Il profumo del Tiglio

Un profumo che va oltre la sua essenza, racchiude piacevoli frammenti di vita
Come sempre è notte, la finestra è aperta e quell’aria che tanto mi piace, stavolta, si fa proprio sentire. Bedonia nei primi giorni di Luglio ne è intrisa, tanto da avvolgerti.
Potrebbe apparire persino strano. Sono fiori che nemmeno si vedono. Non si manifestano neppure attraverso i soliti colori sgargianti, ma in compenso il loro profumo si diffonde ovunque. Sono talmente anonimi che si confondono con le foglie. Durano due settimane e dopo aver espresso la loro potenza cadono a terra, durante la discesa sembrano tante eliche che volano lontano, ma con la promessa che tra un anno torneranno e noi saremo ancora lì, con il naso sotto vento.
È la testimonianza di un passato felice e spensierato: rimembrano pesciolini rossi, croccante fumante, collane di nocciole, zucchero a velo.
È un profumo che scalda il cuore e rasserena la mente, che ti fa dimenticare l’inverno e ti scaraventa nell’estate.
È un frammento di vita che racchiude nostalgie, rimpianti e tanti sorrisi.
Tiglio, allora come oggi...


23 Commenti
  1. Marika

    .....ed è la Madonna di San Marco!!!!!! :-)

  2. Ruggero

    Questo lo hai fatto davvero bene, poche parole per dire tutte le sensazioni di chi non e' piu' ventenne, e quindi ti dedico il "percorso dei tuoi sensi" che ti ho fatto sulla tua bacheca di facebook!!
    Bravo Gigi Esvaso!! :-)

  3. Remo Ponzini

    Quando leggo i post di Ruggero non so mai se sta beffeggiando o lodando. E, come se non bastasse, ama pure ironizzare.
    La deduzione che ne traggo è facile da comprendere : non sono mai certo di averlo correttamente interpretato.
    E' un ragazzaccio irridente, sarcastico e simpaticamente tracimante.
    Gli consiglierei una bella tisana di fiori di tiglio visto che ha delle caratteristiche atte a curare le disfunzioni di cui soffre.
    Ecco il responso di una rapidissima ricerca sul web: Fa ABBASSARE la TEMPERATURA, DIAFORETICO (fa sudare), CALMANTE e SPASMOLITICO.

    Quello che hai appena scritto, o Ruggero, mi ha fatto trasecolare. Non era mai accaduto che tu dispensassi il Gigi di complimenti a piene mani.
    Anzi, ti sei sempre divertito a sfotterlo anche quando avrebbe meritato plausi.
    Che ti succede ???

    E poi non puoi venire qui a dedicargli il " PERCORSO DEI TUOI SENSI ".
    Che significa ???
    Quello che tutti stanno pensando ???
    Ovvero che i tuoi SENSI HANNO CAMBIATO PERCORSO ???
    Incredibile !!!!

  4. Elena

    E' un periodo ricco di ricordi, i nonni, gli amichetti, le zie che ci donavano 5.000 Lire per il Luna park. Questo profumo lo porto ancora con me e lo lego a Bedonia. Grazie Esvaso

  5. Patrizia

    per me, è il profumo del ricordo delle vacanze estive dopo il lungo periodo scolastico, è il profumo della sagra della madonna del Carmine, il profumo che entra e ti scioglie qualcosa dentro, non si sa bene se nel cuore o dove. Io lo lego al mio paese, ma in realtà è il profumo della vallata, ed è come la vallata: nascosto, umile, sconosciuto ai più, ma persistente, quasi struggente nella sua dolcezza

  6. Ruggero

    Remo ormai sono settimane che ti abbiamo detto di iscriverti a facebook, avresti milioni di richieste di amicizia e riusciresti a capire il senso del discorso sui sensi di Gigi!!!
    Sono poi convinto che ci sia una amabile Mademoiselle che ti scriverebbe tutti i giorni dato che ti ha pure sognato!!

  7. Remo Ponzini

    Bene Ruggero, mi hai tranquillizzato. Sentendo parlare di turbolenze dei sensi tra te e Gigi (il tuo bamboccio) avevo temuto che ci fossero in atto sconquassi e devianze amorose assai riprovevoli. Mi sa che anche Zeffiro B. si sia divertito a confezionare qualche ricamo su questo vostro improvviso abbraccio.

    Ho l'impressione che quando cazzeggiate su facebook non fate altro che scambiarvi corbellerie e fregnaccie di ogni genere. Conoscendovi però un pochino presumo che sappiate anche spassarvela; mi sembra di sentirle le vostre risate a crepapelle.
    Mi è venuta più volte la tentazione di iscrivermi ma il mio cagnetto mi ha detto di non farlo. Forse temeva che non avrei più trovato il tempo di portarlo a spasso. Scherzi a parte, non amo passare troppo tempo su una tastiera. Mi farei eccessivamente coinvolgere con il rischio di non avere più spazi per altre cose. Tu mi vuoi tentare con le visioni oniriche della nota Mademoiselle ma ormai penso che anche Lei stia sognando altro.

    Ora vado a farmi una tisana di tiglio che ho raccolto nel parco del Serpaglio (ex CIF). E' la prima volta che l'assaporo ... nonostante la mia tarda età.
    Spero che non mi venga l'orticaria .......

  8. Fiorella

    Alla fine andiamo sempre dove ci porta il cuore. Complimenti

  9. Claudio m.

    Stanotte, la notte profuma di tiglio dal colle vicino;
    sono corso su dalla torrida Parma, per aprire la finestra e sentire, stasera, l'afrore ed il fresco di Bedonia.
    E' la nostra festa.
    Gustiamola tutta, è il sapore dolce della "Sagra" della Madonna di San Marco; il sapore dello zucchero filato, qualche puntata, con cento lire, sul rosso o il nero (vince sempre il banco), una tascata di gettoni per l'autopista dei fratelli "Soli"(un dente scheggiato, nello scontro frontale), le note dei concertisti, i canti sacri in Santuario-Basilica, ed il ritmare della disco music dal luna parc, i trilli della giostra e del tagada', la lotteria di Don Costa e della Banda... ma tutto, tutto, nella memoria risvegliato da profumo del Tiglio.
    Unico sentire e ricordare, con GG e voi del Blog.

  10. Federica

    Sono stata a Bedonia e a San Marco, purtroppo il profumo del tiglio era debole ma tornare tra quelle bancarelle, sentire il rumore della gente, la banda, i fuochi artificiali, fa tornare bambini.

  11. Remo Ponzini

    Caro Claudio,
    hai scritto un post bellissimo. Sei riuscito a tratteggiare la festa della Madonna di San Marco usando un linguaggio armonioso, elegante e molto consono all'evento. Mi è molto piaciuto il termine " afrore " che fa pensare alle esalazioni acri del tiglio quando i fiori vanno in decomposizione. Devo anche dire che, grazie a te, ho imparato un sostantivo nuovo della lingua italiana : tagadà. Termine ignorato persino dal vocabolario Zingarelli che conservo, da sempre, a portata di mano. Incuriosito sono andato a sfogliare quello enciclopedico della Treccani (sono 5 grossi volumi) ma anche qui nessuna traccia.
    Solo il ricorso a Wikipedia mi ha permesso di svelare l'arcano: "Il Tagadà è una giostra meccanica diffusa sin dagli anni '80 e presente ancora oggi nella maggior parte dei Luna Park viaggianti d'Italia ".

    Con molta semplicità e naturalezza sei riuscito a darci una lezioncina di lingua italiana. E' molto bello riuscire ad apprendere qualcosa anche negli scambi che abbiamo su questo dotto sito.
    Spero di risentirti presto.
    Ciao.

    P.S. A Federica consiglio di andare a passeggiare nel Parco del Serpaglio (ex CIF). Troverà un " AFRORE " di tiglio così penetrante e pungente da provocarLe stordimento.

  12. Claudio m.

    Ciao Remo,
    ti ringrazio per le belle parole ; viene spontaneo sul blog di GG esprimersi con autenticità,pur nello sforzo quotidiano di donare qualcosa di nuovo, e di ricevere qualcosa nella conoscenza della nostra comunita'.
    Tu e GG avete benignamente dettato questo stile " mite " di esprimerci su ESVASO. Mi manca la Tua inconfondibile " Ironia " benevola, per cui sei giustante noto (a ognuno il suo).
    Mi piace proseguire anche oggi qell'aria di festa. Ieri qui a Ronconovo si è svolta la sagra nella sagra presso i miei vicini Gigi e Diego Zazzali che da dieci anni a questa parte organizzano canti, libagioni, affabulazioni, torte ecc. per tutto il vicinato... ; abbiamo vicino anche il piccolo tiglio di "Tugnin" (Zucconi) che, se ce ne fosse bisogno, ci richiama alla festa più grande a San Marco.
    Ritorna presto a Ronconovo, per un caffe'.

  13. Remo Ponzini

    Caro Claudio,
    scusa il ritardo ma quando il Gigi carica un nuovo servizio tendo a dimenticarmi di quelli precedenti.
    Sono davvero bellissime le " feste nelle feste " di cui mi hai parlato. Contribuiscono a ricreare quella fratellanza e quella solidarietà fra famiglie di cui abbiamo parlato in altre occasioni. Oltretutto è bellissimo farle proprio con i vicini di casa o con i condomini perchè troppo spesso è proprio con costoro che si creano tensioni ed attriti per motivi futili.

    Sono giuste le tue considerazioni su Esvaso. Qui si deve parlare sottovoce, con cortesia e con deferente rispetto. Per gli scambi scazzosi abbiamo l'arena del Forum. Il Gigi non ci fa mancare nulla.

    Mi capita di transitare dalle tue parti. Quando vedrò che ci sei inchioderò la macchina e verrò a farmi due ciacole.
    Grazie e ciao.

  14. Francesca

    Vi sono profumi freschi come carni di bambini,
    dolci come oboi, verdi come prati,
    e altri, corrotti, ricchi e trionfanti,
    che hanno l'espansione delle cose infinite,
    come l'ambra, il muschio, il benzoino e l'incenso,
    che cantano i trasporti dello spirito e dei sensi.

    Io tra questi aggiungerei il profumo di tiglio!

  15. Farinelli

    O cara Francesca, il nome riporta alla protagonista del Dante, ma tu, di quell'inferno non ne sei degna. Il tuo canto risplende di trionfo, di sensazioni forti, di sensualità. Solo il Paradiso ti può, poeticamente, accogliere.

  16. Remo Ponzini

    Non sapevo che gli effluvi tracimanti del tiglio facessero sgorgare rivoli di insigne ed alto valore culturale.
    Brava Francesca e brava/o Farinelli. Non so chi siate ma meritate un encomio.
    Avete nobilitato Esvaso con una ventata poetica ed al contempo ci avete distolto dalla solite ciance banali nelle quali anch'io spesso mi attortiglio.
    Manifestatevi senza indugi e vedete di partecipare più attivamente ai nostri abitualii cicalecci.
    A presto.

  17. Francesca

    Non amo vantarmi di pezzi dei quali, ahimè non sono autrice, questa è una svista di Gigi ;-)
    Il mio merito, se di merito si può parlare, è di aver citato un maestro che ha fatto dell'arte della sinestesia uno strumento toccante per arrivare a pizzicare tutte le corde delle emozioni.
    Quindi rimbalzo, molto umilmente, l'encomio ricevuto a Baudelaire...

  18. Remo Ponzini

    Ciao Francesca,
    scusa il ritardo ma ti ho letto sol ora.
    Ma guarda che avevo capito subito che la tua era una citazione. Ho dovuto ricorrere al web per capire che era di Baudelaire per evidenti mie lacune culturali ma tu sei stata brava a captare il connubio tra " l'afrore " del tiglio e la " sinestesia " (non ne conoscevo il significato) del noto poeta francese.

    Come vedi anche da te ho imparato qualcosa di utile. Un'altro vocabolo della nostra lingua è entrato a far parte del mio repertorio. Quando dico che Esvaso ha la capacità di arricchirci non racconto frottole.
    Grazie.
    A presto.

  19. Enrica S.

    Attraverso il sito di Esvaso ho potuto anch’io percepire il pregnante profumo di tigli che mi evoca i ricordi dei tempi dell’università a Parma. Per un attimo ho rivissuto le uscite serali con gli amici ed il tempo di maggio, mese di “full immersion” sui libri di testo ed appunti in vista degli esami da sostenere accompagnato da questo inebriante profumo - a volte così forte da stordire la mente, - che penetrando attraverso le tapparelle abbassate all’alba mi stuzzicava dicendomi “svegliati che devi andare a lezione”.
    Grazie Gigi per la magia!

  20. Fiora du corado

    Via Torelli, ore 15: una folata di vento...........e sono ancora una volta sulla salita che porta al Santuario della Madonna di San Marco;
    è ritornato il profumo del tiglio; il profumo di casa mia.

  21. Liliana

    In Val di Taro arrivavo sempre in treno dopo un anno di scuola, di impegno ... di grigio.
    Dopo le gallerie e il ponte di ferro... un annuncio "Borgo val di Taro Stazione di Borgo val di Taro" e un profumo ... profumo di tiglio!
    Promessa di vacanze, libertà, allegria, pane nero con burro e zucchero, sole, allegria, fieno e grano, Taro, Pelpi, balere, felicità. Promessa mantenuta per tanti, tanti anni.
    Ancora oggi quel profumo mi apre il cuore e mi fa sorridere.

  22. Dolores

    Questo profumo....ognuno lo associa ad un ricordo ....io.... a quello di mia madre che ho perso pochi mesi fa....Ogni mattina verso le sette, quando andavo a \'farle visita\'....sentivo il profumo dei tre tigli di Severino che trovavo ai bordi della strada che conduce al cimitero di Scopolo...e mi inebriavo della loro fragranza e del ricordo del tempo passato...cercando di cogliere in ogni cosa che vedevo, ascoltavo o sentivo, un segno di presenze. In ogni guizzo di natura viva, volevo immaginare un saluto, come nei semi che cadevano come eliche fino a terra, o nel salto improvviso di un capriolo spaventato....Perdonate il mio dolore e la mia malinconia...il tempo mi aiuterà, ma ho voluto condividere con voi \'mie amici epistolari\' questo sentimento per sentirmi meno sola, sperando di non avervi rovinato l\'incanto dei vostri sogni....

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