
Come si suol dire: 'ho unito l'utile al dilettevole'.
A Reggio Emilia c’è una mostra fotografica dedicata a Stanley Kubrick nelle vesti di un giovane fotografo, tant’è che le 130 opere esposte sono state scattate, impugnando una Rolleiflex con negativi 6x6, dal 1945 al 1950, prima della fortunata carriera da regista.
La mostra l’ho trovata entusiasmante, già si notava la capacità di ritrarre la vita quotidiana dell’America nell’immediato dopoguerra, raccontata attraverso le storie di gente comune, ma anche per mezzo di celebri personaggi come Rocky Graziano o Montgomery Clift.
La prima fotografia gli venne pubblicata nell’estate del ‘45, ritraeva un edicolante disperato per la morte di Roosevelt, un’immagine che affascinerà così tanto gli editors di Look da offrire al dilettante Kubrick la possibilità di entrare nello staff della rivista come fotoreporter.
Adesso però passo al lato dilettevole della giornata.
Facebook oltre a farti passare via per qualche minuto, leggendo qui e là articoli, frasi ed emozioni altrui, a volte ti fa scoprire nuove realtà. Proprio come mi era successo qualche mese fa guardando le foto della giovanissima Martina Bertacchi e che vi mostrai nel post a lei dedicato. In questi mesi ci siamo conosciuti meglio ed è nata una simpatica amicizia, non solo con me, ma anche con alcuni membri del Foto Club Valtaro, oltre che con Remo, Ruggero e Italo.
Così, tutti insieme, abbiamo deciso che era giunta l’ora di conoscerci personalmente e ci siamo dati appuntamento a Palazzo Magnani, proprio per visitare insieme la mostra.
Essendo una ragazza capace e meritevole abbiamo anche deciso di portargli un piccolo regalo per la sua nuova reflex Canon. Il pomeriggio l’abbiamo poi terminato in un coloratissimo campo di girasoli, dove i nostri “click” si confondevano con grilli e cicale della bassa reggiana.