma perchè credo che la maggior parte della gente della nostra valle non conosca assolutamente lo straordinario patrimonio del proprio territorio.
    In questo commento non c'è lo spazio per aprire una discussione su quello che è stato sempre il mio cavallo di battaglia: quale tipo di sviluppo vogliamo per la nostra valle? Temo che molta gente e molti amministratori non si siano mai posti questo problema.
    Faccio solo un esempio l'area demaniale del Penna perchè non è maggiormante strutturata, promossa e valorizzata? Eppure non è privata, a caccia non ci si può andare, la legna non la si può fare, per i funghi ci vogliono già i permessi. Lascio a voi la risposta.
    Chiudo con un ricordo del Prato grande di Monte Nero. Nonostante decine di escursioni, l'anno scorso ha deciso di stupirmi di nuovo: con un colpo di fortuna ho "beccato" il preciso momento della fioritura dei tulipani di montagna (Tulipa australis) ed il prato era uno spettacolo di giallo screziato di amaranto .

    Saluti a tutti.

    Alberto

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